di Gianluca Veneroso
L'URAGANO DEL CUORE SCUOTE LE COSCIENZE E LA POESIA RACCONTA EMOZIONI
In questa assurda fase di chiusure, timori e reticenze, la POESIA cade ad hoc, come pioggia nell'aridità più sconfortante! Parliamoci chiaro! Il termine in sé raccapriccia ed evoca tout court una catena di archetipi piuttosto scomodi (scuola/difficoltà/memoria/prof/snobbismo/libri, impegno .....).
Archetipi che del mondo poetico costituiscono solo e semplicemente la scorza in superficie. Ciò che l'altro ieri sera Tina Squaddara, poetessa per vocazione e dedizione, ha voluto fare è proprio rompere questa panacea opaca, con l'intento di toccare l'anima dell'ALTRA E ALTA POESIA. Quella che racconta, mette gioia, commuove. Quella che ti spingerebbe a interrompere la narrazione per urlare entusiasta: È PROPRIO COSÌ! La Poesia che ti fa sentire meno solo e accende il pensiero: Forse...CIÒ CHE VEDO E SENTO....arriva anche ad altri! Che ti fa tornare a casa con un arricchimento interiore stranamente sopito. Insomma, la calda mano che ACCAREZZA IL MEGLIO DI NOI!
Con una serie di validi POETIK- SCOUT ( Salvatore Naso, nei panni multipli e straordinariamente versatili di artista, presentatore e animatore; Cristian Lampo, valente lettore, vertice dell'Associazione CANNETO PER NOI e soprattutto campione di un attivismo raro a trovarsi; Stella Ziino, voce vellutata pronta a regalare versi in note e a farne miele per le orecchie; Bartolino Lo Ricco, paladino storico del suono e della sensibilità melodica; Cristina Scoglio, dolce e fascinosa valletta che ha aggiunto bellezza a un dipinto già impeccabile; Erika Squaddara, giovane mano creativa che ha conferito una superba veste grafica alla raccolta), la nostra TINA ha messo in piedi un evento sospeso tra cultura e familiarità. La presentazione della sua raccolta poetica L'URAGANO DEL CUORE, tra le 19:30 e le 22:00, ha scelto di aver luogo presso il Coral Beach, arena a cielo aperto dove l'elemento panoramico è esso stesso poesia originaria.
Rima baciata tra discordie accordate e tempi indorati dal mito. Oltre che dalle cifre artistiche, associative e volontarie poc'anzi citate, la serata è stata altresì omaggiata da uno stimato staff di esperti in materia. Mi riferisco ai dott. Luigi e Alessandro Bulla, rappresentanti, in vesti di Presidente e Vicepresidente, del GRUPPO EDITORIALE CATANESE "IL TRICHECO", realtà consolidata e qualificata, che da anni - in Sicilia e oltre- insiste sulla poesia come forma comunicativa, organizzando concorsi, eventi, convention...trovando nel VERSO il loro centro motivazionale. Non solo! I tenaci pionieri de IL TRICHECO - come la vicenda letteraria di Tina insegna - prendono per mano le loro "penne più felici", accompagnandole in tutte le fasi che portano dalla semplice lettura alla divulgazione, sublimando la passione individuale in ... progetto di scrittura aperta al pubblico.
Un progetto serio che richiede tempo e attenzione. Che va vagliato e filtrato senza fretta, con la cura di chi semina e, all'occorrenza, raccoglie.Tale impegno è trasparso, nel corso delle tre ore condivise, attraverso la menzione di onoreficenze e premi, la lettura di prefazioni e commenti, nonché il conferimento di ulteriori attestati agli ospiti convenuti. Tutto a riprova di una professionalità avulsa dall'estemporaneità e dal caso, dove merito e ascolto si compensano nella piena - e sana - convinzione che un poeta è ancora una voce da inseguire e preservare. Con loro, in qualità di relatrice, ha presenziato la prof.ssa Francesca Bafumi, altra pietra miliare della serata. Ulteriore fiore all'occhiello di un confronto che vuol essere di prestigio, ma non restrittivo, in cui la SAPIENZA DELLA PAROLA si unisce alla spontaneità e al coinvolgimento.
La serata è stata fitta di momenti intensi e coinvolgenti. La stessa Tiziana De Luca, nostra ASSESSORA sensibile e presente, ha omaggiato gli uditori con FIGLIO MIO, mostrando commozione e pathos tra le reti di un dolore materno dimesso ma intenso, ovattato col sussurro del verso!
