di Pina Cincotta in Mandarano
Mischiamento di ammucchiata politica. Poltrone e poteri che scottano in ogni cucina che deve amministrare. Panarea intanto continua ad essere i paradiso naturale dove vengono a vivere i vivi. Panarea è l'emblema della vacanza, l'isola più amata. E' un simbolo del mare, relax, bella vita senza sapere cosa c'è da fare. Però questa Panarea ha dei punti di confini fra le proprietà comunali e demaniali, dove nasce il promiscuo e nella confusione s'infilano i furbetti dello scoglio votanti e non. Fra squallidi parcheggi da periferia e abusi da città in una "proprietà" immateriale che dovrebbe essere, invece, protetta e difesa dallo squallore. Con privati che lucrano sul suolo non suolo.
LE RICETTE DI PINA CHE VI FARANNO LECCARE I BAFFI
=== primi piatti ===
Minestra di ceci
La sera, per l'intera notte, lasciate ammorbidire in acqua 800 gr di ceci con un pizzico di bicarbonato. Trasferite i ceci con la loro acqua (che deve ben coprire i legumi) in un tegame, salate e, a fuoco basso schermato, portate a cottura. In un altro tegame di terracotta, fate soffriggere, in olio d'oliva, due cipolline affettate, unite due pomodori ben maturi, spellati e tagliati a spicchi, un pizzico di rosmarino, peperoncino rosso macinato, sale e pepe nero. Aggiungete i ceci con l'acqua di acqua di cottura e lasciate che insaporiscano. Servite questa minestra ben calda.
Anche a Panarea siamo sempre più stanchi di ascoltare e parlare di elezioni. La democrazia lo vuole, ma a parte il costo, di democrazia si può anche morire. In ogni posto che si vota spesso non si sa cosa si va a votare. La gente è stanca delle solite campagne elettorali infarcite di bugie vestite da promesse, di fiducia che non ci sarà mai. Votare dovrebbe significare onestà. Chi riesce a garantirla?
=== pesce ===
BACCALA' FRITTO IN UMIDO
Preparazione: spellate, tagliare a pezzi regolari il baccalà, spinatelo più che potete, passatelo nella farina, poi nell'uovo sbattuto e friggetelo nell'olio.
Preparate come quantità e come procedimento il sugo per il baccalà in umido. Mettete il baccalà fritto nel sugo e fatelo insaporire per qualche minuto.
Seduto di fronte ad un vaso un distinto signore ha espletato la sua minzione, con qualche residente e turista che, passando, è rimasto a bocca aperta. Certamente, quando "scappa...scappa", ma farla in uno spazio pubblico non è certo un bel vedere. Accade spesso di giorno e di notte per gente di ogni età e sesso. Quando una persona ha deciso che é ora di "farla" bisogna...liquidare... Accade a Panarea ma può accadere in ogni posto affollato del mondo. Un giudice una volta mi disse che aveva assolto un consumatore di bisogno fisiologico perché altrimenti avrebbe dovuto condannare il proprietario di un cane che contemporaneamente faceva la stessa operazione. Nella vita si liquida proprio tutto.
=== primi piatti ===
BRUDU DI PIRNICI (BRODO DI PERNICI)
Ingredienti: 6 pernici, acqua q.b.
Preparazione: mettere a bollire le pernici nell'acqua, a fuoco lento, sino a tanto che non diventi marrone. Servire il brodo caldo senza far uso delle pernici.
La scena di fine maggio di un africano, regolare o no, che nella strada romana spenna un colombo o colomba, apparentemente senza vita, non fa bene all'integrazione. Per certi versi ci riporta indietro negli anni quando alle Eolie si martorizzavano tutti gli animali. Poi anche gli eoiliani hanno cambiato mentalità, hanno conosciuto il turismo e l'arte di spennare i turisti. Fino all'altro ieri. Oggi i tempi sono cambiati e a pagare da spennati siamo noi operatori turistici che paghiamo le tasse tutto l'anno.
