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di Pina Cincotta Mandarano

A Panarea si è sempre parlato con gente di mare e con tecnici-tecnici su come salvare e proteggere i litorali dalle mareggiate. C’é un solo sistema: potenziamento delle scogliere esistenti e la realizzazione di scogliere a pennello.

Giornalmente si assiste alla scomparsa delle spiagge, Sabbie Nere, Unci, Calandra, Portinenti tanto per non dilungarmi. Oggi duramente colpite con continui gravi danni e disagi. Ormai tutte le situazioni climatiche sono sfavorevoli e alle quali siamo tutti completamente indifesi.

Gli interventi devono essere improcrastinabili con risorse adeguate, efficaci e tempestive sui progetti già in essere di ripascimento degli arenili depauperati e di posizionamento delle scogliere a difesa e messa in sicurezza della costa stessa. Senza saremo sempre più a mare…

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Il Notiziario si legge e si ascolta

LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI:

Mostarda

Ingredienti per 1 litro di mosto già pronto: 4 cucchiai di amido, 100 gr. di mandorle sgusciate, tostate e macinate, 1 cucchiaio di cannella macinata, 2 chiodi di garofano.

Preparazione: Il mosto bisogna prenderlo mentre si pigia l’uva nel palmento e prima che esso cominci a fermentare. In ogni 10 litri di mosto, metter 60gr. di cenere di viticci bruciati e farlo bollire per circa venti minuti; lasciarlo quindi riposare per 24 ore in recipienti di creta perché la cenere possa sedimentare nel fondo.

Così il mosto è pronto per fare la mostarda quando si vorrà.
in ogni litro di mosto (che si filtrerà dentro un imbuto con una pezzuola fitta) mettere 4 cucchiaiate d’amido che si farà sciogliere bene e ripassare dentro l’imbuto con un’altra pezzuola pulita perché non restino grumi.
Ora mettere sul fuoco il mosto, versato in una casseruola e rimestare sempre, come quando si coagula un budino.

Quando si sarà addensato, lasciarlo bollire qualche minuto e poi versarlo negli stampi leggermente inumiditi con acqua. Superiormente spolverizzarvi mandorle tostate e macinate, un po’ di cannella in polvere (se si vuole si possono adoperare pezzetti di chiodi di garofano).

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