di Pina Cincotta Mandarano
Io ho visto nascere e crescere Bartolino Leone, la stessa Panarea è sempre stata felice di ospitarlo. Ho seguito il suo percorso giornalistico in tutte le sue esperienze. Ha dato voce a tutti e tutti con lui sono diventati personaggi di questa comunità eoliana. Bartolino dal taccuino al microfono cresciuto giornalmente come cane di guardia non contro la politica ma per una politica migliore. Conoscere Bartolino e vivere nel Notiziario delle Eolie é un grande onore. A chiusura dell’estate possiamo anche dire che i 3 eventi organizzati dal nostro Notiziario sono stati sempre la parte più emozionante dell’estate. Costruiti dal niente con niente hanno dato tanto. Scusate tantissimo. Grazie Bartolino, eroe giornalistico dei nostri giorni. Ormai sei uno fra i più originali direttori di testate d’Italia.
ARTICOLO RILANCIATO DAL SITO "AMAPANAREA.IT"
18/09/2018 |
Il Parere di Pina: grazie Bartolino, eroe giornalistico dei nostri giorni
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INDETTA RACCOLTA DI DENARO PER LA CHIESA DI SAN PIETRO. APPELLO DEL PARROCO GIOVANNI LONGO
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI
=== primi piatti ===
PASTA CON FINOCCHIETTI
Preparazione: lessare i finocchietti di campagna, strizzarli e sminuzzarli. In un tegame riscaldare un po’ d’olio e sciogliervi dei filetti di acciuga sotto sale, aggiungere i finocchietti e qualche cucchiaio dell’acqua di cottura. Lasciare cuocere per dieci minuti aggiungendo del sale se necessario. Intanto, nell’acqua di cottura della verdura lessate gli spaghetti. In un tegamino a parte ben riscaldato mettere insieme un filo d’olio e qualche cucchiaiata di mollica, rimestando continuamente fino a doratura della mollica. A cottura ultimata della pasta, scolarla e condirla abbondantemente. La mollica abbrustolita va servita sul piatto… a mo’ di parmigiano.
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Dal porto di Panarea sbarcare le novità di giornata, a parte il tipo di pesce in offerta, qualche valigia smarrita e chi sono gli ultimi arrivati. La stagione che chiude è stata ricca ma ci sono i soliti lamentosi che dicono diversamente. Ci sarà un motivo. Non sono le granite che danno il polso della situazione. Sono i pernottamenti che comandano e le casse dei negozi che vendono lo stile Panarea. Il resto sono i dati manipolati a piacimento in funzione di cosa si vuole dire e far credere.
=== pesce ===
INSALATA DI PESCE STOCCO
Ingredienti: 500 g. di pesce stocco, 100 g. di capperi, due tazzine da caffè di olio, succo di due limoni, un pizzico di origano, una costa di sedano a pezzettini, sale.
Preparazione: scottare alla griglia il pesce già ammollato, tagliare a pezzettini e servire dopo aver ben mescolato tutto insieme con l'olio, il sale, il succo di limone, i capperi, l'origano e il sedano.
A Panarea si dice che il bello viene adesso. Quando gli abitanti rallentano il lavoro ed iniziano ad incontrarsi per le viuzze con ancora il sapore dell’estate. Gli isolani ormai si dividono in due categorie. Chi si ama e chi si odia. Non esiste il mondo di mezzo locale. Il mondo di mezzo è fatto dagli intrusi dell’ultimo momento che con le chiacchiere cercano di scavalcare i passaggi tecnici con i quali abbiamo sempre costruito la protezione e la difesa dell’isola per conservarla bella e non dannata. Se non è così alzate una mano e io posso cedere la parola.
=== secondi piatti ===
COTECHINO CON FAGIOLI
Ingredienti: 800 gr. di cotechino, ½ bicchiere di olio, 50gr. di pancetta, 1 carota, 2 cipolle, 1 scatola di fagioli già lessati, sale e pepe.
Preparazione: far cuocere il cotechino in acqua bollente per un’ora e mezza, poi tagliarlo a fette e metterlo in un tegame con l’olio, pancetta a dadini, carota e cipolle a pezzettini, coprire e lasciare stufare per 10 minuti. Togliere i fagioli dalla scatola, lavare e versare in tegame, mettere sale, il pepe e cuocere per altri cinque minuti.
Quando il mio telefono squilla generalmente o sono prenotazioni o suggerimenti per i nuovi pezzi per il Notiziario. Bene mi hanno detto che in questi giorni il principe dei numeri di Lipari, Angelo Sidoti, si è ampiamente e tecnicamente occupato dei soldi sulla tassa di sbarco. La pensiamo allo stesso modo. Io da 2 mesi ho messo il problema nei miei pensieri scrivendolo in vari modi. Se poi c'è chi continua a fare il sordo vuol dire che pensa ad altri "sordi"...
=== pesce ===
PALOMBACCI NELLA SALSA
Ingredienti (4 persone): Due palombacci, 800 gr. Di pomodori perlati, mezzo bicchiere d’olio d’oliva, un mazzetto di prezzemolo, 2 spicchi d’aglio, 3 cucchiaiate di farina, pezzetto di peperoncino, sale e pepe nero q.b.
Preparazione: tagliare a fette dello spessore di quasi un centimetro, i palombacci, lavarli, asciugarli e infarinarli. In una padella larga, mettere a rosolare nell’olio i due spicchi di aglio schiacciati e, dopo, le fette dei palombacci da tutti i lati. Toglierli dalla padella e sistemarli su un piatto. Mettere nella padella i pomodori pelati, schiacciati con la forchetta, insaporirli di sale e peperoncino e lasciar cuocere per qualche minuto. Rimettere in padella le fette dei palombacci rosolate e lasciare cuocere per 6 minuti. Girarle e cospargerle di prezzemolo.
L’agonia dell’ospedale di Lipari arriva fino a Panarea con una forza d’urto come una di quelle onde giganti che ammiriamo e combattiamo d’inverno. Il geom. Aldo Natoli dice di prendere un pullman e andare a Palermo. Io dico se non basta anche un aliscafo o una nave. Noi dobbiamo riportare l’ospedale come quello che c’era ai tempi del dr. Spadaro. Che se stavi male, con lui stavi bene. Il dr. Spadaro era ancora più bravo nel riuscire ad ottenere quello che serviva all’ospedale sia in termini di personale che di materiale. Magari portava voti al politico di turno ma all’ospedale non mancava niente e gli eoliani non si lamentavano e vivevano tranquilli, sereni e curati. E si nasceva pure!
=== dolci-dessert ===
SFINCI DI RISU (FRITTELLE DI RISO)
Ingredienti : 1 kg. di riso, 0,500 l. di latte, 400 gr. di zucchero, facoltativo cannella e miele a fine cottura.
Preparazione: si fa cuocere il riso la sera precedente in modo tale da venire una pasta omogenea. L’indomani si impasta con il latte e lo zucchero, quindi si friggono in olio bollente prendendo il composto a cucchiaiate. Appena fredde, spolverizzarle con zucchero e cannella o passarli nel miele precedentemente fuso.
Anche a Panarea, sempre più spesso, sono costretta a parlare in italiano e non nel nostro tipico dialetto che gli stessi abitanti dell’isola iniziano a non conoscere. Il dialetto fa parte della nostra cultura come la nostra cucina. Mi dicono che esiste una scuola di Dialettologia. Allora andiamo a lezione anche per ricordare come si scrive nel nostro dialetto. Può servire ai futuri poeti e scrittori di testi per canzoni sempre in dialetto eoliano. La nostra tradizione, la nostra lingua, i nostri suoni non per fare notizia ma anche per dare notizia. “Avanti a cussì, carusi bieddi”!
=== altro ===
SALSA PER ARROSTI
Ingredienti: due foglie di menta, una tazzina da caffè di aceto di vino, due tazzine di olio, un pizzico di sale e pepe.
Preparazione: sbattete tutto insieme e versate sul tacchino già cotto.
Panarea di qua e Panarea di la. Panarea di sopra e Panarea di sotto. Panarea di dentro e Panarea di fuori. Quante Panarea. A ciascuno la sua Panarea. Figlia, madre e sorella. Una pietra per tutti anche da portare via per ricordo ma anche da mettere dentro l’elastico di una fionda e tirarle letteralmente a tutti quei politici che contiunano a dire che Panarea ha la fortuna di essere la piu bella e non ha bisogno di niente. Questo perché quando si fa qualche cosa si sbaglia sempre. Questo è vero, purtroppo.
=== antipasti ===
BURRO AL LIMONE ARANCIO E MANDARINO (Da spalmare sul pane abbrustolito o pesce)
Ingredienti (per 4 persone): 150 gr. di burro, 1 limone, 1 arancia, 1 mandarino, ½ peperoncino, 20 foglie di menta, 1 bergamotto.
Preparazione: Lavare bene gli agrumi ed asciugarli. Dividere a metà il limone, l’ arancia, il mandarino, spremerli e filtrare il succo. Spezzare il peperoncino e tritare la menta. Mettere in una ciotola il succo degli agrumi e la loro buccia grattugiata ed aggiungere quella del bergamotto, il peperoncino e la menta, poi salare leggermente. Aggiungere il burro, lavorarlo con un cucchiaio di legno sino a renderlo cremoso. Coprire e mettere in frigo per due ore prima di utilizzarlo.
Ormai anche Panarea si sottopone all'esame della critica. Pochi affrontano la realtà di come stanno le cose. Molti fanno finta di non vedere per rispettare il detto: " occhi con vidi e cori con doli". Questa é per la vergogna. La polvere non si nasconde sotto i tappeti. Prima si raccoglie, poi si mostra ed infine si cerca il contenitore giusto per sistemarla. Poi viene il discorso degli odori. Non é una questione di vento ma di orientamento verso quella parte politica che ha continuato ad addomesticare i clienti-elettori a votare con il naso turato e gli occhi bendati. Quasi un gioco come mosca cieca.
=== pesce ===
TONNO CON LA CIPOLLA
Ingredienti per 4 persone: 800 gr tonno, 4 cipolle, 1 cucchiaio di capperi, 1 ciuffo di menta, 1 bicchiere di olio di oliva, mezzo bicchiere di aceto, un po’ di farina, sale e pepe q.b.
Preparazione: Tagliare il tonno a fettine e metterle per un’ora in acqua e sale, scolarle, passarle nella farina, friggerle con mezzo bicchiere d’olio. Affettare la cipolla sottile e friggerla nel rimanente olio. Appena dorata, aggiungervi i capperi, il pepe, la menta e l’aceto; mescolare e versare il tutto sopra le fettine di tonno. Sistemarle in un piatto da portata e servire anche freddo.
Se dire bugie non é reato, i nostri politici possono mangiare e dormire tranquillamente. Nella mia vita mi sono sempre mantenuta in contatto con ogni genere di persone, di ogni ceto sociale e ne ho sentito di tutti i colori. Le frasi più colorite sono venute fuori quando si tocca il tasto politico e si parla dei ruoli che ricoprono e di cosa combinano. Allora si scopre che il più bravo é come Pinocchio e il più onesto “avi a rugna”. Basta fare un semplice giro a Panarea. L’isola non ha mai chiesto un teatro.
=== antipasti ===
CROSTINI ALLE VONGOLE
Ingredienti (per 8 persone): 1 Kg. di vongole, olio extravergine d’oliva, 2 spicchi d’ aglio tritati, 1 spicchio intero, 100 ml di vino bianco secco, 3 cucchiai di prezzemolo tritato, 2 peperoncini rossi sbriciolati, pomodorini a pezzetti, 16 fette di pagnotta casereccia tostate, sale.
Preparazione: in una padella fare rosolare 3 cucchiai di olio, le vongole e lo spicchio d’ aglio intero. Quando l’ olio frigge versare il vino e far cuocere 5-7 minuti. Spegnere il fornello e sgusciare ¾ di vongole. Nella stessa padella aggiungere altro olio e l’ aglio tritato, il prezzemolo e il peperoncino. Cuocere 2-3 minuti. Unire i pomodorini e aggiungere le vongole all’ ultimo minuto. Tostare il pane e distribuirvi sopra la salsa di vongole con qualche vongola col guscio.
Panarea è epicentrica alle vacanze italiane. Nessuna isola, come questa, gode di tale posizionamento naturale e geografico. Panarea è sulla rotta di tutto meno che su quella propria. Il trattamento politico culturale che deriva dalla situazione ottimale è spesso mischiato al buonismo di alcuni suoi abitanti e soprattutto di quelli succubi all’osservanza scambiata per padronanza. Così l’isola paga il suo alto prezzo con un silenzio molto siculo e meno eoliano.
=== pesce ===
BACCALA’ FRITTO IN UMIDO
Preparazione: spellate, tagliare a pezzi regolari il baccalà, spinatelo più che potete, passatelo nella farina, poi nell’uovo sbattuto e friggetelo nell’olio.
Preparate come quantità e come procedimento il sugo per il baccalà in umido. Mettete il baccalà fritto nel sugo e fatelo insaporire per qualche minuto
Oggi ho voluto accendere una candela al mio Santo segreto. Per scampato pericolo. Abbiamo trascorso l'estate senza speciali all'erta anche se il cuore ha palpitato fino alla fine. I Carabinieri hanno svolto un ruolo fondamentale anche in fase di prevenzione raccogliendo sempre i miei applausi. Panarea é diventata l'isola dei doppi silenzi quando non c'é fracasso, da non confondere con quello che produco io che è altra cosa.
