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di Salvatore Leone

Eolie, vecchie e nuove

Spesso le Eolie non dimostrano gli anni che hanno. Non invecchiano mai. Sempre giovanili e sorridenti. Invecchiano invece, in fretta e velocemente, le opere pubbliche che si costruiscono sempre con l'idea che progetti e lavori sono "minni i munciri". Il trapianto del nuovo nel corpo storico delle Eolie crea l'effetto dell'invecchiamento artificiale come artifizio scientificamente voluto a conoscenza di tutti e finanche colpevole per essere vecchio non compatibile col nuovo.

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Lipari, cucita Ar...mani

Armani é il più principe vivente della moda. Basta vedere come si veste. E' uno spettacolo vederlo camminare sul pontile quando scende dal suo barcone stilizzato per andare nel centro di Lipari. Ar...mani cammina ar...piedi, si é sempre detto. Lui che é un sarto vive di cucito e per questo cerca sempre di tenere la bocca più cucita che chiusa. I punti potrebbero saltare e quindi bisognerebbe rifare il taglio.

Trio

La svolta politica, diventata spettacolo é partita col trio Cusani (imputato), Spazzali (avvocato) e Di Pietro (pm). Tre grandi personaggi che con strategie diverse diedero il via a tratti di verità che trasportarono all'Italia di oggi. L’Italia, nazione povera in canna ma patria dalla mamma di tutte le tangenti con moti anche eccellenti sui quali é calato il sipario ed ancora oggi nessuno ha pagato il vero biglietto.

Ricette eoliane

La fortuna delle Eolie é che tutti abbiamo la stessa ricetta giusta per questo Patrimonio dell'Umanità. Ci può essere solo qualche ingrediente diverso con qualche parola incomprensibile. Le cose cambiano nel preciso istante in cui si chiedono i soldi per andare a comprare il necessario. Senza ancora capire se con le ricette in mano bisogna andare dal farmacista o dal pasticciere per ordinare il dolce personalizzato. Fra la chimica ed in alternativa acqua, farina e zucchero. Questa é la differenza. Il risultato resta sempre l'impasto. Poi si vedono i soldi volare col vento. Quasi buttati nell’attesa della prossima ricetta in stile eoliano ritagliata con i merletti che fanno la differenza.

Ringraziamenti eoliani

L'estate eoliana del 2019 sarà ricordata da tutti come la stagione dei calorosi ringraziamenti. Spesso anche emozionanti. I primi che vengono ringraziati sono i panettieri per il loro prodotto quotidiano. Anche i pescatori meritano il grazie con il sapore del mare. Che dire poi degli operatori turistici che si sono prodigati fornendo ai turisti alta qualità a basso prezzo. I ringraziamenti più asciutti sono andati ai riparatori delle tubazioni perdenti acqua. Naturalmente i ringraziamenti più applauditi e spettacolari sono andati a tutto il mondo politico eoliano che non ha badato a spese per fornire il meglio del meglio esistente sul mercato culturale e musicale. Questo mentre dall'ospedale di Lipari esce sempre una voce rimbombante che ringrazia: "meno male che ci siete Voi, ultimi lavoratori della salute pubblica". Grazie a tutti.

Rifiuti inalati

L'Italia é quasi in media sulla produzione dei rifiuti europei. Ogni italiano ne produce 489 kg. contro la media Ue che é di 486. L'inghippo nasce sulla raccolta. Ovvero su quelli che restano a terra o vengono occultati nelle discariche abusive o dentro i capannoni per poi essere bruciati. Un “dal produttore al consumatore o inalatore a km. zero, come vuole la moda del linguaggio moderno che crea spot per abolire il trasporto, i cui costi sono ingenti e producono profitti a pochi. I rifiuti inalati appartengono all’aria che tira.

Anti

Gli anti sono partiti dagli antenati per arrivare sempre dav...anti. Oggi ogni politico parla di antipolitica, antiamazzonia, antisperpero, antiplastica, antivoto, antiumanità, antitav e anche di antichità. Intanto sono usciti allo scoperto gli antisalvini che sono i cugini degli antiberlusconi. Tutti pronti ad ordinare gli antiscivoli per restare in piedi col numero illimitato di mandati e mand...anti.

