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di Cécile Genovese*

Ho incontrato Roberto Boccaccino per la prima volta due anni fa a Palermo. L'associazione Vulcaniamo gli fece subito simpatia. Mi mostrò le immagini di un suo precedente lavoro fotografico, “BOY OLD BOY” (2013), realizzato assieme ai bambini di un remoto paesino dell’Islanda, Thingeyri. Mi raccontò che in quel villaggio irraggiungibile, l’unica stampante disponibile era una vecchia fotocopiatrice in bianco e nero e che dopo le scuole medie, i bambini dovevano trasferirsi nella grande città per completare gli studi. L’analogia con le Eolie mi colpì sia dal punto di vista sociale che naturalistico. Mi disse che avrebbe voluto fare un progetto simile a Vulcano : MINERAL SELF, un laboratorio didattico sul tema del ritratto fotografico e minerale in collaborazione con i geologi dell’INGV di Palermo.

Il 15 Giugno 2021, grazie al contributo di 'Geoheritage for Resilience' (UNESCO IGCP 692), di Vulcaniamo e di The Possible Island, Roberto Boccaccino é arrivato a Vulcano con la sua famiglia. Sono venuti in macchina da Palermo e l'hanno imbarcata sulla nave. Dormono a Vulcano Piano perché lassù possono stare in una casa più grande e i suoi figli hanno la loro stanza. L'intera famiglia si doccia però al porto perché l'acqua in collina non arriva, e anche quando la cisterna è piena non basta mai per tutta l'estate. Chantal, la padrona di casa, li accoglie con la marmellata di limoni « che con l'acqua piovana vengono speciali ».

Roberto conosce già Vulcano perché sull'isola ha già scattato tutte le immagini del progetto The Possible Island, per illustrare il dossier che abbiamo presentato alla Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO per ottenere il patrocinio.

Torniamo a MINERAL SELF : siamo già a metà Giugno, la scuola elementare di Vulcano Piano ha chiuso i battenti e manca un luogo dove riunirsi. Il laboratorio didattico di fotografia dura 3 giorni e abbiamo 10 bambini iscritti. Alla fine Roberto ha preferito farlo in casa, alla Casa Genovese che è ormai sede stabile della residenza The Possible Island, fucina di incontri con i geologi in residenza dall’Université de Clermont-Ferrand Auvergne (Francia), anche lì, un posto con tanti vulcani…

Roberto è bravo con i bambini, non tutti i grandi fotografi sono in grado si spiegare e di coinvolgerli nel processo creativo, le fotografie le fa' scattare a loro, anzi sono proprio i bambini che si ritraggono l’un l’altro e giocano con la telecamera termica dei geologi. La fotocopiatrice dell'internet point di Vulcano ha quasi finito il toner, e i poster di MINERAL SELF sono assemblati dai bambini come mosaici e pronti per essere affissi nella vetrina di un negozio in disuso sul corso principale, alla portata e alla vista di tutti, anche per chi si affretta per prendere l'ultimo aliscafo.

I luoghi remoti, difficili d'accesso, c'è chi dice anche « dimenticati da dio » sono tanti nel mondo, ma hanno tutti una cosa in comune, la difficoltà nell'arrivare dà più valore all'esperienza, perché richiede più tempo. The Possible Island crede che un posto limitato abbia risorse illimitate, sia artistiche che scientifiche, per questo l’associazione italo-francese promuove progetti culturali e didattici nelle isole del mondo. Prima tappa a Vulcano, con una residenza d'arte e scienza per tutto il mese di Giugno dove artisti e scienziati collaborano nelle loro ricerche e creazioni con la popolazione locale, per sensibilizzare all'arte e alla scienza e trasmettere una migliore conoscenza del territorio in cui si vive.

Concludendo, non si può scrivere di Roberto Boccaccino e del suo impegno senza farsi guidare dalla gratitudine che tutto il progetto The Possible Island prova nei suoi confronti. Grazie mille, l'anno prossimo speriamo di fare meglio, di coinvolgere ancora più bambini, di avere spazi più grandi, e magari di ritrovarsi alla scuola elementare di Vulcano Piano dove tanti di noi sono cresciuti.

*Associazione Vulcaniamo

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