=== primi piatti ===
Zuppa di scorfano
Per preparare questa zuppa occorrono un kg di scorfani freschissimi e squamati. In olio d’oliva (circa 2 cucchiai) fate soffriggere due spicchi d’aglio interi che toglierete appena accennano a imbiondire. Aggiungete due pomodori maturi privi di semi e tagliati a piccoli pezzi. Lasciate insaporire e poi unite il pesce. Giratelo due o tre volte, poi versate un bicchiere di vino bianco secco che lascerete evaporare per metà. Condite con sale e un pizzico di peperoncino rosso, quindi aggiungete due litri circa di acqua calda e, a fuoco lento, portate a cottura il pesce. Toglietelo dal brodo, nettatelo di testa, coda, pinne e lische. Riducetelo a piccoli pezzi e riversatelo nel brodo. Tostate delle larghe fette di pane, possibilmente integrale, con le quali coprirete il fondo dello scodelle dopo averle aromatizzate all’aglio. Versate il brodo nelle scodelle e completate con prezzemolo tritato
La cara isola di Panarea ha trascorso la sua estate senza infamia e senza lode. Con pochi grandi personaggi del mondo Vip e tanti pendolari del mondo di mezzo. Scaricati al porto e recuperati dopo qualche ora. Diciamo che questo turismo fisicamente non fa male a nessuno e giova ai tanti vaporetti e vaporoni. Ma non si può fare del razzismo turistico. Bisogna creare almeno nel mese d’agosto, per il bene di tutti, un sbarco programmato. E’ una necessità anche per la sicurezza. Del benessere ne parliamo la prossima volta.
=== pesce ===
COTOLETTE DI PESCE SPADA
Ingredienti: 6 fette di pesce spada, 2 uova, 400 gr. di pangrattato, prezzemolo, un limone, olio, sale. Preparazione:: passate le fette di pesce spada nell’uovo battuto a cui avrete aggiunto il prezzemolo sminuzzato e il sale, quindi nel pangrattato e friggete in olio bollente. Ponete in un piatto e spruzzate con succo di limone.
La gente sbarca giornalmente come fiume in piena anche a Panarea. Qui dicono come gregge. Non si sbagliano. Ciascuno di questi pendolari del turismo ha la sua bella borsetta di plastica piena di tutto. Come tradizione insegna. Ma dove vanno questi finti marinai per qualche ora di Panarea? Cercano orge di sole e di mare in questa isola che mal li sopporta. Ma questi sbarchi perpetui servono al Comune di Lipari. Noi di Panarea diciamo speriamo che la tassa di sbarco venga incassata tutta. Perché dove finisce questo incasso non si sa ancora. Sarà virtuale? Fuori le cifre se non vengono oscurate per la privacy...
=== primi piatti ===
GNOCCHI DI PATATE E MELANZANE
Ingredienti: Kg. 1,200 di patate, kg. 1,200 di melanzane, gr. 500 di farina, sale quanto basta.
Preparazione: lessate le melanzane a vapore senza la buccia e mettetele a scolare per togliere l’eccesso di acqua; lessate le patate, pelatele e passatele al setaccio. Unite alla purea le melanzane, la farina e il sale (non aggiungete acqua). Lavorate bene l’impasto e fatelo riposare per trenta minuti. Trascorso il tempo, potete ricavare gli gnocchi della misura e forma desiderata, che farete lessare in acqua lessata. Condite a piacere, con salsa di pomodoro o burro fuso, foglie di salvia e abbondante parmigiano.
Quando a Panarea arrivano i controlli in molti sono contenti. La salute va protetta in tutti i modi. Vanno controllati i privati ma anche i servizi pubblici. A regola d'arte. A Panarea in modo particolare perché è un'isola molto particolare che non deve essere usa e getta ma usa e cura. Cercate il mostro con le sue lingue di fuoco e si capirà cosa brucia mi dicono in tanti. Ma se il mostro è in bella mostra che bisogno c’è di cercarlo. E’ un punto…d’arrivo. Si vede e si sente.
=== primi piatti ===
‘A PAST’ASCIUTTA DU’ ZZE’ ‘NZULU (LA PASTASCIUTTA DELLO ZIO VINCENZO)
Ingredienti: 600gr. di rigatoni, 100 gr. di pomodoro conservato sott’olio, peperoncino rosso q.b., 400 gr. di broccoletti verdi lessati al dente e tagliati a pezzettini utilizzando foglioline tenere, rametti teneri e “giummiddi” non sbocciati, pane grattugiato abbrustolito scuro q.b., prezzemolo tritato q.b., 100 gr. di polpa di olive nere tagliate a pezzettini.
Preparazione: scaldare in padella con olio caldo il pomodoro secco, l’aglio e i filetti d’acciughe. Aggiungere i broccoletti e mescolare condendo il tutto con peperoncino rosso. A parte cuocere al dente la pasta ed insaporirla con l’intingolo ottenuto. Servirla in piatti caldi e condirli a tavola, con la mollica di pane abbrustolita, il prezzemolo tritato e la polpa delle olive nere.
Fra elicotteri per interventi sanitari, ambulanze senza condizionatori che trasportano gli ammalati verso gli ospedali di Messina, c'è l'ospedale di Lipari sfruttato e privato delle energie umane che dovrebbero garantire la buona sanità in perfetta regola con la legge. Per sopperire a questa precarietà perché lo Stato non lascia ancorata in queste isole una nave ospedale militare? Possibile che nessun politico eoliano si sia mai preoccupato e cercato soluzioni alternative che farebbero sentire più sicuri isolani e turisti? Non possiamo andare avanti a colpi di miracoli.
=== antipasti ===
BURRO AL FORMAGGIO MANDORLE E PISTACCHI (Da spalmare sulle tartine)
Ingredienti (per 4 persone, 20 minuti + 2 ore di riposo): 100 gr. di burro, 100gr. di brio o formaggio molle, 15 mandorle, 15 pistacchi, 1 rametto di timo.
Preparazione: togliere il burro e il formaggio 2 ore prima dal frigorifero. Mettere il burro in una terrina e coprirlo. Tagliare il formaggio e trasferirlo in un’ altra terrina. Scottare le mandorle in modo da togliere la pellicina, sgusciare i pistacchi e pulire i rametti di timo. Lavorare il formaggio e aggiungere il trito di mandorle pistacchi e timo, continuare a lavorare per 10 minuti. Unire il burro morbido alla crema di formaggio ottenuta. Lavorare fino ad avere un burro cremoso da spalmare.
Tutti i giorni oltre al rosario, ho il mio appuntamento con la cucina, il Notiziario e Bartolino, il giornalista di tutti e per tutti. Devo dire che questi appuntamenti non mi rubano tempo, anzi mi allungano la giornata e mi fanno sentire Panarea non solo bella ma anche l’isola buona, quasi santa. Basta che non si parli del diavolo della politica e del fratello mostro spessissimo presente dove non dovrebbe. E’ la mia vita che vive dentro di me mentre una parte del mondo tira fuori la propria anima nel modo meno nutriente per la collettività.
=== secondi piatti ===
POLPETTE DI POLLO O TACCHINO
Ingredienti: 1 petto di pollo tritato, 2 uova, 1 spicchio d'aglio, succo di limone, prezzemolo tritato, menta essiccata, 60 gr di parmigiano, sale, olio per friggere
Preparazione: incorporate nel tritato la mollica, i formaggi, le uova, aglio tritato e tutti gli ingredienti. Formate le polpette e friggetele in olio bollente. Potete farle anche al sugo: soffriggete una cipolla tritata in olio d'oliva, mettete le polpette fritte e la salsa di pomodoro, sale e qualche foglia di basilico.
Giornalmente vengono a trovarmi sempre più persone. Quasi tutte, dopo avermi salutato ed essersi informati su come passo le giornate mi dicono: "sai Pina, mi hai letto nel pensiero. Quello che hai scritto volevo suggerirtelo". Dico io, Panarea é quello che é. Grande o piccola quanto basta. Tutto é sotto gli occhi di tutti. Tranne dei nostri amministratori che masticano amaro ma digeriscono tutto. Anche le pietre.
=== antipasti ===
BURRO AL LIMONE ARANCIO E MANDARINO (Da spalmare sul pane abbrustolito o pesce)
Ingredienti (per 4 persone): 150 gr. di burro, 1 limone, 1 arancia, 1 mandarino, ½ peperoncino, 20 foglie di menta, 1 bergamotto.
Preparazione: Lavare bene gli agrumi ed asciugarli. Dividere a metà il limone, l’ arancia, il mandarino, spremerli e filtrare il succo. Spezzare il peperoncino e tritare la menta. Mettere in una ciotola il succo degli agrumi e la loro buccia grattugiata ed aggiungere quella del bergamotto, il peperoncino e la menta, poi salare leggermente. Aggiungere il burro, lavorarlo con un cucchiaio di legno sino a renderlo cremoso. Coprire e mettere in frigo per due ore prima di utilizzarlo.
Si vede che agosto è finito. La gente non mi chiede più cosa si mangia ma che partita di calcio c’é. Anche Panarea impazzisce per lo spettacolo del pallone. Il mangiare viene dopo. Poi da quando il signore della tv mondiale ha festeggiato la figlia su questo scoglio portandosi e riportandosi dietro le poltrone, la gente ha capito come col pallone si guadagnano i soldi anche senza essere calciatori. Un modo per dire che i calci bisogno saperli dare anche a Panarea che può sempre dire: da Berlusconi a Murdoch.
=== primi piatti ===
RISO AI SETTE SAPORI
Ingredienti: riso, mezza cipolla, una carote, 200 gr di mozzarella, 200 gr di carne tritata, un dado o brodo naturale vegetale, formaggio grattuggiato, salsa
Preparazione: soffriggere con l'olio la cipolla e la carota tagliate sottili, si aggiunge la carne tritata con un po'di salsina e far soffriggere. Da parte si mette il riso ed il dado sciolto, sotto al riso si aggiunge la salsa, la mozzarella ed il formaggio grattuggiato.
Annunci di case in vendita a Panarea ci sono sempre stati. Ma sapere che uno di questi contiene un ribasso del 71,4%, lascia molto sbalorditi. L’immobile è composto da: casa indipendente su diversi livelli, due camere e terrazzo al livello principale, altra camera a livello solarium molto panoramica, magazzino a livello strada, circa 70 mq interni e circa 40 mq terrazzi coperti e 30 mq solarium, incluso giardinetto. Località Drautto. Prezzo euro 350.000,00. E’ un affare per chi vende o per chi compra? Il prezzo è giusto? Con queste domande tocchiamo il polso all’isola che vanta un valore fuori da ogni mercato parametrabile.
=== dolci-dessert ===
TORTA DEI MINNULI
Ingredienti: Mandorle gr.300, zucchero gr. 200, 5 uova.
Preparazione: si spellano le mandorle e si tritano finissime. A parte sbattere le uova con lo zucchero indi mescolarvi le mandorle e, volendo, della marmellata a piccoli dadetti. Mettere nella teglia precedentemente unta di sugna e spolverizzata di farina ed infornare a fuoco moderato (200 gradi circa).
Panarea l’isola dei camion e delle ruspe d‘agosto. Ma anche del silenzio lungo e vero. Silenzio interrotto da improvvisi fracassi con la melodia del mistero. C’è un movimento molto caldo. A Drautto si parla e a Drautto si ascolta, riferisce chi dorme come i ciclopi. Con un occhio dopo aver mangiato frettolosamente un piatto di pasta non condita. Che dobbiamo fare? Aspettiamo, anche se sappiamo tutto di questi ultimi 50 anni ai quali abbiamo dedicato la forza della nostra vita.
=== pesce ===
INSALATA DI PESCE STOCCO
Ingredienti: 500 g. di pesce stocco, 100 g. di capperi, due tazzine da caffè di olio, succo di due limoni, un pizzico di origano, una costa di sedano a pezzettini, sale.
Preparazione: scottare alla griglia il pesce già ammollato, tagliare a pezzettini e servire dopo aver ben mescolato tutto insieme con l'olio, il sale, il succo di limone, i capperi, l'origano e il sedano.
Ho la sensazione che il sole della mia gioventù fosse più umano. Ma forse erano altri tempi, altro fisico e altri occhi. Ma quando si diceva che il sole spuntava per tutti era vero. Era un sole più democratico, più popolare, più libero di scegliere la posizione migliore. Oggi il sole é per i furbetti della politica quelli che cercano sempre di portare più ombra a casa degli altri senza sapere che tutti vogliono il sole, quello giusto e umanamente diviso raggio per raggio.
=== pesce ===
SEPPIE E CARCIOFI
Ingredienti: 1 kg di seppie, 6 carciofi, prezzemolo, olio, sale, pepe, pomodori
Preparazione: si puliscono le seppie e si tagliano a pezzetti, si puliscono i carciofi e si tagliano a fettine non troppo sottili. Si mettono a cuocere le seppie con i pomodori, pepe, sale, olio e prezzemolo senza acqua. Quando le seppie sono a metà cottura aggiungere i carciofi. Servire caldo.
L’uomo della televisione e della carta stampata mondiale è passato da Panarea. Ha lasciato impronte della sua ricchezza in ogni angolo senza apparire. Tutti lo hanno definito lo squalo ma io posso dire che è una cernia bianca per come ama Panarea perché ogni occasione è buona per lui che adora tornarci. Ha i suoi punti di riferimento, i suoi ricordi e qualche altra passione che nessuno conosce ancora. Il signor Murdoch è un grande del mondo anche lui fa comunicazione pur apparendo il meno possibile.
=== secondi piatti ===
PAPI’ CHINU (tacchino farcito)
Ingredienti: 1,5 kg. di cosce di tacchino, gr. 150 di pancetta, 6 spicchi di aglio, un mazzetto di prezzemolo, gr. di burro, un rametto di rosmarino, sale e pepe.
