di Pina Cincotta in Mandarano
Le isole Eolie sembrano in festa per tutti i politici che si mostrano profumati, belli e puliti con sorrisi larghi, una bontà nel cuore ed un listone con milioni di parole usate per i programmi stilati per la campagna elettorale. C'é scritto di tutto e di più. Alla mia età vedo solo le cose che non sono belle in questa isola che é la bambina delle Eolie, tenera e indifesa che sembra avere un padre che torna la sera già ubriaco e chiede ancora il bottiglione del vino buono.
Alla fine cosa non c'è scritto nei programmi elettorali per Panarea? Semplice, lo scarrabbile per la nostra immondizia non si tocca. Deve stare sulla punta del porticciolo per ricordare a turisti e isolani che l'isola è attrezzata. Questa é la vergogna che nessuno riesce ad eliminare. Basterebbe far sostare questo emettitore di cattivi odori in spazi invisibili come avveniva negli anni passati. Non vorrei che qualche artista di grido venisse a ricoprirlo con trasparenti teli di plastica e trasformarlo in opera d'arte intoccabile. Aggiungendoci sopra un bel fiocchetto rosa.
Tutto può capitare, come tenersi durante l'imbarco nelle barchette per andare nel paradiso della zolfatara per i famosi bagni o andare alle Formiche per installare un cartello con la scritta "Più tasse e meno servizi". Oggi la domanda la faccio io. Mi tocca. Cari responsabili del servizio nettezza urbana per Panarea per favore spostate questo mostro puzzolente dal porto. Non oltraggiate ancora l'isola e le persone.
Grazie a tutti per prima e spero anche per dopo.
L'INTERVENTO
Caro direttore,
vorrei precisare che il camion della spazzatura è fermo al porto perchè guasto. Purtroppo le conseguenze sono che le bianche viuzze della nostra isola sono colme di spazzatura. E di questi tempi non è certamente bello... Meno male che i panorami riescono ad avere sempre la meglio. Ma fino a quando?
cari saluti
Lettera firmata
L'APPELLO DELL'ASSESSORE PAJNO "NAVE "FERMA" NON DEPOSITATE SPAZZATURA..."
di Ersilia Pajno*
Gentilissima Signora Pina,
dopo aver letto la sua nota e visto le foto, che conosco bene perché in questo frangente aggiornata in tempo reale della condizione in cui verte l'isola circa il servizio di raccolta, sento il dovere, nei confronti della sua stimata persona e di tutti i nostri concittadini, di spiegare quanto è accaduto in questi ultimi giorni.
Dal 17 maggio u.s. la nave della Green Fleet, dedicata al trasferimento dei rifiuti, si trova in stato di fermo per lavori indifferibili. Nel dover affrontare tale situazione si è proceduto innanzi tutto a garantire alle isole minori un margine di autonomia che permettesse loro di non patire dell'assenza della nave. Quindi per Panarea, nello specifico, dopo aver ripulito e trasferito fino all'ultimo giorno utile tutti i rifiuti presenti sull'isola, si è pensato di dotare il porto di un autocompattante che per la sua capienza ed efficienza, ha consentito che la raccolta dei rifiuti venisse ad oggi svolta regolarmente dagli operatori ecologici. Panarea con le sue caratteristiche stradine tanto strette da non consentire il passagio di un mezzo più grande di quanto già presente sull'isola, certamente non è di facile soluzione, ma ciò non vuol dire impossibile.
La nave rientrerà in servizio come previsto nella tarda serata odierna. Domattina due scarrabili prenderanno il posto del mezzo gommato solo per qualche ora, sufficienti per la rimozione dei rifiuti dall'isola.
Chiedo scusa per il disagio che credo, a mio sommesso avviso, sia stato modesto a fronte del lungo tempo di fermo della nave e se non avessimo adottato la soluzione tanto contestata e poco gradita. Cosa dire per il futuro? Parlarne insieme, comunità e amministrazione, qualunque sia ques'ultima, consapevoli delle criticità dell'isola, delle esigenze, degli oggettivi impedimenti sarebbe già un passo da gigante.
