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di Fabiana Salsi

Su Instagram chi la segue sa bene che Salina è una meta del cuore per Elena Braghieri perché con il suo account (76mila follower, è considerata una delle influencer più quotate) racconta dei continui viaggi in questa meravigliosa isola eoliana. Ora questi scatti si possono vedere anche off line, perché le sue istantanee diventano una mostra: Messe in Luce, Viaggio all’ombra delle Eolie, dall’8 al 28 agosto all’hotel Mercanti di Mare.

Sono 20 immagini che celebrano le isole eoliane attraverso l’esaltazione delle ombre e che le mostrano come non le avevamo mai viste attraverso angoli nascosti sconosciuti al turismo di massa, e di inaspettata bellezza.

Sono come un invito a godersela, questa bellezza, rallentando e cercando nuove prospettive per imparare a stupirsi ogni volta in un attimo.

Le foto saranno presentate su un supporto in legno ricavato dai gozzi di mare in un contesto perfetto per l’occasione: l’Hotel Mercanti di Mare, nel cuore di Santa Marina Salina, ospita da tempo mostre che raccontano il territorio attraverso gli occhi degli artisti emergenti, e ha una terrazza panoramica su Lipari, Panarea e Stromboli da dove respirare meraviglia.(vanityfair.it)

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Salina, capperi che isola!

PRIMA PAGINA: “FALLEANDO"

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La politica nazionale non può vivere senza banche. I debiti degli istituti di credito sono pagati dai risparmiatori, i fondi per la politica sono conservati nelle fondazioni. Così anche se falliscono, la politica può continuare a dire “abbiamounabanca”. Sette banche letteralmente mangiate dalla gestione politica non sono un caso. Sono una certezza con la prova provata che apparentemente i soldi sono scomparsi ma i voti vengono custoditi nei caveau perché gli stessi politici hanno paura dei ladri di partito.
 
 
 
 
 
 
 

ISOLA  AQUILA

 

  ewq.jpgCorpi senza la giusta anima

volano con aerei di carta

con la punta leccata e soffiata

per penetrare nell’aria giusta.

Senza sofferenza e con amore

é l’ora che scivola il cuore.

Gli arti si arrampicano sul copro con la rapacità dell’aquila

mentre il piacere emette l’ancora, ancora.

Orgasmi che nascono e protestano insieme alla chimica della vita. 

 

 

 

CONTROCORRENTEOLIANA: CAPPERI
 
 
aaaaaaaaIl cappero eoliano vive i suoi grandi momenti di successo. Sono ancora oggi una forma petrolifera di lavoro. Una volta dalle Eolie si spedivano cartoline stampate da Raffaele e Trimboli, i capperi prodotti in modo semi industriale da Cappa, Famularo e Mirabito che portarono i vibratori per selezionare la dimensione e lanciarono lo slogan “capperi che antipasto”. E naturalmente la Malvasia prodotta da tutti. Le cartoline sono scomparse, il cappero resta. La pianta di Eolo sposata al sale ormai è al top. Il massimo nella sua semplicità. Il necessorio più diffuso nelle migliori cucine.
 
 
 
 

VERO&FALSO

 

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-Politico eoliano consiglia il libro “Non ti lascerò cadere”.
-Elettore eoliano legge solo il libro “Tutta colpa della mia impazienza”.
-Controcorrenteoliana regala il libro “Controvento”.
-Turista eoliano mette in valigia il libro “La felicità é a portata di trolley”.
-Corrente politica eoliana studia il libro “Matrimonio di convenienza”.
-“La ragazza di prima” sarà letto a Lipari il 24 agosto”.
-Ambientalisti eoliani impazziscono per il libro “il valzer degli alberi e del cielo”.
 