=== antipasti ===
CROSTINI ALLE VONGOLE
Ingredienti (per 8 persone): 1 Kg. di vongole, olio extravergine d'oliva, 2 spicchi d' aglio tritati, 1 spicchio intero, 100 ml di vino bianco secco, 3 cucchiai di prezzemolo tritato, 2 peperoncini rossi sbriciolati, pomodorini a pezzetti, 16 fette di pagnotta casereccia tostate, sale.
Preparazione: in una padella fare rosolare 3 cucchiai di olio, le vongole e lo spicchio d' aglio intero. Quando l' olio frigge versare il vino e far cuocere 5-7 minuti. Spegnere il fornello e sgusciare ¾ di vongole. Nella stessa padella aggiungere altro olio e l' aglio tritato, il prezzemolo e il peperoncino. Cuocere 2-3 minuti. Unire i pomodorini e aggiungere le vongole all' ultimo minuto. Tostare il pane e distribuirvi sopra la salsa di vongole con qualche vongola col guscio.
Mi dicono che io sono troppo avanti per Panarea e che mi preoccupo troppo. Non leggo le mani e neanche il futuro e l'olio nel piatto lo metto per condimento. Fra Giletti come difensore civico e il Divino Otelma devo fare una scelta. Non devo cercare consensi ma desidero capire dove i politici di oggi vogliono trasportare Panarea. L'isola del futuro o il futuro dell'isola? E' quasi un essere o non essere. Naturalmente non per avere ma per dare. Protezione e sincerità. Per il rito, vedremo di avere, con uno dei due un serio appuntamento così capiremo a chi tiene la candela e a chi il cerino. Gli accendini lasciamoli intatti, inquinano.
=== contorni ===
POMODORO AL FORMAGGIO
Preparazione: calcolate un pomodoro a testa. Scegliete pomodori tonti, sani, tutti uguali. Divideteli a metà e disponeteli in un tegame con la parte tagliata rivolta verso l'alto. Tritate un bel pugno di prezzemolo, riempitene i pomodori, mettete su ciascuno un pizzico di sale e una goccia d'olio, coprite tutto con delle rotelline di formaggio groviera, Spargete un poco d'olio sul fondo del tegame, copritelo con un coperchio, mettetelo sul fornello con fiamma bassissima per 20 minuti circa. Il formaggio fonderà piano piano e i pomodori formeranno un delizioso sughetto adatto anche agli stomaci più delicati.
Ancora Panarea aspetta l' interruttore per la luce sul molo. Ancora Panarea aspetta l'ordinanza della viabilità per dividere la circolazione fra mezzi elettrici e mezzi a scoppio. Sembra tutto ritardato. E' passato un anno, sta finendo la primavera ma non sboccia nessun fiore da parte degli amministratori. Desideriamo che gli incaricati/ impiegati che sono al servizio del pubblico siano riconoscibili con un tesserino appeso al collo. Bisogna conoscere le persone e i ruoli che svolgono sull'isola per conto del servizio pubblico. Anche questa è sicurezza e tranquillità.
=== dolci-dessert ===
FRITTELLE DI RICOTTA
Ingredienti: 400 gr di ricotta, 50 gr di uva passa, 20 gr di farina, 3 uova, 2 cucchiai di rum
Preparazione: versare la pasta, ottenuta lavorando gli ingredienti, a cucchiaini nello strutto bollente e servire le frittelle ottenute calde cosparse di zucchero.
Panarea ha un termometro certo per misurare l'avvicinarsi dell'estate. Basta andare al porto e contare il numero dei gommoni che movimentano la giornata. Il gommone è il mezzo ideale per l'isola. Non c'è di meglio. Però con gli anni queste imbarcazioni sono cresciute e a dismisura. Sia come numero che come dimensione. Diventano sempre più grandi, più potenti, più mostruosi. L'isola appare sempre più piccola e meno capace per contenerli perché c'è l'aggiunta delle altre imbarcazioni. E il traffico diventa caotico per mare e per terra.