Con i sensi della mia stima, cordialmente,
----Si informa che a seguito del fermo tecnico per lavori indifferibili della motonave Green Lipari, la raccolta dei rifiuti nella giornata odierna viene sospesa. Si invita la cittadinanza, le utenze domestiche e tutte le attività commerciali a non conferire nei cassonetti di strada o prossimità oltre la loro capacità di carico onde evitare il riversamento sul suolo dei rifiuti e conseguenti problemi igienico sanitari. Il servizio di raccolta sarà ripristinato nella giornata di domani.
*Assessore all'ecologia
Arrivare sul porticciolo di Panarea si vede nascere il sole con lo scarrabile ingombrante, ricco di odori poco piacevoli (chiamate onorevolmente puzze). E' una continua offesa per l'isola, per i suoi abitanti e per i suoi turisti. E' anche vero che Sgarbi ormai si fa fotografare al "cesso" arricchendolo anche con gli odori e i rumori la sua seduta e quindi farà moda e usanza, ma noi possiamo accettare l'arte umana di Sgarbi ma non lo scarrabile in quel posto... Signori siamo seri. Diamoci un taglio e cerchiamo di cambiare le cose. I giorni passano ma tutto é sempre come prima, i politici c'entrano o non c'entrano per questo modo non di benvenuto ma di malvenuto. Siamo a Panarea e quando dico Panarea, tutti si dovrebbero inchinare e sciacquare la bocca. E' sempre più necessario recuperare le riserve che sono semplicemente terreni abbandonati.
Nel giro di pochi giorni é stato recuperata una seconda signora italiana che era caduta sopra Calajunco. Fortunatamente c'era la figlia che fra le difficoltà della mancanza del segnale telefonico é riuscita a dare l'allarme. Solo l'intervento dell'unico medico con l'ausilio dei soliti volontari aiutati dai carabinieri hanno evitato il peggio. La signora é stata trasportata a mano. Non ci sono mezzi funzionanti e anche presso la guardia medica mancano i medicinali per il primo soccorso. Dopo circa sei ore di sofferenze e sacrifici é arrivato l'elisoccorso. Fortunatamente nessuno é stato male in contemporanea a questo miracoloso salvataggio, sempre senza barelle. L'isola é bella ma mostra tanta inefficienza.
Se non arriva un commissario per controllare il servizio spazzatura, finirà che litigheremo anche fra noi isolani perché alla fine si incolpa chi vota le persone che amministrano. L'isola non cerca complicazioni. L'isola ha bisogno di cose semplici. Sanità, decoro e pulizia, tanta pulizia. Al resto ci pensiamo noi, con la nostra umiltà e con la nostra libera mancanza di far politica attiva. Vogliamo essere servitori di questo territorio ma non vittime.
---Solitamente si diventa bambini due volte. Io sono alle seconda bambineria. Spesso cullo me stessa e chiudo gli occhi nelle serate solitarie di Panarea e mi domando sui nostri antenati, sull'origine delle isole. Tutto intorno mi racconta di vulcani e di fuochi che generarono scoglio sopra scoglio la cui somma é la nostra terra. Così penso ai primi abitanti, quel misto di popolazione campana e calabrese che sbarcò a Lipari con le vesti di avventurieri ma non di pirati. Li chiamo i Colombo bonsai. Perché per certi versi scoprirono con molto anticipo l'America eoliana, anche se poi le generazioni di 100 anni fà partirono dalle Eolie per emigrare nell'America originale, quella dei dollari lasciando l'America eoliana dell'ossidiana e della pomice. Il notaio Pino Paino ed il prof. Renato De Pasquale mi riversavano i loro studi sull'arcipelago, le loro ricerche complete di forti emozioni. Avevano due voci diverse ma generavano la stessa attenzione e la stessa chiarezza. Avevano negli occhi l'amore per queste terre alle quali anche politicamente diedero un sano contributo. La generazione per il futuro, quella che prenderà il nostro posto ed erediterà le nostre storie é pronta? Senza storia non ci sarà futuro perché é il passato. I millenni trascorsi porteranno sulle spalle i millenni futuri. La mia fortuna é stata la "mulinciana" l'ortaggio preistorico che ha una flessibilità d'uso culinario con ricette infinite. Un prodotto povero ma ricco. Come le Eolie.