Preparazione: Dividete il tacchino in sei pezzi, lavateli, asciugateli bene e con un coltello a punta fate in ciascuno un taglio profondo, farcite con la pancetta a listarelle, uno spicchio d’aglio, un rametto di prezzemolo, un pizzico di sale e pepe e chiudete con uno stecchino. In una teglia unta di burro sistemate i pezzetti di tacchino, aggiungete un poco d’acqua, sale e pepe, un rametto di rosmarino e riccioli di burro. Mettete nel forno già a temperatura alta; togliete, quando le cosce saranno ben cotte e di un bel colore dorato.
Anche Panarea ha i suoi giovani che amano l’isola ma non i fatti che avvengono. Sono presenzialisti nella bellezza e assenteisti nella vita sociale e comunale. Cresciuti con la fretta degli studi e la voglia della cultura, spesso sono i veri pendolari dei libri e della scuola. I giovani di Panarea sono sempre più europei e meno eoliani anche se portano le isole appese al collo con le striscioline di pelle che ancora odorano della pelle dei nonni. Grandi pionieri del turismo eoliano.
=== pesce ===
TRIGGHI O’ ROSMARINU (TRIGLIE AL ROSMARINO)
Ingredienti per 4 persone: 750 gr di triglie, rosmarino, sale, pepe, olio, succo di limone.
Preparazione:Togliete alle triglie la lisca centrale e mettete all’interno qualche rametto di rosmarino, il sale e il pepe. Adagiatele in una teglia unta di olio, versate dell’altro olio sulle triglie. Cuocetele a fuoco basso, girandole con delicatezza. Prima di servire, spruzzatele con succo di limone.
Anche a Panarea si dice “cu paga avanti, mancia u pisci fitusu”. Questo avviene anche per la fiducia data ai politici. Si prendono il voto e chi si è visto, si è visto. Dimostrate che non è cosi. Io desidererei pagare le tasse dopo la prestazione dei servizi ed in funzione di quello che ricevo. Anche per la tassa di sbarco dei pendolari farei pagare ai trasportatori anticipatamente e non quando è finita la stagione. Non è che tutto puzza di bruciato. Brucia proprio a parere non solo mio.
=== secondi piatti ===
FRITTATA CON RICOTTA
Ingredienti: 400 gr. di ricotta, 5 uova, sale e pepe, olio.
Preparazione: in una padella versare poco olio e sistemare la ricotta tagliata a fette e farla dorare da tutte e due le parti. Sbattete le uova con una forchetta, aggiungere sale, pepe e versare sulla ricotta.
Quando la frittata sarà rassodata da una parte, con l’aiuto di un coperchio, rigirarla e fare cuocere anche dall’altra parte.
Panarea vive ancora del suo passato, della sua atmosfera unica, delle sue ginestre in fiore. Ultimamente lo chic dell'isola é il tappeto verde steso al porto. Non per accogliere i turisti, ma per quello che chi vive l'isola produce. Quasi una dogana che sdogana con i suoi odori mai piacevoli chi parte e chi arriva. Che si vuole. Così é deciso dalla giunta municipale di Lipari. La prima fila appartiene al caro e costoso, sotto ogni aspetto, mostro. Senza differenza fra radical chic e chic radicati. Ogni bellezza ha il suo prezzo. Quello del tappeto verde e dei suoi utilizzatori é il primo.
=== secondi piatti ===
CAPRETTO ALLE OLIVE
Ingredienti (4-6 persone): 1 Kg di capretto a pezzi, 3 dl di vino rosso, 3 cucchiai di olio extra-vergine d’ oliva, 200 gr. di olive nere snocciolate e tagliate in 4 pezzi, sale e pepe.
Preparazione: adagiare i pezzi di capretto in un recipiente di coccio, irrorarli con l’ olio, salare, pepare e distribuirvi sopra le olive. Cuocere nel forno a 180-200 gradi per un’ ora o poco meno rigirando ogni tanto i pezzi e bagnandoli con il vino.
Ogni isola ha il suo Santo. Ma San Bartolomeo è il Santo di tutte le isole. Un Santo buono che sa fare di tutto e per tutti. Quasi nessuno come Lui. Per questo merita tutte queste feste religiose e gioiose. A San Bartolomeo non si può rimproverare nulla. Sempre a disposizione. Qualche volta gli è stato chiesto di fare un miracolo politico. Giusto quello di far capire, fra una preghiera e l’altra, che ci sono cose che la politica della propria “parrocchia” non vede o fa finta di non vedere. Ma i miracoli, devono sapere tutti, appartengono ad altro genere di voti e di votati. W San Bartolomeo e tanti auguri al nostro Bartolino che non fa miracoli ma scrive e lascia scrivere cose miracolose.
=== altro ===
PATATI DA MAMMA (patate della mamma)
Ingredienti: kg. 1 di patate, 3 uova, abbondante parmigiano grattugiato, olio di oliva.
Preparazione: Le patate crude a pezzetti irregolari si fanno lievemente soffriggere con olio di oliva, quindi si aggiunge acqua calda e si lasciano cuocere a fuoco moderato. Quando l’acqua è evaporata, si aggiungono parmigiano grattugiato e uova sode a pezzettini e un altro po’ d’olio, se necessario. Salare, mescolare e togliere dal fuoco.
Panarea ha i suoi sacchi neri belli, odoranti e gocciolanti. Manca solo l’uomo nero. Ma forse c’è anche lui. Così piano-piano siamo arrivati verso la fine d’agosto e aspettiamo l’arrosto. Tanto per fare rima. Tanto cosa doveva esserci non c’è. Cosa doveva riempire è mancato ed ancora tutto è andato bene. Questo vuol dire che dalle nostre tasse si può tranquillamente dedurre ogni spesa che il Comune ci chiede come tassa e di cui noi non usufruiamo perché inutile. Gli eoliani forse quando sono toccati nel portafoglio riescono ad essere cattivi ma per colpa degli altri che alla fine sono quelli che provocano l’evasione.
=== altro ===
ACQUA DI MANDARINO
Ingredienti: 6 mandarini.
Preparazione: togliete la buccia dei mandarini (fatelo con un coltellino per non prendere la parte bianca) e fatela bollire in mezzo litro di acqua.
Un mio cliente francese, ricco anzi ricchissimo, mi chiama sempre in disparte e mi dice che a Panarea l’uomo è felice quando vive da isolano. Non da moderno isolano ma da isolano antico. Allora lo prendo da parte e gli racconto di barche a remi e “pani caliatu” a colazione con una ventina di fichi d’India alle 5 del mattino, di una bella zappata di terreno e poi un pre-pranzo a base di patate bollite e pisci stocco col prezzemolino sopra. Un bicchiere di vino rosso e uno “sgangu di raggina” appena raccolto intorno alle 10. Appena finisco mi dice “oui” e mi bacia le mani. Un gesto antico anche questo.
=== antipasti ===
BROCCOLI FRITTI
Ingredienti: Broccoli kg 1.500 circa, acciughe sott'olio gr 100, uova 2, farina gr 200 circa, pangrattato gr 200 circa, olio, sale.
Preparazione: Tagliate i broccoli a fiocchetti, scottateli appena in acqua bollente e scolateli. In mezzo ad ogni fiore intrecciate una mezza acciuga; passateli quindi nella farina, uovo e pangrattato e friggete.
Panarea anche senza le sue ali è sempre riuscita a volare e sorvolare guardando in avanti e mai sotto. Oggi si vola o sorvola meno e si vede benissimo cosa c’è sotto. Non una terra dei fuochi ma dei fuochi in terra dove si brucia senza dire cosa. A volte si brucia l’anima. Altre cose non vengono e non si possono portare via. Un via-vai che non sia arresta. A Panarea le formiche sono di casa, per mare e per terra. Belle da vedere quando si vedono, ma non sempre si vedono ed allora iniziano i guai.
=== secondi piatti ===
TACCHINO AL FORNO
Ingredienti: una coscia di tacchino, sale a piacere, due foglie di salvia, un rametto di rosmarino, un cucchiaio di strutto.
Preparazione: mettere tutto in una teglia unta con strutto di maiale e cuocere per circa un'ora inizialmente a 180 gradi e poi a 150 gradi.
A Panarea abbiamo giornalmente il pienone di pendolari. Sembrano foreste di canne vaganti senza meta e senza sapere dove spendere qualche 10 euro di bibita mentre guardano in modo industrializzato i prodotti in vendita nei negozietti tipici che piano piano si stanno trasformando per i gusti dei pendolari. Ufficializzare il pendolarismo a Panarea vuol dire riempire solo le casse del comune che si tiene il cassetto chiuso per gli incassi della tassa di sbarco. Sperando sempre che tutti i trasportatori non siano i furbetti dell’isoletta.
=== primi piatti ===
RISO AL LIMONE
Ingredienti: gr. 500 di riso, olio, un limone, prezzemolo, sale (facoltativo: aglio o cipolla, capperi, ruchetta, pepe o peperoncino).
Preparazione: Fate bollire il riso scolandolo al dente, quando sarà freddo conditelo con una salsetta fatta con olio, succo del limone e una grattatina della sua buccia, prezzemolo tritato, un po’ di peperoncino o pepe e un pizzico di sale. E’ possibile aggiungere, a chi piace, uno spicchio d’aglio tritato o della cipollina fresca, capperi e ruchetta.
Nel cuore d’agosto anche Panarea, invece di essere solamente ammirata, ammira. Come una massaia, nel negozio di frutta, sceglie cosa prendere da questo mondo turistico abbondante e confusionario.
Fra tanta gente si nota chi veramente è il turista ideale per l’isola più desiderata delle Eolie. Non in base alla carta di credito o ai rotoloni di soldi in tasca ma in base ai rifiuti che porta in mano a spasso per l’isola alla perenne ricerca di un cestino vuoto nel quale sbarazzarsi della carta del gelato o della carta oleata della pizza appena mangiata con bottiglietta di plastica al seguito. Dura la vita del turista ambientalista anche a Panarea.
=== primi piatti ===
SPAGHETTI DELL'ISOLANA
Ingredienti: 400 gr di spaghetti, una aragosta, 1 kg di pomodori pelati, basilico, una cipolla, 3 spicchi d'aglio, olio, sale, pepe
Preparazione: rosolare nell'olio la cipolla e l'aglio affettati. Unire i pelati, il basilico, il sale e il pepe. Bollire l'aragosta in acqua salata, farla raffreddare e liberarla dalla corazza. Tritare la carne e versarla nella salsa preparata prima. Lessare gli spaghetti nell'acqua di cottura dell'aragosta e condirli con la salsa
Mi dicono che è facilissimo fare il democristiano con la democrazia degli altri. Panarea è l’isola democratica per eccellenza. Ancora vive chi voleva disegnare sul molo lo scudo crociato in onore di Andreotti prima e Casini dopo. Ci fu una levata di scudi e una lavata di testa. Proprio nel mio locale due eccellenti democristiani eoliani vennero a pagare con 7 scudi scaduti. Una via di mezzo fra storia e storiella con la democrazia parlata e non applicata. Nel mio piccolo anch’io sono una emigrante, da Lipari mi sono trasferita a Panarea, per questo vivo l’iniziativa di Bartolino Leone con molta emozione.
=== primi piatti ===
MACCHERONI CON LE SARDE
Ingredienti per 4-6 persone: gr. 400 di maccheroncini rigati (o altra pasta corta), gr. 600 di sarde freschissime, una cipolla affettata sottilmente, la parte verde di tre finocchi teneri, quattro acciughe diliscate e ridotte in poltiglia, olio extravergine di oliva, una bustina di zafferano, gr. 50 di uvetta sultanina ammollata in acqua tiepida e poi strizzata, gr. 50 di pinoli, olio di semi per friggere, sale e pepe.
Preparazione: ecco un modo per rendere speciale la pastasciutta, insaporendola con un gustosissimo ragù di sarde, ottenuto mescolando magistralmente vari sapori otterrete quello che è forse il più famoso piatto siciliano.
Fate lessare per pochi minuti la parte verde dei finocchi in una casseruola con acqua bollente salata, poi scolateli e tritateli, tenendo da parte l’acqua di cottura.
Alle sarde tagliate la testa, la coda, le interiora e le lische. Fate quindi rosolare la cipolla in 8 cucchiai d’olio d’oliva. Appena inizierà ad imbiondire unite le acciughe ridotte in purea e fatele sciogliere con una forchetta. Inserite il trito di finocchi, l’uvetta ammollata, i pinoli e metà delle sarde. Mescolate il tutto con un cucchiaio di legno e schiacciate le sarde. Versate poi un mestolo di acqua nel quale avrete sciolto lo zafferano. Coprite la casseruola e fate cuocere per un quarto d’ora a fuoco basso, aggiungendo altra acqua calda se risulterà troppo asciutto. Appena prima di ritirare dal fuoco, regolate di sale e pepe. Nel frattempo fate friggere le altre sarde in una padella con olio di semi bollente.
Lessate al dente i maccheroncini nell’acqua di cottura dei finocchi e conditeli in una terrina con circa metà del ragù di sarde.
In una pirofila imburrata disponete uno strato di pastasciutta, uno di sarde fritte, un po’ di ragù, quindi pastasc… e così di seguito.
Mettete in forno a gratinare per un quarto d’ora e servite caldissimo.
A Panarea nessuno ci regala niente. Soprattutto a chi ha rispettato e rispetta le leggi abitative e commerciali. Noi di Panarea siamo uno stile di vita in una comunità che rischia di perdere anche i suoi pezzi migliori per stanchezza e per la mancanza delle presenze richieste, promesse e mai mantenute. Il Comune di Lipari è lontano, ha altro a cui pensare compresa la bella piscina zampillante di piazza Mazzini che continuano a chiamarla fontana dimenticandosi di metterci il cloro. Per risparmiare?
