Cari Amici lontani e vicini, Buon Natale dal Notiziario delle Eolie e un caro saluto a tutti Voi dal Sole sempre libero delle Eolie e come sempre buon Notiziario a tutti...


ascolta la musica in sottofondo clicca sul triangolo 

pinacm Small

di Pina Cincotta in Mandarano

Panarea è l'isola aperta a tutti per modo di dire, ma praticamente difficile per molti e non solo sotto l'aspetto economico. In molti mi chiedono di sostenere l'abbattimento delle barriere architettoniche per una "Panarea per tutti". L'amministrazione comunale dovrebbe effettuare un breve giro su sedia a rotelle per rendersi conto di cosa fare e cosa non fare. Questo gesto darebbe sicuramente più umanità all'isola.

LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI

=== pesce ===
TONNO CON LA CIPOLLA
Ingredienti per 4 persone: 800 gr tonno, 4 cipolle, 1 cucchiaio di capperi, 1 ciuffo di menta, 1 bicchiere di olio di oliva, mezzo bicchiere di aceto, un po' di farina, sale e pepe q.b.
Preparazione: Tagliare il tonno a fettine e metterle per un'ora in acqua e sale, scolarle, passarle nella farina, friggerle con mezzo bicchiere d'olio. Affettare la cipolla sottile e friggerla nel rimanente olio. Appena dorata, aggiungervi i capperi, il pepe, la menta e l'aceto; mescolare e versare il tutto sopra le fettine di tonno. Sistemarle in un piatto da portata e servire anche freddo.

22.gif

 

Panarea sta diventando una filiale di Taormina, turisticamente vedendo. Quasi giornalmente arrivano imbarcazioni con pendolari belli e ricchi e non tanto numerosi. Li possiamo chiamare il pane e caviale del turismo d'elite. Dopo una traversata, con osservazione di quasi tutte le Eolie, si fermano a Panarea per un pranzo semplice e diversificato, oserei chiamarlo stuzzichevole. Poi dopo qualche elegante rutto e due risate di compagnia, ripartono coscienziosamente sodisfatti verso la sede madre. Si ha l'impressione che le Eolie si trasformeranno, col tempo, in le 7 isole di Taormina.

=== primi piatti ===
VERMICELLI CON VONGOLE IN BIANCO
Ingredienti per 6 persone: gr. 600 vermicelli, kg. 1,5 di vongole ben pulite e strofinate con un coltellino, due spicchi d'aglio schiacciati, mezzo bicchiere di olio extravergine di oliva, uno spicchio di aglio tritato, prezzemolo, sale e pepe.
Preparazione: per far sì che le vongole depositino la sabbia, mettetele a bagno in una catinella con acqua molto salata. Poi lavatele molte volte sotto l'acqua corrente e strofinateli ancora con il coltellino. In una larga padella, con gli spicchi d'aglio e un po' d'olio, versate le vongole. Lasciate rosolare a fuoco vivace in modo che aprano le valve. Spegnete il fuoco e staccate uno per uno i molluschi, tenendoli in una tazza, mentre invece il liquido di cottura va filtrato. In un'altra casseruola versate il rimanente olio e fatevi imbiondire l'aglio tritato. Versate le vongole, il loro liquido di cottura filtrato, il prezzemolo tritato, sale e pepe. Tenete per dieci minuti a fuoco basso (altrimenti le vongole si induriscono) e poi ritirate dal fuoco.
Con questa prelibata salsa di mare, condite i vermicelli lessati al dente .
Non vanno serviti con nessun tipo di formaggio.
Se volete un gusto ancor più saporito, potrete aggiungere del sugo di pomodoro fresco.

Oggi desidero profondamente baciare il lavoro. Non per i soldi che porta ma per l'indipendenza che da. Quanto il lavoro è onesto vuol dire che è il frutto del sudore. Tutti sanno cosa vuol dire lavorare a Panarea sia quando non c'è nessuno e sia quando è pienissima di gente. Ma anche quando c'è tempesta o "calmaria". Il lavoro professionale che molti operatori turistici si sono inventati nell'isola magica di Panarea è frutto di sacrifici. Oggi forse è leggermente più semplice ma se partiamo dalle origini turistiche di Panarea possiamo dire che il nostro fisico si trasporta ancora le tracce.