---Da bambina la contessa Marisa Betlemme, amica di mia madre, mi invogliava a mangiare guardando Basiluzzo. Mi raccontava la storia della villa archeologica con l'antica banchina sommersa a 4 metri di profondità. Con vocina delicata parlava di Basiluzzo che venne colonizzata durante l'epoca imperiale. Ogni volta, con voce teatrale e sempre con quel largo cappello di paglia in testa o fra le mani, mi faceva rivivere l'antica navigazione, i naufragi, i pirati e i possibili tesori sommersi. Mi recitava dei fuochi accesi dall'uomo per segnalare o per bruciare, o per cucinare, di capre che rispondevano ai delfini mentre percorrevano i sentieri ricchi di capperi e di fichi d'India. Mi descriveva il pavimento di epoca romana, delle cisterne sempre piene d'acqua e dei mosaici di una grande villa che occupava quasi tutta la superficie dell'isola. E poi degli abitanti della villa che erano guardiani del Tirreno ma anche imperatori. Oggi molta gente mi abbraccia e mi chiede di Basiluzzo, della storia e della villa. Allora bisogna mettere una guida per accompagnare i visitatori, ma a numero chiuso. Ma prima bisogna cercare di rimettere l'ambiente archeologicamente al sicuro e proteggerlo dai vandali. Ci sono 54 mila anni alla nostra vista che non possiamo barbaramente calpestare. Basiluzzo é un patrimonio nel patrimonio del mondo ed é il mondo che deve venire a visitare questo pezzettino del nostro arcipelago. Lo statuto di Pina sempre presente su "Amapanarea" é stato scritto proprio per "mostrare-difendendo".
Panarea ama l'Arma. Senza essere fraintesi a Panarea si ama l'arma dei Carabinieri. Militari sempre presenti per ogni necessità. Se Panarea é riuscita a mantenere la sua tranquilla vita, la sua preziosa abitabilità, la sua unica bellezza, deve quasi tutto alla vigilanza costante dei carabinieri sempre più preziosi collaboratori di civiltà. Gli italiani sono felici di pagare le tasse per i Carabinieri. Qui nel giro di un mese, da quando sono arrivati, hanno già salvato una tedesca che si era persa nella zona impervia di Punta Corvo che da 12 anni non veniva più pulita. Questa mancata disgrazia o miracolo dell'Arma serve per richiedere la presenza di una guida turistica autorizzata per accompagnare i turisti. Come quelle che salgono sui crateri di Stromboli e di Vulcano. Bisogna dire alla Regione che non serve dichiarare Riserva naturale una parte dell'isola se poi si lasciano i muri a secco che cadono, gli ulivi che appassiscono mentre i rovi divorano le piante dei capperi.
Adesso l'intervento del Cai ha dato una bella sforbiciata mentre i Carabinieri hanno fatto pulire molo e strade. Se c'é una spesa che lo Stato non dovrà mai tagliare sono i Carabinieri di Panarea. La caserma deve sempre contare sui magnifici 3. Un maresciallo, un brigadiere e un carabiniere.
La stagione del dopo ponte sta per iniziare e già la corsa in più dell'aliscafo da i suoi frutti. Con l'aumento dei turisti, la guardia medica con un solo dottore non basta. Ne servono minimo due mentre il medico della mutua deve essere pagato altrimenti molla tutto e non fa neanche le ricette. La sorellina più piccola delle Eolie saluta e ringrazia il carabiniere ed il brigadiere che sono partiti e prontamente sostituiti dai nuovi arrivati. Un cambio della guardia mentre la campagna con i suoi frutteti e orti, intorno alle nostre bianche case, sprigiona odori e profumi. L'origano mi fa impazzire e miei capperi salati sono dolcissimi. Musica per la mia cucina e quella dei miei colleghi.
