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di Gianluca Veneroso

Ancora una volta LA SCUDERIA DI TINDARA FALANGA, alias PICCOLO BORGO ANTICO, lascia un segno indelebile! E lo fa rivivendo la magica insularità che le appartiene ma... nel cuore di un altro arcipelago del Mediterraneo: a Ischia, terra in bilico tra eleganza borbonica e vivace "scugnizzeria". Ormai si perde il conto delle trasferte ischitane del gruppo liparota. A CEMENTARE, da anni, tale gemellaggio è il nostro amatissimo Riccardo Gullo, attento scout di affinità storiche, religiose e culturali che legano gli antri circumvesuviani a quelli eoliani, in un tessuto di fratellanza che ci piace preservare, anche nell'infausta FASE COVID. Il vicesindaco Luigi Di Vaia, con la proverbiale affabilità dei Partenopei, striata di familiare simpatia, ha caldeggiato la nostra presenza artistica, presso le Vecchie Carceri, tra ulivi e architetture retrò, dove l'incantesimo naturale del nostro Sud sa fermarsi in un tutto temporale indefinito.....divenendo sconcertante BELLEZZA.

Qui, alle 21:30 di un caldo Sabato settembrino, anime e riflettori si sono accesi su AMORI E DISONORI, un invito teatrale e musicale, mitologico e attuale, a riflettere sul rapporto UOMO/DONNA, ma ancor più sulle difficoltà in cui Dio Amore si trova imbrigliato, stretto nelle morse di una realtà sciatta e indifferente che riesce a NON VEDERE oltre le ombre dell'egoismo. Attorno a Zeus traditore impunito sì... ma mai dimentico della sua Era, gravitano satelliti umani e spirituali, quadri di vita e sprazzi di dramma....maschere eloquenti e silenzi densi di parole. Le sue vittime ( Leda, Io, Europa, Semele) escono dalle impolverate nicchie del mito letterario, indossando dinamiche e questioni di una modernità cocente e ben nota. Tindara Falanga per l'occasione, ha dato nuova linfa umana ed espressiva a un testo concepito a quattro mani da me e da Claudia Di Pasquale, valida attrice messinese che semina la sua sete di esperienza teatrale tra Patti, Napoli e Milano, districandosi in corsi e percorsi di conoscenza e terapia scenica, ricerca, crescita e scambio di fermenti.

In quest'ottica SCRIVERE con lei è stato un DESCRIVERE quella visione aperta e sociale dell'Arte che da sempre inseguo. La piccola/ grande regista ha affidato a un sapiente gruppo di interpreti ( noi autori, Roberto Segullo, Tiziana Lauricella, Silvia Picone) le fila di una storia che abita in ciascuno di noi, perché giocata sugli antipodi intramontabili dell'attrazione e dell'odio, perché nutrita di paure e aspettative che, prima della ricerca dell'altro, accarezzano innanzitutto la sfera dell'amor proprio. Ancora una volta, il vibrante contributo del Maestro Salvo Alleruzzo e della talentuosa Moira Biviano, voce dalle multiformi sfumature, vellutate e intense, forti eppur squisite... dosate, ha mutato in energia pura un turbinio di messaggi ed emozioni che solo Dea Musica può amplificare con la giusta potenza. In assenza del Maestro Manni, il trio ha incluso un sassofonista di Librizzi, Alfredo Natoli, a cui va il raro pregio di aver reso più udibili e vicine le atmosfere del lavoro, consegnandogli quei tocchi noir, blues o melodici che ne hanno aumentato il gradiente empatico .

E che dire di Nino Allegrino, "obiettivo zoommato" che non blocca nello scatto ma dilata, svela....IMMORTALA!? Semplicemente unico! Io, ormai rientrato nella natia Campania, ho raccolto con avido entusiasmo l'invito di Tindara a ripercorrere questo testo. Due ore e di treno e, dal piccolo Cilento, mi sono ritrovato di nuovo, inaspettatamente, travolto da prove, riti, volti, sorrisi e sguardi di 12 anni di recitazione. Mai come adesso il mio cuore lo richiedeva. Soprattutto ora, tra svolte e immobilismo, la luce del palco illumina la vita! Un abbraccio alle Eolie, da un'isola - al di qua e aldilà di FRATELLO MARE- in fondo meno distante delle apparenze. Da un DOVE che aspetta nuovi QUANDO da condividere.Meglio.

