Cari Amici lontani e vicini, Buon Natale dal Notiziario delle Eolie e un caro saluto a tutti Voi dal Sole sempre libero delle Eolie e come sempre buon Notiziario a tutti...


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di Emanuele Carnevale

Ieri mattina percorro la Nostra via Vittorio Emanuele a Lipari ... e un sentimento di tristezza pervade il mio cuore ... arriva l’inverno e molte attività chiudono...

Lasciando vetrine e porte chiuse da giornali, tavoli e sedie raccolte qui e la, insegne coperte e tanto altro ancora. Tutto questo offende il decoro urbano delle nostre vie principali che devono a mio avviso essere rispettate insieme a noi cittadini che ne usufruiamo ogni giorno.

Provate ad immaginare la vostra casa con ambienti disordinati o chiusi alla vista con giornali ed altro.

In molti luoghi turistici che vivono la naturale chiusura di attività stagionali, esistono dei regolamenti che evitano questo stato di disordine e disagio, perché anche noi che viviamo questi luoghi tutto l’anno abbiamo il diritto di vivere in un luogo che vive.

LE REAZIONI NEL WEB

Oscar Caimano: Condivido in toto, l'autorità addetta dovrebbe intervenire per fare ispettare le regole.

Betty La Greca: Anche io ho una gran tristezza nel cuore. Ma ci credo ancora e aspetto da 5 anni fiduciosa 

Marcello Acunto: Finalmente qualcuno si fa sentire. Pensa anche a come sono ridotte le isole minori! Sembra che non si capisca che più disagi creiamo più danneggiamo noi stessi e il turismo. Personalmente lamento che per Panarea le amministrazioni comunali precedenti e questa in particolare, nulla hanno mai fatto, o quasi.

Daniela Tagliasacchi: Un peccato veramente, e su deve cominciare dai trasporti

Mary Giuffre: Condivido: mancanza di rispetto per noi Eoliani

Rossella Di Cara: Emanuele candidati a Sindaco 

Anna Paterno: Hai totalmente ragione!

Leo Giuffrè: Quello che manca è un ricambio di turisti, effettivamente da adesso fino ad aprile, sarà così. Ci sono negozi che vendono prettamente cose estive, a chi dovrebbero offrirle in questa stagione? Anche quelli della ristorazione sfruttano il momento di afflusso, tenere aperta un'attività richiede certamente un costo. Molti esercizi commerciali sono prevalentemente gestiti da coloro che fanno gite in barca, ovvio che possano solo chiudere. Credo che molti smonteranno vetrine e suppellettili, per il rispetto delle regole applicato alla lettera, il Corso e la via Garibaldi saranno ancora più tristi, quando tutto sarà a posto, come impongono le autorità. Noi siamo stati multati per un girevole delle cartoline, posizionato ad angolo, dopo 50 anni, era lì proprio da 50 anni, forse ci chiederanno gli arretrati. Meditate gente...meditate...

Elio Mollica: Il corso è tutto un "Mangia e Fui", scendi dall'aliscafo e quando arrivi a S. Pietro sei già sazio con tutti gli odori immaginabili. Il turismo dei barconi da Sicilia o Calabria, perché li si deve dormire, prevede un passaggio veloce dietro l'ombrellino per poi fare il giro dell'isola in bus.
Ora ne paghiamo le conseguenze, i Mancia e Fui, escluso l'originale, giustamente chiudono per fine stagione ed il corso muore. A volte mi domando perché il "Take Way" a Taormina è molto limitato? .... forse perché la gente buona mangia al ristorante. Caro Emanuele, hai perfettamente ragione, abbiamo ucciso una miriade di piccole attività.

Samuele Amendola: A parte il fatto che incredibilmente c'è ancora qualche turista...

Felice Mirabito: Condivido pienamente quanto annoti. La soluzione va ricercata in un turismo invernale che non c'è perché non siamo capaci di offrire nulla e principalmente non possiamo garantire i collegamenti con la Sicilia e l'Italia. Mi viene il dubbio che non si voglia.

Anna Porretti: Giusta osservazione però non mi sento di condannarli sai io dico così perchè sono di parte, ma chi rimane non ha riscontro o perchè compra fuori o perchè compra online, quindi sarei tentata di chiudere anche io, tutto questo lo dico con la tristezza nel cuore, una tristezza che equivale all'amore che ho per la mia attività (tra l'altro unica a Lipari)

Rina Biviano: Tra non molto è Natale, Eoliani proviamo a scaldare i nostri cuori, promuoviamo qualche iniziativa, senza aspettare gli altri, visto che c'è troppa indifferenza

Mimmo Fonti: Perfettamente d’accordo e Canneto che ha una parte degli edifici fronte mare, in particolare nella Marina Garibaldi, che per tutto l’hanno fanno bella mostra dei loro calcinacci cadenti...?

Salvatrice Turcarelli Ho combattuto questa realtà per molti anni. Ho provato due inverni da gennaio in poi a rimanere aperta ma ci ho rimesso di tasca mia. L'economia si ferma a scapito delle piccole attività e a beneficio di uno o al massimo due esercizi. Non esiste più la fidelizzazione del cliente e, anche se potresti trovare a Lipari ciò che ti serve, succede che nei negozi la gente non entra neanche a guardare. Con la scusa di passare un sabato fuori, tornano con le auto cariche.

