di Pina Cincotta Mandarano
Ancora oggi c’è gente che passa l’inverno a Panarea a contare le pietre e qualche volta anche le foglie degli alberi che invadono le viuzze e i sentieri. Gli isolani di Panarea conoscono tutto di quest’isola che è il sogno continuo di giorno e di notte. In ogni momento Panarea può dire che vive di luce propria e qunado si cambia qualche lampadina pubblica restiamo atterriti nel vedere quanto costa. Anche se è vero che a Panarea tutto deve costare di più. Quasi un obbligo di legge.
Ricette di Pina che fanno leccare i baffi
=== primi piatti ===
RIGATONI AL CAPPERO
Ingredienti: 1/2 kg di rigatoni, 1/2 kg di pomodori maturi, 50 gr di capperi, 100 gr burro, 1/2 cipolla, 50 gr di pecorino romano grattuggiato, basilico, sale
Preparazione: tagliare la cipolla a fettine sottili e farla dorare nel burro; dopo mettere i capperi, lasciarli insaporire un poco e poi aggiungere i pomodori tagliati a fettine circolari. Far cuocere questa salsa per mezz'ora circa, facendo attenzione che non diventi troppo densa. Lessare i rigatoni, scolarli al dente, condirli con la salsa, aggiungere il basilico e il pecorino romano.
Leggo puntualmente quanto scrive il dr. A. Sidoti sull'impiego del ricavato sulla tassa di sbarco. Mi sorprende sapere che il comune pagava 25 mila euro, adesso ridotti a 20 mila, per l'affitto dell'immobile per la caserma polizia locale. Io non sono ancora riuscita ad individuare l'immobile. Forse sono i locali della circoscrizione che per sbaglio vengono messi in quota ai Vigili Urbani che a Panarea vediamo in toccata e fuga solo qualche giorno l'anno? I misteri non finiscono mai e la cronaca si arricchisce di novità.
=== secondi piatti ===
VITIDDU CHI CACUCCIULI (vitello con carciofi)
Ingredienti: 900 gr di vitello, 500 gr di pomodori maturi, 50 gr di burro, 4 carciofi, farina bianca, vino bianco, una foglia di cipolla, olio, sale
Preparazione: tagliate dal pezzo di vitello 12 fettine dello stesso spessore. Appiattirle con il batticarne e infarinarle. In una padella mettere un po'd'olio e 20 gr di burro. Far liquefare il burro e adagiare le fettine di vitello. Salare. Rigirarle dall'altra parte e salare. Non appena colorite spruzzarle con qualche cucchiaio di vino bianco. Far evaporare alzando la fiamma. In una casseruola mettere 4 cucchiai di olio e il rimanente butto, unire la foglia di cipolla tritata con qualche cucchiaiata di acqua. Dopo 5 minuti aggiungere i pomodori tritati finemente. Salare il sugo e lasciarlo cuocere a fuoco vivace per 5 minuti. Spuntare i carciofi e prendere soltanto il cuore. Tagliare i cuori di carciofi a fette e unirli al sugo. Cuocere per 20 minuti. Versare il sugo nella padella e lasciare insaporire le fettine di vitello per alcuni minuti.
In tutti i consigli comunali di Lipari non si parla mai di Panarea. E’ come se non esistesse anche se spesso i politici locali vengono, parlano sotto voce con qualche abitante e vanno via nascondendosi fra le file di turisti e viaggiatori. Ci sarà un motivo di tutto questo silenzio politico che avvolge l’isola dei fantasmi che svolazzano nei sentito dire come ombre antiche di credenze popolari. Panarea vuole le sue verità e la sua porzione di visibilità politica perché molti votano democraticamente.
Braciole di pesce spada in ghiotta
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