=== primi piatti ===
PASTA CON FINOCCHIETTI
Preparazione: lessare i finocchietti di campagna, strizzarli e sminuzzarli. In un tegame riscaldare un po' d'olio e sciogliervi dei filetti di acciuga sotto sale, aggiungere i finocchietti e qualche cucchiaio dell'acqua di cottura. Lasciare cuocere per dieci minuti aggiungendo del sale se necessario. Intanto, nell'acqua di cottura della verdura lessate gli spaghetti. In un tegamino a parte ben riscaldato mettere insieme un filo d'olio e qualche cucchiaiata di mollica, rimestando continuamente fino a doratura della mollica. A cottura ultimata della pasta, scolarla e condirla abbondantemente. La mollica abbrustolita va servita sul piatto... a mo' di parmigiano.
Ma che isola è questa? Ci stiamo abituando a rispondere a questa domanda in modo automatico. Come i moderni centralini telefonici per l'interno o l'inferno desiderato con musichetta intervallata fra uno squillo e l'altro. E' la vita che é bella basta avere "l'umbrella" si cantava. Panarea, che é bella ed in certi periodi é stata più bella ancora, aspetta ancora "l'umbrella" e chi deve reggerlo.
=== primi piatti ===
MACCHERONI CON LE SARDE
Ingredienti per 4-6 persone: gr. 400 di maccheroncini rigati (o altra pasta corta), gr. 600 di sarde freschissime, una cipolla affettata sottilmente, la parte verde di tre finocchi teneri, quattro acciughe diliscate e ridotte in poltiglia, olio extravergine di oliva, una bustina di zafferano, gr. 50 di uvetta sultanina ammollata in acqua tiepida e poi strizzata, gr. 50 di pinoli, olio di semi per friggere, sale e pepe.
Preparazione: ecco un modo per rendere speciale la pastasciutta, insaporendola con un gustosissimo ragù di sarde, ottenuto mescolando magistralmente vari sapori otterrete quello che è forse il più famoso piatto siciliano.
Fate lessare per pochi minuti la parte verde dei finocchi in una casseruola con acqua bollente salata, poi scolateli e tritateli, tenendo da parte l'acqua di cottura.
Alle sarde tagliate la testa, la coda, le interiora e le lische. Fate quindi rosolare la cipolla in 8 cucchiai d'olio d'oliva. Appena inizierà ad imbiondire unite le acciughe ridotte in purea e fatele sciogliere con una forchetta. Inserite il trito di finocchi, l'uvetta ammollata, i pinoli e metà delle sarde. Mescolate il tutto con un cucchiaio di legno e schiacciate le sarde. Versate poi un mestolo di acqua nel quale avrete sciolto lo zafferano. Coprite la casseruola e fate cuocere per un quarto d'ora a fuoco basso, aggiungendo altra acqua calda se risulterà troppo asciutto. Appena prima di ritirare dal fuoco, regolate di sale e pepe. Nel frattempo fate friggere le altre sarde in una padella con olio di semi bollente.
Lessate al dente i maccheroncini nell'acqua di cottura dei finocchi e conditeli in una terrina con circa metà del ragù di sarde.
In una pirofila imburrata disponete uno strato di pastasciutta, uno di sarde fritte, un po' di ragù, quindi pastasc... e così di seguito.
Mettete in forno a gratinare per un quarto d'ora e servite caldissimo.
Oggi chiedo a tutti cosa può fare la gente di Panarea per le Eolie o addirittura per l'Italia? Panarea non può assistere passivamente agli eventi attuali dove il fermo politico rischia di massacrare tutto. Natura compresa. Mai una volta a Panarea ci siamo inventati una piazza, abbiamo mangiato una pizza insieme, non abbiamo mai capito che aria tira da queste parti e magari ancora oggi non capiamo dove andremo a parare continuando di questo passo.
= contorni ===
POMODORO AL FORMAGGIO
Preparazione: calcolate un pomodoro a testa. Scegliete pomodori tonti, sani, tutti uguali. Divideteli a metà e disponeteli in un tegame con la parte tagliata rivolta verso l'alto. Tritate un bel pugno di prezzemolo, riempitene i pomodori, mettete su ciascuno un pizzico di sale e una goccia d'olio, coprite tutto con delle rotelline di formaggio groviera, Spargete un poco d'olio sul fondo del tegame, copritelo con un coperchio, mettetelo sul fornello con fiamma bassissima per 20 minuti circa. Il formaggio fonderà piano piano e i pomodori formeranno un delizioso sughetto adatto anche agli stomaci più delicati.
