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di Tiziana De Luca*

Alla c.a. S.E. Prefetto di Messina Dott.ssa Cosima Di Stani 

OGGETTO: Richiesta Suo intervento in merito alle procedure di accesso al P.O. di Lipari da parte dell'Asp Messina

La scrivente richiede un Suo cortese intervento in merito alle grosse criticità occorse presso il P.O. di Lipari relativamente alle procedure di accesso alla struttura per visite ambulatoriali, Day Surgery, Day Hospital ed effettuazioni analisi cliniche disciplinate dal Dipartimento cure ospedaliere dell'Asp Messina per l'ospedale di Lipari a partire dall'1 settembre c.a.

Come si evince dagli allegati in missiva, che esplicano in maniera più dettagliata quanto in oggetto,e che non hanno ricevuto risposta, l'Asp Messina richiede il Green pass, disciplinato normalmente da norme superiori, nazionali o regionali per la sua applicazione, per l'accesso al presidio ospedaliero, applicando la discriminante della gratuità dei tamponi a favore di chi ce l'ha rispetto a chi ne è sprovvisto, creando, in un territorio insulare come quello Eoliano, disagiato dal punto di vista sanitario, una enorme disparità di trattamento rispetto alla terraferma dove insistono non solo un'offerta sanitaria più ampia ma molteplici laboratori presso cui effettuare i test antigenici, a cui si aggiunge che ciò comporta anche una spinta degli utenti a spostarsi, con il rischio di contrarre il virus, in strutture siciliane dove paradossalmente, per visite specialistiche, non richiedono neppure il tampone.

Ciò comporta una lesione del diritto alle cure per tutti gli eoliani ed è emblematico che lo stesso Stato Italiano e la Regione Siciliana non abbiano normato l'applicazione del green pass per le visite ambulatoriali e questo tuttavia possa trovare regolamentazione attraverso una direttiva interna ad un'azienda ospedaliera.

Alla luce di quanto sopra, si richiede un suo tempestivo intervento al fine di dirimere tale disagio a carico dei miei concittadini, aggravato dal fatto che coloro i quali sono esenti dal pagamento delle visite ambulatoriali per condizione economica, e non possono dunque permettersi il pagamento del tampone, rinunciano a visite importanti con grave rischio per la loro stessa vita.

Fiduciosa in un suo positivo riscontro, porgo Distinti Saluti.

*Assessore della salute

LA TESTIMONIANZA CHE DOCUMENTA LA "TRISTE REALTA'"

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di Guglielmo Battaglino

Voglio condividere questa storia con voi:

mio padre ha fatto una visita all'ospedale di Lipari questa mattina, chiamo il centralino qualche giorno fa, spiego che mio padre non ha fatto il vaccino, mi viene detto nessun problema , venga un'ora prima gli facciamo il tampone e poi farà la visita.

Fin quando tutto perfetto, (quasi non ci credevo). Stamattina mi reco in ospedale, dipendenti dello stesso mi fermano all'ingresso e mi chiedono se mio padre e vaccinato, nel dirgli di no, mi viene detto che il tampone non era possibile farlo in ospedale ma bisognava andare a Canneto a l'usca, e che l'avrei dovuto accompagnare io (visto lo stato di salute di mio padre) avrei dovuto farlo anch'io.

Spiego la telefonata intercorsa qualche giorno fa con lo stesso ospedale, ma non vogliono capire niente, (la legge dice questo)... perfetto. Prendo mio padre vado a l'usca, parcheggio lo accompagno allo sportello e mi viene detto: ci vuole il versamento, (come dice la legge).

Lascio mio padre allo sportello e vado a fare il versamento, ritorno facciamo il tampone, ritorniamo all'ospedale mi permettono di entrare solo per accompagnarlo nel corridoio fino alla porta della chirurgia e finalmente la tanto attesa visita.(Come sempre Dottori impeccabili).

Fortunatamente niente di preoccupante per mio padre ..... Ma adesso io mi chiedo: Ma un po di umanità??? Se non ci fossi stato io, una persona anziana sola, cosa e come avrebbe fatto? (forse un taxi) ?? Ospedale usca, usca tabacchi, tabacchi usca, usca ospedale - tra l'altro sotto questo caldo micidiale - perché non essere chiari e precisi nel rispondere alle domande dell'utente ???

