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di Luana Zaia

Ieri è stato il giorno della resurrezione di Gesù!
Dopo aver trascorso questa Festa a casa con i miei bellissimi bambini.. penso... e così ho deciso di rendere pubblico questo mio sfogo, senza l’intenzione di creare polemica ma è solo una semplice riflessione.

In questo momento stiamo affrontando una pandemia mondiale ...questo maledetto covid19... ed è proprio per questo virus che siamo rinchiusi in 4 mura... per quanto mi riguarda, essendo per lavoro la maggior parte delle ore fuori casa, sto approfittando per passare 24 ore al giorno piene con i miei bambini (anche se le uniche persone che stanno soffrendo questa quarantena SONO proprio i bambini) .. quindi sicuramente non mi dispiace sotto questo aspetto #stareacasa ...

Sono d’accordo alle misure restrittive che ci sono, giustamente, state imposte MA una no, proprio una non mi va giù... è proprio non ci posso far niente “non mi cala” come si suol dire.
Forse perché mi tocca, forse perché tocca il “mio sangue” ma proprio non ce la faccio.

Qual è la misura restrittiva? La chiusura del cimitero.. luogo sacro e l’unico luogo dove mentalmente e psicologicamente una persona entra a contatto con il proprio defunto.
Il cimitero non è un supermercato che tutti vanno nello stesso reparto e quindi si possa incontrare con altre persone nella stessa lapide, il cimitero non è una macelleria che la gente deve aspettare il proprio turno e quindi rispettando le distanze fa la fila, il cimitero non è un luogo di incontro, il cimitero non è un luogo dove viene fatto il classico “curtigghiu” ma è il luogo dove
- Molte mamme piangono i propri bambini
- Molte mogli piangono i propri mariti
- Molti figli i propri genitori
- Molti nipoti i propri nonni

Questo è il cimitero!
Io non sono una di quelle persone che ogni giorno va al cimitero, io sono dell’idea che i nostri cari rimangono VIVI NEL CUORE, io al cimitero vado solo per la ricorrenza dei morti, ma ci sono Mamme/Mogli/Figli/Nipoti che al cimitero vanno ogni giorno e magari anche chi va a dare il buongiorno e poi la buonanotte , perché solo in quel modo riesce ancora ad andare avanti in questa vita a volte meschina e crudele.

Io a mia sorella, che è da Otto anni che lì purtroppo ha un figlio.. e che l’unico conforto di mamma è che la lapide del mio nipotino sia pulita, quindi la mattina va a passare una pezza per pulire la sua piccola lapide; che al mio nipotino non manchi mai un fiore e che sia bello sistemato... si bello sistemato perché per loro Mamme/mogli/figli/nipoti sono ancora vivi.. vivi nel cuore ma psicologicamente accanto a loro.

E questo è stato negato da questa restrizione ... adesso le lapide sono sporche e hanno i fiori tutti appassiti... avete provato a mettervi nei panni, non dico di tutti ma almeno delle Mamme e delle Mogli?? Si sa e si dice sempre che le mamme sono quelle più fragili sotto questo punto di vista..

Questa restrizione la vedo profondamente ingiusta perché non capisco come si possa creare assembramento in un cimitero.. non capisco xke non è possibile far entrare anche li a 5 persone alla volta... nessuno vuole prendersi il covid19, tutti ci guardiamo la pelle sopratutto perché c’è gente che a casa ha bambini quindi tutti sono coscienti di non avvicinarsi troppo di non creare assembramenti.

Io spero che questo mio sfogo faccia riflettere qualcuno.. spero che questo mio scopo possa essere un input per farsi che venga tolta questa restrizione per il rispetto di tutte quelle persone che sopratutto in queste ore, sono a casa che piangono, sono a casa che non si danno pace perché quel fiore che oggi avrebbero messo, quella pulitina alla lapide gli avrebbe fatto trascorrere una Serena Pasqua con il cuore pieno di gioia perché i loro cari erano “sistemati” e quella sensazione di vuoto veniva colmata da un “Buona Pasqua Amore di mamma” o “Buona Pasqua Amore mio”.

Invece io ti dico: Buona Pasqua amore di zia

L'INTERVENTO

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di Maurizio Pagliaro

Lungi da ogni polemica. Mi piacerebbe, come tutti portare un fiore ai miei defunti, ma la situazione attuale non lo permette. Non perché il cimitero è un luogo di "curtigghiu", ma non deve essere una ragione per uscire. Pazienza i nostri defunti capiranno. 

IL SINDACO GIORGIANNI "FIORAIO SI E' OFFERTO PER I FIORI"

Un fiore in tutte le tombe del cimitero di Lipari. Fioraio isolano ha dato la sua disponibilità e si è offerto per garantire il servizio gratuitamente. Lo ha annunciato il sindaco Marco Giorgianni. Nei prossimi giorni si procederà. Ha anche confermato che fino ad oggi tutti i tamponi fatti sono negativi.

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