Cose semplici come semplice é la nostra vita sull'isola dove nessuno si é montato la testa e tutti a schiena bassa prepariamo anche i letti per gli ospiti e stiriamo cantando come una volta anche se la voce si fa sempre più roca ma sempre più sincera. Panarea c'é!
---L'impressione che si ha sbarcando a Panarea é che l'isola apparentemente é sola e solitaria. Poi vivendoci si scopre che fra i pendolari c'è anche il servizio di nettezza urbana. Solo 3 ore nei giorni stabiliti, mentre gli isolani pagano le tasse 24 ore al giorno. Ma se va bene per la politica che ci amministra non va bene per il tipo di turismo che ci siamo cercati e selezionati negli anni con il nostro sudore e il consumo della nostra pelle. Qui la politica sbarca solo per parlare di elezioni ma non dice che andare a votare non cambia niente, non si porta a casa nessun risultato migliorativo per la qualità della nostra vita e della nostra economia. Non c'è nessun programma per regolamentare lo sbarco dei pendolari che affogano l'isola in ogni ora delle giornate estive. il numero chiuso é una necessità. Ma chi deve capirlo? Il comitato di quartiere? Basta andare a vedere la sede con gli infissi cadenti in località San Pietro e si capisce tutto e di tutto. Meno male che sono arrivati i tanto invocati Carabinieri che hanno già salvato una vita umana (fra l'altro anche pesante) e per farlo hanno dovuto trasportarla sulle loro spalle passando per sentieri privi di segnaletica e manutenzione. Una volta c'era il Cai, oggi c'é il pianto dell'isola che sorride come era stata battezzata dal vescovo di Lipari Bernardino Re. Intanto Panarea ha un record: ha la tassazione più cara del mondo. Ma per piacere, fateci un piacere...
---La sanità eoliana è tutta con l'ossigeno, non solo l'ospedale di Lipari o Eolie! Per carità é giusto protestare ancora davanti all'ospedale ma non serve a niente, anzi dopo ogni protesta la situazione é peggiorata. Togliendo settimanalmente un pezzo a questa povera struttura sanitaria. Protesta per protesta bisognerebbe protestare anche davanti alle guardie mediche delle altre isole. A Panarea, i medici fanno i miracoli anche senza attrezzature per le analisi e senza ambulanza. Per fare un semplice esame dobbiamo partire, mare permettendo, per Lipari o per Milazzo o per Messina e se vogliamo degli esami urgenti dobbiamo smettere di lavorare e pure pagare. Altrimenti ripassare fra 6 mesi quando va bene. Ma se abbiamo pagato le tasse per questi servizi d'umanità perché dobbiamo ripagare ancora? I politici ci sono o ci fanno o sono "pisci i mola"? Alla fine la razza é quella e fa parte della malattia dell'ospedale e di tutte le guardie mediche dell'intero arcipelago eoliano. Anche la stessa farmacia apre due volte la settimana dalle 10 alle 12. Quando il mare lo permette. E la sicurezza per noi isolani e per i nostri ospiti? Ultimamente prima di prenotare é la prima domanda che mi fanno. Noi isolani abbiamo orecchie per ascoltare. Ma possibile che questa immensa quantità di politici di tutti i tipi e specie siano sordi al diritto alla salute oppure fanno parte del sistema distruttivo della sanità. Ma allora, cari politici, autorizzateci a non pagare le tasse che ci aggiustiamo noi. Vi togliamo ogni responsabilità ma pure pure il pane dalla bocca. Perché con questa sanità ci "campate" in tanti e sappiamo come.
---La più piccola e la più bella isola delle Eolie ancora ribolle di turisti pasquali. Tanta bella gente italiana e straniera é sbarcata per queste feste deliziose. La quantità di turisti é messa in evidenzia dall'immondizia abbandonata per le bianche e caratteristiche viuzze che i privati non riescono a sorvegliare. Bisogna beccare i ribelli della pulizia.