Ogni epoca ha il suo stile ma ogni stile non ha epoca. Questo mi diceva sempre l'uomo più importante che visitava il mio locale e magari restava seduto alcune ore senza parlare e consumare. Consumava così la sua vita. Aveva l'impressione di essere felice nei momenti del suo niente. Poi ho saputo che non sarebbe più venuto perché passato a miglior vita. Il fare niente però sta creando a Panarea delle brutte abitudini. Ad esempio la politica locale ha scelto questa filosofia per Panarea che rischia di diventare sempre più vittima di questo andazzo.
=== dolci-dessert ===
BISCOTTI DI CASA
Ingredienti: 8 uova, 700 g. di zucchero, 1 kg. di farina, la buccia di due limoni, succo di un limone, 2 bustine di lievito.
Preparazione: impastare tutto insieme. Su una piccola teglia oliata mettere con un cucchiaio la pasta modellando le forme tonde dei biscotti. Cuocere a 150 gradi finché non divengano dorati.
La Marina Militare spesso ha lasciato un buon ricordo. Ricordiamoci cosa hanno fatto le navi cisterna che trasportavano il prezioso liquido nelle isole. Io ricordo i nomi di alcune navi: Po, la più grande e poi la Mincio, la più piccola. Poi ricordo le lunghe manichette avvolte a cerchio che venivano trasportate sulle spalle dagli operatori. Oggi prendo l'occasione al volo per salutare un bella figura della Marina Militare che ha gestito bene la Capitaneria di Lipari con il suo ultimo comandate. Adesso ha preso servizio il nuovo comandante che proviene da un'altra isola. Sicuramente ci sarà una continuità per accendere quelle luci promesse per il porto di Panarea. I nuovi uffici siti a Pignataro mi ricordano quando c'era quella figura indimenticabile di Capo Sallustro , Paolo per gli amici. Pochi lo ricordano ma ha fatto tanto soprattutto per i veri pescatori. Ad ogni arrivo di nave, lui c'era sempre.
=== contorni ===
UNA VECCHIA RICETTA POVERA DEI CONTADINI E DEI PESCATORI DI PANAREA: FRITTATA DI FIOR DI ZUCCHINI
Ingredienti: 250 gr. di fiori di zucchini (con i fiori gialli aperti) , 4 uova, parmigiano, sale, pepe.
Preparazione: privare i fiori di zucchini dal gambo, lasciando solo i petali. Tagliarli a pezzetti, lavarli e asciugarli. Battere le uova con sale, pepe e parmigiano. Unire il tutto e cuocere in una padella con olio bollente, prima da un lato e poi dall'altro.
Parecchi amanti di Panarea hanno sempre dei dubbi. Fare di Panarea l'isola chiusa oppure aperta solo a determinati mercati, nuovi e ricchi. Praticamente una selezione nella selezione. Perché Panarea è bella e fragile per il turismo di massa. Più di tanto dall'imbuto non passa. Anche perché dal Comune di Lipari non pervengono particolari attenzioni. Il punto è questo. Bisognerebbe andare a capo e iniziare nuovi discorsi per poi ripartire non a casaccio ma programmando bene le forze interne con la spinta esterna.
=== pesce ===
CALAMARI IN UMIDO
Ingredienti: 1800 gr. di calamari, 150 gr. olio, 1 spicchio d'aglio, ½ bicchiere di vino bianco, prezzemolo , sale, pepe, 1 kg. di pomodori freschi o pelati.
Preparazione: pulire, lavare i calamari e tagliarli a pezzetti. Soffriggere l'aglio nell'olio e aggiungere i calamari, il vino e farlo evaporare. Mettere i pomodori, sale, pepe, prezzemolo e lasciare cuocere per circa mezz'ora.