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NATALE IN CASA CUPIELLO "FA IL PRESEPE" A RAGUSA
Trasferta ragusana per l'indomabile scuderia di Tindara Falanga. Sulla scia del recente successo di pubblico registrato "in casa", il PICCOLO BORGO ANTICO ritenta la carta eduardiana con Natale in casa Cupiello. A due passi dalla Cattedrale di San Giovanni, dove le meravigliose architetture locali si incastonano tra guazzi di bianco e sbuffi di verde, creando un maestoso Presepe urbanistico, sorge il Teatro della Badia, cliché di una Ragusa culturale viva e attiva.

Qui, alle 18:30, gli interpreti eoliani hanno rianimato la vicenda tragicomica di Luca, Concetta, Tommasino...meritando applausi e gradimento da parte degli spettatori. Evviva l'arte: energia in volo senza latitudini! 

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PICCOLO BORGO ANTICO: NATALE IN CASA CUPIELLO "STREGA" IL PUBBLICO

Una serata a dir poco esilarante, ieri, al Palacongressi, dove gli interpreti del Piccolo Borgo si sono misurati con un colosso della letteratura teatrale: Natale in casa Cupiello dell'intramontabile Eduardo. Mai paga delle sue sfide e sempre attenta alle scelte di testo e contesto, la regista Tindara Falanga ha ravvivato lo spirito natalizio senza cadere nell'imitazione, ricucendo così le note battute in un tessuto nuovo, locale, profondamente "nostro", ispirato alle atmosfere originali e prendendone le dovute distanze. La vicenda gravita attorno all"'anziano Luca Cupiello, più devoto O'PRESEPE che non alle dinamiche reali della famiglia, addossando il peso dei problemi quotidiani sulle spalle della paziente moglie Concetta.

Azione, battute, gag, equivoci e ritmi incalzanti si sono accostati, come tinte vivaci su una tela opaca, a temi più scomodi e drammatici quali il tradimento, l'insoddisfazione, la voglia di preporre il riscatto sociale all'autenticità dei rapporti e la fuga nelle apparenze per sviare le evidenze. Ancora chapeau alla piccola-grande regista per aver regalato al pubblico eoliano una pagina sacra di teatro e cultura, misurando a dovere il serio e il faceto, comicità e riflessione...farsa e vita. Per aver illuminato coi riflettori di una nobile arte valori e utopie che il presente mette a dura prova. Per aver montato un presepe dai colori ben bilanciati che, a differenza del cocciuto Tommasino, CI PIACE proprio tanto contemplare!

Lo spettacolo è stato tributato al giovane Giuseppe D'Arrigo, per anni membro dei laboratori della Compagnia e di recente scomparso a soli 22 anni. Una proiezione ne ha omaggiato la devozione al teatro, la simpatia spumeggiante....lo spessore umano! A lui l'affetto accorato di tutti noi, certi che nel suo Paradiso le luci si sono accese e quella signorile e garbata presenza continua a essere...anima eterna che "anche" la gioia del palcoscenico ha reso speciale.

L'INTRAMONTABILE PIRANDELLO PORTA IL PICCOLO BORGO ANTICO A RAPPRESENTARE LA SICILIA NELL'AMBITO DEL CONCORSO FITA NAZIONALE 2019/2020.

Lamezia Terme, ridente cittadina sommersa nel verde e tributo di una Calabria dalle infinite risorse...anche umane! Lì, presso il monumentale TEATRO GRANDINETTI, ieri sera, alle 21, si sono accesi i riflettori su UNO, NESSUNO E CENTOMILA di LUIGI PIRANDELLO, magistralmente cucito e adattato alle tavole del palcoscenico dalla regista eoliana TINDARA FALANGA. Reduce dal recente riconoscimento del Premio Ulisse 2019, che ha visto tale pièce svettare su una fitta concorrenza di Compagnie siciliane, la Falanga ha sguinzagliato le proprie anime artistiche in un'arena di alta cifra e dai gladiatori ben pronti: il Concorso FITA NAZIONALE 2019/2020!!!

Infatti, oltre le aspettative e con somma emozione, UNO, NESSUNO E CENTOMILA del PICCOLO BORGO ANTICO ha rappresentato la Sicilia contro 13 Compagnie di altre rappresentanze regionali. Una kermesse a colpi di sipario, generi e di copioni che si protrarrà fino a Marzo, quando la spartana giuria di 7 esperti decreterà il vincitore. Che il GIGANTE DI GIRGENTI porti fortuna a Tindara e ai suoi ragazzi, ambasciatori di UNO spirito teatrale che NESSUNO più dell'homo trinacrus, conteso tra CENTOMILA storie e controstorie, sospeso tra quinte di vulcani, luci di un sole cocente, prosceni di mari e isole, pannelli di architetture ora arabe ora normanne.... può incarnare meglio!

