di Salvatore Leone

Oggi finalmente c’è un bel tavolo tecnico a Lipari. Per le montagne bianche. Con la scusa salta per l’ennesima volta il consiglio comunale preso in contropiede dall’arrivo importante. Sorprende, in questo particolare momento, l'interesse del Presidente della Regione per valutare urgentemente il futuro per un Museo e un Parco Geominerario. Urgente è stato scritto a Palermo e il Governatore lascia ogni cosa. Pronto all’uso. A disposizione della pomice! A Palermo la politica non dorme. A Lipari, l'urbanistica con quel regolamento per la regolamentazione e per il consumo del suolo è stato superato dai finanziamenti che hanno derogato le norme del piano regolatore. Adesso che le montagne bianche sono in una fase conclusiva per la chiusura del fallimento, con tanto valore economico in arrivo, si vorrebbe dare una destinazione urbanistica in bianco al bianco territorio che appartiene oggi, stranamente e completamente alla curatela fallimentare visto che il Comune di Lipari ha perso la causa più importante della storia eoliana. Una causa di rivendica persa in toto senza appellarsi. Cosa sarà obbligato a fare il governatore della Sicilia? Acquistare e pagare? Espropriare per creare un Museo a cielo aperto? Donare 150 milioni di euro a fondo perduto fra acquisto e i necessari lavori? Riscattare con l’occasione anche Caolino per il congiungimento del parco? Metterci dentro anche le terme di San Calogero come discusso con Sandro Biviano? Sicuramente il Governatore con tutti i suoi uomini, mentre brinderà ai 40 anni del Centro Studi, garantirà quanto promesso per l’ ospedale, per il Tribunale pronto a scomparire e l’Agenzia Entrate che andrà via e dirà che per avere una carta d'identità non bisogna attendere mesi e mesi per un appuntamento all'anagrafe. Oggi è il giorno delle mummie ma anche dei mummaioli.

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