Una richiesta d'incontro per la regolamentazione dei flussi turisti giornalieri per le isole di Stromboli e Panarea è stata presentata dalla Pro Loco Amo Stromboli, dall'Associazione Insieme per Panarea e dall' Associazione Noi per Panarea al Prefetto di Messina, al sindaco del Comune di Lipari, alla Città Metropolitana di Messina, al responsabile del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, al comandante della Capitaneria di Porto di Lipari, all'Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, al Commissario ad acta per l’Emergenza Covid di Messina
e p.c. all’Assessore ai Trasporti della Regione, all’assessore regionale al Turismo.
"In riferimento all’ordinanza n.53 del 1/06/2021 a firma del Sindaco di Lipari che appare assolutamente insufficiente ad affrontare i problemi relativi al flusso turistico giornaliero nelle suddette isole, sia dal punto di vista igienico-sanitario (cfr. norme anti- Covid), nonché in materia di sicurezza (legata alle caratteristiche di un vulcano attivo), e di impatto sul territorio, si richiede alle Autorità in indirizzo un incontro urgente per conoscere le determinazioni ed i provvedimenti che si intendono adottare, sia nell’immediato, sia nel futuro".
di Rosa Oliva "Abbiamo avuto modo di appurare visionando le ordinanze del Sindaco dell'anno 2020 che consentono una minore permanenza sulle isole nei mesi di bassa stagione ed un arco temporale giornaliero maggiore nei mesi di Luglio ed Agosto. Tutto ciò non è funzionale ad invertire la tendenza di un turismo incentrato sui mesi di Luglio ed Agosto".
NOTIZIARIOEOLIE.IT
Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia All’att.ne del Presidente Giovanni Puglisi Aeolian Islands Preservation Foundation All’att.ne del Presidente Luca del Bono Legambiente All’att.ne del Presidente Stefano Ciafani Legambiente Sicilia Circolo di Messina All’att.ne del Presidente Cinzia Oliva WWF Italia All’att.ne del Presidente Donatella Bianchi Filicudi WildLife Conservation All’att.ne del Presidente Monica Francesca Blasi e p.c. Ministero dell’Ambiente e della Transizione Ecologica All’att.ne del Ministro Roberto Cingolani e p.c. Assessorato Regione Sicilia Territorio Ambiente All’att.ne dell’On. Salvatore Cordaro e p.c. Assessorato Regione Sicilia del Turismo dello Sport e dello Spettacolo All’att.ne dell’On. Manlio Messina Comune di Lipari All.att.ne del Sindaco Marco Giorgianni E dell’Assessore Massimiliano Taranto
APPELLO Da molti anni, nel pieno della stagione estiva, le isole di Stromboli e di Panarea sono meta di un intenso e incontrollato flusso turistico giornaliero che non giova al benessere dei
territori intesi come ecosistema e, tenendo conto del rapporto costi/benefici, neppure al
sistema economico dei luoghi. Stromboli e Panarea hanno un delicato ecosistema naturale ed una orografia che non consente la fruizione di tutto il territorio. Stromboli, in particolare, è notoriamente interessata dai fenomeni del suo vulcano perennemente attivo, caratterizzato da fasi eruttive tipiche che i vulcanologi di tutto il mondo definiscono “stromboliane” e da eventi imprevedibili e parossistici.
L'area abitabile di Stromboli è circoscritta alle frazioni di San Vincenzo e di San Bartolomeo, se si esclude il piccolo ed isolato villaggio di Ginostra raggiungibile solo dal mare e abitato durante l’inverno da meno di venti persone. L'isola di Panarea ha dimensioni ancora più ristrette e si concentra fra tre piccole frazioni di San Pietro, Iditella e Drautto. In entrambe le isole non esistono strade carrabili se non per piccoli mezzi, i servizi pubblici sono limitati al minimo essenziale (ufficio postale, guardia medica di primo soccorso, raccolta e smaltimento dei rifiuti). Inesistenti sono i servizi igienici pubblici, il sistema fognario è in realtà costituito da pozzi neri privati.
Tra la fine del 1800 e la metà del 1900 Stromboli ha ospitato stabilmente non più di duemila
residenti e l'isola di Panarea non più di 1000, in un contesto di economia agricola e
marittima. Questo abbiamo premesso per far comprendere come il “carico di rottura” antropico di queste terre sia alquanto limitato. Invece, già da anni assistiamo agli sbarchi giornalieri di migliaia di persone che sostano sulle due isole per poche ore. Il risultato di queste presenze, oltre a poco contribuire alle economie locali, basate sul turismo residenziale, genera inevitabilmente degrado e danni ambientali non avendo strutture capaci di sostenere la quotidiana frequentazione di migliaia di persone, alle quali, peraltro, non si riesce ad offrire adeguata accoglienza e ristoro.
I due territori, insieme a tutte le altre isole delle Eolie, sono compresi nel Patrimonio Unesco come sito naturale, hanno quindi necessità di una attenta tutela e di una regolamentazione del flusso turistico quotidiano. Le particolarità dei luoghi e la loro posizione nel bacino del Basso Tirreno, ne costituiscono, inoltre, area di sosta per le trasmigrazioni della fauna avicola verso le coste dell'Africa e sono parte delle rotte dei grandi cetacei. Infine, alcune specie botaniche prosperano soltanto in queste isole. Recenti campagne di scavi hanno portato alla luce interessanti reperti archeologici che testimoniano la presenza di preistorici e antichi insediamenti.