Calate maschere e sipari, c'è poi la vita di sempre, in cui sorrisi, volti e gesti sanno essere, dare e dire in base allo spessore di chi li anima. Ebbene! Fuori dalla retorica del caso, l'esperienza lameziana, dagli albergatori ai componenti della Compagnia organizzatrice ( I Vacantusi), è una pagina di impeccabile senso dell'ospitalità. Pasquale, Camillo.... ( 2 tra i tanti fratelli calabri incontrati), grazie per aver reso un Concorso un breve -ma intenso- "corso" di vita e buone maniere! Grazie per lo zelo manifestato in ogni passaggio (foto, montaggio, allestimenti) preposto a uno spettacolo! Grazie per la cura estrema dei dettagli! Per i sapori locali (alimentari, storici...) regalatici! Per gli incoraggiamenti espressi! Per aver letto in noi, oltre le regole di una partecipazione artistica, la voglia di conoscere il mondo e il teatro con l'autenticità di semplici persone semplici. 

 

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di Luana Spanò

Prosegue la rassegna teatrale Vacantiandu che ha visto la compagnia liparota Piccolo Borgo Antico vincitrice del premio miglior spettacolo in assoluto per la regione Sicilia.

L'ultimo appuntamento con la compagnia teatrale liparota è per sabato 23 novembre 2019, ore 20.45, al Teatro Comunale Grandinetti con la sezione dedicata al Gran Premio del Teatro Amatoriale Italiano per la prima volta in Calabria. Sono 14 le compagnie amatoriali selezionate tra tutte le regioni italiane iscritte alla Federazione Italiana Teatro Amatoriale (FITA) e i cui spettacoli hanno ottenuto il Premio FITA regionale come “Miglior spettacolo”.

Dopo la Campania, la seconda regione a salire sul palcoscenico del Grandinetti sarà la Sicilia con la Compagnia Piccolo Borgo Antico di Lipari che porterà in scena Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello, regia di Tindara Falanga.

Uno dei più noti testi del drammaturgo di Girgenti diventa “commedia”. Questa la sfida concettuale e artistica della regista che ha adeguato i passaggi del romanzo a una pièce teatrale. Sul palcoscenico,occupato da specchi e scenografie mobili a mostrare la relatività di un mondo incerto, smarrito e tormentato, si muovono i personaggi di questo testo pirandelliano che scardina le certezze dell’io. Vitangelo Moscarda (Gengè) è vittima dei giudizi altrui, da quelli estetici della moglie alle opinioni dei furbi collaboratori della banca che, alla morte del padre, si ritrova a dirigere. Il pesante conflitto tra la percezione che gli altri hanno di lui e il suo “sentire” scatena in Gengè meccanismi mentali che sconfineranno nella pazzia, unica arma per sopravvivere al pesante gioco delle contraddizioni di cui il mondo è inevitabile palcoscenico mentre il sottile artificio delle identità multiple, di cui egli è portavoce e simbolo, diventa visivo, concreto, tanto che la stessa unità fisica del personaggio viene scissa e superata.

Lo spettacolo sarà valutato da una Giuria qualificata e parteciperà al Gran Premio del Teatro Amatoriale Italiano la cui cerimonia di premiazione si svolgerà il 29 marzo 2020 al Teatro Comunale Grandinetti.

---Piccolo Borgo Antico è pronto per dare il meglio nella XVII Rassegna che a breve si svolgerà in una delle più belle location dell'isola di Lipari. Tantissime le novità di quest'anno. Ben 7 spettacoli con gli attori del Piccolo Borgo Antico, grandi classici e ritorni ben graditi dal nostro pubblico... Chi ricorda la messa in scena del Berretto a Sonagli e quell'attore pazzo che ci ha raccontato cosa si cela tra i compromessi taciti e forse necessari di un'ordinaria quotidianità?
Per darvi un piccolo anticipo saremo a San Calogero il 02/06/2018 alle h 18:30 in occasione del Made in Lipari e il 04/06/2018 alle h 20:30 nella Chiesa dell'Immacolata di fronte alla Cattedrale. Il secondo incontro è per il Piccolo Borgo Antico e le sue nuove leve un appuntamento importante, infatti, saranno tantissimi i giovani coinvolti. Sul nostro palco possiamo mettere in scena scorci di finzione o realtà, ma nel nostro piccolo tutti possiamo essere il cambiamento, l'alternativa e portatori di altri valori.

Ufficio Pubbliche Relazioni Piccolo Borgo Antico

 

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