di Massimo Berti
E' in questa cittadina Romagnola che sul finire del 2012 è stato "gettato il guanto di sfida" al sistema elettrico convenzionale, apoteosi di un settore pregno di norme e disposizioni che da sempre dissuade il comune cittadino a capirci qualcosa, garantendone così lo status quo, in una sorta di feudalesimo contemporaneo.
Credere fermamente nella libera autoproduzione elettrica, quale parte imprescindibile del nostro quotidiano, ha portato a concretizzare un idea per supportare i nuclei famigliari, ottenendo questo diritto con una alta valenza green.
Un semplice elettrodomestico ecco la definizione più attinente per identificare questa tipologia di micro-apparati, ascrivibile per genealogia ai comuni impianti fotovoltaici, ne sfugge contestualmente, la complessità tecnico/burocratica, adattandosi alle limitazioni, riscontrabili in un normale appartamento condominiale, anche se lo stesso è fruito in locazione.
Essenziale nei suoi volumi, consta un ingombro equivalente ad una finestra, (cm. 100 x 160 x 4) può trovare collocazione, anche negli spazi esigui di un balcone, dove la sua spina verde, inserita nella più vicina presa 220 Volt, permetterà qual si voglia una connessione in sicurezza, con l'impianto elettrico di casa, elettricità pronta all'uso, che si eviterà di acquistare, almeno nello ore in cui il sole detta legge.
Una modularità da ¼ di kW. assolutamente compatibile con il 10% del fabbisogno annuo di una famiglia, che vedrà ridimensionati i consumi, con questi semplici apparati, venduti liberamente nei negozi specializzati e attivabili in autonomia, dallo stesso acquirente senza apporto di altre professionalità, una rendita insospettabile per incuriosire quanti e sono molti, non capiscono nulla di energia, di bollette, di efficienza energetica, di ambiente o polveri sottili ma si chiedono come risparmiare o come ottenere il tasso migliore, dai loro tesoretti famigliari.
Evitare l'acquisto di energia elettrica, equivale obbligatoriamente a una rendita costante e duratura, convertirla dal sole poi, un investimento che non ha equali, 600/1100 euro in 20 anni, porteranno risorse al netto dell'ammortamento, del 100% valore ampiamente documentabile dai rapporti produttivi, elaborati dal GSE (Gestore Servizio Elettrico) www.gse.it
Una spina per identità che ha portato la stessa AEEGSI (Autorità Energia Elettrica Gas Servizio Idrico) a fine 2016 a definirne con apposita delibera, [786/2016/R/EEL] la potenza massima di utilizzo e l'interazione con il Servizio Elettrico Nazionale, norme semplici per un uso quotidiano, avvalorando le istanze presentate in passato, quando il Microfotovoltaico a Spina, www.microfotovoltaico.com fra indifferenza e ilarità, iniziava il suo percorso di sperimentazione nelle case Italiane, sfuggendo alle imposizioni del sistema, con la sua naturale semplicità.
Raggiunta l'ambita certificazione, sgombrato il campo dalle passate interpretazioni normative, oggi il plug and play si appresta ad entrare "a gamba tesa" nell'ambito architettonico, con una serie di peculiarità proprie del suo status, modularità e precablaggio possono essere vincenti in molteplici casistiche, dove il singolo modulo a spina, diviene parte di un insieme, risolvendo le tante criticità della ristrutturazione condominiale per gli adempimenti comunitari (Edifici ENZEB).
Una innata versatilità che spazia dal bricolage al progettista, strizzando l'occhio all'installatore che vuole perseguire, flessibilità e innovazione reinventandosi costantemente.
Approfondimenti normativi
AEESI Documento di consultazione n.614/2016/R/eel http://www.autorita.energia.it/allegati/schede/614-16st.pdf
AEESI Deliberazione 22 dic.2016 n.786/2016/R/eel http://www.autorita.energia.it/allegati/docs/16/786-16.pdf
CEI Norme Progetto di Inchiesta Pubblica C.1203 https://www.ceinorme.it/doc/pubenq/C1202.pdf