ppas.jpg

di Adolfo Sabatini

Abbiamo mantenuto l’impegno.

La società “Lipari Porto”, che è stata messa in liquidazione, ha restituito alla collettività Eoliana i due immobili di Marina Corta.

Un bel “regalo di Natale” per tutti noi che politicamente abbiamo combattuto una guerra affinché non venissero consegnare le “chiavi” della porta d’ingresso di Lipari a chi per 50 anni avrebbe bloccato lo sviluppo portuale dell’isola.

La cacciata della società e la restituzione degli immobili dati in garanzia/uso – valutati solo 300.000,00 euro – per 50 anni è una vittoria non solo politica ma anche morale, perché era immorale dare due immobile in uso per soli 500,00 euro al mese (basta fare una semplice divisione tra importo e durata).

Ringrazio i colleghi Consiglieri Comunali che insieme a me in questi ultimi anni hanno sostenuto, con il loro voto in aula, il Sindaco Giorgianni a portare al termine quanto promesso ai nostri elettori. 

L'INTERVENTO

Angelo-Sidoti_foto_personale.jpg

di Angelo Sidoti

Caro Direttore,
leggo sul Notiziario la seguente dichiarazione:
"La cacciata della società e la restituzione degli immobili dati in garanzia/uso – valutati solo 300.000,00 euro – per 50 anni è una vittoria non solo politica ma anche morale, perché era immorale dare due immobile in uso per soli 500,00 euro al mese (basta fare una semplice divisione tra importo e durata)".

Corre l'obbligo precisare che la Condotte Acque non è stata cacciata ma bensì "precipitata" in stato di insolvenza, anche dopo aver erogato alla controllata Lipari Porto, nei primi anni di vita, un finanziamento di qualche milione di euro, utilizzato per liquidare compensi agli amministratori e per prestazioni di servizio tra cui anche spese di progettazione.!!!!!!
Direi un ottimo risultato dei precedenti amministratori e di quelli attuali.

Leggo con piacere il democratico e libero confronto di idee. Vorrei quindi entrare nel dibattito e cercare di contribuire, sperando di riuscirci, a creare la sintesi tra chi ha bisogno e chi no, e tra chi è pro o contro l’Amministrazione.

Una schermaglia tra cittadini che hanno una guida politica liberamente votata e che si trova suo malgrado ad affrontare un periodo di crisi non certo voluto o auspicato. Scrivere male non giova, e’ mortificante ed e’ pericoloso come avvelenare i pozzi dove noi tutti poi siamo obbligati a bere.

Di contro, ribadire parole a difesa di chi amministra solo per contrapporsi in uno sterile tentativo di rendere ridicolo il nostro interlocutore non rende più adeguato il confronto. Ognuno di noi ha delle capacità e delle competenze.

Chi più chi meno ha un bagaglio di esperienze vissute in prima persona o raccontate dai nostri genitori o dai nostri nonni. Detto ciò la soluzione per rendere il confronto costruttivo e’ semplice.

Attingete alle vostre capacità e virtù perché tutti ne abbiamo. Mettete un po’ di cuore quando vi rivolgete a chi Amministra ed al quale elargite consigli o critiche. Provate ad ascoltare con il cuore e non con le orecchie quello che ha da dire un Sindaco quando si trova ad affrontare il disaggio che sta vivendo una comunità.

E sopratutto scrivete le vostre critiche o i vostri elogi con il cuore e non distrattamente guardando la tv. Perché poi chi legge con il cuore ciò che scrivete possa trovare interessante le vostre opinioni.

pluri-impresa.jpg