Roby Paino: Usare le pagine dei giornali per chiudere le attività e’ un usanza squallida di pessimo gusto anche per chi il centro storico lo vive tutto l’anno
Se proprio bisogna chiudere per il periodo invernale basterebbe rivolgersi alle tipografie per far stampare dei fogli su misura e dare un’immagine più decorosa della propria attività e del corso stesso

Giovanni Ferlazzo: Bla bla bla bla..tutto l’inverno e poi a giugno tutto come prima. Due euro in tasca e va bene tutto a tutti. Ormai alle Eolie sono rimaste solo le bellezze naturali. Il resto é imbarazzante, specchio perfetto di queste ultime amministrazioni. Quel poco che funziona viene naturalmente attaccato da tutte le parti.

Deborah Ruggiero: I liparoti si chiudono in casa che cosa pretendono? Che le attività restino aperte per nessuno?

Adalgisa Ferlazzo: A Lipari purtroppo tutto è possibile anche bistrattare i cittadini, fuori stagione tutti rintanati in casa perché alle attività commerciali è consentito di chiudere contemporaneamente per almeno sei mesi. Non contiamo nulla, ma la responsabilità di ciò è di chi lo permette. Inedia e zero rispetto per noi che viviamo l’isola 12 mesi l’anno.

Cettina Indelicato: Che tristezza

Daniela Giuffrè: Tutto molto triste... Ma ancora di più l'indifferenza dalla gente. Anche Santa Marina a Salina si è ridotta ad un paese fantasma...

Bart Monaco: Son stato li un anno per gennaio e febbraio e ho visto un paese con fantasmi , mai piu'

I COMMENTI

Gentile direttore, Leggo sul Notiziario le righe dell’imprenditore Emanuele Carnevale sul sentimento di tristezza che gli pervade il cuore quando arriva l’inverno e le attività chiudono. In effetti camminare nella stagione invernale per le strade di Lipari, ma anche di molte altre località turistiche, non predispone all’allegria, come dimostrano i commenti favorevoli alla “denuncia”. Però, molti dimenticano che gli imprenditori non gestiscono opere di beneficenza, né erogano un servizio sovvenzionato come pubblica utilità. L’imprenditore deve fare i conti con le entrate e le uscite. Se i costi superano gli incassi, per l’imprenditore non è conveniente. Se, come nel caso di Lipari, le attività, che sono in buona parte in affitto, preferiscono nella stagione invernale limitare i danni e pagare l’affitto e le bollette a vuoto, probabilmente si saranno fatti due conti e ne avranno dedotto che avrebbero perso di più tenendo aperta la propria attività. Può piacere o non piacere, ma questa è la realtà. L’unico modo per cambiarla è quello che gli abitanti quando devono fare degli acquisti privilegino le attività locali in modo da rendere conveniente per l’imprenditore se non guadagnare almeno riprendere le spese. Grazie

Lettera firmata

di Aldo Natoli (Geom)

Condivido quanto evidenziato dall'Ing. Carnevale, e da tanti cittadini, circa la totale chiusura dei ristoranti, delle pizzerie e dei bar..Ricordo che quando ho ricoperto l'incarico di Assessore al Turismo presso il nostro Comune, sul finire dell'estate, convocavo gli operatori del settore per stabilire dei turni di apertura delle rispettive attività (ristoranti, pizzerie e bar) nel periodo invernale in modo da garantire a Lipari, Canneto , e Isole minori, dei turni di apertura, al fine di garantire ai cittadini residenti ed agli ospiti ogni servizio. Ricordo anche che convocavo, ovviamente prima dell'estate i gestori dei bar per concordare il listino prezzi. Basterebbe riprendere questa attività da parte dell'Amministrazione! 

di Silvano Saltalamacchia

CONDIVIDO IN PIENO QUANTO ASSERISCE E SCRIVE L'ING EMANUELE CARNEVALE SUL NOTIZIARIO DELLE ISOLE EOLIE DI BARTOLINO LEONE. CREDO CHE SAREBBE OPPORTUNO FARE DEI SEVERI CONTROLLI NEL FAR VALERE LE GIUSTE LEGGI. SPECIALMENTE NEL SETTORE COMMERCIALE EOLIANO. A CHI CHIUDE UNA ATTIVITA PIU' DI UN MESE SENZA UNA GIUSTA CAUSA SI PUO' PROCEDERE A RITIRARE LE LICENZE. TUTTO CIO' E' RIPORTATO SIA NELLE LEGGI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MESSINA, CHE PRESSO IL COMUNE. BISOGNA EVITARE CHE SI TRASFORMI IL CENTRO STORICO, IL CORSO, MARINA CORTA E ALTRE ZONE IN UN VERO CIMITERO COMMERCIALE NE VA DELL'IMMAGINA DELLE NOSTRE ISOLE ANCHE PER COLORO - I POCHI CORAGGIOSI - CHE D'INVERNO SI AVVENTURANO ALLE EOLIE.

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