di Pina Cincotta Mandarano
Gentile Signora Pina,
riscontro direttamente i Suoi cortesi quesiti, nella speranza di poterLa incontrare a Panarea in occasione delle mie vacanze estive che trascorrerò a Lipari.
Ho cercato in tutti i modi, a titolo gratuito e sacrificando il mio poco tempo libero dagli impegni lavorativi, di far comprendere agli Esponenti della politica locale che i piani di sviluppo devono essere trattati nel lungo periodo e non focalizzati nel breve, analizzando tutti i fattori, interni e esterni, che influenzano l’attività turistica nelle nostre isole.
Inizialmente pensavo di esserci riuscito, ossia pensavo di aver trasmesso i principi necessari e utili a ottenere i risultati prefissati; tuttavia alla conclusione del mio mandato, peraltro coincidente con quello del primo cittadino, mi sono dovuto ricredere.
In occasione dell’incontro tenutosi a Roma presso il Ministero si era perfino individuato un percorso condiviso; tuttavia, dopo l’entusiasmo iniziale del primo cittadino, spinto presumibilmente dall’euforia del suo rinnovo di mandato, nel giro di un paio di mesi tutto è cambiato.
Premetto che il primo cittadino è un amico di infanzia e, pertanto, non potrei mai portare rancori nei suoi confronti. Inoltre, porto rispetto nei Suoi confronti poiché rappresenta tutti Noi Eoliani; sottolineo NOI perché ho mantenuto la mia residenza alle Eolie e sono fiero delle mie origini.
Come anticipato, con il Sindaco si era cercato di trovare un modo per continuare il rapporto; le proposte formulate dal primo cittadino sono state le più disparate, non ultima la conferenza stampa dove lo stesso Sindaco anticipava la mia nomina quale esperto del Comune, insieme alla Dott.ssa Stancheris; nomina mai avvenuta per entrambi.
Malgrado le buone intenzioni iniziali, da allora non si è fatto altro che rinviare per mesi la formalizzazione di un rapporto di collaborazione. In questo periodo ho comunque continuato, a titolo personale e visti i rapporti di amicizia, a mantenere rapporti con tutti i Soggetti che avevo coinvolto nella prima fase del mio mandato.
Credo fermamente che i rapporti professionali e le relazioni personali debbano essere tutelate, soprattutto quando vengono a mancare in maniera del tutto evidente i presupposti per una collaborazione ove sono coinvolti AMICI di alto profilo; questo è il motivo per il quale ho preferito mettere un punto alla collaborazione.
Nella mia vita ho sempre evitato di inseguire le persone poiché ritengo che, una volta individuato un percorso, lo stesso debba essere condotto fino alla fine “soprattutto se le linee guida di esecuzione sono state condivise e accettate fin dall’inizio”.
Alcuni cari amici, che mi stimano molto, mi definiscono per questo motivo un tetragono. Ebbene SI ho un temperamento da tetragono e me ne vanto!
La passione per il mio lavoro mi ha sempre aiutato, soprattutto nei momenti più difficili, a trovare la forza interiore per continuare a vivere con intensità ogni attimo della mia vita, mantenendo vivi i valori di Eoliano che i miei genitori mi hanno trasferito fin dalla nascita e di cui vado fiero.
Per quanto attiene il Sidoti di oggi, quest’Ultimo cerca solo di attenzionare i problemi rimasti irrisolti nel nostro Paese, così come le modalità con le quali lo stesso viene gestito. Le mie riflessioni devono servire come pungolo, come stimolo per fare sempre di più. Capisco che la verità disturba e fa male, ma alla fine gli Amici servono anche a questo.
Ps: per le Cave di Caolino è stata fatta solo qualche verifica preliminare; lo studio non è mai partito in quanto, non appena conferito l’incarico, il Sindaco ha ricevuto subito una chiamata da politico locale e pertanto ha sospeso il progetto. Per le Terme ero entrato già in contatto con il Presidente dei Comuni Termali d’Italia che si trova in Piemonte con buone prospettive di collaborazione.
CARNE ALLA PIZZAIOLA
Ingredienti: 900 gr. di carne colarda a fette, 500 gr. pomodori pelati, olio, origano, sale, pepe, 2 spicchi d’ aglio a pezzettini.
Preparazione: mettere la carne con tutti gli ingredienti in una padella larga, coprire con un coperchio e fare cuocere per un’ora circa.
Basta vedere qualche moderno pontile galleggiante per renderci conto come le Eolie sono indietro anni luce con l'ambiente. Non si ha il coraggio di fermare gli speculatori del mare, quelli che lo maltrattato. Nessuno pone un freno allo stop di catene e cemento per i pontili, nessuno li obbliga ad adoperare gli aspiratori per succhiare l’inquinamento. Nessuno controlla la raccolta degli oli esausti e la raccolta dei pozzi neri e della spazzatura delle barche che solcano le Eolie, dei detersivi utilizzati per lavarle. In giro non si vede nessun mezzo come quello della foto che mi hanno consegnato. Cose normali, ma per le Eolie sembrano cose da fantascienza. Ma siamo proprio un mondo a parte?
BACCALA’ FRITTO IN UMIDO
Preparazione: spellate, tagliare a pezzi regolari il baccalà, spinatelo più che potete, passatelo nella farina, poi nell’uovo sbattuto e friggetelo nell’olio.
Preparate come quantità e come procedimento il sugo per il baccalà in umido. Mettete il baccalà fritto nel sugo e fatelo insaporire per qualche minuto.