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di Antonio Marturano

La situazione generata dalla pandemia da Covid-19 rappresenta chiaramente una sfida inedita e di dimensioni rilevanti per l’intero mondo dei trasporti, in termini tanto economici quanto operativi, e tutto questo in termini internazionali che nazionali, figuriamoci  quando andiamo nelle realtà insulari come le nostre isole minori, e in particolare le ISOLE EOLIE.
 
Le norme di distanziamento sociale e di sicurezza anti Covid impongono di ridurre il numero dei passeggeri a bordo, in merito circolano le ipotesi più disparate, comprese quelle che vedrebbero come utilizzabile un solo posto per fila.
 
Ci rimettiamo rigorosamente alle direttive che il Ministero renderà note, sperando prima possibile, ma inoltre va precisato sin da ora, che l’obbligo di attuare qualsiasi misura di contenimento in grado di produrre variazioni nel numero dei passeggeri a bordo avrà un impatto inevitabile sulle finanze degli operatori, e di questo le istituzioni dovranno farsi carico, pena di una sicura bancarotta del nostro già fragile sistema economico sociale. 
 
O’Leary, fondatore di Ryanair e guru delle low cost, ha di recente dichiarato “se ci obbligano a lasciare posti vuoti non voliamo più”… prendendo atto di tale comprensibile dichiarazione, e tirando le logiche conseguenze.. Il ruolo che la Ue e lo Stato sono chiamati a ricoprire nella ripartenza economica è cruciale, e il settore del turismo, e quello dei trasporti di conseguenza – va precisato: senza trasporto non c’è turismo, rappresentano in tal senso un motore di importanza inestimabile, a livello internazionale così come in Italia e nei singoli contesti nazionali.
 
Leggendo sulle news sole 24 on line, che la Commissione Europea sta valutando l’inserimento del settore del turismo tra le priorità identificate per la ripresa economica, immaginando di dare agli Stati membri linee guida che rispondano a questa priorità. I servizi di trasporto rientrano ovviamente nella “questione turismo” e a livello europeo questo sembra abbastanza chiaro.
 
Se infatti il turismo rappresenta in Italia circa il 13% del Pil, sono tantissimi altri i Paesi in cui questo settore incide in modo decisivo sulla ricchezza nazionale, e qui tirando le somme, diamo uno sguardo alla situazione trasporti linfa essenziale per il nostro arcipelago…
 
Per anni e sono davvero tanti ormai, i trasporti alle Eolie sono la piaga della nostra fragile economia, paghiamo il prezzo di una politica locale e regionale priva di progettualità, idee e visione d’insieme, su come immaginare un sistema di trasporti degno di questo nome in una logica di inter modalità, senza sovrapposizioni e attenta alle necessità dei territori, mantenendo in una  logica di competizione globale un attenta gestione dei costi, quindi prezzi dei biglietti al sistema turismo.
 
Rilassiamoci o disperiamoci, fate voi… perché niente di tutto questo, è mai accaduto, tranne qualche interruzione brillante all’epoca della gestione del nostro comune dell’allora sindaco dott. Michele Giacomantonio, persona seria, dotata di visione del possibile e ambiziosa, caratteri che mi sembrano non solo necessari, ma assolutamente indispensabili, per chi ambisce alla poltrona di sindaco di Lipari.
 
Trasporti aerei - Oggi più che mai il sogno irrealizzato, di un piccolo aeroporto di cat. III, con voli direttiva Milano e Roma A/R, e in continuità territoriale Palermo / Catania, in una visione di capacità di accesso alle regole di finanziamento sia regionale, nazionale che europeo, ci mette in una condizione di netta inferiorità nel competere con l’immensa disponibilità di destinazioni turistiche, che abbondano sul nostro pianeta, vero è che le Eolie sono isole splendide, ma per onestà intellettuale, in giro c’è tanto altro da vedere, detto questo in una situazione come il ripartire a seguito di una pandemia che bloccando tutto a messo in evidenza tutte le nostre fragilità sulla mobilità e la capacità di viaggiare …destinazione Eolie, avrebbe ricoperto un via preferenziale e di enorme e fondamentale aiuto.
 
Trasporti marittimi – Liberty lines e Siremar . Due società con il monopolio dei trasporti marittimi nelle nostre isole e non solo, dipende il destino delle nostre fragili esistenze economiche e non solo.
 
Gli ultimi anni abbiamo assistito come inermi spettatori del nostro destino, alla rapida evoluzione delle società succedute al vertice di queste aziende, tra vicende giudiziarie e disastri economici, per non parlare di flotte vetuste e molto spesso non rispondenti ai requisiti dei sempre più stringenti regolamenti sulla navigazione e sopravvivendo grazie a deroghe concesse in virtù di “strappi” alle regole di sicurezza alla navigazione, che ne permettono la sopravvivenza, ma non certo guardando la qualità dei servizi erogati, quali soprattutto…

O R A R I, DESTINAZIONI, PREZZI DEI BIGLIETTI…
 
Una prima e sicura incapacità sta nell’impossibilità di un tavolo continuo di discussione su gli effetti che decisioni non condivise producono di ritorno sul nostro territorio, serve una contrattazione costante e trasparente, una politica di incoming che coinvolga i vettori marittimi nel calmierare i prezzi dei biglietti, oltre che la possibilità di bonus o di tariffe scontate che incentivano la possibilità di venire alle Eolie, la concertazione con le amministrazioni comunali delle Eolie nel sviluppare orari/destinazioni in maniera più ampia, e di sicuro da parte dei Comuni dei porti degni di questo nome, che non diano più scuse sull’operabilità sulle isole di destinazione.
 