=== altro ===
La salsa di mia nonna
Ingredienti: un kg di pomodori maturi, una cipolla media, basilico, mozzarelle di formaggio, olio e sale.

Preparazione: mettere in un tegame i pomodori lavati e spezzati, la cipolla affettata, il basilico e le mozzarelle di formaggio. Far cuocere per circa un'ora, poi passare tutto al passaverdura, rimettere nel tegame, condire con olio e sale e far cuocere per un'altra mezz'ora circa, a fuoco lento.

Hanno rifinito di misurare Panarea con i moderni sistemi aerei. Gira e rigira sono sempre 3,4 chilimotriquadrati di terra sul mare. Così resta sempre la più piccola isola delle Eolie anche se è quella densamente più abitata. Panarea passa per essere la terra più ricca dell'intero arcipelago per via del suo turismo "vippaiolo". L'isola è felice? L'isola sorride a tutti? L'isola è per tutti? Tre semplici interrogativi ai quali nessuno sa rispondere o non vuole rispondere.

=== primi piatti ===
RIGATONI AL CAPPERO
Ingredienti: 1/2 kg di rigatoni, 1/2 kg di pomodori maturi, 50 gr di capperi, 100 gr burro, 1/2 cipolla, 50 gr di pecorino romano grattuggiato, basilico, sale
Preparazione: tagliare la cipolla a fettine sottili e farla dorare nel burro; dopo mettere i capperi, lasciarli insaporire un poco e poi aggiungere i pomodori tagliati a fettine circolari. Far cuocere questa salsa per mezz'ora circa, facendo attenzione che non diventi troppo densa. Lessare i rigatoni, scolarli al dente, condirli con la salsa, aggiungere il basilico e il pecorino romano.

Mentre trascorro ancora una mia importante parte della giornata fra cucina e sala, è utile ricordare dell'importanza dell'alimentazione per il gusto e per il nutrizionalismo. Entrambe le cose, eliminando le continue abbuffate, procurano l'elisir che allunga la vita. Una dieta ipocalorica rallenta il metabolismo mentre uno studio medico parla di speranza per allungare la vita anche se invecchiamo velocemente. Quelle che sono calorie adesso si chiamano calerie. La scienza studia l'alimentazione ma io la produco alla mia vecchia maniera, che ancora oggi dopo un secolo di tradizione di famiglia, è sempre attuale e fa bene a tutti.

=== primi piatti ===
BRUDU DI PIRNICI (BRODO DI PERNICI)
Ingredienti: 6 pernici, acqua q.b.
Preparazione: mettere a bollire le pernici nell'acqua, a fuoco lento, sino a tanto che non diventi marrone. Servire il brodo caldo senza far uso delle pernici.

Guardando l'inizio dei miei capelli bianchi posso lasciare ai lettori un ricordo che per me ha un valore storico-affettivo. Mio padre mi ha lasciato su un terreno di tutti un bellissimo albero di arance selvatiche. Nessuno ha mai curato questa pianta, che ormai ha oltre 70 anni di vita, ancora fiorisce e da buoni frutti con un odore fortissimo e imbattibile. La natura ha fatto nascere questo bellissimo albero protetto da muri antichi, quasi una casa senza tetto alla quale si accede a pancione per terra. Mio padre aveva fatto costruire una panca gradinata per arrivare a raccogliere anche in alto. Questo vuol dire che se la pianta vive in ambienti sani produce. Una risposta alla politica che ancora oggi niente produce magari si darà la colpa all'ambiente?