Stromboli

Stromboli non è un vulcano ma un’isola col vulcano che detta i suoi confini, ha le sue difese ed è padrona interamente del suo futuro senza anticipare i tempi e i modi. In questo mese caldo ed emozionante, tutto il mondo con l’ultimo botto ha potuto osservare, spesso impietrito, come la gente ha cercato rifugio in chiesa e come la massa nera di nube incandescente, ricca di gas con cenere e polvere calda, inseguiva o scacciava alcuni natanti che a tutta manetta fuggivano verso il mare aperto in cerca della salvezza. Un segnale per credenti ed invasori. Visioni da brividi. Cosi l’isola nera con ancora il caldo del bruciato mostra il serpenteggiare delle bianche costruzioni dove il morso del vulcano è solo una carezza. Al momento.

LE NOTIZIE DEL NOSTRO GIORNALE ONLINE FANNO IL GIRO D'ITALIA. Stromboli, nottata tranquilla. Il giorno dopo la violenta esplosione. Il Punto e Virgola Rassegna Stampa

Eolie d'acqua, di pietre e di polvere

Le spiagge “sardegnole” non invidiano quelle eoliane. In Sardegna i turisti usano prelevare sassi e sabbia dalle famose spiagge nel cuore della costa di Cabras. Alle Eolie i turisti hanno scoperto la proprietà salutare del mare, ottimo sia per lavaggi nasali che corporali. Al fine di evitare l'impoverimento delle spiaggie sarde, sono stati attuati controli per impedirne l'asporto. Tutte le 7 Eolie ogni anno, invece, subiscono l’impoverimento del suolo fatto di pomice e caolino (sfuso e anche in blocco), ossidiana, zolfo, pietre di mulino, colli di pietra di cisterne, interi muri di pietra a secco e non. Il pesante malloppo scompare spesso e volentieri. Alle Eolie si sta pensando anche ad un controllo dell'acqua di mare asportata per farla diventare potabile grazie alla tecnologia usata dagli impianti di Lipari e Vulcano. Appena si troverà la figura di un consulente volontario e gratuito per l’assaggio, arriveranno i prelevatori gratuiti del liquido definiti ladri d’acqua dolce. Giusto per avere la bolla e non la bolletta.

 Eolie nel botto

Leggere il commento tecnico del signor Renato Cacciapuoti relativamente al punto di partenza dell'incendio in quel di Quattropani, mostra a mani nude un senso di avvertimento da parte dell’umano. Un segnale per dire se volevo, potevo. La coincidenza strana della vicinanza con la porzione dello spazio della partenza delle bocche dei fuochi per il festeggiamenti della Madonna esprime casualità o volontà. Se così fosse si può meditare. Forse è giunto il momento di riflettere se è necessario continuare con l’uso di questi giochi pirotecnici molto inquinanti non solo acusticamente. Sono fonte di immissione di gas e particolati atmosferici con il “raggiungimento di valori di picco elevati e un notevole peggioramento dei valori di qualità dell’aria in atmosfera nelle ore e nelle giornate immediatamente successive ai fuochi”. I fuochi d’artificio dovrebbero essere banditi. Il rumore assordante dei botti genera ansia e paura negli animali, spesso causandone la morte. Esistono quiete alternative di luce pura e silenziosa come gli spettacoli a base di laser show multicolor i cui i raggi nel cielo sono visibili a decine di km di distanza. Di questo anche il Notiziario delle Eolie ha sempre scritto che il fine-botto deve arrivare anche alle Eolie. Bastano al momento quelli dei vulcani.

