Cari Amici lontani e vicini, Buon Natale dal Notiziario delle Eolie e un caro saluto a tutti Voi dal Sole sempre libero delle Eolie e come sempre buon Notiziario a tutti...


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rubenpiemontedi Ruben Piemonte

Gent.mo direttore,
Invio a beneficio dei numerosi lettori del Suo giornale on line 4 cartoline da Canneto:
1 spiaggia di Calandra , da un palo sventolante bandiera blu al quale inspiegabilmente sono appesi contenitori di rifiuti ( già oggetto di segnalazione da parte della albergatrice Silvia Carbone) si diffonde un prezioso olezzo che ormai potremmo chiamare fragranza di Lipari essendo diffuso praticamente in tutti i luoghi dell'isola. Due coraggiosi turisti si armano di guanti gialli e sacco nero , raccolgono i rifiuti che ornano i contenitori e dintorni, ovviamente non differenziati data l' inciviltà di chi li ha depositati, e portano il sacco dove potrà essere ritirato dagli addetti. Tutto ciò sfidando qualche zelante eventuale ufficiale pubblico che potrebbe sanzionarli per deposito fuori orario di spazzatura non differenziata. Grazie a questi villeggianti che hanno fatto fare alla amministrazione ed ai responsabili del settore pulizia spiagge e rifiuti la solita figura barbina che si meritano.

2 Chi si trovasse a fare il bagno vicino al palo con bandiera blu di cui sopra, attratto dalla spiaggia ormai pulita, si troverebbe a rischio della vita, infatti le barche " porta turisti" arrivano fin sulla battigia con motore acceso, lo tengono acceso durante le operazioni di imbarco e sbarco facendone respirare i gas di scarico, notoriamente  salubri, a quelli che preferendo non essere affettati dalle loro eliche rimangono sulla sabbia invece che tentare la sorte con un bagno. Tutto questo in spregio alla normativa della locale capitaneria di porto che prevede corridoi di lancio debitamente segnalati e cartellonistica indicante limiti di balneazione ed altre amenità come da sopracitata ordinanza scaricabile dal sito delle CP. Non sarebbe il caso di presidiare almeno saltuariamente la spiaggia di Canneto?

3 I barconi da escursioni giornaliere  che arrivano alla banchina per imbarco sbarco turisti, generano un moto ondoso significativo che in alcune circostanze potrebbe anche essere pericoloso per i bagnanti. Così mentre noi siamo costretti a subire una ordinanza della CP di Milazzo che impone ai mezzi di linea di navigare ad una notevole distanza dalla costa del capo, allungando i tempi di traversata di almeno 10 minuti, proprio per non disturbare con le onde i tranquilli bagnanti di Milazzo, dobbiamo subire anche le onde delle barche locali, ancora una volta in spregio alle ordinanze vigenti sulla navigazione a motore.

4 I giochi per bambini della piazzetta sono molto frequentati, con soddisfazione  di piccoli utenti e dei loro genitori, ma credo che i genitori ssrebbero ancora più contenti di sapere che questi giochi sono periodicamente manutenzionati ed ispezionati da personale qualificato che ne garantisca la sicurezza man mano che scorre il tempo. Chi si occupa di questa attività? Da dove si evincono le periodicità e la consistenza dei controlli? Dobbiamo aspettare che qualcuno si faccia male, per capire chi doveva fare cosa?

Visto che le isole sono piene di vip e di politici non sarebbe il caso di usare il buon senso della massaia e di riordinare e pulire casa prima dell' arrivo degli ospiti? Non abbiamo più nemmeno un piccolo sussulto di dignità?

Buon ferragosto!

Gent. Direttore,

affido alla sua testata on line queste considerazioni sul grado di inciviltà raggiunto a Lipari e sulla inadeguatezza di chi la amministra a tutti i livelli, che come un kamikaze guida l'isola verso lo schianto.

Ieri mattina io e la mia famiglia siamo stati costretti a lasciare la spiaggia di Calandra, perché una ruspa stava cercando di uniformare la sabbia ed il pietrisco tra barche, ombrelloni e sdraio.

Incurante della vicinanza di persone e cose, della presenza di bambini piccoli, il conducente del mezzo cingolato ha continuato a fare avanti e indietro, con modesti risultati sull'estetica della spiaggia, ma causando forte disagio ai bagnanti, turisti e locali.

Interpellato da me su chi fosse il mandante di quella operazione, in ore in cui la spiaggia è normalmente frequentata ( 9,30 di sabato), incredulo, mi sento rispondere che si eseguiva quella attività su ordine del comune.