=== antipasti ===
CROSTINI ALLE VONGOLE
Ingredienti (per 8 persone): 1 Kg. di vongole, olio extravergine d’oliva, 2 spicchi d’ aglio tritati, 1 spicchio intero, 100 ml di vino bianco secco, 3 cucchiai di prezzemolo tritato, 2 peperoncini rossi sbriciolati, pomodorini a pezzetti, 16 fette di pagnotta casereccia tostate, sale.
Preparazione: in una padella fare rosolare 3 cucchiai di olio, le vongole e lo spicchio d’ aglio intero. Quando l’ olio frigge versare il vino e far cuocere 5-7 minuti. Spegnere il fornello e sgusciare ¾ di vongole. Nella stessa padella aggiungere altro olio e l’ aglio tritato, il prezzemolo e il peperoncino. Cuocere 2-3 minuti. Unire i pomodorini e aggiungere le vongole all’ ultimo minuto. Tostare il pane e distribuirvi sopra la salsa di vongole con qualche vongola col guscio.
Anche a Panarea sono giunti gli echi dell’intervista della signora Prefetta di Messina al nostro caro Notiziario. Come donna spero che riesca a venire a Panarea. Prima o poi. Magari in qualche giornata d’inverno con la nave o l’aliscafo e se non viaggiano magari con qualche elicottero. Così potrà capire come si vive da giovani o da vecchi isolani, potrà meglio capire e svegliare la politica locale, quella che dorme, quella che si deve vestire di fatti e spogliarsi di promesse che ancora riposano dentro le borse elettorali. La nostra certezza è pagare le tasse tutto l’anno e non avere i servizi che tutti gli italiani hanno, almeno sulla carta, tutto l’anno.
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI
=== primi piatti ===
BUDINO DI CAPELLINI
Ingredienti: 600 gr. di pasta “capellini”, 50 gr. di burro, 50 gr. di parmigiano, 100 gr. di prosciutto cotto, 200 gr. di tuma.
Preparazione: lessare in acqua leggermente salata i capellini, scolarli al dente e condirli con il burro ed il parmigiano, quindi disporli in uno stampo bene imburrato e cosparso di pangrattato. Fare un buco al centro e versarvi la tuma ed il prosciutto tagliati a pezzettini. Chiudere con altra pasta e porre in forno per 15 minuti circa.
Fra gli amici di Panarea e Pina c'è una P che ci unisce. Anch'io merito un "PinaPanarea" tutto attaccato o legato. Dipende sempre come si pronuncia. Anche alla francese suona bene. In molti mi vogliono bene, quando leggo i commenti su Pina, ho il cuore pieno di lacrime e di gioia. Sono felice di ringraziare tutti, ricordando sempre chi eravamo e come eravamo in questo scoglio bello e semplice che ci ha insegnato la caccia al tesoro. Certo indietro non si torna più ma col collo girato dobbiamo guardare al domani. Tutti.
Buon ferragosto!
=== primi piatti ===
TAGLIATELLE AL TONNO
Ingredienti per 4 persone: 400gr. di tagliatelle, 150 gr. di tonno sott’olio, 5 cucchiai di salsa di pomodoro, 3 acciughe sotto sale, prezzemolo tritato, aglio, sale, pepe, 6 cucchiai d’ olio d’oliva.
Preparazione: far dorare l’aglio nell’olio, aggiunger le acciughe ben lavate e deliscate facendole sciogliere mescolando. Unire il pomodoro e qualche cucchiaio d’ acqua, poi il tonno a pezzetti ed il prezzemolo. Far cuocere tutto per 10 minuti. Nel frattempo portare ad ebollizione una pentola d’acqua, salarla e mettere le tagliatelle. Quando sono pronte scolarle e condire con il sugo caldo.
Panarea è sempre stata la voglia di tutti. C’é chi mi dice di scrivere che è cullata dalle onde e chi vuole rimarcare che è la bella addormentata nel bosco. Io dico dimenticata da chi dovrebbe metterla continuamente sotto osservazione, tenerla sotto una cupola di vetro e non solamente sotto una cupola… Mi riportano che qualche coppola appare e scompare, tossisce e poi paga il caffè. Parte e ritorna, osserva in silenzio e guarda lontano.
=== pesce ===
CALAMARETTI AL VINO BIANCO
Ingredienti: 1 kg di calamaretti, 1 spicchio di aglio, 1 bicchiere di vino bianco secco, un ciuffo di prezzemolo, 1/2 limone, sale, pepe, peperoncino rosso, olio
Preparazione: lavare e pulire i calamaretti e farli sgocciolare, in una casseruola mettere una tazza di olio e l'aglio schiacciato togliendolo quando è fritto. Aggiungere i calamaretti e far cuocere. Quando è asciugato il liquido mettere poco per volta il vino e far cuocere per 15 o 20 minuti a seconda della grandezza. A cottura ultimata aggiungere il succo del mezzo limone e servire caldo.
La verità va detta sempre. Anche a Panarea. Al porto è vero che sbarca di tutto, è un centro commerciale a cielo aperto, una zona di smistamento rifiuti sempre più in arrivo e meno in partenza con la differenziata che sta a guardare. L’ultimo nuovo arrivato al porto è quel povero topo impaurito col pelo bagnato. Secondo me non è un locale ma è sbarcato da qualche barca. Aveva proprio l’aspetto del marinaio navigato. Mi fermo per non top…pare!
=== secondi piatti ===
VITIDDUZZU CHI CHIAPPIRI (VITELLO CON I CAPPERI)
Ingredienti: Fettine di vitello, olio, burro, 25 g. di capperi, una cipolla, farina bianca.
Preparazione: fate imbiondire il trito di cipolla in un tegame con metà olio e metà burro. Passate nella farina le fettine di vitello e friggerle. Aggiungete i capperi e fate insaporire per qualche minuto. Servite ben caldo.
Anche se in piena estate, da Lipari arrivano notizie disarmanti. Privati che vengono presi di mira ed altri che vengono eletti a RE ed ogni loro desiderio diventa ordine per tutti. Strade ad uso e consumo di chi detiene un titolo di proprietà che con l’uso continuativo pubblico è ormai una piazza naturale a tutti gli effetti di eoliani e turisti. Io mi sono anche cresciuta fra Caolino e San Calogero, un posto bello-bello, ma quanto era ed è bello. Oggi è ancora così. Il tempo si è fermato. Ma per quanto ancora? Copiare Panarea difendendo anche Lipari. Questo è il testamento. Servono eroi senza l’etichetta del prezzo.
=== primi piatti ===
VERMICELLI CON VONGOLE IN BIANCO
Ingredienti per 6 persone: gr. 600 vermicelli, kg. 1,5 di vongole ben pulite e strofinate con un coltellino, due spicchi d’aglio schiacciati, mezzo bicchiere di olio extravergine di oliva, uno spicchio di aglio tritato, prezzemolo, sale e pepe.
Preparazione: per far sì che le vongole depositino la sabbia, mettetele a bagno in una catinella con acqua molto salata. Poi lavatele molte volte sotto l’acqua corrente e strofinateli ancora con il coltellino. In una larga padella, con gli spicchi d’aglio e un po’ d’olio, versate le vongole. Lasciate rosolare a fuoco vivace in modo che aprano le valve. Spegnete il fuoco e staccate uno per uno i molluschi, tenendoli in una tazza, mentre invece il liquido di cottura va filtrato. In un’altra casseruola versate il rimanente olio e fatevi imbiondire l’aglio tritato. Versate le vongole, il loro liquido di cottura filtrato, il prezzemolo tritato, sale e pepe. Tenete per dieci minuti a fuoco basso (altrimenti le vongole si induriscono) e poi ritirate dal fuoco.
Con questa prelibata salsa di mare, condite i vermicelli lessati al dente .
Non vanno serviti con nessun tipo di formaggio.
Se volete un gusto ancor più saporito, potrete aggiungere del sugo di pomodoro fresco.
Panarea è una delle poche isole che non ha bisogno di grandi opere ma di piccoli pensieri settimanali o per essere pignoli giornalieri. La nostra isola è sulla bocca di tutti, di brava gente e di speculatori che tentano in tanti modi di acchiappare l’acchiappabile con la scusa di un buongiorno col sorriso migliore. Un certo movimento si avverte nel mercato immobiliare. Vedremo e penseremo.
=== primi piatti ===
SPAGHETTI CON I GAMBERI
Ingredienti per 6 persone: spaghetti gr.600, gamberi sgusciati gr.300, aglio 1 spicchio, prezzemolo un mazzetto, pomodoro maturo (o pelati) gr.500, mezza cipolla.
Preparazione: soffriggete in tegame la cipolla grattugiata con olio abbondante. Aggiungete il pomodoro spellato e senza semi e l’aglio intero(o a pezzetti se preferite). Non appena il pomodoro sarà appassito e bene insaporito versate nel tegame anche i gamberi sgusciati e ben puliti, condite con sale e pepe abbondante, lasciate qualche momento a fiamma viva rimescolando il pesce e smorzate poi il fuoco fino a cottura ultimata(venti minuti circa). A questo punto aggiungete il prezzemolo tritato finemente. Lessate gli spaghetti al dente e conditeli nella zuppiera rimescolando bene. Servite subito. Se i gamberi fossero molto grossi, sarà bene tagliarli a pezzetti prima di passarli in tegame.
A Panarea è risaputo che ho una passione sfrenata per Luca Cordero di Montezemolo. Da oltre 20 anni, puntualmente mi viene a trovare e visitare. Facciamo 4 chiacchiere benevole e ricordiamo un pezzo delle estati di una volta. Non ho mai avuto il coraggio di chiedergli perché indossa sempre maglie e camicie con le maniche lunghe. Giuro che prima o poi farò la domanda.
=== secondi piatti ===
VITIDDUZZU CHI CHIAPPIRI (VITELLO CON I CAPPERI)
Ingredienti: Fettine di vitello, olio, burro, 25 g. di capperi, una cipolla, farina bianca.
Preparazione: fate imbiondire il trito di cipolla in un tegame con metà olio e metà burro. Passate nella farina le fettine di vitello e friggerle. Aggiungete i capperi e fate insaporire per qualche minuto. Servite ben caldo.
Il nuovo Ministro alla Sanità conosce Panarea e credo anche la situazione sanitaria delle Eolie. Ospedale compreso. Oggi dovrebbe, da donna stellata, raccogliere i cocci della sua precedente collega, per ridare slancio alla salute degli eoliani e dei suoi turisti. Anche l’ex senatore Giorgianni, attraverso il Notiziario sta indicando la strada da seguire per avere una cura sanitaria legale, umana e fondamentalmente necessaria. Ministro Grillo, nella Sua “catanesitàmessinese” ci osservi, ci ascolti, ci curi!
=== dolci-dessert ===
SPICCHIDEDDA
Ingredienti: 1 kg. farina, 250 g. strutto, 200 g. zucchero, una bustina di lievito per dolci, vino cotto q.b., qualche chiodo di garofano, un pizzico di cannella e camommo(cardamomo) tritati.
Preparazione: impastare tutto insieme aggiungendo il vino cotto (vedi ricetta) a piccole dosi durante la lavorazione (quanto ne prende la farina). Allargare la pasta fino a un centimetro di altezza circa, tagliare la pasta in strisce di un centimetro di larghezza e 10 centimetri di lunghezza e farli arrotolare. Sopra si possono decorare con mandorle o noci. Infornare a 120 gradi per 15-20 minuti. Le forme da possono essere quelle seguenti:
Perché anche il mondo che conta mangia da Pina? Non perché sono bella ma perché la mia cucina parla tutte le lingue a base di pane e pasta. Il fascino del mio locale con le persone che girano intorno. Se penso che sono partita “cu sceccu” e sono arrivata allo sceicco vuol dire che ha funzionato tutto bene anche per il bene di Panarea che continuo a ripetere è l’isola dell’eccellenza. L’ultimo sceicco che ho ospitato 5 sere fa era l’eleganza ed il lusso in persona. Una famiglia sana e di buoni costumi arrivato a Panarea con una barca da 1000 e una notte. Al tavolo non hanno ordinato niente perché si sono fidati del mio preparato a base di battute di gamberi, ragù di aragoste, gnocchi di melanzane, fiammate di gamberoni con pane di capperi caldo-caldo, sarago al cartoccio e gran torta alle 7 vele di pura cioccolata. E’ storia dei miei piatti dedicati sempre alle 7 sorelle.
=== antipasti ===
BURRO AL FORMAGGIO MANDORLE E PISTACCHI (Da spalmare sulle tartine)
Ingredienti (per 4 persone, 20 minuti + 2 ore di riposo): 100 gr. di burro, 100gr. di brio o formaggio molle, 15 mandorle, 15 pistacchi, 1 rametto di timo.
Preparazione: togliere il burro e il formaggio 2 ore prima dal frigorifero. Mettere il burro in una terrina e coprirlo. Tagliare il formaggio e trasferirlo in un’ altra terrina. Scottare le mandorle in modo da togliere la pellicina, sgusciare i pistacchi e pulire i rametti di timo. Lavorare il formaggio e aggiungere il trito di mandorle pistacchi e timo, continuare a lavorare per 10 minuti. Unire il burro morbido alla crema di formaggio ottenuta. Lavorare fino ad avere un burro cremoso da spalmare.