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Lago

Spiaggia antichissimi cristalli. Hawaii

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18-5-2017.jpgCinese

Il video dell'arrivo e dell'accoglienza festosa della comunità eoliana a Marina Corta

 

IL PUNTO E VIRGOLA

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Mons. Accolla,  nuovo Vescovo anche delle isole Eolie, è sbarcato dal mezzo militare, a Lipari col piglio del marinaio senza sentirsi comandante. Circondato subito dalle autorità e dalle forze dell’ordine al completo. E’ stato seguito dalla festante banda musicale fino al palco, dove i famosi canterini lo hanno deliziato prima di ascoltare il suo dire e le sue promesse.

Un parlare semplice, mezzo letto e mezzo a braccio, come a voler essere umano con gli umani. Come a volersi sentire uguale a chi nel bellissimo pomeriggio domenicale é arrivato a Marina Piccola per un saluto festante e di buon auspicio. Le isole Eolie hanno bisogno di rafforzare la fede, hanno bisogno di ruoli uguali come valori e contenuti. Fatti da trasformare in parità per tutti gli isolani di buona volontà. Molti, allo sbarco del vescovo hanno notato che l’unico dei 4 sindaci a baciargli l’anello è stato il sindaco di Lipari.

Un caso o un messaggio di ruoli. Ben sbarcato Mons. Accolla e benvenuto a nome di tutti gli amici lontani e vicini del Notiziario delle Eolie.

 

-IL PLAUSO

di Aldo Natoli

A conclusione della manifestazione svoltasi per accogliere sull'isola il nuovo Arcivescovo, Mons. Giovanni Accolla,  ritengo doveroso ringraziare gli organizzatori Mons. Gaetano Sardella e Mons. Giuseppe Mirabito e quanti con la loro presenza e servizio hanno contribuito alla perfetta realizzazione dell'evento. Mi riferisco alle Amministrazioni Comunali, ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza, alla Capitaneria di Porto, alla Polizia Municipale ed alla Protezione Civile. Un particolare ringraziamento  anche  al "silenzioso Sacrista", Francesco Ziino , che con la sua regia e con i particolari addobbi della Chiesa Cattedrale l'ha resa maestosa  per la doppia ricorrenza: l'arrivo di Mons. Accolla e la Festa di San Bartolomeo.

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di Roberto Marturano*

L’Amministrazione continua nella collocazione di dissuasori per la sicurezza stradale. Sono ormai divenuti indispensabili per spezzare la velocità dei mezzi in alcuni tratti critici della rete viaria isolana. Questa mattina, sotto la supervisione dell’assessore Roberto Marturano, sono stati installati nella via Conti , di fronte all’ I.I.S. tecnico Conti Vainicher e nei pressi del panificio ristorante Martino.

*Assessore viabilità

I COMMENTI

di Catello Pongolini

Sarebbe opportuno collocare tali dossi anche nella Torrente Cappuccini in modo da “unire” l’asse viario a monte del centro abitato (dove sono ubicate tra l’altro le scuole di Lipari) e che ben vengano di nuovo le strisce pedonali. Colgo l’occasione per segnalare all’assessore che da alcuni anni, al passaggio pedonale all’angolo con la via Emanuele Carnevale e la torrente cappuccini (angolo scuole Santa Lucia) sono state rimosse le fioriere rendendo di fatto la fruizione di detto passaggio, di nuovo impossibile ai pedoni. Rimozione avvenuta durante questa amministrazione eseguita ( se non ricordo male) in coincidenza di qualche incidente, (qualche auto magari che correva, distratto a parlare al cellulare, a guardare dall’altro lato qualcuno passare o ignorando che la curva è da prendere larga) tamponava le fioriere messe a protezione dei pedoni. Tale passaggio immagino sia il frutto delle notevoli segnalazioni dei residenti e della conseguente pericolosità di quel tratto. Se proprio nulla si può fare penso sia venuto il momento di ultimare il lavoro togliendo il cartello e cambiare la “destinazione d’uso”.

