di Rosalinda Cristiano
Questa mattina ricevo la telefonata di mio padre alle 8.30, no cioe’, non so se mi spiego alle 8.30 di domenica a me... Proprio a me.
Allora penso : o e’ impazzito o e’ morto qualcuno (ansia portami via).
Con una voce funerea mi chiede: “scrivi un post al mio posto?!” Ho pensato a qualcosa di politico e ho detto: “No”.
E invece mi tocca farlo, perche’ riguarda la mia “little island”.
Il problema e’ sempre lo stesso, le decisioni scellerate di chi ci arriva per la prima volta e pensando al mero guadagno stravolge la sua quotidianita’ e le sue abitudini.
E allora, mi dice che i residenti non avrebbero piu’ posto barca, se non pagando una cifra spropositata e sproporzionata.
Mi viene logico pensare che quasi tutti gli “isolani” abbiano una barchetta, credo sia insito nella loro natura avere un rapporto particolare con il mare...
E quindi, fatemi capire, il mio amico muratore che dopo il lavoro si rilassa con una lenza,dove dovrebbe tenere la sua barchetta, in testa?!, Ah no e’ vero, potrebbe non dar da mangiare al figlio e pagare il posto barca, sembra una buona idea.
E quell’amico proprietario di quella piccola barchetta in legno che ha salvato il mio cagnolino portandolo dal veterinario a Lipari in piena notte, fatemi capire dove dovrebbe tenerla questa barca, in cucina?! Ah no, scusate potrebbe venderla.
Senso...nella vita ci vuole buon senso e soprattuto rispetto!