Molti colleghi di ogni parte d'Italia che mi vengono a trovare, oltre a raccontarmi delle loro specialità, mi raccontano amori, affari e accordi politici avvenuti nei loro tavoli. Davanti ad un buon piatto e ad un buon bicchiere tutto diventa più semplice e naturale. Quanti governi, quante giunte comunali si sono formate nei ristoranti o trattorie. Questa è la verità fumante per noi che viviamo di ristorazione. La garanzia che tutto vediamo, tutto ascoltiamo e che tutto nei nostri locali resta un segreto, un mangiare nel confessionale. Anche Panarea ha dato e da il suo contributo.
=== pesce ===
PALOMBACCI NELLA SALSA
Ingredienti (4 persone): Due palombacci, 800 gr. Di pomodori perlati, mezzo bicchiere d'olio d'oliva, un mazzetto di prezzemolo, 2 spicchi d'aglio, 3 cucchiaiate di farina, pezzetto di peperoncino, sale e pepe nero q.b.
Preparazione: tagliare a fette dello spessore di quasi un centimetro, i palombacci, lavarli, asciugarli e infarinarli. In una padella larga, mettere a rosolare nell'olio i due spicchi di aglio schiacciati e, dopo, le fette dei palombacci da tutti i lati. Toglierli dalla padella e sistemarli su un piatto. Mettere nella padella i pomodori pelati, schiacciati con la forchetta, insaporirli di sale e peperoncino e lasciar cuocere per qualche minuto. Rimettere in padella le fette dei palombacci rosolate e lasciare cuocere per 6 minuti. Girarle e cospargerle di prezzemolo.
I"cassatieddi i Pasca" sono sempre state la mia dolce passione. Quest'anno avrei voluto prepararle per tutta l'isola ma sono stanca e debole di mano e così le ho preparate virtualmente e spedite a mezzo Notiziario. Meno male che Il Notiziario c'è, mi dicono sempre i nostri accaniti tifosi. Oggi è la giornata delle scampagnate e quelle delle isole sono speciali indipendentemente dal tempo e dalla compagnia. Panarea è sempre più l'isola di Pasqua e anche della Pasquetta meglio conosciuta come "pascuni". Mi raccomando dopo le mangiate, pulite e differenziate.
=== secondi piatti ===
COTECHINO CON FAGIOLI
Ingredienti: 800 gr. di cotechino, ½ bicchiere di olio, 50gr. di pancetta, 1 carota, 2 cipolle, 1 scatola di fagioli già lessati, sale e pepe.
Preparazione: far cuocere il cotechino in acqua bollente per un'ora e mezza, poi tagliarlo a fette e metterlo in un tegame con l'olio, pancetta a dadini, carota e cipolle a pezzettini, coprire e lasciare stufare per 10 minuti. Togliere i fagioli dalla scatola, lavare e versare in tegame, mettere sale, il pepe e cuocere per altri cinque minuti.
Ci sono momenti in cui il mondo finisce o mostra la sua fine. Mi ha telefonato una mia amica svizzera e mi dice che a Pasqua non viene a Panarea. Le stanno costruendo un rifugio antiatomico e sono in ritardo con i lavori perché tanta gente in Svizzera ha ordinato queste case sicure e quindi troppa domanda e troppo pochi specialisti portano ritardi nei lavori. Queste costruzioni salva vita meritano sempre la presenza dei proprietari perché sono costruiti in modo scrupoloso. La gente ha paura delle atomiche che possono arrivare ormai da ogni parte del mondo. Ma veramente siamo vicini alla fine del mondo?
=== altro ===
OLIVE CONDITE
Ingredienti: 500 g. di olive nere salate, la buccia di un'arancia, tre carote tagliate, due coste di sedano, una tazzina di olio di oliva.
Preparazione: tagliare le carote e il sedano a piccoli pezzettini, mettere tutto insieme in una padella e cuocere per dieci minuti mescolando.
Panarea nel suo piccolo e bello ha delle situazioni che sono portatrici di notizie. L'ultimo servizio comparso sul Notiziario mostra il sito idrotermale, con oltre 200 camini vulcanici che emergono dal fondale marino tra Panarea e Basiluzzo. Questi camini a forma di cono sono unici mi dicono gli scienziati che vengono a sfamarsi da me. Il prof. Bortoluzzi intorno agli anni 2000 mi parlava sempre di questa meraviglia vulcanologica ricca di gas che crea i famosi bollori. Sono passati 18 anni per avere un quadro che è uno spettacolo unico. A furia di unicità si capisce sempre di più perché Panarea è unica e rara come alcuni suoi abitanti che continuano a dedicare la propria vita all'isola. Anche questo è un valore aggiunto per tutte le Eolie.