Salina, l'isola dei Musei

Ormai Salina è l’isola dei Musei. Una cultura distribuita fra i 3 comuni in parti uguali per ogni tipo di logica che dona essenzialità allo scopo. Salina è sempre più avanti perché è più snella, riesce a vendersi politicamente pur non possedendo un grosso capitale di voti da barattare per ogni finanziamento. Si ragiona al grido: “prima i finanziamenti e poi vediamo cosa fare”. I politici salinari ormai sono dei robot che ragionano indipendentemente dalla testa della popolazione. Salina fa cosa vuole, come vuole e quando vuole ed a Lipari duole.

OspedalizzatEolie

Per l’ospedale di Lipari, con l’ossigeno, è pronta l’ennesima commissione. Sarà sicuramente composta da specialisti del settore e da luminari della medicina. Speriamo pure che ci siano 7 malati veri delle Eolie, provenienti da ogni isola. L’occasione potrebbe essere buona per sfogliare gli appalti degli ultimi 5 anni e leggere a voce alta la corrispondenza (in merito) inviata dai 4 sindaci eoliani agli enti competenti. Se l’ospedale non è necessario per le Eolie va chiuso, se bisogna risparmiare sulla pelle di chi vive alle Eolie diventa necessario dirlo alla pubblica piazza o a quei pochi che continuano a dire le cose come stanno perché vivono “malatamente”. Si prega di eliminare il termine eccellenza già troppo usato, come alibi, dal pensionato Crocetta.

 

Sabrina Salerno per Mattarella e Prodi

Mentre l'estate continua, la politica abbronza di ricordi il popolo italiano. Rispunta un Prodi sorridente che potrebbe dirigersi verso il signor Presidente Mattarella. Qualche giornale ha fotografato i 2 di profilo. Per fortuna di entrambi sotto questa bifoto c'era quella della scoppiettante Sabrina Salerno che sprigiona ancora bellezza e forme cerchiettate in ogni angolatura. L'idea dell'ultimo momento: perché non portarla in Europa?

Montecarlo da insabbiare

Montecarlo avanza sul mare. Cementificazione allo stato puro per poter costruire alloggi da 100 mila euro al metro quadro. Il Principato é quel posto dove il prezzo delle case sale senza bolle. Li confluiscono i soldi del mondo sia colorati che scolorati. Comodamente, a 20 cm. dall’Europa. Dall’Italia, anzi dalla Sicilia, dovevano partire 700mila tonnellate di sabbia prelevata dal golfo di Termini Imerese, riserva naturale millenaria, per essere trasportata nel fondo del mare del Principato di Monaco. Sabbia necessaria per i lavori del nuovo mega progetto edilizio per l’isola artificiale. Musumeci ha spento col diniego le velleità di Renzo Piano architetto, senatore a vita e ideatore del progetto pensato come “eco-distretto con l’ultimo materiale made in Italy. Magari se la sabbia fosse stata eoliana, con l’aggiunta di qualche roccia d’ossidiana, si poteva insabbiare il prelievo.

Buon San Bartolo!

Mare digestivo

Il sindaco di Diamante dicono che sia un politico felice perché beve di tutto. L'ultima bevuta famosa è stata con un bel bicchiere d’acqua del suo mare. Quello che definisce mare di qualità, una via di mezzo fra il Cirò e il Marsala. Puro e brillante come Diamante. L'idea é nata quando dicerie popolari parlavano di brutto mare. Quasi aceto. Ecco perché la bevuta è da prendere a volo ed autorizzare tutti i locali eoliani ad offrire un buon bicchiere di mare come digestivo a tutti. La qualità può anche essere salata.

L'uva e l'uovo uniscono le Eolie

Ultimamente le Eolie sono riuscite nel miracolo di moltiplicare l’uva. L’arcipelago eoliano è un vigneto unico. Per rendere il vino più voglioso e più originale è nato il commercio dell’interscanbio isolano del “Prodotto-Uva” meglio conosciuto col nome PU in fase di certificazione. Così l’uva di Vulcano va a Panarea, quella di Panarea sbarca a Salina, quella di Salina viene trasportata a Vulcano. Qui nasce la confusione perché non si capisce a Lipari quale uva arriva mentre sicuramente per risparmiare sul trasporto quella di Stromboli resta sull’isola e solo Alicudi scambia con Filicudi. Poi il resto è vino&malvasia in giro per il mondo grazie all’uva che piove dal cielo. L’uva come l’uovo di Colombo?