L’estate di Panarea è quella col grasso che si butta di fuori, lasciando tracce di antichi sapori e neutralità di spazi dove si tocca il mondo. Una frittura mista di turismo che si dovrebbe classificare in bello e brutto. Ma si rischia di fare del razzismo turistico, di distinguere il povero dal ricco. Proviamo a dare il benvenuto a tutti imponendo però delle regole precise e certe. A Panarea deve sbarcare prima il rispetto per l’isola e poi il seguito.
=== pesce ===
CALAMARI IN UMIDO
Ingredienti: 1800 gr. di calamari, 150 gr. olio, 1 spicchio d’aglio, ½ bicchiere di vino bianco, prezzemolo , sale, pepe, 1 kg. di pomodori freschi o pelati.
Preparazione: pulire, lavare i calamari e tagliarli a pezzetti. Soffriggere l’aglio nell’olio e aggiungere i calamari, il vino e farlo evaporare. Mettere i pomodori, sale, pepe, prezzemolo e lasciare cuocere per circa mezz’ora.
Anche Panarea ha vissuto l’epoca delle lenzuola lavate a mano col sapone di Marsiglia dentro le tinozze di legno o di cemento che col tempo diventarono piscine per bambini prima e adulti dopo. Ogni isola delle Eolie ha la sua storia, i suoi “cannizzi”, la sua piaga e i suoi dolori. La strada intrapresa da Panarea può andare verso precipizi segnalati e mascherati dai soliti filari di fichi d’India che ormai crescono senza spine ma ricchi di nidi di vespa senza pungiglioni. Come le rose senza spine.
=== primi piatti ===
CAVATI ALLA VIDDANA (GNOCCHETTI ALLA CONTADINA)
Ingredienti per 4 persone: 600 gr di farina, 4-5 uova, sale e acqua q.b.
Per il condimento: carne per ragù gr. 250, carne tritata gr.200, pecorino grattugiato gr.100.
Preparazione:Impastare la farina con le uova, il sale e l’acqua. Lavorare bene l’impasto e formare degli gnocchetti usando il “pettine” o una forchetta. Lessare gli gnocchi e condire con il ragù precedentemente preparato e con il pecorino grattugiato.
Mentre preparavo il mio classico fritto, due clienti sono venuti in cucina e mi mi hanno detto che cucino col cuore. Ad una persona come me e della mia età fa veramente piacere. Però fra una padellata e l’altra sento che l’ospedale perde uomini e pezzi che si fa quello che si può in funzione di cosa passa il convento. Lipari mi dicono che è un manicomio. Non si capisce niente e sta affogando di problemi giornalmente per mancanza di programmazione. Alle Eolie i soldi arrivano ma non per quello che serve. Addirittura a panarea non si vede 1 euro e neanche il carburante. Sanità, sicurezza, giustizia e rifiuti. Queste sono le basi, il resto è fumo e neanche quello dello Stromboli.
=== pesce ===
FRITTELLE DI NEONATA
Ingredienti: 900 gr di neonata di sarda, 400 gr di farina, 1 spicchio d'aglio, un mazzetto di prezzemolo, sale, pepe. 600 gr di olio di semi
Preparazione: dopo aver pulito la neonata, mescolare delicatamente in un piatto con il prezzemolo tritato, lo spicchio d'aglio pestato, un pizzico di sale, pepe, 5 gocce di succo di limone, la farina. Friggere la neonata versandola a cucchiaiate in una padella con olio caldo.
Siamo pronti per l’emergenza incendi? Cosa hanno preparato i responsabili? Tutto é pulito per prevenire? A Panarea possiamo dire di aver paura guardando cosa ci circonda. Lancio un s.o.s. La stessa spazzatura viene raccolta nei modi stabiliti? Qui a Panarea mi dicono che si raggiungono punte di 8000 persone giornaliere. Fra lo scoppiettio di motocarri che fanno o vanno su e giù, la confusione regna sovrana ed anche se c’è tanta gente siamo veramente sempre più soli con i soliti 3 eroici Carabinieri che come al solito sono i primi ad accorrere quando c’è bisogno. Poi il vuoto assoluto e dei vigili neanche l’ombra.
=== secondi piatti ===
GALLINA RIPIENA
Preparazione: La gallina, di oltre 2 kg, pulita, sventrata, priva di testa e zampe, viene disossata. Si tritano le rigaglie aggiungendo altri fegatini di pollo, un poco di manzo, mezza cipolla, aglio e prezzemolo triti, sale e pepe. Il tutto viene saltato per pochi minuti in olio per insaporirsi.
Si fanno lessare 200 gr. di riso e dopo averlo sgocciolato si condisce col soffritto di carne, 100 gr. di caciocavallo grottato e 2 uova sbattute.
Con la farcia si riempi il ventre della gallina che sarà poi cucito.
Quindi si potrà farla bollire in acqua oppure rosolarla in tegame da tutte le parti, irrorandola di vino e poi unendo due mestoli di brodo. Si fa cuocere per due ore unendo man mano altro brodo.
“Quannu tanti e quannu nenti”. Panarea scoppia di gente eruttatata da vaporini, vaporetti, barche, barchette, gommoni a perdere e a vincere. Le forze dell’ordine fanno il possibile e molto di più. Il porto è un formicaio, le viuzze un fiume di sudore per il caldo e non per effetto del lavoro. Siamo 600 persone regolari per servire 6000 persone in gran parte pendolari. Noi ci sostituiamo, magari anche litigando con i teppisti dell’isola che cercano di fare i propri porci comodi alla faccia della lealtà di chi li ospita. Non è giusto ma è così e sarà sempre peggio.
=== dolci-dessert ===
DOLCE AL CIOCCOLATO FONDENTE
Preparazione: tagliare 300 gr. di cioccolata in piccoli pezzi. Fondere dolcemente con 125 gr. di burro e poi mescolare con 4 tuorli di uovo, 2 c.d.m. di zucchero, 1 c.d.m. di farina. Montare i 4 bianchi di uovo ed incorporare al miscuglio.
Cottura: 18 minuti al forno a 180 gradi (th.7). Lo stecchino deve essere ancora appiccicoso alla prova).
Da Panarea il comune di Lipari minimo-minimo si succhia 25 mila euro al giorno senza pagare tasse. Un bell’incassare. Ogni giorno questi soldi dovrebbero essere destinati ai servizi di Panarea, al suo ambiente, alla sua sicurezza e alla sua igiene. Migliorie contrattuali. Il resto sono spese che il comune dovrebbe affrontare con il suo bilancio e il suo modo di amministare. Ma a tanti risulta che non è così. Le vie della tassa di sbarco sono infinite e portano sempre allo stesso giro come le strusciate fra amici. Siamo proprio in un altro mondo.
=== pesce ===
CALAMARETTI AL VINO BIANCO
Ingredienti: 1 kg di calamaretti, 1 spicchio di aglio, 1 bicchiere di vino bianco secco, un ciuffo di prezzemolo, 1/2 limone, sale, pepe, peperoncino rosso, olio
Preparazione: lavare e pulire i calamaretti e farli sgocciolare, in una casseruola mettere una tazza di olio e l'aglio schiacciato togliendolo quando è fritto. Aggiungere i calamaretti e far cuocere. Quando è asciugato il liquido mettere poco per volta il vino e far cuocere per 15 o 20 minuti a seconda della grandezza. A cottura ultimata aggiungere il succo del mezzo limone e servire caldo.
Mi dicono che Panarea é arte allo stato puro. Come vivere tutto l'anno nell'isola. A Panarea dunque siamo tutti artisti. Da chi spazza a chi cucina, da chi impasta cemento a chi vende benzina, quando arriva. L'arte dona libertà. Ma credo che l'isola invece stia perdendo sia l'arte che la libertà da ogni parte. La politica locale questo vuole, ci prova in continuazione con le sue dimenticanze. Tanto Panarea ha ancora energie di riserva. Ma i tempi moderni rischiano di portare via velocemente il buono che c’è ancora.
=== primi piatti ===
LINGUINE CON SCAMPI E VERDURE
Ingredienti (per 4 persone): g. 400 di linguine, 12 scampi di media grandezza, una melanzana tagliata a fette, una zucchina tagliata a fette, g. 200 di radicchio tagliato a fette, g. 200 di pomodoro fresco, un peperoncino0 piccante, mezzo bicchiere di vino bianco, prezzemolo tritato, g. 50 di olio d’oliva, 3 spicchi di aglio tritato.
Preparazione: far arrostire le verdure con un filo di olio e poi tagliarle a julienne. In una padella con l’olio far imbiondire l’aglio ed il peperoncino piccante, aggiungere gli scampi, precedentemente sgusciati e farli cuocere a fuoco lento per circa due minuti. Bagnare con vino bianco e lasciare evaporare a fuoco forte. Aggiungere i pomodori pelati tagliati a pezzetti, le verdure a julienne, salare e far cuocere il tutto per ancora due minuti. A parte cuocere le linguine al dente, versarle nella padella e farle mantecare per circa un minuto.
Servire cospargendo la pasta con il prezzemolo tritato.
Il mio é il ristorante del pesce, quello buonissimo di Panarea. Io ho scelto di vivere a Panarea proprio per il pesce. Il migliore del mondo. Chi sbarca a Panarea viene anche per Pina. Da oltre mezzo secolo dico che il pesce fa bene alla salute. Gli omega 3 riducono le infiammazioni e riducono il rischio di cancro e malattie cardiache. Ma il pesce da solo non basta. Bisogna saperlo cuocere e cucinare. E' come dire inutile avere i voti se poi non sai amministrare.
=== pesce ===
TOTANI RIPIENI
Ingredienti:: 6 totani, 250 gr. di pangrattato, 100 gr. di caciocavallo grattugiato, 50 gr. di pomodori maturi, 2 spicchi d’aglio, prezzemolo, olio, sale, pepe, 50 gr. di capperi. Preparazione:: pulite bene i totani, svuotandoli ed eliminando la testa che taglierete a pezzetti. In un tegame soffriggete gli spicchi d’aglio, unite le teste dei totani a pezzetti e fate rosolare, aggiungete metà dei pomodori spellati e fatti a pezzetti, sale, pepe e lasciate insaporire per un paio di minuti. A parte mescolate il caciocavallo grattugiato, i capperi e il prezzemolo tritato. Aggiungete la salsa pronta e amalgamate il tutto. Riempite ogni totano con il ripieno e chiudete con uno stecchino per evitare che fuoriesca; adagiateli in un tegame. Fate soffriggere da tutti i lati, unite i restanti pomodori spellati e, a pezzetti, una manciata di capperi e lasciate cuocere per una ventina di minuti. Una volta raffreddati si tagliano a fette e si coprono con una cucchiaiata di salsa.
Al sole di Panarea stanno iniziando a seccare i fichi. Noi li adoriamo. Arricchendole dentro con le nostre mandorle. Un panino insomma. I miei nipoti mi dicono sempre " meno male che nonna c'é”. Come si vede chi ama le cose semplici ama Panarea e la famiglia. I nostri politici invece si lasciano ingarbugliare, si complicano la vita, volutamente o no, e poi ci lasciano spogliare di tutto. Volenti e nolenti. Basta vedere la sanità, i trasporti, la giustizia, l’acqua, Caolino e pure l'onore. Cosa resterà degli anni 80…
=== contorni ===
PIPI O' FORNU (PEPERONI AL FORNO)
Ingredianti:peroni kg.1, olive nere gr. 100, 2 spicchi di aglio, capperi, olio, pane grattugiato.
Preparazione:Tagliare i peperoni a fettine e metterli in una teglia, disponendoli a strati. Alternare uno strato di peperoni con uno di olive, capperi e spicchi d'aglio. Condire con olio e sale e, in ultimo, mettete uno strato di pane grattugiato. Cuocete a fuoco lento.
Tasse su tasse senza riuscire a vedere niente per Panarea. Sembra tanto che lo Stato e i suoi derivati abbiano dimenticato che Panarea ha bisogno anche di rinnovarsi. Noi vogliamo conoscere questi signori della pulizia politica. Si parla tanto di borsellino d'oro. Vorremmo vedere le buste paga dei dipendenti comunali affisse nelle bacheche di ogni isola. Panarea aspetta, vuole leggere e capire. Ogni cosa ha i suoi valori, ma devono essere sempre giusti ed a passo con i tempi. Se non si arriverà a questo perderemo anche l’occasione giusta. Si desidera sempre chiedere una “provolonata” al mio amico Auricchio.
=== altro ===
ACQUA DI MANDARINO
Ingredienti: 6 mandarini.
Preparazione: togliete la buccia dei mandarini (fatelo con un coltellino per non prendere la parte bianca) e fatela bollire in mezzo litro di acqua.
Cosa fa Panarea per le Eolie e cosa fanno le Eolie per Panarea? Questo è il primo pensiero del giorno e l’ultimo della notte della vera gente di Panarea. L’isola che sorride ha la gente originale e non originale intorno. Possono essere originali gli ultimi venuti e possono non essere originali i primi arrivati. La rintracciabilità dell’isolano originale non si fa con l’esame del sangue ma solitamente basta vedere se il sangue e “dintra e vene” cantava un mio amico che non c’è più.
=== contorni ===
UNA VECCHIA RICETTA POVERA DEI CONTADINI E DEI PESCATORI DI PANAREA: FRITTATA DI FIOR DI ZUCCHINI
Ingredienti: 250 gr. di fiori di zucchini (con i fiori gialli aperti) , 4 uova, parmigiano, sale, pepe.
Preparazione: privare i fiori di zucchini dal gambo, lasciando solo i petali. Tagliarli a pezzetti, lavarli e asciugarli. Battere le uova con sale, pepe e parmigiano. Unire il tutto e cuocere in una padella con olio bollente, prima da un lato e poi dall’altro.