Il Presidente della sezione locale ENPA, Enrico Nulli, ha fatto del suo timbro basso, più volte rotto dai sospiri dell'emozione, il manifesto migliore per declamare VITE SPEZZATE, testo vibrante a tutela dei randagi. Che bella questa TAVOLA variopinta di vivande e commensali uniti dal gusto del DIRE SCRIVENDO, attorno alla quale ciascuno ha dato e attinto con curiosità e coscienza! Una TAVOLA che ha fatto luce non solo su chi è passato sotto i riflettori, ma ancor più sugli invitati in ombra, liberi di plasmare immagini e ricordi, flash e suggestioni al proprio abito di vita.
Grazie, Tina! Per aver agitato, in questo evo di immobilità e sospensioni, i venti del cuore. Per aver utilizzato la POESIA per creare suoni ove impera solo desolazione. Per aver colmato distanze e distanziamenti. Io - fraterno compagno di un viaggio così spericolato e unico - l'ho vissuto a distanza. Dall'altra parte della costa tirrenica, avvolto dall'abbraccio - fisico e spirituale - di un mare comune.
VIRAL-SCHOOL AT HOME: LA NOSTRA PIAZZA VIRTUALE A CANNETO SI TINGE DI FESTA PER LA PASQUA
Come dimenticare l’immenso monumento umano e artistico costruito dal genio Benigni in LA VITA È BELLA, tragi-favola di brutture orribili ridipinte da un istrionico papà coi colori del gioco!? Ecco come ci sentiamo noi adulti ( nonni, genitori e insegnanti), di fronte alle bussole delle certezze impazzite, al cospetto dei nostri amati bimbi, la cui boccuccia serrata ci inchioda a un perenne MA QUANDO FINISCE? Come spiegare loro che TUTTO CIÒ CHE PIACE NON È BENE! Che l’essenza dell’amore ( abbracci, uscita, presenza, condivisione, unione) sa di morte e pericolo? Come proporre e rendere psico- sostenibile i fantasmi di UN' INVISIBILITÀ che contiene e soffoca ogni slancio corpo a corpo? Noi insegnanti della Scuola Primaria di Canneto, già… quelli che, come tutto il corpo docente mondiale, si sono ritrovati “scorporizzati” dall’imperativo della DIDATTICA AT HOME, sparendo dietro PC di difficile gestione e dai contatti ovattati, abbiamo tentato IL GIOCO DEL CARRARMATO alla Benigni.
Lo abbiamo fatto con video giocosi, con azioni di coinvolgimento a distanza. La classe III di Canneto, per esempio, ha travestito la Piattaforma Weschool da chiassosa piazza. Una macro-chiazza di icone/finestre aperte su grandi e piccoli, coabitata da fratelli, sorelle, cucine o salotti. Un rendez-vous virtuale dove, alle 17 di questo anomalo MERCOLEDÌ SANTO, è scoccato l’arrivederci ( letteralmente) al dopo- vacanze. Nel modo più stravagante possibile, storcendo le barriere del momento a guisa di Lego, il virtual-phorum è stato scandito e riempito da canti, immagini di disegni dagli slogan di speranza, picchi musicali oscillanti tra patriottismo e le filastrocche di sempre.
Una variopinta panacea di voci più o meno connesse ( un po’ come i potenti della Terra adesso, no?) dove abbiamo trovato tempo e modo di essere quelli della sospirata quotidianità: teatrali, ridenti, spontanei e goderecci. Una scatola multipla di vite, impreziosita, tra l’altro, dal faccino di Denis, nuovo compagnetto non ancora incontrato tra i banchi. Balcone polifonico su cui è risuonato, con l'accorata ironia di sempre, il saluto del DS RENATO CANDIA, con la pacioccona MASCOTTE GIGI dai latrati più eloquenti di un appello contiano. Un carillon in cui hanno fatto irruzione gli ALBUM DEI CUCCIOLOTTI regalati dall’ENPA per dare al Dark Age in corso striature di quel sano rispetto animalista messo in forse da taluni media fuori luogo. Un filo azzurro teso e sospeso tra manine e visi che spingono verso ante impolverate da dubbi silenti ….in cerca di sole…un nuovo definitivo SOLE