Inoltre; che senso ha farmi fare il tampone consapevoli che il dottore (come dice la legge) non mi avrebbe fatto entrare?? Ho speso inutilmente €15,00 per fare un corridoio... (forse l'obiettivo dello stato e questo)??? Inoltre chi mi da la certezza che io ho esibito il tampone negativo e uno delle persone con la quale ho avuto da fare nel corso di questa trafila non mi abbia conteggiato???

Non sarebbe più giusto che, chi chiede (personale ospedaliero ecc.ecc.) l'esibizione di una negatività al virus, mostri anche il suo???

La legge dice che il personale ospedaliero deve fare il tampone ogni 48 ore, ma sarà veramente così?? Lo faranno???

E chi li controlla??? Io da questa esperienza negativa ho dedotto che tantissime persone anziane, con una piccola pensione, senza una persona che li può accompagnare per svolgere una visita che rientra nella quotidianità, presi dallo sconforto morale/economico, si lasceranno morire in casa, (spero di sbagliarmi) sinceramente vi dico che sono disgustato e mi vergogno di essere Italiano.....

ps. ho cercato di riassumere due ore di calvario...

PETIZIONE PER IL PUNTO NASCITE

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A Lipari è partita la “crociata” per far riaprire il punto nascite che è ancora chiuso. Il giovane Francesco Corrieri da poco sposato ha indetto una petizione che in pochi giorni ha già raccolto circa 500 firme.

“E’ stata ideata per sollecitare la riapertura dei punti nascita delle isole minori di Sicilia e devo dire che cresce di giorno in giorno – dice - sappiamo che i problemi della sanità sono molti, alle nostre isole servono ambulanze, posti letto, personale, trattamenti per malati oncologici ecc. Dobbiamo sempre richiedere le attenzioni di chi ci amministra per far sì che questo della sanità, sia non uno dei problemi, ma il principale dei problemi da risolvere”.

“ Il Comune – spiega l’assessore della salute Tiziana De Luca - ha fatto istanza in numerose occasioni affinché questo governo regionale attivasse la procedura di richiesta al Ministero, come prevede la legge, di deroga di chiusura del Punto Nascita di Lipari. Inaccettabile tale discriminazione per le Eolie rispetto ad altri territori sulla terraferma per cui la Regione Siciliana ha operato in senso contrario, a dimostrazione che la scelta non poggia su una garanzia di sicurezza dettata dal numero dei parti ma su una mancata volontà di investire sulla Sanità eoliana ampiamente e notoriamente depotenziata”. 

https://www.change.org/p/regione-sicilia-punto-nascite-contributo-partorienti-isole-minori?

Oggi è l'8 MARZO, e non è la festa della donna, è la Giornata Internazionale della donna, discendente da una Risoluzione dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite affinché ogni Nazione, secondo le proprie tradizioni storiche e locali, riconoscesse un ruolo della donna negli sforzi di pace e al fine di una piena e paritaria partecipazione delle donne alla vita civile e sociale del loro paese.

Siamo nate femmine, e questo è un elemento di generazione naturale, ma l'opportunità grandiosa è quella di poter essere figlie, madri, zie, cugine, nonne, bisnonne...donne.

L'emergenza sanitaria in corso ha fermato i nostri consueti eventi sul tema, qualcuno li ha rigenerati in forma virtuale ( I.Dee Associazione culturale..seguiamole oggi! ).

Tuttavia, come dopo un evento che scuote le fondamenta di una vita, ripartiamo dalle piccole cose, seminando il seme della cultura e della memoria nei nostri figli, che serve anche a noi per ricordare, rinnovare e riconoscere che non è " il genere" a determinare la grandezza dei nostri sogni o le mete che possiamo raggiungere ma la passione, la curiosità e la generosità che ci mettiamo per rendere significativa la nostra vita personale e sociale.

Doniamo un libro oggi che dia fiducia a noi stesse e alle persone che amiamo, che ci insegni il rispetto, la partecipazione e l'importanza reale dei diritti umani (e a metterli in pratica ogni giorno della nostra vita).

 

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