=== pesce ===
CALAMARI IN UMIDO
Ingredienti: 1800 gr. di calamari, 150 gr. olio, 1 spicchio d'aglio, ½ bicchiere di vino bianco, prezzemolo , sale, pepe, 1 kg. di pomodori freschi o pelati.
Preparazione: pulire, lavare i calamari e tagliarli a pezzetti. Soffriggere l'aglio nell'olio e aggiungere i calamari, il vino e farlo evaporare. Mettere i pomodori, sale, pepe, prezzemolo e lasciare cuocere per circa mezz'ora.

Ultimamente vivo più al telefono che in cucina. Sono tutti preoccupati che io mi possa cuocere il cervello passando da una cella telefonica all'altra. Perché non sto mai ferma. Parlo, ascolto e cammino. Chilometri di parole dette e ascoltate. Interminabili metodi di comunicazione anche "vanniata" come i broccoli nei cofani che si vendevano nei vicoli delle Eolie al mattino presto. Tutti dovevano sentire cosa c'era nel cofano. Le ultime tre telefonate mi sono arrivate da Roma. Non per prenotare ma per stimolarmi a continuare su questa strada del dire e del far sapere. Panarea deve essere l'isola dell'uno per tutti e tutti per uno. Solo cosi riusciamo a darci il ramoscello d'ulivo e auguraci una buona e santa Pasqua con le colombe libere nel cielo e quelle che preparo io a tavola con l'uvetta e la crema di limoncello.

=== altro ===
ARANCINI DI RISU E RICOTTA (ARANCINE DI RISO E RICOTTA)
Ingredienti: 300 gr. di riso, 200 gr. di ricotta, 200 gr. di tuma o mozzarella , 3 uova, 2 cucchiai di parmigiano grattugiato, prezzemolo un ciuffo, sale e pepe q.b., olio per friggere, pane grattugiato q.b.
Preparazione: lessare il riso in acqua salata per 15 minuti circa. Scolarlo e mescolarlo con la ricotta, le uova, il prezzemolo tritato, il parmigiano ed il pepe. Con questo composto ben lavorato, formare delle palline poco più grandi di un uovo. Infilatevi al centro un pezzetto di formaggio fresco, passarle nell'uovo battuto e nel pane grattugiato. Friggere gli arancini in olio abbondante e servirli caldi. 

Una "manciata di rapuddi" si raccoglie spesso in compagnia. Poi se si vedono 3 cani che rompono il silenzio per spartirsi l'osso vengono in mente i pensieri dei nostri giorni per noi che viviamo nell'isola apparentemente felice. Tutti a chiederci da isolani non esperti conoscitori della politica, che parte della minoranza consigliare, presenta interrogazioni varie. Sorge spontanea una domanda, ma queste interrogazioni, portano alla soluzione concreta dei problemi? A ben guardare e sentire pare di no, le varie problematiche, nonostante questo, continuano ad essere presenti. Di parole ne hanno fatte tante ma vorrei vedere effettivi cambiamenti per il bene di Panarea e dei suoi isolani residenti e non.

=== primi piatti ===
PASTA CON FINOCCHIETTI
Preparazione: lessare i finocchietti di campagna, strizzarli e sminuzzarli. In un tegame riscaldare un po' d'olio e sciogliervi dei filetti di acciuga sotto sale, aggiungere i finocchietti e qualche cucchiaio dell'acqua di cottura. Lasciare cuocere per dieci minuti aggiungendo del sale se necessario. Intanto, nell'acqua di cottura della verdura lessate gli spaghetti. In un tegamino a parte ben riscaldato mettere insieme un filo d'olio e qualche cucchiaiata di mollica, rimestando continuamente fino a doratura della mollica. A cottura ultimata della pasta, scolarla e condirla abbondantemente. La mollica abbrustolita va servita sul piatto... a mo' di parmigiano.

Con i soldi della tassa di sbarco mi dicono che il Comune paga anche le indennità ai Vigili Urbani. Allora vuol dire che il servizio costante dei Vigili Urbani per Panarea ci deve essere tutto l'anno. Al limite dovrebbero sostituire il periodo dell'anno quando i carabinieri vanno via. Il discorso è chiaro e i soldi abbiamo visto che vengono contabilizzati. Possibile che nessuno ci pensa?