di Francesco Coscione

Come ogni innovazione, qualunque ne sia l'ambito, comporta un periodo di adattamento e di opinioni diverse di approvazione o di biasimo. Tale è stata anche la reazione riguardo al posizionamento dei dossi rallentatori nelle nostre strade. Purtroppo devo anche constatare che procedendo a 30 km/h sulla via Falcone Borsellino vengo spesso sorpassato da auto (specialmente tipo fuoristrada), moto e scooter che procedono a velocità ben più elevate non tenendo in nessun conto ne il limite di velocità ne i rallentatori. Altri che, appena rallentando in prossimità di essi, accelerano subito dopo quasi in una gara con se stessi, raggiungendo ragguardevoli velocità. Lo stesso avviene nella via Isa Conti dove sono stati posizionati da poco. Questi mezzi chiamati di "dissuasione" chi ...dissuadono? Quelli che già teniamo un' andatura consona ai limiti e al buon senso civico? Partendo dal presupposto che ciò che evita veramente gli incidenti è una guida corretta, il rispetto della segnaletica e il senso civico ritengo che i tentativi da parte dell' amministrazione comunale di correre ai ripari a questo riguardo sia lodevole. Sento, tuttavia,  molte lamentele da parte di molti cittadini, cosa per altro non sufficiente perchè l'amministrazione si "adatti" al volere di tutti, ci mancherebbe. Qualcuno mi ha fatto anche rilevare che esiste, e non poteva essere diversamente, una normativa sul loro posizionamento: Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana 28 dicembre 1992, n. 303  Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada. Titolo 2 - Costruzione e tutela delle strade Capo 2 Paragrafo 6 - Segnali complementari (Art. 42 Codice della strada). Due sono i punti che fanno pensare, Il primo poco importante è: "per limiti di velocità pari o inferiori a 30 Km/h larghezza non inferiore a 120 cm e altezza non superiore a 7 cm." Forse meno traumatici per i nostri poveri ammortizzatori...Il secondo punto sembra più importante: Il Ministero dei Lavori pubblici ha chiarito inoltre che “I dossi collocati su itinerari di attraversamento dei centri abitati, lungo le strade più frequentemente percorse dai veicoli di soccorso, di polizia o di emergenza, o lungo le linee di trasporto pubblico, devono essere rimossi”. 

Considerando che sia la via Falcone Borsellino che la via Isa Conti sono le unica strade di passaggio per detti mezzi (ambulanze, vigili del fuoco, ecc) sembra che questi subiscano certamente un rallentamento nel portare soccorso e comunque, per quanto riguarda le ambulanze, sicuramente sobbalzi e scossoni non opportuni per esse. 
In questi giorni mi ha positivamente colpito aver visto Carabinieri e Guardia di Finanza effettuare controlli in paese. I cittadini abbiamo "necessità" di vedere la presenza sul territorio delle forze dell'ordine o, come oggi si dice, dello Stato. Sarò vecchio e sognatore ma posso paragonare lo Stato, quello vero, a un padre di famiglia: i figli ci sentiamo sicuri se lo vediamo. La Polizia Municipale fa quello che può combattendo con organici e difficoltà, nulla da dire in merito. 
Alla fine di ogni discorso è opportuno trarre delle conclusioni. Ciò che scrivo rispecchia l'opinione anche di tutti coloro che non scrivono e che non parlano, come in altri casi è già successo salvo poi fermarmi per strada per dirmi che avrebbero voluto dire le stesse cose. Siamo capaci di condividere cento bufale al giorno su Facebook oppure se a colazione mangiamo brioches o granita ma, escluso rari casi, la profondità del nostro pensiero si ferma a questo. Se vogliamo svegliare le coscienze dobbiamo prima passare dal rispetto del prossimo e delle regole che possiamo criticare costruttivamente come stiamo facendo, ma non stravolgerle o rimuoverle per fare i nostri comodi.
Quando il nostro senso civico sarà veramente grande e rispettoso, a quel punto si potremo togliere i dissuasori.

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22-1-2017Naturale

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