Panarea si differenzia per la bellezza ma non per la differenziata. Nel porto di Panarea c’è un via vai di rifiuti che sembrano un commercio ambulante di plastica, cartoni, vetri lattine e altro. Tutto si svolge sopra un verde tappeto che sembra quello del gioco d’azzardo. Chissà chi pulisce il tappeto e dove si sbatte. Questo mi chiede la gente mentre prenota o mangia con il pensiero fisso alla punta del molo sempre più in mano ai resti di una società moderna con i suoi guai che fa pagare a Panarea.
=== primi piatti ===
Zuppa di scorfano
Per preparare questa zuppa occorrono un kg di scorfani freschissimi e squamati. In olio d’oliva (circa 2 cucchiai) fate soffriggere due spicchi d’aglio interi che toglierete appena accennano a imbiondire. Aggiungete due pomodori maturi privi di semi e tagliati a piccoli pezzi. Lasciate insaporire e poi unite il pesce. Giratelo due o tre volte, poi versate un bicchiere di vino bianco secco che lascerete evaporare per metà. Condite con sale e un pizzico di peperoncino rosso, quindi aggiungete due litri circa di acqua calda e, a fuoco lento, portate a cottura il pesce. Toglietelo dal brodo, nettatelo di testa, coda, pinne e lische. Riducetelo a piccoli pezzi e riversatelo nel brodo. Tostate delle larghe fette di pane, possibilmente integrale, con le quali coprirete il fondo dello scodelle dopo averle aromatizzate all’aglio. Versate il brodo nelle scodelle e completate con prezzemolo tritato
Gli alberghi di Panarea iniziano a riempirsi, le case vacanze sono già piene e quando non tira vento si notano flotte d’imbarcazioni da diporto in quantità esagerata. Il pieno dei sogni per chi vive l’isola tutto l’anno con l’invidiata monotonia del panorama che Basiluzzo offre con i suoi colori e la sua rara bellezza. Bello da morire mi dicono tutti mentre noi residenti “tiriamo a campà”.
=== contorni ===
PATATE NOVELLE AL FORNO
Ingredienti: un chilo di patate novelle, 3 rametti di rosmarino, due foglie di salvia, una presa di sale grosso.
Preparazione: Lavare bene le patate e lasciare la buccia, mescolare e porre il tutto in una teglia e cuocere per 30 minuti circa a 150 gradi.
Io appartengo alla generazione che rispetta tutti. Non cerco rispetto per me ma almeno invito tutti a rispettare Panarea e non per…partito preso. Benvenuti a Panarea deve essere la quotidianità, come il pane a tavola e non un titolo di coda. Invece continuo a vedere e sapere che da qui il pane che Panarea si guadagna onestamente lo portano via. Follia pura o ignoranza grassa? Questo è oggi il titolo di testa.
=== primi piatti ===
SPAGHETTI AL PESTO E GAMBERETTI
Ingredienti (per 4 persone): g. 350 di spaghetti, g 200 di gamberetti sgusciati e puliti, g. 100 di pesto ligure, 1 peperoncino rosso piccante, 1 spicchio d’aglio, 1 ciuffetto di basilico, pecorino grattugiato, olio extravergine di oliva, sale.
Preparazione: in una padella scaldate 2 cucchiai di olio, unitevi mezzo peperoncino tritato e lo spicchio d’aglio sbucciato e leggermente schiacciato. Quindi aggiungete i gamberetti, salateli e fateli insaporire per bene; teneteli da parte. Portate a ebollizione abbondante acqua salata e cuocete gli spaghetti; scolateli al dente, quindi metteteli in una terrina insieme con il pesto, leggermente stemperato con poca acqua di cottura della pasta; mescolate bene il tutto.
Distribuite nei piatti individuali o nelle fondine la pasta, unitevi i gamberetti, decorate con qualche foglia di basilico fresco e servite subito accompagnando con pecorino grattugiato.
Ultimamente Panarea vanta una maggiore presenza di “cappedduzzi” di quelli che hanno tanta puzza sotto il naso e qualche euro da spendere ma non più di tanto. Per estorcere lo sconto si presentano a nome di questo o di quello. Spesso è gente che neanche conosco. Io faccio sempre lo sconto sia su richiesta che senza. Mi piace lasciare un buon ricordo facendo questo gesto. Sono sempre più legata alla qualità della mia cucina, del mio servizio che dei soldi. Perché sento che è amore per il mio lavoro e per la mia terra. Qualche volta mi sento santa.
=== dolci-dessert ===
BISCOTTI DI CASA
Ingredienti: 8 uova, 700 g. di zucchero, 1 kg. di farina, la buccia di due limoni, succo di un limone, 2 bustine di lievito.
Preparazione: impastare tutto insieme. Su una piccola teglia oliata mettere con un cucchiaio la pasta modellando le forme tonde dei biscotti. Cuocere a 150 gradi finché non divengano dorati.
A Panarea fa sempre un certo effetto sentire il tintinnio delle manette. Capire se la droga é di casa, da queste parti, come bene di largo consumo oppure se gli arresti per questo prodotto sono dei casi sporadici. L'unica certezza é che l'Arma dei Carabinieri fa buona guardia e non si lascia sfuggire niente. Quando c'è. Ma quando non c'è, chi c'è al porto?
=== primi piatti ===
GNOCCHI DI PATATE E MELANZANE
Ingredienti: Kg. 1,200 di patate, kg. 1,200 di melanzane, gr. 500 di farina, sale quanto basta.
Preparazione: lessate le melanzane a vapore senza la buccia e mettetele a scolare per togliere l’eccesso di acqua; lessate le patate, pelatele e passatele al setaccio. Unite alla purea le melanzane, la farina e il sale (non aggiungete acqua). Lavorate bene l’impasto e fatelo riposare per trenta minuti. Trascorso il tempo, potete ricavare gli gnocchi della misura e forma desiderata, che farete lessare in acqua lessata. Condite a piacere, con salsa di pomodoro o burro fuso, foglie di salvia e abbondante parmigiano.
Panarea è per qualche mese l’isola dei figli dei ricchi sconosciuti, quelli che spendono più dei padri in ogni posto e ad ogni costo. Più i conti sono salati più i ragazzi sono felici. Spendere vale più di un panorama, un giro con barconi da favola. Per i figli dei non poveri basta tirare fuori i soldi e pagare lontano dal traffico e dal lavoro. Panarea per loro è l’ideale. E’ il loro oro. Fra lo champagne che scorre si tirano fuori dagli slip i rotoloni da 500 euro e si compra di tutto purché abbia la sembianza del lusso. Anche questa è Panarea sempre aperta a chi spende di più.
=== antipasti ===
BURRO AL FORMAGGIO MANDORLE E PISTACCHI (Da spalmare sulle tartine)
Ingredienti (per 4 persone, 20 minuti + 2 ore di riposo): 100 gr. di burro, 100gr. di brio o formaggio molle, 15 mandorle, 15 pistacchi, 1 rametto di timo.
Preparazione: togliere il burro e il formaggio 2 ore prima dal frigorifero. Mettere il burro in una terrina e coprirlo. Tagliare il formaggio e trasferirlo in un’ altra terrina. Scottare le mandorle in modo da togliere la pellicina, sgusciare i pistacchi e pulire i rametti di timo. Lavorare il formaggio e aggiungere il trito di mandorle pistacchi e timo, continuare a lavorare per 10 minuti. Unire il burro morbido alla crema di formaggio ottenuta. Lavorare fino ad avere un burro cremoso da spalmare.
Prima o poi andrò a Vulcano. Prima sbarcherò nella Valle dei Mostri e poi di corsa al parcheggio dei mostri. Gli ultimi sono ormai l’incubo dei sani eoliani. Questi mostri sistemati in prima fila e in bella vista. Non possono avere un posto occultato? Mi sembra strano. Questa triste realtà mi porta a lanciare una sfida. Perché i mostri di Lipari non li mettono a Quattrocchi?
=== secondi piatti ===
COTECHINO CON FAGIOLI
Ingredienti: 800 gr. di cotechino, ½ bicchiere di olio, 50gr. di pancetta, 1 carota, 2 cipolle, 1 scatola di fagioli già lessati, sale e pepe.
Preparazione: far cuocere il cotechino in acqua bollente per un’ora e mezza, poi tagliarlo a fette e metterlo in un tegame con l’olio, pancetta a dadini, carota e cipolle a pezzettini, coprire e lasciare stufare per 10 minuti. Togliere i fagioli dalla scatola, lavare e versare in tegame, mettere sale, il pepe e cuocere per altri cinque minuti.
Panarea aspetta e spera. Oltre al turismo, che sbarca a dismisura d’ambiente, non arriva niente. Neanche per sbaglio. Il Comune c’è ma non si vede. Neanche per lanciare un nuovo tipo di percorso turistico. Creare una Panarea tra le righe per tracciare alcuni itinerari tematici e colorati per unire le attrazioni dell’isola “primiera”. Rosso per l’Arte; giallo per i Bambini; blu per le Curiosità. Percorsi senza tappeti ma con strisce tracciate con vernici cancellabili, approvate dalla Soprintendenza, o adesivi da applicare nelle zone di maggior pregio. Un modo facile e veloce grazie al quale turisti e visitatori potrebbero conoscere alcuni dei luoghi più attraenti. Mi hanno dato proprio un bel suggerimento, io scrivo e vediamo il Comune cosa fa!
=== secondi piatti ===
PAPI’ CHINU (tacchino farcito)
Ingredienti: 1,5 kg. di cosce di tacchino, gr. 150 di pancetta, 6 spicchi di aglio, un mazzetto di prezzemolo, gr. di burro, un rametto di rosmarino, sale e pepe.
Preparazione: Dividete il tacchino in sei pezzi, lavateli, asciugateli bene e con un coltello a punta fate in ciascuno un taglio profondo, farcite con la pancetta a listarelle, uno spicchio d’aglio, un rametto di prezzemolo, un pizzico di sale e pepe e chiudete con uno stecchino. In una teglia unta di burro sistemate i pezzetti di tacchino, aggiungete un poco d’acqua, sale e pepe, un rametto di rosmarino e riccioli di burro. Mettete nel forno già a temperatura alta; togliete, quando le cosce saranno ben cotte e di un bel colore dorato.
A Panarea, indipendentemente dalle simpatie o ruffianaggini politiche, gli abitanti sono come gli elefanti. Sono di lunga memoria. In uno dei primi consigli comunali di Lipari, appena insediato, tutti i componenti avevano deciso di effettuare delle sedute direttamente nelle isole. Fra una bottiglia sturata per la gioia del successo e gli autoapplausi per la bella iniziativa proposta a furor di politici, siamo arrivati ai nostri giorni e non si vede nessun consiglio sull’isola. Solite promesse di gente uguale a quella di prima e prima ancora.
=== dolci-dessert ===
VASTEDDUZZI o NACATULI (Dolci natalizi)
Ingredienti:
per la pasta - kg.1 farina, 250 g. di strutto, 200 g. di zucchero, 3 uova intere, 2 tuorli.
Per il ripieno - 1 kg. di mandorle sgusciate, acqua di mandarino (vedi ricetta), 200 g. di zucchero, cannella e chiodi di garofano tutto ben tritato.
Preparazione: Per preparare la pasta bisogna impastare insieme tutti gli ingredienti, poi allargare per ottenere una sfoglia molto sottile, che va tagliata a piccoli quadrettini (o altre forme) di grandezza di 3 cm per 3 cm circa.
Per preparare il ripieno bisogna tritare molto fine le mandorle. Poi aggiungere gli altri ingredienti e impastare tutto insieme. Al centro di ogni quadratino di pasta mettere un po' di ripieno e coprire con un'altra sfoglia di pasta leggermente più grande della base e unire insieme come un raviolo. Infornare a 110 gradi e cuocere finché i dolci diventano dorati.
Un mio amico brasiliano, diventato intanto ministro, é ritornato a trovarmi dopo 40 anni. Ha rivoluto gli involtini di melanzane con le cozze. Fra un ricordo e l’altro mi parla anche lui di mostri e mostrine e mi accenna che gira uno strano progetto. Quello che per fare scomparire il mostro anzi i mostri dal molo di Panarea si arriverà ad eliminare il molo. Sarà una "babbiata" di qualità ma é l'unica soluzione che resta per una Panarea presentabile. Per il resto pane e ginestre.
=== pesce ===
CALAMARI IN UMIDO
Ingredienti: 1800 gr. di calamari, 150 gr. olio, 1 spicchio d’aglio, ½ bicchiere di vino bianco, prezzemolo , sale, pepe, 1 kg. di pomodori freschi o pelati.
Preparazione: pulire, lavare i calamari e tagliarli a pezzetti. Soffriggere l’aglio nell’olio e aggiungere i calamari, il vino e farlo evaporare. Mettere i pomodori, sale, pepe, prezzemolo e lasciare cuocere per circa mezz’ora.
Chi vive al porto di Panarea mi dice che barche ricche, come quest ‘anno, mai. Tutta gente col portafoglio pieno e orologio importante al polso. Corpi che brillano di bellezza e di prosperità. Musica per gli isolani della più piccola delle Eolie che anche se abbandonata dalla politica ed appartenenza, tira dritta per la sua strada e va da sola. Meglio che essere male accompagnata.
=== primi piatti ===
MINESTRA DI FAVE E PISELLI
Ingredienti per 6 persone: 250 gr. di fave, 150 gr. di piselli, 1 cipolla, 2 cucchiai di salsa o passata di pomodoro, sale e olio d’oliva, 100 gr. di spaghetti spezzati.
