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di Felice D'Ambra

Forse non tutti gli amanti delle Eolie che frequentano Lipari, non sanno che sulla Civita,

di fronte all' ingresso del Castello Medievale, al centro della grande Piazza dedicata al filosofo politico, Giuseppe Mazzini, che ai tempi fu un esponente di punta del patriottismo risorgimentale, si trova il "Ristorante Da Filippino".
 
Il centenario Tempio della ristorazione Eoliana e non solo, di Antonio e Lucio Bernardi.Un locale unico nel suo genere, in una posizione accogliente e meravigliosa, quasi un'attrazione che ti avvolge in un'atmosfera da sogno. Con il carissimo Antonio Bernardi ci eravamo sentiti telefonicamente una settimana fa. L'avevo sentito demoralizzato, demotivato, per la situazione coronavirus in atto e non solo. 
 
E' stato doloroso per me vedere in un video il caro amico Antonio Bernardi con le lacrime agli occhi. Un galantuomo, un grande imprenditore con le lacrime agli occhi, per la chiusura, per i tanti annullamenti di cerimonie precedentemente confermate, come tante altre prenotazioni.La tensione per il lavoro che non c'è, per la situazione collaboratori, per le troppe tasse e per l'assenza di aiuti.
 
Conosco da una vita il Rag. Antonio Bernardi, abbiamo molte cose in comune: eoliani di Lipari,entrambi direttori d'albergo, iscritti nella stessa associazione, passione e gestione nella ristorazione, e anche di alberghi , entrambi imprenditori, l'unica differenza: Antonio Bernardi è il titolare di Bernardi Group, in Sicilia a Lipari. Io Eoliano di Lipari,ma in Sardegna, sono finalmente un uomo libero da impegni, infatti, ho chiuso anche con la consulenza turistica.
 
Ho sempre tenuto in alta considerazione l'amico Antonio Bernardi. Un serio professionista, onesto e capace imprenditore turistico "Verace" come dicono i napoletani che di turismo ne masticano molto. Il Patron Antonio Bernardi che assieme al fratello Lucio "Grande Chef di cucina", sono gli unici personaggi che da oltre 50 anni, continuano con grande impegno e con sacrificio a mantenere alto il nome del nonno e papà "Filippino".
 
Carissimo Antonio spero che coloro che hanno il potere di farlo, aiutino i seri imprenditori come te, e tutti coloro che con sacrificio tengano ancora alto la voglia di continuare nel settore del turismo. Secondo me il più affascinate del mondo, ma che per errori dei tanti "personaggi esperti della politica turistica italiana" incomprensibilmente,da anni è il più bistrattato Ministero, nonostante la nostra meravigliosa Penisola sia la più bella del mondo,restiamo sempre nel più profondo del mare.
 
Poiché come dice un vecchio proverbio, non tutti i mali vengono per nuocere: secondo me, penso sia arrivato proprio il momento giusto, di voltare pagina al turismo Eoliano di Lipari. L'arduo compito più serio, spetta alla Provincia di Messina, ma soprattutto all'Amministrazione comunale di Lipari, che debba dare una forte sferzata per cercare un nuovo modo di fare turismo, non più dell'inadeguato e mortificante Turismo degli anni scorsi.
 
Lipari è una città ricca di bellezze naturali, panorami mozzafiato, ricca d'arte, archeologia, cultura millenaria, un antico Museo che il mondo invidia, ha tutte le carte in regola per puntare su un turismo di qualità superiore. Questo è il momento giusto di dimenticare, per risalire la china e riprendere quei tempi d'oro degli anni 70/90,anche se gli imprenditori turistici e non solo, dovranno rimboccarsi le maniche.
 
I seri e onesti Imprenditori come Antonio Bernardi e tanti altri, vanno aiutati, e quei personaggi di competenza devono fare di tutto per aiutarli, diversamente non si andrà da nessuna parte e sarà invece un ecatombe per tutti. Capri, Taormina, Costa Smeralda ed altre ottime località turistiche insegnano come si fa turismo.
Un grande in bocca al lupo a tutti gli imprenditori del turismo e non solo e "Buona Fortuna a tutti e che Dio ci assista!!! 
 
L'INTERVENTO
 
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di Saverio Merlino
 
Un commento ad un amico eoliano, operatore turistico in Sardegna. “Caro Felice, ho letto le tue riflessioni sull’attuale e triste situazione. L’emergenza Covid-19 è arrivata come una bomba atomica provocando danni ovunque e in ogni settore. Oggi, anche se ancora non so se si può cantare vittoria,  tante realtà economiche e sociali si stanno adoperando per affrontare questa tremenda crisi e valutare come ripartire.
 
Ho visto anch’io il video di Antonio Bernardi e ascoltato i suoi disagi, simili a quelli di tanti altri operatori eoliani. Come te sono molto legato ad Antonio con il quale, oltre ad essere stato collega d’ufficio, ho collaborato negli d’oro del ristorante Filippino (anni 70/90) quando, nel suo ristorante, ormai internazionale, dovevi prenotare con settimane d’anticipo. Condivido pienamente il tuo pensiero sulla necessita’ di cambiare il modo di fare turismo che non può essere più quello praticato specialmente in quest’ultimo decennio. La nostra industria principale, quella turistica, va ripensata è strutturata e non più improvvisata.
 
Non ci si può fare trovare impreparati neanche in situazioni che siamo meno gravi della pandemia. Un settore così debole come quello turistico, specialmente alle Eolie, dove da anni e anni semplicemente si sopravvive (massimo 3 mesi di attività per essere ottimista) è stato il primo a chiudere e sarà l’ ultimo a ripartire e quando ripartirà non si sanno gli esiti. Insomma non sarà facile per niente. Mi auguro (devo dire che sono fiducioso) che per l’industria turistica arrivino aiuti economici concreti, anche dalla Regione Sicilia, convinto che dando respiro e aiutando le imprese, quelle turistiche in modo più significativo, servirà a fare risollevare l’intera economia della Sicilia.
 
Ma, ribadisco, spero con tutto il cuore, che quanto accaduto a causa di questa brutta bestia del coronavirus possa servire come esperienza per il futuro. Condivido e sono convinto che servono  ulteriori misure d’aiuto economiche, ma serve anche una nuova strategia di promozione e sviluppo turistico e di condivisione di un progetto lungimirante in questo comparto e, per questo territorio esclusivamente ecosostenibile.
 
Non vorrei più assistere, passivamente, alla logica che in questi anni ha accompagnato il nostro modo di fare turismo da parte di numerosi imprenditori :“ prendo quello che c’è da prendere in questi tre mesi, l’importante che sto bene io, gli altri si arrangino” . Ritengo, caro Felice, che si esce da questa tremenda crisi così come si è entrati: tutti insieme e con umiltà. Un abbraccio, amico mio, spero di incontrarti presto a Lipari per gustare insieme, a Marina Corta, una buonissima granita caffè con panna.
 
NOTIZIARIOEOLIE.IT 5 MAGGIO 2020
 
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