di Lina Paola Costa
In una delle ultime domeniche di primavera, quando il sole era già caldo e la natura isolana lussureggiava non ancora sfibrata dall'afa, si è svolta a Lipari una mattinata di saluti estremamente significativa, presso la sede del Museo "Luigi Bernabò Brea".
Un saluto di bentornata a Madeleine Cavalier, che nel pomeriggio dello stesso giorno avrebbe festeggiato i suoi novant'anni presso un albergo di Lipari, dopo essere giunta a Lipari per pochi giorni; e un saluto di congedo a Maria Amalia Mastelloni che dal 31 maggio 2018 è andata in pensione.
La dottoressa Mastelloni si è quindi congedata pubblicamente dal suo ruolo di Dirigente del Polo Museale del nostro arcipelago nel corso di una conferenza, lo scorso 3 giugno, nella quale ha ripercorso i quattro anni spesi a Lipari e le svariate iniziative lanciate anche a breve o lungo termine, davanti a un pubblico riunito nella sala adiacente la chiesa di Santa Caterina, al Castello.
Erano presenti il Sindaco Giorgianni, l'assessore alla cultura De Luca, dipendenti e funzionari del museo stesso quali l'ing. Vadalà e la dottoressa Martinelli, una rappresentanza di Federalberghi, con il dott. Christian Del Bono e la dottoressa Paola Costanzo, alcune professioniste dell'Associazione Guide turistiche della provincia di Messina, la dottoressa Gabriella Tigano della Soprintendenza di Messina, studiosi dell'Università di Catania, gente vicina alla vita del museo e gente comune.
Una cerimonia semplice e di grande spessore, dove in un clima amichevole e colloquiale si è messo in risalto non solo il fondamentale ruolo che Madeleine – lì presente - ha avuto nel "costruire" il Museo in sei decenni di lavoro, durante i quali ha fiancheggiato le ricerche del prof Bernabò Brea, ma anche quanto è stato fatto negli anni recenti.
La dottoressa Maria Amalia Mastelloni ha operato a Lipari come Dirigente del museo dal novembre del 2013 fino al maggio 2018 e salutando i convenuti ha quindi reso note le tante attività e iniziative intraprese, culminando con alcuni esempi di reperti restaurati, posti nelle vetrine, ricollocati tra le sale del museo per il loro significativo valore storico-culturale.
Questi anni sono stati spesi per un verso all'insegna dell'aggiornamento della macchina amministrativa e per un altro verso valorizzando la ricerca, promozione, accoglienza di singoli ricercatori e gruppi di studio, la collaborazione con atenei e istituzioni culturali, partecipazione a convegni, pubblicazioni scientifiche, seminari di studio, summer school, interazione con le scuole del territorio, accoglienza di visite scolastiche provenienti da ogni dove, redazione e approvazione di "progetti europei" di largo respiro, sempre muovendosi negli ambiti istituzionali dei protocolli della pubblica amministrazione e della ricerca.
Tante iniziative che anche in meno di un quinquennio hanno costellato la vita del museo, continuando la fertile tradizione avviata da Luigi Bernabò Brea, mentre si è andato a costituire il Polo Museale delle Isole Eolie - come accaduto anche in altri siti italiani - dove i luoghi di interesse artistico-storico-culturale formano una rete nel territorio.
La conferenza è stata poi seguita da una visita tra le sale del Museo, dove attorno a mezzogiorno la dottoressa Mastelloni ha guidato l'attenzione dei presenti verso alcuni pezzi esposti, dei quali prima aveva detto in conferenza.
In particolare:
• un bellissimo vaso in bronzo del IV secolo a.C. è stato ricollocato in una nuova teca espositiva per sottolinearne l'apporto alla ricerca e il significativo valore culturale;
• una "nuova" lastra di marmo del IV secolo d.C., già censita e presente nei depositi del Museo, collocata definitivamente in una teca, con traduzione del testo inciso;
• una meravigliosa mascherina del corredo teatrale a suo tempo scoperto e messo in teca da Bernabò Brea, che fatta meglio restaurare oggi rivela i tratti di un doppio volto, quindi un doppio personaggio della commedia di mezzo.
Un bel modo di congedarsi da Lipari, all'insegna della sobrietà e della sostanza, tipica di chi è studioso e nel nostro territorio ha messo a dimora semi dall'insospettabile frutto.
Tipica di chi elude la pubblicità plateale o le improbabili spettacolarizzazioni dell'uso dei beni culturali e invece, tramite il chiaro esercizio dei ruoli, incoraggia le buone prassi e la maieutica fama.
La cronaca recente di questi ultimi giorni ci parla di un incremento di presenze al Museo di Lipari del 14%, come si leggeva ieri in un comunicato stampa dai toni cordiali ed esaustivi. Chissà se anche questi numeri non derivino dalle buone iniziative di promozione della conoscenza del Museo di Lipari, certosinamente e silenziosamente esportate in questi ultimi anni.
Ogni cosa ha un filo che la collega al prima e al dopo. E noi per questo meraviglioso Polo Museale delle Isole Eolie – Museo Archeologico "Luigi Bernabò-Brea" non possiamo che auspicare il meglio della fruizione, la più ampia frequentazione da parte di addetti ai lavori, di studenti di ogni età e di adulti distanti, che non erano mai andati a visitarlo prima e scoprono un mondo cui sentire di appartenere. Non possiamo che auspicare come, anche attraverso questa imponente istituzione culturale presente a Lipari, si coltivi la riscoperta delle radici e come la dimensione diacronica dell'identità eoliana diventi affare di tutti.
La dottoressa Mastelloni troverà nuovi spazi per continuare a dare il suo apporto in questo senso. Perché andare in pensione può diventare di sicuro un atto creativo. Arrivederci!