Eolie suonate

Silenzio si suona. Ormai alle Eolie la musica spacca la gente. C'è chi la vuole e chi non la vuole, chi la vuole garbata e chi la vuole scritta, chi la vuole piano e chi col pianoforte. Trovare le note giuste per accontentare tutti non é facile. C’é lo spartito e c’é il partito. Sempre. Un sottofondo potrebbe bastare a pochi, ai più piace ancora rompere il silenzio con il contributo di una bella voce con il lungo applauso incorporato, non forzato ma integrato nell'allegria del momento senza pentimento. Ora o mai più per essere sempre all’ultimo grido di nottata.

Nicchia liparota

Lipari finalmente scopre altre nicchie di turismo. Quello dei ragazzini che scoprono l'Ibiza di casa nostra. Dove basta un semplice biglietto andata e ritorno del traghetto per fare esattamente quello che si fa nel luogo di provenienza. Con o senza mare. Li chiamano i profughi del turismo, l'usa e getta delle vacanze, il mare a perdere e naturalmente la gioventù bruciata. Alcuni dicono: “meglio un quindicenne oggi che un novantenne domani”. Tutto fa brodo. Però i figli degli altri non li vuole nessuno. Neanche se sono i turisti che servono per dare i numeri delle presenze, l’incasso per la tassa di sbarco, la necessità di chiedere più acqua e anche più progetti. Tutti elementi necessari per chiedere più soldi. “Eolie, .7 con e senza 5G”. Agosto turista non ti conosco. Qualità o umanità. L'Unesco é anche questo. Tutto deve fare presenza come in quei concerti dove si comprano gli spettatori. Isole scoppiettanti con i giovani di oggi per il futuro che arde sempre buona per i Canadair.

Cala...trava

L'architetto catalano Santiago Calatrava è uno dei più famosi archistar del mondo. Ha una punta di matita che disegna lavori pubblici come opere d’arte da incorniciare sempre. A Venezia la punta della matita si è consumata troppo in fretta come i gradini del suo ponte. E’ stato condannato dalla Corte dei conti di Venezia, in appello dopo l'assoluzione in primo grado, a pagare 78mila euro per danno erariale nella realizzazione del Ponte della Costituzione: il discusso quarto ponte sul Canal Grande a Venezia, costato 11 milioni e 600 mila contro i 7 milioni previsti. L’accusa riguarda una "macroscopica negligenza". L'architetto Calatrava ha sottostimato le dimensioni di alcune travi ma anche i tempi di usura dei gradini, in parte in vetro. Ma chi ha affidato il progetto ad uno che si chiama …cala…trava…?

P salviniane

Salvini non é solo il dopo Bossi. E' un boss perché fa politicamente quello che vuole. Governa e sgoverna a piacimento. Si allea prima con gli amici e poi con i nemici. Cambia donne come le felpe. Basta che siano famose o figlie di famosi in tonalità verde. Non cerca la politica dell'amore ma l'amore in politica. Tutto per avere il crocifisso in mano ed i voti nel cuore. Al portafoglio pensano gli altri. I numeri dicono 49 e la campagna di Russia é l'impasto di amici fidati che cercano un mondo economico per far diventare la politica come il petrolio. Anzi come il porco. Le 3 “P” di cui non si butta via niente e tutto resta legato, salvo che non spunti la quarta P del perdente.

Lipari, amici in comune

In qualche bar di Lipari, dove gli incontri non sono casuali, ormai si ha la certezza che per candidarsi a sindaco di Lipari bisogna mettersi in fila. Per questo forse alcuni giorni indietro mi é stato suggerito di proporre la creazione di 15 Comuni al posto di uno. Politicamente regge. Una spartizione perfetta da veri amici nati con la politica nel sangue. Le idee nate d'estate alla fine sono quelle che riscaldano di più ed accomunano sempre gli amici, i parenti e i compagni di politica.

 

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