=== contorni ===
POMODORO AL FORMAGGIO
Preparazione: calcolate un pomodoro a testa. Scegliete pomodori tonti, sani, tutti uguali. Divideteli a metà e disponeteli in un tegame con la parte tagliata rivolta verso l'alto. Tritate un bel pugno di prezzemolo, riempitene i pomodori, mettete su ciascuno un pizzico di sale e una goccia d'olio, coprite tutto con delle rotelline di formaggio groviera, Spargete un poco d'olio sul fondo del tegame, copritelo con un coperchio, mettetelo sul fornello con fiamma bassissima per 20 minuti circa. Il formaggio fonderà piano piano e i pomodori formeranno un delizioso sughetto adatto anche agli stomaci più delicati.

Forse ancora è prematuro ma prima o poi si saprà quanto ha incassato il Comune di Lipari con la tassa di sbarco e come saranno spesi questi soldi nell'isola che li ha procurati. Magari discutendone con gli isolani che sono i veri conoscitori delle esigenze. Una facile domanda e offerta magari creando dei semplici questionari e poi in forma anonima farli spedire al Comune di Lipari. In chiave democratica e alla luce del sole per la tracciabilità della trasparenza in formato anonimo. Entrate e uscite al sole.

=== pesce ===
BACCALA' FRITTO
Ingredienti: 500 g. di baccalà già ammollato.
Preparazione: tagliate il pesce e immergetelo in una pastella fatta di acqua e farina. Friggete in olio bollente.
Nello stesso olio si può friggere anche della cipolla tagliata a pezzetti (circa 300 g.) che con aggiunta di una tazzina di aceto diventa il condimento per il baccalà.

Alla fine o all'inizio delle nostre chiacchierate resta sempre tanto amaro, ma solo per digerire meglio. Un ricordo va ad un signor promotore del turismo eoliano: don Bartolino Famularo, fra l'altro, creatore del famoso Amaro Eolie. Voglio ricordarlo perché aprì, con successo, a Milano due sistemi moderni per catturare il flusso turistico per le Eolie. Prima l'agenzia viaggi per le piccole isole d'Italia, poi un ristorante proprio dietro il Duomo. Si chiamava "Eolie Eolie". Rinunciò al posto sicuro per tuffarsi nel turismo che addirittura cantò. Ho ancora un disco che dice..."vorrei vivere alle Eolie". Questa è stata l'eolianità. Chi come lui?

=== secondi piatti ===
POLPETTE DI POLLO O TACCHINO
Ingredienti: 1 petto di pollo tritato, 2 uova, 1 spicchio d'aglio, succo di limone, prezzemolo tritato, menta essiccata, 60 gr di parmigiano, sale, olio per friggere
Preparazione: incorporate nel tritato la mollica, i formaggi, le uova, aglio tritato e tutti gli ingredienti. Formate le polpette e friggetele in olio bollente. Potete farle anche al sugo: soffriggete una cipolla tritata in olio d'oliva, mettete le polpette fritte e la salsa di pomodoro, sale e qualche foglia di basilico

Io mi trovo a Panarea perché Panarea ha dato subito fiducia alla mia famiglia. Io sono arrivata in una Panarea spogliata di gente. Le case erano senza porte e i muri cadenti. La gente migliore era partita per l'Australia, l'America e l'Argentina. Dicevano che l'isola non dava niente tranne la povertà. Quelli che abbiamo creduto nel futuro dell'isola abbiamo creato i calli nelle mani e siamo andati avanti, sudore dopo sudore e gentilezza con tutti. Ci siamo guadagnati la fiducia dei turisti. Quelli buoni che sono i più difficili. Ci siamo riusciti. Non abbiamo bisogno per questo nessun riconoscimento ma non vogliamo essere presi giro dai politici di turno.

