di Aldo Natoli*
All' ASSESSORATO REGIONALE DIPARITMENTO dei Beni culturali e dell'Identità Siciliana e.p.c. All' ASSESSORE REGIONALE BB.CC e dell'Identità Siciliana, AL PRESIDENTE DELLA REGIONE, AL SINDACO DEL COMUNE
Oggetto: Problematiche inerenti il comportamento della Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina.
Riteniamo, sicuramente non a torto, che le Amministrazioni che si succedono devono avere una continuità nell'attività amministrativa e nell'interpretazione delle norme; in modo particolare quando si tratta di Amministrazioni preposte alla tutela dell'ambiente e del paesaggio!
Tuttavia rileviamo che la nuova Amministrazione dell'Istituto messinese ignora i pareri resi da quella precedente, creando così disuguaglianza tra i cittadini.
Oggi, quindi, assistiamo che un cittadino in zona "B1" del vigente P.R.G. può costruire ben 26 appartamenti , con ovvia remunerazione per la vendita, e che un cittadino con terreno nella medesima zona non può realizzare un mc. di costruzione, oppure modificare un vecchio fabbricato!!!
E' quindi palese la diversità di trattamento e le probabili vertenze che seguiranno.
Il Soprintendente della Soprintendenza di Messina normalmente esprime parere negativo per la costruzione di volumi tecnici in zona MA1 del P.T.P. perché costituiscono "volume", senza tenere conto della stessa Circolare del Dirigente Generale dell'Assessorato Regionale BB.CC. e dell'Identità siciliana (prot. 27162 del 03.06.2013) e del Consiglio di Stato (Sez. VI n° 6732 del 20/12/2011 secondo cui un volume tecnico non costituisce volume! Che ribadiscono che un rudere deve ritenersi un edificio preesistente! Che una cisterna interrata non costituisce "consumo di suolo".
Non può l'amministrazione precedente valutare un volume tecnico come un'attrezzatura di tipo igienico sanitario (Soprintendente Dott. Gianfilippo Villari) addirittura in zona "F4" ( prot. 6173/06 del 02.05.97), mentre l'Arch. Orazio Micali lo ritiene inammissibile in ambito "MA1", ma nel contempo ne approva la costruzione in ambito "REP", nonostante due w.c. esistenti, compreso cisterna interrata e garage (prot.0001035 del 20.02.2017).
Ovviamente di quanto evidenziato possiamo fornire la necessaria documentazione!
Non può un'Amministrazione ritenere valido il Piano Regolatore Generale del Comune ed un'altra ritenerlo non valido perché non approvato dalla Soprintendenza BB.CC.AA.
Può il Soprintendente dichiarare che il Piano Regolatore del Comune non è valido perché non è stato sottoposto all'approvazione della Soprintendenza e nel contempo, per altra richiesta, dichiarare : "Visto il D.A. del 29.07.2011 in Gurs n° 38 del 09.09.2011 di approvazione del Piano Regolatore Generale ed il Regolamento Edilizio del Comune" (prot. 0001035 del 20.02.2017)?
Ma ci chiediamo e chiediamo a Codesto On.le Assessorato: "ma il P.T.P. approvato il 16.03.2001 è stato revisionato allo scadere dei nove anni dall'approvazione (16.03.2010) ???
E' ancora valido???
Questa Associazione ritiene necessario un autorevole intervento di Codesto Assessorato affinchè ripristini una parità di trattamento ed una continuità nello svolgimento dell'attività amministrativa dell'Istituto messinese.
Disponibili per un incontro, fiduciosi porgiamo Distinti Ossequi.
*Presidente associazione geoemtri eoliani
sono costretti a frequentare ben 43 studenti, invece dei 30+il 10% stabilito dal D.P.R. n° 81/209 art. 16, e da varie Sentenze della Corte Costituzionale.
E' ovvio che un numero così elevato di studenti in una unica aula non può garantire il regolare svolgimento delle lezioni ed il regolare apprendimento degli studenti. Unica soluzione sarebbe stata quella di dividere il numero di studenti in due aule! Non trova altresì una logica applicazione la paventata soluzione di accorpare gli studenti dell'indirizzo turistico con quelli di altro
indirizzo ( ad esempio Geometri). Sicuramente la motivazione è data dalla necessità di contenere le spese . Ma tale necessità non è compatibile con l'istruzione dei nostri giovani!
Ma in tutta questa vicenda viene trascurato il problema, a mio avviso importantissimo, della sicurezza. Lipari è dichiarata "zona sismica". In caso del verificarsi di un terremoto l'elevato numero di studenti in un'aula comporterebbe delle grosse difficoltà ad abbandonare l'aula stessa. Sicuramente lo stabile di proprietà della Provincia Regionale di Messina è stato costruito a norma di legge.
Ma non si deve sottovalutare quello che è successo a Torino per defluire dalla piazza !!! Tra l'altro l'Ufficio del Genio Civile di Messina, a seguito dei numerosi eventi sismici che continuano a colpire il territorio nazionale, ha emanato la circolare prot. 184159 del 18.09.2017 alla Città Metropolitana di Messina ed ai Comuni, che modifica alcuni interventi locali in zona sismica.
Nell'attuale situazione, l'elevato numero di banchi necessari all'elevato numero di studenti ostacola anche la porta d'uscita.
Quanto succede sembra faccia parte di un disegno politico teso a soffocare lo sviluppo delle nostre isole. Prima il Tribunale; poi l'Ospedale, oggi la scuola e quindi l'istruzione dei nostri giovani.