Colgo quindi l'occasione per ricordare ai nostri amministratori, che nei posti civili e turistici le attività di pulizia, spianamento dell'arenile e similari vengono eseguite fuori stagione, o in orari notturni oppure in orari in cui la spiaggia è deserta e sgombra, sia per questioni di praticità ed efficienza che per ragioni di sicurezza. Nei posti civili, o dove esiste una forma di stato con le sue leggi in materia di sicurezza, non viene permesso nemmeno in cantiere agli stessi operai coinvolti di sostare in prossimità dei mezzi cingolati in attività, che rappresentano una fonte di rischio e di pericolo; in nessuna spiaggia di un posto turistico sarebbe permesso da un qualsiasi ente di controllo il passaggio e l'attività di una pala meccanica cingolata a pochissimi metri da asciugamani e sdraio con bagnanti.

Purtroppo a Lipari non siamo così fortunati, e ci dobbiamo adeguare, raccogliendo l'asciugamano, chiudendo l'ombrellone e tornando a casa.

Così riflettendo sulla ennesima brutta figura fatta dalla nostra amministrazione con i turisti e con noi residenti, mi auguro che a casa ci vadano anche i responsabili di queste attività pensate male ed eseguite peggio.

Augurando a tutti i suoi lettori di avere buona memoria, specilamente dentro la cabina elettorale,

ringraziandoLa,
saluto cordialmente

Ruben Piemonte.

Egr. Direttore, passeggiando per San Vito Lo Capo, non ho potuto fare a meno di notare il programma di attività per la stagione che qui comincia ad Aprile e finisce ad Ottobre, e che allego al fine di renderlo visibile ai nostri concittadini ed agli amministratori locali ( per ispirarli...), nel caso voglia pubblicarlo.

Mentre a San Vito c'è il pienone anche adesso, da noi si contano i pochi turisti, anzi martiri che a fronte di un costo di viaggio esorbitante ed incerto, ancora si avventurano nelle isole cercando natura, bellezza, cultura e trovando invece paesini sventrati da interminabili lavori in corso, disorganizzazione, degrado, sporcizia e disprezzo per il paesaggio.

Mi pare che la cittadinanza, soprattutto quella che vive direttamente di turismo, dovrebbe attentamente riflettere sullo stato delle cose e cominciare a ribellarsi con vigore alla povertà di idee e di intraprendenza della classe dirigente. A peggiorare la situazione, in vista c'è la solita faccenda delle aree marine protette e della riserva, strumenti che serviranno solo a dare stipendi ai soliti amici degli amici ( generalmenti scelti per la loro incompetenza) ed a precludere zone di mare e di terra adesso fruibili liberamente. Frequentando per lavoro i diportisti ho contezza del fatto che la riserva allontana questo tipo di turismo, infatti molte unità che prima stazionavano nella zona delle Egadi e di Ustica adesso si sono trasferite alle Eolie perchè non devono pagare per stare all'ancora o per fare il bagno, oltre a quello che già pagano per mantenere in armamento una barca. E non sono i diportisti che inquinano, anzi alimentano un indotto considerevole; Nautica, la rivista leader del settore, ha riportato uno studio dal quale emerge che un motore FB da 25cv ( per capirci che correda un gommone da 6-8 persone) usato nei 20 gg tipici delle ferie estive inquina molto meno delle sigarette che un fumatore medio brucia in un anno. Eppure a nessuno viene in mente di fare un divieto ai fumatori per tutelare l'ambiente.

Le riserve all'italiana sono basate sulla proibizione dell'accesso ad alcune zone e non sul buon senso e sulla fruizione responsabile. Capiterà, come capita in alcune zone delle Egadi, che per fare il bagno nella riserva solo quelli che saranno autorizzati potranno entrare con le loro unità, mantenendo il motore in moto per il tempo necessario alla balneazione non essendo lecito ancorare ed inquinando più di prima anche acusticamente il posto che si doveva tutelare.

Le riserve e le aree marine protette sono una grande risorsa, un grande affare, ma solo per chi le amministra, e per chi viene favorito dagli amministratori, molto raramente per la popolazione.

Generalmente i residenti non sono graziati dai provvedimenti restrittivi, quindi ci possiamo dimenticare di andare a pescare a "surici" a porticello per fare divertire i bambini!
Spero che in un sussulto di orgoglio eoliano e di onestà intellettuale la classe dirigente e la cittadinanza riacquistino la lucidità ed il coraggio per fare davvero le scelte giuste e guardare al bene delle isole e dei loro abitanti invece che ad un apparente e immediato profitto.
Anche se a scuola ci hanno insegnato a non copiare, credo che guardare a quello che viene fatto in altri posti turistici ed a quelle problematiche insorte a causa delle aree protette sia, in questi tempi critici, una risorsa da non sottovalutare.

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