Preparazione: soffriggere la cipolla tagliata sottile, aggiungere fave e piselli e coprire d’acqua. Mettere il sale, la salsa di pomodoro e cuocere. Poco prima che la cottura sia terminata aggiungere la pasta e cuocere ancora. Servire bollente con un filo d’olio.
Anche Panarea vive la sua musica a palla. Iniziata quasi mezzo secolo fa fra Basiluzzo e le Formiche. Poi scomparsa e improvvisamente riapparsa in questi giorni a bordo di un veliero in zona “Zimmari”. Quel tipo di barca mi ricorda i bastimenti che una volta collegavano le Eolie con la Sicilia. Trasportavano tutto e tutti, in coperta e sottocoperta, in funzione del tempo e degli spazi. Ricordo il San Lorenzo dei soci liparoti Bonica-Iacono che nel porto di Sottomonastero venne affondato a picconate perché trasportava nella stiva un carico di calce che iniziò a bruciare e poteva far esplodere le bombole del gas sistemate in coperta. Quanta gente incoraggiava quegli eroi picconatori che urlavano per i caldo. Come i ballerini moderni di oggi, con scopi diversi però.
=== dolci-dessert ===
SPICCHIDEDDA
Ingredienti: 1 kg. farina, 250 g. strutto, 200 g. zucchero, una bustina di lievito per dolci, vino cotto q.b., qualche chiodo di garofano, un pizzico di cannella e camommo(cardamomo) tritati.
Preparazione: impastare tutto insieme aggiungendo il vino cotto (vedi ricetta) a piccole dosi durante la lavorazione (quanto ne prende la farina). Allargare la pasta fino a un centimetro di altezza circa, tagliare la pasta in strisce di un centimetro di larghezza e 10 centimetri di lunghezza e farli arrotolare. Sopra si possono decorare con mandorle o noci. Infornare a 120 gradi per 15-20 minuti.
Tutti dicono che Panarea é l’isola più piccola delle Eolie. Eppure girandola mi sembra che sia diventata una mezza città. Sembra che di notte all’isola abbiano incollato ancora cemento bianco e piante di buganville in quantità. Questo é il tanto e il poco che insieme riescono a dare il primo concetto d’espansione che alla fine merita maggiori controlli per un territorio che si è allargato nelle sue ristrettezze.
=== antipasti ===
CROSTINI ALLE VONGOLE
Ingredienti (per 8 persone): 1 Kg. di vongole, olio extravergine d’oliva, 2 spicchi d’ aglio tritati, 1 spicchio intero, 100 ml di vino bianco secco, 3 cucchiai di prezzemolo tritato, 2 peperoncini rossi sbriciolati, pomodorini a pezzetti, 16 fette di pagnotta casereccia tostate, sale.
Preparazione: in una padella fare rosolare 3 cucchiai di olio, le vongole e lo spicchio d’ aglio intero. Quando l’ olio frigge versare il vino e far cuocere 5-7 minuti. Spegnere il fornello e sgusciare ¾ di vongole. Nella stessa padella aggiungere altro olio e l’ aglio tritato, il prezzemolo e il peperoncino. Cuocere 2-3 minuti. Unire i pomodorini e aggiungere le vongole all’ ultimo minuto. Tostare il pane e distribuirvi sopra la salsa di vongole con qualche vongola col guscio.
Quando a Panarea sbarcano quelli col metro spesso piove. La paura non è l’innalzamento dell’acque ma l’innalzamento del cemento virtuale, innalzamento delle cifre delle tasse che si pagano e quelle che si evadono. Ciascuno in questa piccola popolazione dovrebbe avere un ruolo di controllo e di collaborazione per evitare che gli intrusi possano insediarsi in un territorio amico dei forestieri. Una specie d’amicizia con la quale scambiare idee e precise limitazione ai soprusi ambientali e morali. Per un grande avvenire del vero made in Panarea.
=== primi piatti ===
BRUDU DI PIRNICI (BRODO DI PERNICI)
Ingredienti: 6 pernici, acqua q.b.
Preparazione: mettere a bollire le pernici nell’acqua, a fuoco lento, sino a tanto che non diventi marrone. Servire il brodo caldo senza far uso delle pernici.
Anche a Panarea si dice da sempre: il lavoro va preso quando c'è. Sia se si lavora nel pubblico che nel privato. Oggi più che mai. Ieri era un mondo diverso. Sotto questo aspetto, l'isola di Panarea é più fortunata. Anche se non tutto arriva dal cielo. Spesso siamo noi isolani che riusciamo a creare l'inferno in questo paradiso dove compaiono i diavoli che tolgono il posto agli angeli.
=== dolci-dessert ===
SFINCI DEI POVERI
Ingredienti: 250 gr di farina, 250 gr di patate lesse e tritate, 300 gr di latte, lievito di birra, zucchero, cannella.
Preparazione: impastare tutti gli ingredienti e far riposare l'impasto per 1 ora circa. Versarlo a cucchiaiate in una padella, con abbondante olio caldo. Servire le palline calde e spolverizzare con zucchero e cannella.
Il campionato del mondo di calcio ha dato internazionalità anche a Panarea. Quanti rigori parati e segnati guardando Stromboli e Basiluzzo o qualche scatola di cartone abbandonata nelle nostre stradine e presa barbaramente a calci. L'isola gode dello splendore di un mondo che prima insegue una palla e poi se stessa. Passando da quel porto che ha bisogno sempre più di un arbitro per fischiare il giusto rigore senza bisogno di conferme esterne. Panarea é anche nel pallone di questi tempi ed il porto è la porta dove segnare senza rete e senza portiere.
=== altro ===
SALSA TONNATA
Ingredienti:: 250 gr. di tonno, 5 acciughe sotto sale, 2 cucchiai di capperi sotto sale, un ciuffo di prezzemolo, 3 tuorli d'uova sode, 2 bicchieri d'olio extravergine d'oliva. Preparazione:: pulite le acciuge dal sale (evitate di lavarle) e da lische, frullatele o tritatele finemente insieme con il tonno sgocciolato, le uova, i capperi sciacquati dal sale e il prezzemolo finemente tritato. Quando gli ingredienti saranno ridotti in crema e ben amalgamati tra di loro diluite tutto con l'olio. Una seconda versione di questa salsa prevede l'esclusione delle uova e una riduzione di olio extravergine d'oliva compensando con una salsa maionese.
Panarea è l'isola dove si può dire tutto senza dire niente. I segnali arrivano come le sicure raccomandate con ricevuta di ritorno. Oggi mi dicono che si chiamano Pec. Così tutti amano queste Pec che non costano niente e servono anche per le diffide. Ti faccio una Pec è il tormentone dell'estate. Ma c'è ancora chi dice fammi una Pec e la dai al marinaio del traghetto che vado io a prenderla al porto. Forse è meglio farsi le proprie Pec...
=== pesce ===
COTOLETTE DI PESCE SPADA
Ingredienti: 6 fette di pesce spada, 2 uova, 400 gr. di pangrattato, prezzemolo, un limone, olio, sale. Preparazione:: passate le fette di pesce spada nell'uovo battuto a cui avrete aggiunto il prezzemolo sminuzzato e il sale, quindi nel pangrattato e friggete in olio bollente. Ponete in un piatto e spruzzate con succo di limone.
A Panarea più pesce arriva nelle cucine più la gente é felice perché è sempre roba buona. I pesci buoni sono come i turisti buoni che sbarcano a Panarea. Più buoni sono, più pesci buoni servono. Qui il mare é buono, bello e spesso anche pulito. Il porto é quello che é. Troppo ammassato e troppo influenzato dalla padronanza per l'uso improprio. Anche il pesce passa dal porto e i pescatori mi dicono che tutti si girano dall'altro lato. "Vivi vivi".
=== pesce ===
PASTICCIO DI SARDE
Ingredienti: 300 gr di sarde, 50 gr di farina, un ciuffo di prezzemolo, un misurino di olio, sei uova, un limone, sale, pepe, latte
Preparazione: spinare le sarde e metterle a marinare nel succo di limone per non meno di due ore. In una terrina a parte rompere le uova, aggiungere la farina, il sale, il pepe, il latte ed il prezzemolo tritato ed amalgamare il tutto. Unire le sarde e gettare il composto in una padella con olio caldo. Far dorare le due parti e servire.
Panarea é l'isola che riesce a dare lavoro a tutti i suoi abitanti. In modo serio e concreto. Qui c'è sempre da fare. Sia d'estate che d'inverno. Pesca, agricoltura, manutenzioni, lavori pubblici, guardiani di case, preparazione di materiale per la stagione turistica e quanto basta. Quando sento parlare i santoni specialisti del lavoro che dicono che la disoccupazione cala, mi sento dire che l'occupazione non sale. Ma non sono due piatti paralleli della stessa cucina?
=== primi piatti ===
CAVATI ALLA VIDDANA (GNOCCHETTI ALLA CONTADINA)
Ingredienti per 4 persone: 600 gr di farina, 4-5 uova, sale e acqua q.b.
Per il condimento: carne per ragù gr. 250, carne tritata gr.200, pecorino grattugiato gr.100.
Preparazione:Impastare la farina con le uova, il sale e l'acqua. Lavorare bene l'impasto e formare degli gnocchetti usando il "pettine" o una forchetta. Lessare gli gnocchi e condire con il ragù precedentemente preparato e con il pecorino grattugiato.
A Panarea i mostri si sono triplicati ed hanno tutti il mostriciattolo intorno che li rifornisce. Vuol dire che Panarea crea spazzatura e se crea spazzatura vuol dire che la gente arriva e crea questo prodotto finale che speriamo venga educatamente differenziato. Quello che non sta bene a chi ama Panarea é che questi travasi e queste soste avvengono sul porto di Panarea e sopra un magico tappeto di plastica verde che da l'impressione di poter volare "fora di ball" come dice un mio amico semimilanese. Io dico che invece il tappeto serve per nascondere la polvere.
=== antipasti ===
BURRO AL LIMONE ARANCIO E MANDARINO (Da spalmare sul pane abbrustolito o pesce)
Ingredienti (per 4 persone): 150 gr. di burro, 1 limone, 1 arancia, 1 mandarino, ½ peperoncino, 20 foglie di menta, 1 bergamotto.
Preparazione: Lavare bene gli agrumi ed asciugarli. Dividere a metà il limone, l' arancia, il mandarino, spremerli e filtrare il succo. Spezzare il peperoncino e tritare la menta. Mettere in una ciotola il succo degli agrumi e la loro buccia grattugiata ed aggiungere quella del bergamotto, il peperoncino e la menta, poi salare leggermente. Aggiungere il burro, lavorarlo con un cucchiaio di legno sino a renderlo cremoso. Coprire e mettere in frigo per due ore prima di utilizzarlo.
Panarea è l'isola che ha bisogno al più presto della casa per le forze dell'ordine. Un centro servizi che possa contenere il meglio della sicurezza per l'isola che è uno dei fiori all'occhiello dell'Italia. E' da luoghi unici come Panarea che bisogna far ripartire lo Stato quello con la bandiera tricolore che su questa sede dovrà al più presto sventolare. A pensarci bene non si chiede altro che quello che c'era una volta.
=== secondi piatti ===
VITIDDUZZU CHI CHIAPPIRI (VITELLO CON I CAPPERI)
Ingredienti: Fettine di vitello, olio, burro, 25 g. di capperi, una cipolla, farina bianca.
Preparazione: fate imbiondire il trito di cipolla in un tegame con metà olio e metà burro. Passate nella farina le fettine di vitello e friggerle. Aggiungete i capperi e fate insaporire per qualche minuto. Servite ben caldo.
Arrivano giornalmemte telefonate di questo tipo: " Pina, oggi cumu simu a mostri"? Io secondo voi cosa rispondo? Diciamo in funzione della cadenza e se riesco a ricordare la voce, mi regolo di conseguenza. Se sono forestieri dico che non capisco, se sono isolani dico di chiamare il comune. Chi ha chiamato il comune si é sentito rispondere che i mostri, alle Eolie, hanno una loro valle. Quella di Vulcano. Al massimo a Panarea...li porto...in salvo...anche se sono in piena mostra dimostrata.
EVVIVA SAN PIETRO GRANDE FESTA A PANAREA GRAZIE A TUTTI
=== altro ===
SANGRIA POCO ALCOLICA
Ingredienti: Vino rosso ½ litro, succo di pompelmo ½ litro, pesche gr 500, lamponi gr 200, fette di ananas 2, zucchero gr 50, cannella.
Preparazione: Pulite le pesche e tagliatele a grossi pezzi; pulite i lamponi e asciugateli bene; dividete a pezzetti le fette di ananas. Mettete la frutta, lo zucchero e qualche pezzetto di scorza di cannelle in una grossa caraffa; aggiungete il vino rosso ben fresco e il succo di pompelmo. Lasciate in infusione per alcune ore in frigorifero e, prima di servire, aggiungete una dose abbondante di cubetti di ghiaccio.
A Panarea quando arrivano le forze dell'ordine del mare ci sono tante persone contente. Altre vanno in fuga. Aver incontrato qualche settimana fa il nuovo comandante del Circomare di Lipari mi ha donato un piacevole momento. Ho visto in lui l'uomo che riesce a dare del tu al mare, la persona che sa unire lo stato di necessità degli isolani con l'ambiente e le situazioni. Qui ho l'impressione che ha capito la situazione del porto. Ha visto chi deve starci e come. Giusto per il rispetto di tutti e delle regole del vivere pulito come la candida divisa che indossa come un modello senza far pesare i gradi.
=== contorni ===
POMODORI VILLAVERDE
Ingredienti: Sceglietene uno a persona, grossi, sodi, non troppo maturi. Occorrerà un bel ciuffo di prezzemolo, spicchio di aglio, un'acciuga per ogni pomodoro, qualche cappero, due uova, olio.