Però non possiamo turarci il naso e bendare gli occhi. Il Notiziario é il nostro megafono per invitare, ancora una volta, la pubblica amministrazione a non pensare alle elezioni. Il camion della nettezza urbana non deve sostare al porto, non fatecelo ripetere fino alla morte. I traghetti non possono proibire l'imbarco di un camion con le derrate alimentari per l'errore dei metri del mezzo e durante il cambio biglietto, il comandante decide di partire. Il rispetto per gli orari deve avere un rispetto per il cuore. Leggo che le isole più piccole delle Eolie pagano un prezzo pesante negli inconvenienti dei trasporti che invece dovrebbero avere una necessaria precedenza. Il lavoro della gente di Panarea, Stromboli, Filicudi e Alicudi ha un doppio sudore al confronto delle altre 3 isole che per certi aspetti sono privilegiate.
Non si può continuare ad invecchiare e ripetere le stesse cose. Noi siamo nati ottimisti, non guardiamo l'orario. Per il nome delle isole e per l'economia dell'intero arcipelago. Non ci sentiamo naufraghi, ci salviamo da soli ma la politica ci deve togliere i pesi che, volente e nolente, ci appoggia sulla testa. Rischiamo di affogare. Anche questa é una richiesta di sani principi per dire all'amministrazione comunale attuale e futura di cosa si deve occupare al più presto. Con l'occasione accetto le scuse della compagnia di navigazione, un primo segnale per lavorare bene insieme. Tutti!
---“Mamma mamma giraruno i carabinieri. Evviva! Evviva!” Così urlò la piccola bambina bionda appena li ha visti sbarcare nuovamente a Panarea. La voce festosa della bambina mi ha riempito il cuore di gioia. Ci fosse stato il parroco avrei chiesto di far suonare le campane come quando il senatore liparoto Gianpiero D’Alia venne nominato Ministro. Riavere i tre carabinieri nella nostra splendida isola vuol dire, per chi ci vive tutto l’anno, non solo sicurezza e ordine (compreso quello ambientale), ma anche far notare ai tanti turisti che lo Stato é presente e protegge. Oggi in tanti abbiamo tirato un sospiro di sollievo e mi fa veramente piacere e onore mandare un doveroso ringraziamento di vero cuore verso chi non ci fa sentire soli.
----A Panarea dicono che tanto ho scritto che alla fine é venuto a trovarmi il sindaco di Lipari. Così inaspettatamente al calar del sole, fra due pezzi di pizza di casa e un paio di bicchieri del mio vino rosso che ha fatto il giro del mondo, anche mio nipote Giovanni ha ascoltato le parole e le promesse dell’altro Marco che attualmente amministra sei delle sette Eolie. A distanza di qualche giorno dalla visita del primo cittadino, l’isola inizia a essere ripulita. Ma intanto aspettiamo un programma per disciplinare l’arrivo dei barconi. La nostra speranza é che Panarea (ma anche le altre isole) possano ritornare con il profumo degli anni 50. Certamente sarebbe opportuno valorizzare il Museo di Panarea attualmente dentro un locale sito sotto il terrazzo della chiesa di San Pietro dove per qualche ora compare il prete pendolare che arriva da Stromboli e non vede l’ora di ripartire. Così a Panarea ci siamo abituati a costruirci anche la fede “fai date”. Solo alcuni esempi importanti di come noi piccoli isolani, attimo dopo attimo, ci facciamo tutto da soli. Dai cibi alle preghiere, dalle speranze ai fatti non solo nostri). A Panarea noi accettiamo tutto, anche le promesse elettorali, abbiamo tanta pazienza. Con questa ci siamo costruiti la nostra indipendenza. Ma non ci possiamo fermare. Oggi ho steso al sole le mie lenzuola ma non scambiatele per bandiere bianche di resa.