=== dolci-dessert ===
SFINCI DEI POVERI
Ingredienti: 250 gr di farina, 250 gr di patate lesse e tritate, 300 gr di latte, lievito di birra, zucchero, cannella.
Preparazione: impastare tutti gli ingredienti e far riposare l'impasto per 1 ora circa. Versarlo a cucchiaiate in una padella, con abbondante olio caldo. Servire le palline calde e spolverizzare con zucchero e cannella.
I miei avi mi ricordavano sempre che i soldi non si possono fabbricare sempre. Perché la vita cambia, le situazioni non sono le stesse. Già allora si capiva dove si andava a parare. L'Italia non riesce a dare sicurezza ai sudati risparmi. Poi, se sarà necessario, dare uno stipendio ai poveri disoccupati. Si cercherà di prendere i soldi dove sono stati risparmiati perché non ci sono da chi li ha sperperati. Bella situazione e bel futuro. Panarea che dovrebbe essere l'isola felice è invece l'isola preoccupata. I servizi pagati non ci sono. In cucina diciamo che siamo dentro una bella pentola a pressione da forno. In 6 minuti diventeremo tutti cavolfiori belli e stracotti.
=== primi piatti ===
PENNE CON OLIVE, PEPERONCINO E CAPPERI
Ingredienti: 400 gr. penne, 700 gr. di pomodorini freschi, 70 gr. di capperi, 50 gr. di olive nere, peperoncino un pezzetto, 3-4 spicchi d'aglio,olio, prezzemolo, basilico, sale.
preparazione: tenere per un paio d'ore in acqua fresca olive e capperi. Fare rosolare nell'olio l'aglio e il peperoncino.
Quando l'aglio sarà colorito toglierlo e aggiungere le olive, i capperi, il prezzemolo e il basilico. Cuocere tutto a fuoco lento un paio di minuti, poi lasciare raffreddare.
Ogni eoliano ha sempre amato il pane di casa. L'alimento che ci ha sempre seguito per tradizione. Io sono ancora una di quelle che quando ha tempo, "scanu", impasto, e inforno. Mi diletto a produrre le 4 forme antiche come "catanieddi, filuna, scaliddi e vastieddi". Poi faccio ancora "pani caliatu" che conservo dentro la cassapanca per qualche mese. Ma il massimo è il pane appena sfornato che faccio assaggiare a tutti col pomodoro con spruzzata di origano e acciughe salate. E' il pane di casa mia, quello che per me è unico perché è pane guadagnato e sudato senza lievito politico.
== primi piatti ===
LINGUINE CON SCAMPI E VERDURE
Ingredienti (per 4 persone): g. 400 di linguine, 12 scampi di media grandezza, una melanzana tagliata a fette, una zucchina tagliata a fette, g. 200 di radicchio tagliato a fette, g. 200 di pomodoro fresco, un peperoncino0 piccante, mezzo bicchiere di vino bianco, prezzemolo tritato, g. 50 di olio d'oliva, 3 spicchi di aglio tritato.
Preparazione: far arrostire le verdure con un filo di olio e poi tagliarle a julienne. In una padella con l'olio far imbiondire l'aglio ed il peperoncino piccante, aggiungere gli scampi, precedentemente sgusciati e farli cuocere a fuoco lento per circa due minuti. Bagnare con vino bianco e lasciare evaporare a fuoco forte. Aggiungere i pomodori pelati tagliati a pezzetti, le verdure a julienne, salare e far cuocere il tutto per ancora due minuti. A parte cuocere le linguine al dente, versarle nella padella e farle mantecare per circa un minuto.
Servire cospargendo la pasta con il prezzemolo tritato.