Le cause di questa disfatta sono diverse, ma le responsabilità sono precise. Come già ripetuto in primo le amministrazioni comunali degli ultimi 20 anni, ma con una decisa complicità silente di una federalberghi incapace di progettare idee sul territorio, occupata più a risolvere beghe di bottega, e sempre dietro al politico di turno nell’elemosinare qualche soldo per questa o quella manifestazione dagli esiti incerti e quantomeno poco rispondenti al territorio, sempre comunque nel vivacchiare, senza ampie prospettive di lunga programmazione e progettualità, fatto è che nella stragrande maggioranza quasi tutte le realtà sopravvivono strozzate da una tassazione spropositata, e da una sempre più breve stagionalità, e sempre più coperta di impegni finanziari al limite della bancarotta.
 
Stessa considerazione la si può fare sicuramente con le categorie commerciali disseminate sul territorio.
Insomma un tessuto economico fortemente diviso, spesso improvvisato, dimostra solo la sua incapacità di fare squadra e raggiungere obbiettivi indispensabili al nostro futuro…
 

TURISMO & ESTATE 2020

Idee pescate dalle varie Regioni Italiane e poi mie... per salvare quel poco di turismo possibile, si può fare... ma serve urgente condivisione con le autorità, e grande responsabilità e collaborazione di tutti noi..

La riapertura agli arrivi avverrà in modo graduale a partire da giugno: "Chiediamo che chi voglia prendere una nave o un aereo - o aliscafo - presenti con la carta d’imbarco e il documento d’identità un certificato di tampone negativo rilasciato da un qualsiasi laboratorio abilitato o da struttura sanitaria ospedaliera non oltre sette giorni prima della data di partenza", come ripetuto sui social tante, troppe volte, anche noi alle Eolie, dobbiamo avere un sistema possibile di controllo, scanner temperature, guardie mediche sulle isole messe in grado di fare tamponi di controllo (non invasivi) e l'ospedale di Lipari che "processa" il sistema tamponi, con brevità negli esiti, in modo da intervenire in tempo reale... e comunque controllo tamponi all'arrivo e ripartenza dei turisti e non solo..

Pur comprendendo l'esiguità delle forze in campo, un aiuto fondamentale potrebbe venire dai percettori di "reddito di cittadinanza" adeguatamente istruiti e protetti, e dai sempre preziosi volontari della croce rossa o dalla protezione civile comunale, oltre che le forze di polizia, il tutto ben strutturato, organizzato e controllato.

Fondamentale il coordinamento in capo a i comuni, unica regia di guida, poche regole ma chiare, e sopratutto una capacità di intervento, immediata, su qualunque problematica ma in particolar modo..... profilassi sanitaria..

Ci serve l'ospedale di Lipari, pienamente operativo sia nel personale, sia nelle specialità mediche previste e da integrare.

I tempi che ci sono stati calati dalla Regione Sicilia non possono essere presi in considerazione, il sistema previsto, non ci tutela minimamente (già in condizioni normali), ne in un ottica sanitaria, ne in ragione di una riapertura al turismo dando certezza sanitaria e senso di ospitalità turistica responsabile e attenta, alle emergenze quotidiane di chi sceglie le EOLIE per le vacanze...

I nostri comuni, (coordinandosi e lo considero obbligatorio se no andatevene a zappare, nessuno per lascito ereditario mantiene la carica) devono creare un sistema di verifica e controllo diretto, sui trasporti da e per la terra ferma, Andiamo ha prendere i nostri ospiti in aeroporto... "facciamo la differenza" organizziamo un servizio esclusivo adeguatamente pubblicizzato su portata nazionale e internazionale..

- E O L I E W E L C O M E - Pullman ad uso esclusivo partenze e arrivi organizzati di tutto punto, posti controllo distanze, sanificazione, coincidenza con orari e partenze (esempio) su aeroporto di Catania, punti di imbarco Messina e Milazzo, evitare concentramenti eccessivi agli imbarchi... Liberty lines e Siremar, devono venire incontro alle necessità delle nostre isole, vista l'eccezionalità della situazione, se creano ostacoli... incentiviamo i nostri armatori isolani, almeno i soldi rimangono sulle isole...

Peccato non aver un piccolo aeroporto, tanti ma tanti problemi non ci sarebbero, sono anni che ne discutiamo, visione sul turismo pari a zero, comunque non voglio fare polemica, ma che le nostre menti mantengano bene memoria di tutto questo, quando ne riparleremo, perché ne riparleremo di sicuro...