----A Panarea, l’isola bella continua ad essere tale con i suoi eterni problemi di gioventù o di vecchiaia. Dipende sempre da chi li propone o ripropone. Questo é sempre il solito il tema del giorno, caro Bartolino.
---Il problema principale a Panarea per qualcuno è diventato il Parco Marino, ma abbiamo dei problemi ben più importanti che hanno la priorità
Oggi ne elenco alcuni, ma ce ne sono altri che analizzeremo in seguito:
--- La spazzatura
Siamo nel 2016 e ancora non vediamo una soluzione. Già arrivando a Panare, un’isola che vive di turismo, si ha un’accoglienza disastrosa. Quando si scende dall’aliscafo ci si trova davanti, in bella vista, il compattatore situato al porto che, oltre ad essere un macchinario orribile, emana anche sgradevoli odori.
Ricordo che qualche anno fa si sarebbe potuto risolvere tranquillamente il problema. Infatti era stato proposto il progetto per realizzare un comparatore nascosto, praticamente sotto dove si trova l’Enel. In tal modo si sarebbero risparmiati anche parecchi soldi per via del fatto che la nave della spazzatura sarebbe stata utilizzata con minor frequenza.
--- Riparo al porto
Un riparo che consenta ai mezzi di linea e merci di operare con qualsiasi tempo e qualsiasi mare. Un riparo che sia realizzato mantenendo lo stile di Panarea quindi senza rovinare il paesaggio
--- Turismo e pesca
Vogliamo ripopolare il mare di pesci? Basterebbe ad esempio bonificare la “secca dei pesci” dalle reti che sono state perse nel tempo sul fondo e vietare la pesca su questa secca per un periodo sufficiente che permetta alla fauna ittica di riprodursi tranquillamente. Allo stesso tempo, il sito sarebbe un luogo ideale dove portare i turisti a fare splendide immersioni.
--- I barconi
Limitare lo sbarco dei barconi e soprattutto organizzare tali afflussi facendo in modo che gli arrivi siano schedulati su orari diversi. Così facendo si eviterebbe lo sbarco contemporaneo di migliaia di persone creando un caos difficilmente gestibile. Oltretutto anche con evidenti pericoli per la sicurezza di tutti.
Ovviamente, lo sbarco non dovrebbe coincidere con gli arrivi delle navi passeggeri e merci.
---Sembra di essere tornati alla "Vecchia Panarea" quando nell'isola regnava tanta sicurezza, pulizia e organizzazione.
Agosto sta trascorrendo da sogno: sole, mare, turisti... tutto perfetto.
E tanta tranquillità la dobbiamo specialmente alle Forze dell'Ordine, Carabinieri e Guardia Costiera, che hanno lavorato in modo eccellente controllando palmo a palmo le zone sensibili dell'isola e le acque circostanti in modo che tutto si potesse svolgere nel rispetto delle regole.
Non ci sono stati, dunque, situazioni o episodi incresciosi a rovinare la festività.
Come ogni anno si sono visti tra i tantissimi vacanzieri anche molti Vip che non hanno mancato di fermarsi a cena nel mio "Ristorante Da Pina". Ho dovuto far fronte a moltissime richieste ma per fortuna ho avuto l'appoggio di tutti i miei figli che si sono prodigati per mantenere sempre altissima la qualità dei pasti serviti, il servizio e quindi la fama del mio Ristorante.
La "Vecchia" e meravigliosa Panarea è tornata.
--Si trovi una soluzione per i rifiuti. Noi non possiamo tenerli piu' di mezza giornata. Ho scritto al sindaco di Lipari ed anche ai carabinieri. Cosi' continuando in un'isola già piena di turisti potrebbe esserci anche un rischio igienico-sanitario ed un danno irreparabile a livello d'immagine anche della mia azienda turistica. Noi paghiamo una tassa rifiuti super salata e adesso non ci viene piu' garantito il servizio. Nè - come si è detto - si può pretendere che ce li teniamo nelle case o nelle strutture turistiche alberghiere. Perchè - per esempio - la Regione per le nostre isole non noleggia sette mercantili attrezzati di scarrabile, in modo tale che per qualche giorno possa tenere la spazzatura a bordo ed al largo delle isole in zona sicurezza? Spero anche in un interessamento del prefetto di Messina.