Gli abitanti delle piccole isole, d'inverno, sono fra le persone più informate del mondo. Giornate intere passate davanti alla televisione o con la radio in cuffia o attaccati ai computer. Passano le ore e i giorni, le notizie vanno e vengono. Più quelle brutte che le buone. Il freddo pungente, le porte che sbattono e i cani che abbaiano in continuazione. A Panarea aspettiamo sempre quello che arriva dal Comune di Lipari e visto che non arriva niente aspettiamo anche quello.
= primi piatti ===
CAVATI ALLA VIDDANA (GNOCCHETTI ALLA CONTADINA)
Ingredienti per 4 persone: 600 gr di farina, 4-5 uova, sale e acqua q.b.
Per il condimento: carne per ragù gr. 250, carne tritata gr.200, pecorino grattugiato gr.100.
Preparazione:Impastare la farina con le uova, il sale e l'acqua. Lavorare bene l'impasto e formare degli gnocchetti usando il "pettine" o una forchetta. Lessare gli gnocchi e condire con il ragù precedentemente preparato e con il pecorino grattugiato.
Una donna di sana cucina come me deve sapere che adesso gli elementi fondamentali da stare alla larga, per la nostra salute, sono due: il sale e lo zucchero. Questo vuol dire: insipido e amaro. Il buon senso invece mi porta a dire che tutto deve avere un giusto equilibrio. Non bisogna esagerare. Ad esempio il caffè è buonissimo amaro e non c'è bisogno di salare quando c'è la presenza dei capperi. Questo è come la nostra vita. Lo zuccherino politico è quello che ci avvelena mentre il conto salato delle tasse è quello che ci riempie di povertà e ci ammala.
E DA OGGI VI FARO' LECCARE I BAFFI CON LE MIE RICETTE
LE RICETTE DI PINA
== primi piatti ===
'A PAST'ASCIUTTA DU' ZZE' 'NZULU (LA PASTASCIUTTA DELLO ZIO VINCENZO)
Ingredienti: 600gr. di rigatoni, 100 gr. di pomodoro conservato sott'olio, peperoncino rosso q.b., 400 gr. di broccoletti verdi lessati al dente e tagliati a pezzettini utilizzando foglioline tenere, rametti teneri e "giummiddi" non sbocciati, pane grattugiato abbrustolito scuro q.b., prezzemolo tritato q.b., 100 gr. di polpa di olive nere tagliate a pezzettini.
Preparazione: scaldare in padella con olio caldo il pomodoro secco, l'aglio e i filetti d'acciughe. Aggiungere i broccoletti e mescolare condendo il tutto con peperoncino rosso. A parte cuocere al dente la pasta ed insaporirla con l'intingolo ottenuto. Servirla in piatti caldi e condirli a tavola, con la mollica di pane abbrustolita, il prezzemolo tritato e la polpa delle olive nere.
In questo periodo invernale di solitudine, la cronaca di Panarea non ci ha lascati mai soli. Ho ricevuto oltre 100 telefonate di clienti e amici che leggono quello che scrivo perché si mettono nei panni di chi vive l'isola tutto l'anno. Tutti sanno che non cerco voti e non cerco applausi. Cerco solo di esprimere un pensiero per vivere e far vivere bene la buona gente di Panarea. Quando dico che i Carabinieri servono più d'inverno che d'estate è una verità, una necessità che trova conferma anche con l'ultimo ritrovamento della persona scomparsa e ritrovata proprio dalle forze dell'ordine. Panarea è la più piccola isola delle Eolie. Ma apparentemente!
Illustrissimo signor Prefetto di Messina, il primo di dicembre sotto una pioggia torrenziale i carabinieri hanno lasciato l’isola di Panarea. La bandiera della legge è stata tirata giù dal pennone immaginario dell’isola che da felice è diventata triste. I nostri appelli sono stati ascoltati ma nessuno riesce a garantirci la sicurezza che meritiamo. Panarea è in mezzo al mare. Abbandonata. Siamo nelle mani di San Pietro e dl un nuovo prete che ha dato il cambio al precedente. Senza un meritevole passaggio di consegne. Neanche un vigile urbano in sostituzione dell'arma. Lei signor Prefetto perché non ci aiuta?