Preparazione: Siete in sei e sei saranno i pomodori. Divideteli per traverso, togliete i semi, salateli, capovolgeteli a perdere il siero per un paio d'ore. Intanto, con i due tuorli e l'olio preparate una densa maionese nella quale metterete il prezzemolo tritato molto fine. Ed ora, avete qualche avanzo di carne arrosto o di lesso? Tritate fine, insaporite con sale e pepe, colmatene i pomodori, disponete sopra ognuno due o tre capperi e una mezza acciuga diliscata, ricoprite con la verde maionese e tenete in fresco fino al momento di servire.
Qualche settimana fa é arrivato a Panarea il vice sindaco di Lipari con la sua sua barca stabile e veloce. Aveva un carico umano di dirigenti e funzionari del Comune ed anche operai della ditta assegnataria dei lavori per la segnaletica stradale. E' arrivato a tutta manetta da esperto marinaio ed è ripartito dopo le opportune disposizioni sempre a tutta manetta con lo stesso carico umano e tutti ai propri posti. L'isola dovrebbe essere a posto secondo loro. E secondo voi?
= primi piatti ===
RISOTTO E MELANZANE ALLA PANARELLESE
Ingredienti: 500 gr di riso, 1,5 l di brodo vegetale, 900 gr di pomodori pelati, 60 gr di burro, 5 melanzane medie, prezzemolo, basilico, 2 cipolle piccole, 80 gr di cacio cavallo, olio d'oliva, sale, pepe
Preparazione: in un tegame fate rosolare nell'olio la cipolla, i pomodori tritati, il prezzemolo ed il basilico, salate e pepate. Lasciate cuocere fino ad ottenere una salsa densa. In un altro tegame preparate il riso: rosolate l'altra cipolla tritata, aggiungete il riso e preocedete versando il brodo quando necessita fino a che il riso sarà cotto: poi conditelo con la salsa di pomodoro. Friggete le melanzane e foderate con esse una pirofila da forno; sistemate il caciocavallo affettato e sopra versateci il riso, ricoprite con altre melanzane e formaggio. Infornate per 15 minuti circa a 180°.
Anche Panarea si appresta a vivere l'ingresso della nuova stagione turistica. Tutti ci prepariamo l'abito della festa. Fuoco, fiori e fiamme. Nuove ricette per il nostro buon pesce sempre fresco e cucinato con la sapienza del nostro offrire gusto e sapore. Tutto è pronto, bello con ogni cosa al suo posto dentro i nostri locali che rasentano la perfezione. Ma fuori?
=== primi piatti ===
BADDUZZI DI RISU CCU BRUDU O GANEFFE DI RISU (PALLINE DI RISO IN BRODO)
preparate un classico risotto alla milanese, compreso lo zafferano. Lasciate freddare e ricavarne delle pallottoline della grandezza di una nocciola, che si friggeranno dopo averle passate all'uovo e farina. Si servono con dell'ottimo brodo di carne e parmigiano grattugiato.
Ultimamente c'è chi cerca di dare un valore agli alberghi eoliani. Tenendo presente che non c'è domanda e sicuramente c'è molta offerta. Non è una questione di prezzo il cambio di proprietà di tante strutture turistiche che esistono perché hanno trovato assistenza economica da parte dello stato con finanziamenti a fondo perduto. Ultimamente un importante albergo eoliano dopo anni di chiusura è stato pagato meno di un tabaccaio. Fate voi la soluzione, eppure i turisti ci sono.
A Panarea, per la festa di San Pietro, don Giovannino ha raccolto tutti i bambini dell'isola (una trentina), li ha portati al molo, in spiaggia per le strade. Tutto e tutti col cuore in mano. Hanno messo le luci al porto, fatto le pulizie con la gente che partecipa volentieri con enorme gioia e offrendo personalmente le spese affrontate. La religione batte la politica dandogli una bella risposta. La popolazione di Panarea si è lasciata trascinare da questa bella esperienza. Turisti e isolani uniti insieme per una settimana con un prete vero. Come la realtà di un volta, con lo sguardo accompagnatorio e vigile dell'Arma dei Carabinieri che mai si ferma. Unione e gioia. All'arrivo di "calia, pinozza e sfinci" saremo perfetti. Intanto preghiamo il nostro Santo Protettore. Viva San Pietro.
=== secondi piatti ===
CONIGLIO ARROSTO
Ingredienti: coniglio selvatico 1, 3 spicchi d'aglio, origano, aceto, olio, sale e pepe.
Preparazione: tagliate a metà, nel senso della lunghezza, il coniglio e conditelo con un battuto d'olio, aglio pestato, origano, pepe e un po' d'aceto. Il sale lo aggiungerete a mezza cottura. Posate il coniglio su una griglia e passatelo sulla brace che, secondo quanto previsto dalla ricetta messinese, dovrà essere preparata con tralci di vite e qualche foglia d'alloro, che daranno un particolare aroma all'arrosto. Spennellate di tanto in tanto con un ciuffo di origano bagnato nel battuto di olio. Servite dopo circa 45 minuti.
Le ricette siciliane a base di coniglio si riferiscono solitamente al coniglio selvatico, che si caccia in tutta l'isola e che ha un gusto particolarmente sapido. Il coniglio di allevamento è più insapore ed esige tempi di cottura più brevi.
Anche Panarea deve costruirsi un paniere con un contenuto coordinato da interforze tra le forze dell'ordine presenti sull'isola, con lo scopo di garantire 24 ore al giorno e tutti i giorni la presenza continua di pattuglie nel centro dell'isola e di creare un presidio fisso sul porto. Più sicurezza e più controlli dunque per prevenire eventuali reati soprattutto nei fine settimana estivi, diventano epicentri di caos e sovraffollamento. Durante l'estate, infatti, la popolazione di Panarea cresce in modo impressionante e ai residenti vanno aggiunti i tanti turisti giornalieri¬turnieri che prendono d'assalto l'isola. Il troppo flusso di turisti sta diventando un vero e proprio problema soprattutto per quanto riguarda la sicurezza dei residenti. Per arginare il fenomeno c'è chi consiglia l'installazione di tornelli a numero chiuso come Venezia. Giusto per ridurre le invasioni dei turisti mordi-sporca-fuggi.
=== secondi piatti ===
POLPETTE DI POLLO O TACCHINO
Ingredienti: 1 petto di pollo tritato, 2 uova, 1 spicchio d'aglio, succo di limone, prezzemolo tritato, menta essiccata, 60 gr di parmigiano, sale, olio per friggere
Preparazione: incorporate nel tritato la mollica, i formaggi, le uova, aglio tritato e tutti gli ingredienti. Formate le polpette e friggetele in olio bollente. Potete farle anche al sugo: soffriggete una cipolla tritata in olio d'oliva, mettete le polpette fritte e la salsa di pomodoro, sale e qualche foglia di basilico.
Sono amareggiata. Siamo a fine giugno e non sono venuti Di Maio e Salvini. Ma hanno troppi problemi per fare un salto a Panarea che resta sempre un bel porto di mare. Dicono i santi ai politici. Panarea è l'isola delle tasse su tasse ma con servizi non all'altezza. Panarea è ancora prigioniera di uno stato di necessità. Si chiedono tasse in continuazione. A Lipari ci sono iniziative ma a Panarea c'è un certo vuoto. Chi deve dare risposte?
=== dolci-dessert ===
TORTA DEI MINNULI
Ingredienti: Mandorle gr.300, zucchero gr. 200, 5 uova.
Preparazione: si spellano le mandorle e si tritano finissime. A parte sbattere le uova con lo zucchero indi mescolarvi le mandorle e, volendo, della marmellata a piccoli dadetti. Mettere nella teglia precedentemente unta di sugna e spolverizzata di farina ed infornare a fuoco moderato (200 gradi circa).
Anche Panarea deve costruirsi un paniere con un contenuto coordinato da interforze tra le forze dell'ordine presenti sull'isola, con lo scopo di garantire 24 ore al giorno e tutti i giorni la presenza continua di pattuglie nel centro dell'isola e di creare un presidio fisso sul porto. Più sicurezza e più controlli dunque per prevenire eventuali reati e soprattutto nei fine settimana estivi, diventano epicentri di caos e sovraffollamento. Durante l'estate, infatti, la popolazione di Panarea cresce in modo impressionante e ai residenti vanno aggiunti i tanti turisti giornalieri che prendono d'assalto l'isola. Il troppo flusso di turisti sta diventando un vero e proprio problema soprattutto per quanto riguarda la sicurezza dei residenti. Per arginare il fenomeno c'è chi consiglia l'installazione di tornelli a numero chiuso come Venezia. Giusto per ridurre le invasioni giornaliere dei turisti mordi-sporca-fuggi.
=== secondi piatti ===
TACCHINO ALLO CHAMPAGNE
Ingredienti per 8 persone: un tacchino (3 kg.), 150 gr. di salsiccia, 2 tartufi, 2 bicchieri di champagne, rosmarino, salvia sale, pepe, olio,.
preparazione: sventrare e fiammeggiare il tacchino, poi lavarlo e asciugarlo. Con un coltello staccare la polpa dall'osso alle estremità della coscia, per evitare che i tendini stringano la carne ritirandosi durante la cottura. Mettere nell'interno una presa di sale, un'abbondante pizzicata di pepe, la salsiccia senza pelle, il rosmarino e la salvia. Cucinare l'apertura, adagiare il tacchino in una teglia larga, salarlo, mettere un po' di olio e circondarlo con fiocchetti di burro. Porre la teglia in forno e far cuocere prima a fiamma vivace poi più bassa per circa un'ora. Irrorarlo con lo champagne ed unire i tartufi tagliati a fettine e continuare la cottura per circa un'ora e trenta minuti bagnando spesso il tacchino con il sugo di cottura. Al momento di servirlo eliminare la salsiccia e gli aromi.
Chi arriva a Panarea solitamente viene a trovarmi per attingere notizie e sensazioni. La maggioranza degli amici mi dicono che le Eolie sono sulla buona strada per diventare un braciere e magari per metterci dentro anche qualche patata. C'é anche chi soffia dentro questo fuoco umano che non è vulcanico ma peggio. Ogni settore dell'arcipelago perde colpi su colpi. Fortunatamente la natura ripaga e andiamo avanti con le sole nostre forze.
=== primi piatti ===
LINGUINE CON SCAMPI E VERDURE
Ingredienti (per 4 persone): g. 400 di linguine, 12 scampi di media grandezza, una melanzana tagliata a fette, una zucchina tagliata a fette, g. 200 di radicchio tagliato a fette, g. 200 di pomodoro fresco, un peperoncino0 piccante, mezzo bicchiere di vino bianco, prezzemolo tritato, g. 50 di olio d'oliva, 3 spicchi di aglio tritato.
Preparazione: far arrostire le verdure con un filo di olio e poi tagliarle a julienne. In una padella con l'olio far imbiondire l'aglio ed il peperoncino piccante, aggiungere gli scampi, precedentemente sgusciati e farli cuocere a fuoco lento per circa due minuti. Bagnare con vino bianco e lasciare evaporare a fuoco forte. Aggiungere i pomodori pelati tagliati a pezzetti, le verdure a julienne, salare e far cuocere il tutto per ancora due minuti. A parte cuocere le linguine al dente, versarle nella padella e farle mantecare per circa un minuto.
Servire cospargendo la pasta con il prezzemolo tritato.
A chi non piacerebbe entrare nel giro delle sorelle delle teglie. L'associazione più famosa da Basiluzzo in poi mai entrata in cucina. Non per uno scambio di ricette ma per uno scambio di clienti e di voti. Perché la politica è una grande teglia che alla fine dimostra sempre chi mangia il contenuto. Gli anni passano ma la teglia è sempre li accanto alla bocca dei soliti abitudinari del mangiare a sbafo alle spalle di chi cucina.
Possiamo dire che anche i governanti francesi ci copiano. Hanno avuto un colpo d'invidia. Appena letto sul Notiziario che l'Unesco dovrebbe riconoscere "u pani caliatu" eoliano, indipendentemente se "cunsatu" o no, Patrimonio dell'Umanità. Il grande capo dei francesi vuole il riconoscimento del loro pane lungo a filoncino che chiamano baguette. Quel pane che quando lo comprano viene dato in mano senza incarto e molti lo portano sotto le ascelle per avere le mani libere e belle e quando arrivano a casa è stato mangiato quasi per intero.
A Panarea ancora si ricorda Punta Falcone con le sue quantità di grotte dove si nascondevano gli abitanti quando avvistavano arrivi sospetti. Da questa punta, pur non essendo alta come Punta Corvo, si domina tutto. Punta Falcone può tornare di moda per le sue grotte, per la sua storia e per una certa paura sulle moderne invasioni che l'isola avverte. Moderni fantasmi in cerca di commerci la cui chiarezza si nasconde fra le carte di una burocrazia che vede e non vede, che esiste quando manda un vigile due ore a consegnare documenti e poi basta. Panarea d'inverno é sola, ha i suoi mostri dentro grotte quasi sommerse e costruite fra la fantasia e l'omertà.
Quali incassi ha portato Panarea al Comune di Lipari con questa tassa di sbarco? Sappiamo finalmente le cifre complessive. Avevo ragione quando ho scritto che il primo importo era poco. Adesso il Comune ha dato il nuovo e definitivo totale. Cosa spetta a Panarea? Come e dove investire questa sua quota d’incasso che si é sudata da sola? Non sarebbe il caso di discuterne con i propri abitanti? Le esigenze ci sono. Prima di tutto la sicurezza d’inverno. L’isola va presidiata e questo anche il comune di Lipari deve averlo capito.