*Associazione AmaPanarea
---I camions carichi di spazzatura provenienti dalle Eolie solamente dopo quattro giorni di fila chilometrica anche di 10 chilometri l'hanno potuta depositare nella discarica del catanese (bl)
---Spero che la Società di Navigazione Siciliana faccia quello che finora non è stato fatto, ossia metta un’attenzione particolare anche a Panarea organizzando quelle tratte veloci e dirette da e per l’Isola che finora sono mancate. In tal modo residenti e turisti potranno arrivare e partire senza essere costretti a fare tutto il giro dell’arcipelago prima scendere a destinazione.
Quando ho iniziato la mia attività di ristoratrice avevo solo cinque piatti e man mano negli anni ho messo su un Ristorante rinomato e ho la soddisfazione di far sedere ai mie tavoli tanta bella gente, proveniente da ogni parte del mondo, compresi molti personaggi famosi. Ma per arrivare a questo ho dovuto affrontare tutte le difficoltà che si possono incontrare quando si lavora in una piccola isola dove ogni impresa diventa più difficile per via de fatto che, ovviamente, non si possono aver i servizi che sarebbero di normale amministrazione in tutte le città, come la luce, il telefono, i mezzi di trasporto ecc. ecc.
Certamente non sono l'unica ad aver raggiunto con il lavoro una soddisfazione professionale. Ci sono tanti imprenditori che sono riusciti dedicandosi con grande passione al proprio mestiere.
Ecco, proprio di mestieri volevo parlare. Noto ormai da tanto tempo che alcune persone di mestieri ne fanno troppi. Mi riferisco ai politici che magari si dedicano a più attività contemporaneamente. E' ovvio che è difficile poter dare il meglio di sé su ogni campo, direi impossibile.
Penso ad esempio a un politico che oltre a ricoprire una carica istituzionale, per cui è richiesto un impegno importante a favore della popolazione, si debba per parte della giornata impegnare in una sua attività professionale. Sappiamo di politici che non hanno un solo mestiere ma hanno diversi incarichi in settori a volte assai diversi.
Se si accumulano poi tanti impegni allo stesso tempo sicuramente si hanno molti guadagni ma si perde certamente in efficienza e in credibilità.
Immagino quale insegnamento può dare un professore che durante la lezione ai suoi ragazzi sta con la mente ai propri progetti politici da portare avanti.
A maggior ragione mi fa paura pensare a un medico chirurgo che mentre opera un ammalato, nella sua mente frulla il pensiero di come affrontare le critiche dell'opposizione politica o come meglio correggere una delibera comunale ecc. ecc.
E il bisturi trema.
Poveri Studenti, povero Paziente e poveri noi Cittadini!
Diventa sempre più difficile arrivare a Panarea con gli aliscafi della Ustica Lines, la società di navigazione che gestisce il servizio di collegamento veloce sulla tratta Milazzo-Isole Eolie e viceversa.
Le criticità sono legate principalmente all'irrazionalità di come sono gestite le tratte, percorsi e orari e da inopportune scelte operate sugli imbarchi. Si lasciano a terra spesso isolani che hanno necessità di spostarsi e turisti che hanno prenotato la loro vacanza nelle strutture dell'isola a favore di gruppi di escursionisti di giornata. Gli orari vengono cambiati e chi deve raggiungere Panarea deve fare tutto il giro delle altre isole e stare ore in viaggio.
Mi faccio partecipe dei disagi degli Isolani e dei turisti che sono la fonte della nostra sopravvivenza. Ma non posso fare altro di più.
Occorre che il Sindaco di Lipari intervenga al più presto per esporre la questione alla compagnia marittima in modo da porsi finalmente a difesa di tutto il suo territorio e non solo di parte di esso