=== contorni ===
BROCCOLI AFFOGATI (RICETTA ASSAI GUSTOSA DI PALERMO)
Ingredienti: Broccoli kg 1.500, olio, sale, pepe, mezzo bicchiere di vino bianco.
Preparazione: Tagliate i broccoli in fette sottili, metteteli in un tegame con l' olio, sale, pepe e passateli a fuoco lentissimo, avendo avuto cura di mettere fra tegame e coperchio un foglio di carta assorbente e un peso sul coperchio, in modo che possano cuocere col loro stesso vapore. Di tanto in tanto, quando sentite friggere troppo, aggiungete 2 cucchiai di acqua e, a mezza cottura, sfumate col vino. E' bene che l' acqua sia messa in dosi minime affinché i broccoli possano sempre soffriggere durante la cottura.

Alla mia età non desidero essere seguita o inseguita. Mi fa piacere stare al seguito delle parole dell'Ammiraglio della Marina che a Panarea parlò di servizi frequenti per la protezione di queste isole Eolie che meritano sempre più attenzioni particolari. Cala Junco con il suo villaggio preistorico è una delle zone più fragili delle isole Eolie, troppo maltrattata dal pendolarismo e dalle barche che gettano le ancore e poi si vedono scorazzare i velocissimi tender a velocità pazzesca. Bisogna avere dei riferimenti certi per iniziare a dare il buon esempio a chi non rispetta le leggi. Soprattutto quelle della natura.

LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI

antipasti ===
CROCCHETTE DI CAROTE
Ingredienti 1 Kg. di carote, burro, 2 uova, 6 cucchiai di grana, 1 pizzico di noce moscata, pane grattugiato, semi di papavero, sale, pepe e olio.
Preparazione: lessare le carote e insaporirle col burro, poi setacciarle. Incorporare l' uovo, la grana, noce moscata, sale, pepe e il pane grattugiato. Amalgamare bene tutto e passare le crocchette nell' uovo poi nel pane grattugiato. Friggerle nell' olio bollente e spolverare con semi di papavero.

Panarea, Panarea, Panarea. L'isola deve continuare ad essere un nome e una garanzia. L'isola è sempre stata la forza della bellezza, una tenerezza della vita. Un fiore profumato e tenero da continuare a coltivare, da non fare appassire. Mai. Vedo che intorno a me si formano gruppi d'appoggio ai miei pensieri perché si nota come il comune è lontano da qui, nei fatti e nei pensieri. Panarea non è una mucca da mungere per la tassa di sbarco. Panarea è l'isola che c'è per restare tale. In linea generale così mi dicono tutti.

L'eco della ristrutturazione del famoso albergo di Taormina che si chiama "San Domenico" è giunta fino a Panarea. Mentre riscaldavo, con una tazza di te, un turista quasi unico di Panarea in queste giornate di freddo post feste, la Soprintendenza di Messina diceva si al progetto del San Domenico. Il documento approvato dalle Belle Arti con parere unico autorizza gli interventi sotto il profilo paesaggistico, archeologico e architettonico. Questo vuol dire tanto direttamente ed indirettamente anche per Panarea perché spesso e volentieri la bella gente di quella località turistica viene anche a Panarea e viceversa. Bisogna essere altruisti e non egoisti. Il turismo è un bene nazionale e i beni immobiliari di godimento devono essere agevolati per creare e proteggere il lavoro. Non inseguiti e maltrattati.

Se piange la signora Fornero, tutti e mettergli una mano sulla spalla anche se ha affogato i lavoratori. Se piango io che invece offro posti di lavoro stanno tutti alla larga. Anche a livello nazionale, la sicurezza è in grado di offrire posti di lavoro. Sicuri e certi. La sicurezza serve da prevenzione ed allarga il giro dei lavoratori. Non è una spesa per lo stato. Le spese sono altre, le guardie del corpo per proteggere l'importanza delle persone ma non le persone che poi sono solo politici spesso da 4 soldi. Ecco i due o tre carabinieri di Panarea d'inverno nel loro piccolo smuovevano l'economia locale fermo restando che la sicurezza è un benesssere anche economico.

daninosulmare2.jpg