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di Sandro Biviano

Era il 27 agosto, io e la mia compagna Sara Garofalo eravamo sul divano a vedere la tv, un messaggio ci avverte che è stato occupato l'ospedale di Lipari e serviva appoggio. Senza esitare ci siamo alzati dal divano e siamo corsi subito in ospedale, era giusto e sacrosanto rivendicare i diritti di tutti insieme alle persone già presenti.

Siamo entrati in punta di piedi, ci siamo messi in un angolo, abbiamo ascoltato in silenzio e aspettato di essere coinvolti quando occorreva il nostro contributo. Col passare delle ore abbiamo cercato di dare e fare tutto il possibile, come le notti al presidio, volantinaggio, sensibilizzazione e informazione a quanti volessero capire cosa stesse succedendo. In poche parole abbiamo messo in campo la nostra esperienza, tutto quello che abbiamo imparato dopo due anni di lotte a Montecitorio senza ingombrare, senza creare parallelismi alle scelte che venivano prese da chi aveva attivato questa protesta. Ci siamo messi a disposizione di Alessandro la Cava ,Antonio Marino , Paolo Arena, Fabiana Famularo, Danilo Conti, Fabrizio Famularo,Salvatore De Gregorio, Daniele Corrieri e Ciccio Rizzo lottando al loro fianco con un solo obiettivo.

In questa battaglia tutti abbiamo vinto e tutti abbiamo perso allo stesso tempo, abbiamo vinto perché si sta ottenendo un ospedale che finalmente rispetterà i livelli imprescindibili di assistenza, ma abbiamo perso Lorenza, è dovuta morire una ragazza per ribellarci a un sistema marcio che da anni non funzionava e questo fa tanto male.
Sono stati giorni di tensione, di confusione stanchezza, incertezze, tanti emozioni e tante perplessità, forse anche sbagli ma che hanno fatto sì che tante persone si siano riunite rivendicare i propri diritti.

Vi confesso che dopo anni mi sono ricreduto della mia terra, ho sempre pensato che più di due lamentele da bar, un po' di teatrino e molti lottatori da tastiera non ci poteva essere a Lipari, invece con grande orgoglio posso dire a voce alta che c'è chi ha fatto la differenza scendendo in piazza mettendoci la faccia riuscendo a far conoscere a tutta Italia la tragedia avvenuta della scomparsa di Lorenza Famularo e la tragica situazione sanitaria che viviamo alle isole Eolie.
Un orgoglio essere stati d'esempio per le altre isole dove tutt'oggi protestano per avere un ospedale come si deve, come abbiamo fatto noi.

Voglio ringraziare profondamente tutte le persone che hanno partecipato e collaborato alle iniziative permettendo di raggiungere un obiettivo così importante, a chi non è potuto essere presente ma ci è stato vicino con gesti parole e messaggi di conforto e di incoraggiamento. Purtroppo come sempre c'è chi non è venuto e ci ha criticato seduto comodamente da casa o al bar senza rendersi conto che l'ospedale è un bene comune.

Ringrazio tutte le testate giornalistiche e social che ci hanno sostenuto,in particolar modo Bartolino Leone, Salvatore Sarpi,Giuseppe Paino e Controcorrente Eoliana sempre pronti in prima fila a dare voce ai nostri diritti.
Il Sindaco Marco Giorgianni e tutta la sua giunta per esserci stati vicino lottando a fianco del popolo, svolgendo un ruolo importante tra popolo e istituzioni,il sindaco di Leni Giacomo Montecristo, il vice Sindaco Riccardo Gullo e il Sindaco Domenico Arabia per essere stati presentati dimostrando vicinanza e grande solidarietà.
Ringrazio anche tutti i cittadini delle altre isole che si erano mobilitati per venire a manifestare a Lipari.

Ringrazio l'assessore regionale Ruggero Razza per essere uscito da quegli schemi politici recandosi al presidio ospedaliero per aver interagito con noi delegati del popolo ascoltando le nostre richieste fatte dal popolo in difficoltà.
Ringrazio tutta la commissione dell'ARS in particolar modo e con grande affetto la presidente Margherita La Rocca per la sua umanità e per la sua vicinanza alla nostre richieste.
Dobbiamo tutti ringraziare i genitori di Lorenza Giovanni Famularo e Angela Giardina, che nel momento di un inconsolabile dolore hanno trovato la forza di lottare per il bene di tutti noi. Vedermi oggi accanto a loro bloccare l'aliscafo e sentirli urlare di dolore mi ha riempito di qualcosa che non so descrivere, onore, orgogli e profonda ammirazione.
Ne approfitto per ringraziare tutte le forze dell'ordine per il rispetto verso il momento e la comprensione nei confronti dei manifestanti e hanno gestito la situazione con la massima professionalità.

Ringrazio tutti gli amici di Roma in particolare quelli di Trc Taxiromacapitale, Graziella Viviano e Paolo Borrometi per aver sostenuto la nostra battaglia anche da lontano.
Ieri simbolicamente abbiamo deciso di smontare il presidio di protesta all'ospedale di Lipari, per mostrare fiducia verso quanto si dovrà realizzare. Restiamo vigili ad osservare che venga realizzato ogni singolo punto delle promesse. Nel momento in cui i familiari di Lorenza soffrivano nel silenzio abbiamo gridato per loro. È ora il momento in cui occorre smettere di gridare altrimenti si fa solo inutile baccano, è ora il momento di osservare il dovuto e rispettoso silenzio, un silenzio che alla luce di tutto è assordante.

Infine abbiamo deciso di chiudere simbolicamente questo presidio per far sì che ciò che è stato ottenuto è quanto accaduto resti un gesto di solidarietà, amore e ribellione dei cittadini delle isole Eolie che in gran numero hanno risposto in prima linea in questa grande battaglia, mai avremmo voluto che a lungo andare questa lotta avrebbe potuto prendere altre pieghe diverse da come è nata.
Restiamo vigili e accorti cittadini, monitoreremo passo passo i cambiamenti. Ci siamo ripromessi inoltre di non abbandonarci e di unire le nostre idee e risorse per poter fare qualcosa di buono sull'isola da cittadini e per i cittadini.
La solidarietà non è un grido ma una mano che in silenzio stringe forte quella di chi ha bisogno.
Grazie a tutti.

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