Da ultimo, ma non per questo meno importante, la necessità di regolamentare i flussi turistici indiscriminati deve tenere presente la questione della sicurezza, collegata anche alle attività eruttive imprevedibili in entrambe le isole ed in particolare riguardo Stromboli. Per questi motivi chiediamo di adoperarVi, ciascuno per le vostre competenze, affinché lo sbarco incontrollato dei visitatori giornalieri venga regolamentato con rigore, per consentire lo sviluppo di un turismo ordinato che non abbia una ricaduta di grave impatto ambientale e favorisca le economie locali.
Le nostre economie sono basate sul turismo: aiutateci a consentire alle nostre attività di
adempiere al meglio il loro servizio e a tutelare il nostro patrimonio ecologico, consentendo
così ai nostri visitatori la piena possibilità di apprezzare le bellezze delle Isole Eolie.
Quanto sopra indicato è meglio descritto dalle fotografie allegate qui di seguito, che
riportano la situazione che giornalmente si è vissuto nell'agosto 2020.
Il Presidente della Pro Loco Amo Stromboli (Rosa Oliva) Il Presidente dell’Associazione Insieme per Panarea (Nanni Fadini) Il Presidente dell’Associazione Noi per Panarea (Federica Rosso)
(ANSA) STROMBOLI - “No allo sbarco selvaggio di circa 10 mila turisti mordi e fuggi al giorno ad agosto nelle isole di Stromboli e Panarea”. Lo dicono i presidenti della “Pro Loco Amo Stromboli” Rosa Oliva, di “Insieme per Panarea” Nanni Fadini e “Noi per Panarea” Federica Rosso in una nota inviata anche al ministro dell’ambiente Roberto Cingolani, agli assessori regionali del territorio e del turismo Salvatore Cordaro e Manlio Messina ed al sindaco Marco Giorgianni. “Da molti anni – dicono - nel pieno della stagione estiva, le isole di Stromboli e di Panarea sono meta di un intenso e incontrollato flusso turistico giornaliero che non giova al benessere dei territori intesi come ecosistema e, tenendo conto del rapporto costi/benefici, neppure al sistema economico dei luoghi. In entrambe le isole non esistono strade carrabili se non per piccoli mezzi, i servizi pubblici sono limitati al minimo essenziale. Inesistenti sono i servizi igienici pubblici, il sistema fognario è in realtà costituito da pozzi neri privati”.
“Vi è anche la necessità – concludono - di regolamentare i flussi turistici indiscriminati e di tenere presente la questione della sicurezza, collegata anche alle attività eruttive imprevedibili in entrambe le isole ed in particolare riguardo Stromboli. Per questi motivi chiediamo che lo sbarco incontrollato dei visitatori giornalieri venga regolamentato con rigore, per consentire lo sviluppo di un turismo ordinato che non abbia una ricaduta di grave impatto ambientale e favorisca le economie locali”.
L'intervento
di Pippo Ruggeri e Gianluca Giuffrè*
Stop all’invasione dei barconi turistici giornalieri nelle isole di Stromboli e Panarea che nei mesi più caldi arrivano a sbarcare anche 10.000 turisti in un solo giorno. IL turismo non deve distruggere, deve essere sostenibile.
Raccogliamo il giusto appello lanciato nei giorni scorsi dalla Pro Loco Amo Stromboli e dalle associazioni “Insieme per Panarea” e “Noi per Panarea” le quali, facendosi espressione delle istanze provenienti sia dalla popolazione che dagli operatori turistici e commerciali, invocano provvedimenti urgenti per salvaguardare l'unicità e l'eccezionalità del patrimonio naturalistico, culturale, antropologico di Stromboli e Panarea e, allo stesso tempo, promuovere e valorizzare un turismo sostenibile. Come Legambiente facciamo appello al Ministero dell'Ambiente, gli Assessorati regionali siciliani al Territorio e al Turismo, e, naturalmente al Sindaco di Lipari affinché cessi questo scempio del territorio.
Un intenso e incontrollato flusso turistico giornaliero che, in particolare nel caso di Stromboli, non soltanto è dannoso per l'ecosistema e per l'economia locale, ma contraddice assurdamente l'esigenza, sottolineata dal mondo scientifico e dalle stesse istituzioni, di una gestione razionale degli arrivi, dal momento che l'isola deve fare i conti con un vulcano perennemente attivo e caratterizzato da intense fasi eruttive e da eventi imprevedibili e parossistici. Nei giorni di maggiore affluenza sull'isola sbarcano nel corso della giornata circa 10mila persone, circostanza del tutto incompatibile non solo per l'impatto ambientale che ne deriva ma con l'organizzazione di una eventuale evacuazione, sia sotto il profilo della gestione di eventuali soccorsi sia della ondata di panico che ne deriverebbe. Si rischierebbe di non riuscire a far fronte all'emergenza, con conseguenze inimmaginabili e tutto questo, ancora una volta, per un miope calcolo economico.
L'ordinanza n.53 del 1/06/2021 del Sindaco di Lipari, appare, a nostro avviso, del tutto insufficiente ad affrontare i problemi maggio, giugno, settembre, ottobre. Introdurre l’obbligo di prenotazione alle visite delle isole che preveda un numero massimo di disponibilità considerando i periodi turistici e l'ambiente dei luoghi. Organizzare elenchi di prenotazioni servirebbe anche alle Autorità per il controllo sia dei flussi giornalieri che per la verifica del pagamento dei ticket fermo restando che per noi di Legambiente la via maestra per conciliare il turismo con la salvaguardia dell’ambiente e dei luoghi è l’istituzione di zone a tutela speciali come l’area marina protetta o parchi naturali.
*Presidente di Legambiente del Tirreno e Coordinatore del nucleo Ginostra di Stromboli