C'è tanto altro da aggiungere le idee non mancano, e in gioco la nostra sopravvivenza, ma se la smettiamo di lamentarci solamente...lo Stato, la Regione, ecc, e ci rimbocchiamo le maniche possiamo salvare il salvabile dalla nostra Caporetto.. uniti, un solo obbiettivo, possiamo resistere e farcela...

Chiedo, Sindaci, associazioni, cittadini, uno scatto d'orgoglio per noi e le nostre isole....

fonti: Regioni: Emilia Romagna, Sardegna, Liguria, Campania, e io !!!!!

 

Isole Eolie & Isole Ecologiche -

Il problema rifiuti in ambienti circoscritti come le isole Eolie e da sempre il tallone d'Achille di tutte le amministrazioni comunali, vuoi per una incapacità innata della politica locale di occuparsi seriamente del bene pubblico, vuoi anche per una eccessiva ineducazione della gente per il bene del proprio territorio e un inciviltà che ha radici storiche e che si perdono nel tempo, viaggiando spesso nelle "mie" isole faccio davvero fatica ad accettare una cosi selvaggia mancanza di educazione e di inciviltà e che meriterebbe da parte di chi per legge delegato a far rispettare un minimo di comportamenti civicamente corretti a sanzionare pesantemente chi non vuole cambiare o accettare comportamenti che restituiscano pulizia e dignità al nostro territorio.

Ora purtroppo l'aspetto politico di tutta questa situazione e data quasi sempre dalle scelte che l'amministrazione comunale mette in campo per combattere questo fenomeno di cattiva educazione, e la capacità di realizzare un progetto reale sia per una effettiva raccolta ordinata, organizzata nel tempo e con grande capacità di riutilizzo o riciclo di tutti quei rifiuti potenzialmente capaci di dare reddito e quindi abbattimento dei costi nella gestione del servizio e di conseguenza un risparmio per i cittadini oltre una effettiva tassazione sulla produzione di rifiuti (esempio: supermercati, ecc) e non su una aberrante e vergognosa misurazione in metri quadri ingiusta e vessatoria.

Constatato che il Comune di Lipari & Regione Sicilia, impegnano diversi milioni di Euro, per svolgere il servizio di raccolta, e da una attenta lettura del regolamento comunale che regola il servizio mia personale opinione fatto anche male (sembra più un copia e incolla preso quà e la in giro per la rete) che non vede le reali necessità di un insularità cosi difficile e variegata. Una reale possibilità fattibile e realizzabile in tempi rapidi e certi secondo un mio modesto parere sono LE ISOLE ECOLOGICHE.

La definizione che da Wikipedia di isola ecologica comprende perfettamente tutto ciò di cui abbiamo bisogno senza farsi troppe pippe mentali e cioe: Un'isola ecologica, ecopiazzola, centro di raccolta, ecocentro, ecostazione o ricicleria (a seconda dei comuni) è un'area recintata e sorvegliata, attrezzata per la raccolta differenziata dei rifiuti, disponibile in molti comuni italiani. I cittadini, durante l'orario di apertura, possono portare anche rifiuti non smaltibili tramite il normale sistema di raccolta, tipo i rifiuti ingombranti, i rifiuti speciali o pericolosi. L'utilità principale è quindi quella di evitare lo smaltimento in discarica, per recuperare risorse e tutelare meglio l'ambiente. 

MATERIALE DA CONFERIRE :
Le isole ecologiche sono progettate per il conferimento dei rifiuti urbani che per dimensione o tipologia non possono essere conferiti nei cassonetti standard per la raccolta differenziata o nella raccolta porta a porta. 

Ad esempio:
Rifiuti vegetali da giardinaggio
Imballaggi voluminosi: cartoni, film plastici, polistirolo
Legno (cassette per ortofrutta, bancali, mobili vecchi,...)
Rottami ferrosi
Rifiuti ingombranti (materassi, arredi, divani,...)
Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (elettrodomestici, TV, PC, telefoni,...)
Pneumatici
Pile e batterie di auto
Farmaci scaduti
Lampadine a risparmio energetico e tubi al neon
Olio minerale esausto
Olio alimentare esausto
Rifiuti inerti (piccole quantità prodotte da ristrutturazioni domestiche)
Toner esausti
Rifiuti urbani pericolosi come vernici, colle, solventi, pesticidi, acidi

Tutto questo per dire anche che oltre ai vantaggi ambientali, il conferimento dei rifiuti nelle ecopiazzole abbinato alla tecnologia, permetterebbe di premiare l'utente virtuoso con un risparmio economico. Alcune amministrazioni, a seconda del materiale conferito, prevedono la trasformazione in punti in base al peso dei rifiuti che i cittadini accumulano su una apposita scheda magnetica ovvero tramite il tesserino sanitario. Raggiunto un determinato punteggio si ottiene un buono detraibile dall'importo della [TARSU] ora [TARES].

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