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di Pina Cincotta Mandarano

Anche a Panarea la matematica non può essere politica. Noi eoliani pur vivendo in zone disagiate e operando per lavoro solo qualche mese l’anno paghiamo tasse come il resto dell’anno per avere i servizi scadenti che sono sotto gli occhi di tutti. Forse questa è giustizia e democrazia. Ogni genere di classe politica che questa scelta ha fatto per amministrarci, dovrebbe lottare per darci delle condizioni di vita migliore in funzione di quello che paghiamo. Perché paghiamo tanto, anche per quelli che non pagano e anzi succhiano dalla mammella pubblica.

LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI

=== dolci-dessert ===
BISCOTTI DI CASA
Ingredienti: 8 uova, 700 g. di zucchero, 1 kg. di farina, la buccia di due limoni, succo di un limone, 2 bustine di lievito.
Preparazione: impastare tutto insieme. Su una piccola teglia oliata mettere con un cucchiaio la pasta modellando le forme tonde dei biscotti. Cuocere a 150 gradi finché non divengano dorati.

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L’inverno di Panarea ci ha portato a restare incollati ai giornali e alla televisione. Una delle ultime cronache ci ha fatto vedere blitz delle forze dell’ordine con l’arresto di personaggi illustri della Sicilia. Facce che subito non dicono niente ma dopo qualche ora di riflessione, come in un film, si capisce che sono persone passate anche da Panarea, ormai crocevia internazionale della vacanza ricca e dove ci sono soldi c’è sempre tutto.

=== primi piatti ===
LINGUINE AL PESTO EOLIANO (Con verdura di campagna)
Ingredienti (per 4 persone): 300 gr. di rapuddi, 150 gr. di finocchietto, 100 gr. di borragine, 100 gr. di zozzini, 30 gr. di spinaci, olio extravergine d’oliva, sale e peperoncino.
Preparazione: lavare bene le verdure, asciugarle e pestarle sino a ridurle in un pesto, aggiungere piano piano l’ olio e il sale.
Scolare le linguine e condirle con il pesto spolverando con poco pane grattugiato tostato.

Panarea è l’isola del pan, mi dicono sempre i milanesi che mi vengono a trovare. Ma Panarea d’inverno resta senza pane che secondo me è un bene di prima necessità e pertanto andrebbe prodotto 365 giorni l’anno e non ad uso e costume delle voglie che girano in testa ai produttori. Il pane è un servizio e se non si produce dovrebbe essere compito del comune prevedere la necessaria fornitura. Anche queste sono compiti e beni di prima necessità.

=== primi piatti ===
PENNE CON OLIVE, PEPERONCINO E CAPPERI
Ingredienti: 400 gr. penne, 700 gr. di pomodorini freschi, 70 gr. di capperi, 50 gr. di olive nere, peperoncino un pezzetto, 3-4 spicchi d’aglio,olio, prezzemolo, basilico, sale.
preparazione: tenere per un paio d’ore in acqua fresca olive e capperi. Fare rosolare nell’olio l’aglio e il peperoncino.
Quando l’aglio sarà colorito toglierlo e aggiungere le olive, i capperi, il prezzemolo e il basilico. Cuocere tutto a fuoco lento un paio di minuti, poi lasciare raffreddare.

Per tradizione , io appartengo alla cucina libera. Nata da me e con me in tutti questi anni. Sempre ad inseguire gli alimenti migliori e sani compresa la sicura provenienza. La mia cucina non si rifà a nessun maestro cuciniere di televisione meglio conosciuti come i santoni dei fornelli. Alcuni bravi altri invece semplici attori. In cucina non si recita. Si lavora sudando sempre. Un vero cotto e mangiato e sempre super saporito. Non un cotto, pepato e pagato.

 

BROCCOLI ALLA PASTELLA

 

Ingredienti: Broccoli Kg 1.500, farina gr 500, lievito di birra gr 50, olio, sale.
Preparazione: Tagliare i broccoli (o cavolfiori) a pezzetti e lessateli in abbondante acqua salata. Scolateli.Preparate intanto una pastella con la farina, il lievito sciolto in acqua tiepida, un pizzico di sale e lavoratela a lungo finché non sia morbida e ben sciolta. Lasciate lievitare per circa un’ora in luogo riparato. Passate i pezzetti di broccoli nella pastella, prendeteli con un cucchiaio e versateli in un tegamino d’ olio bollente, in modo che la pastella avvolga bene ogni parte del broccolo. Serviteli caldi.

 

 

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