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di Pasquale Giuffrè

All'ASSESSORE ALL'ECOLOGIA DEL COMUNE DI LIPARI DOTT.SSA PAINO, AL SINDACO DEL COMUNE DI LIPARI RAG. MARCO GIORGIANNI e.p.c. AL COMANDANTE DEL CIRCOMARE LIPARI

Oggetto: Precisazioni in merito alla risposta dell' Assessore all'Ecologia dott.ssa Paino all'interrogazione sullo stoccaggio e trasferimento rifiuti nella frazione di Ginostra.

Essendo venuto a conoscenza del riscontro dell'assessore all'ecologia del Comune di Lipari, dott.ssa Paino, ad un'interrogazione di alcuni consiglieri sulla problematica rifiuti di Ginostra, tengo a precisare quanto segue:

1) L'interpretazione dell'assessore sulla fattispecie che riguarda Ginostra, è a mio avviso, errata e quindi fuorviante dalla realtà.
Difatti non riguarda un raggruppamento o deposito temporaneo di rifiuti-speciali non pericolosi – come si asserisce, bensì di rifiuti – solidi urbani organici ed inorganici (come resti domestici, di ristoranti, di attività varie, soggetti a putrefazione, decomposizione e conseguente produzione e sversamento di liquami che di fatto inquinano l'ambiente circostante, arrecando danni gravi alla salubrità dei luoghi, alla salute pubblica ed alla vivibilità di chi abita in prossimità del sito.

2) In tale sito avviene lo stoccaggio fisso, continuativo di tutti i rifiuti prelevati giornalmente dai vari punti di raccolta della frazione, in attesa del trasferimento a mezzo nave che avviene con cadenze irregolari che spesso rasentano la settimana anche nel periodo estivo o di parecchie settimane nei periodi autunnali ed invernali. Spesso si arriva con mezzi insufficienti che prelevano solo parte dei rifiuti da trasferire, lasciando il resto permanentemente depositato anche per terra.
ALTRO CHE DEPOSITO TEMPORANEO!!

3) Ciò comporta l'accumulo sia d'estate che d'inverno di tonnellate di rifiuti depositati per terra ed i contenitori non chiusi e traboccanti che rappresentano una discarica abusiva, a cielo aperto ed incustodita, proprio sul Demanio Marittimo e dove tutti possono depositare ogni genere di sostanze( non escluse sostanze tossiche e pericolose di ogni tipo, come medicine scadute, batterie, scarti di attività lavorative ecc.).
4) Tutto ciò avviene in prossimità in linea d'aria di abitazioni private abitate tutto l'anno, a pochi passi da luoghi di sosta e passaggi obbligati (molo d'attracco, unica via d'accesso tra queste e l'abitato soprastante) tra l'altro l'unica zona, per chi conosce la realtà dei luoghi, più sicura ed accessibile adeguatamente alla balneazione in genere e di anziani e bambini in particolare e nella quale la Protezione Civile Nazionale aveva creato un'apposita ed utile piscinetta tutt'ora esistente.

5) I contenitori di rifiuti non vengono mai lavati e disinfettati come pure tutta la zona adiacente e sulla quale sono situati.

6)Tale punto è diventato luogo di alimentazione di animali vari e proliferazione di ratti ed insetti di ogni genere con evidente pericolo per la salute pubblica.

7) Gli agenti atmosferici come piogge,vento, ecc. ecc., trasportano residui di rifiuti e scoli in mare in condizioni già normali.

8) E' notorio ed il sottoscritto lo puntualizza che il punto in oggetto è il più vicino ed esposto di tutta l'area portuale alle grosse e frequenti mareggiate che specie nel periodo autunnale ed invernale con regolarità invadono la zona in questione spazzando e trasportando in mare tutto ciò che trovano.
Per cui chi permette il mantenimento di detta situazione di pericolo incombente per l'inquinamento dell'ambiente marino (Amministrazione Comunale e vari organi di controllo del Demanio Marittimo) si assume anche la responsabilità dei conseguenti e prevedibili danni ambientali.
Se un privato fa o rischia di far finire in mare dei rifiuti inquinanti incorre in gravi sanzioni amministrative e penali. A maggior ragione i Pubblici Poteri hanno il dovere di dare l'esempio creando le condizioni e usando tutte le cautele necessarie affinché ciò non accada ai fini della tutela dell'ambiente.
Motivo per cui ritengo che nessuna autorità possa dare l'autorizzazione a perpetrare una situazione di evidente illegalità e di potenziale pericolo per l'ambiente circostante.

9) Si precisa che lo stato d'emergenza è conseguenza di un evento improvviso al quale bisogna porre rimedio nel più breve tempo possibile, non certo una situazione che continua da decenni ed alla quale nessuna amministrazione passata o presente ha posto rimedio come nel caso di Ginostra.
Penso che la politica dovrebbe impegnare la propria azione su terreni come: prevenzione, progettazione, soluzione definitiva dei problemi nel rispetto dei luoghi e delle persone e che stanno alla base di una cultura amministrativa vicina ed a tutela degli interessi legittimi dei cittadini.

10) Ho immolato la mia esistenza in estenuanti battaglie contro l'indifferenza e la disattenzione dei pubblici poteri e di certa politica verso la piccola comunità indifesa di Ginostra al fine di conquistare il diritto alla vita sociale del piccolo borgo.
Quando pensavo di aver trovato un po' di serenità, con grande rammarico e profonda tristezza mi rendo conto che la mentalità non sono cambiate e fino alla morte dovrò sprecare le mie residue energie e risorse per difendere il diritto a vivere nella mia casa (frutto del lavoro di una vita) e nel mio paesino per il quale ho da sempre lottato.
Ma non avrei mai pensato di doverlo fare a causa di comportamenti di alcuni politici delle Isole Eolie, che ho sempre considerato la mia gente e dai quali i cittadini eoliani si aspetterebbero vicinanza e non decisioni e atteggiamenti che possono mettere a rischio la loro stessa vivibilità.

Si invita pertanto l'assessore all'ecologia del Comune di Lipari sia ad attivare opportuni controlli sul territorio da parte di chi di competenza per accertare la legalità di certe attività che non possono svolgersi a danno delle persone e dell'ambiente prezioso dei luoghi, sia a studiare una soluzione definitiva che faccia uscire dalla cultura dell'emergenza continua dovuta all'indifferenza ed all'inattività delle amministrazioni che fin qui si sono succedute.
Fiducioso di riscontrare sensibilità e volontà operativa per dare soluzione definitive a problematiche annose che opprimono il nostro arcipelago.

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Alla Spett.le Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, Al Sig. Sindaco del Comune di Lipari, Al Sig. Comandante della Capitaneria di Porto di Lipari, Al Sig. Comandante della Stazione Carabinieri di Stromboli

Oggetto: Esposto per deposito rifiuti vari con annesse conseguenze ambientali ed igienico-sanitarie, nell'area portuale di Ginostra.

Da Mercoledì 9 a Martedì 15 c.m. e come ormai consuetudine ricorrente, sotto il sole cocente di Agosto centinaia e centinaia di sacchi di rifiuti di ogni tipo (organico e non, come resti di ristoranti ed attività varie, pile, ecc.) in alto stato di putrefazione, depositati a terra e in cassoni traboccanti a cielo aperto, parzialmente coperti da un telone verde, sull'unica spiaggetta ai piedi del molo di Ginostra, a due passi dal mare e passaggio obbligato dei numerosissimi turisti in partenza ed in arrivo nel villaggio, sotto ed in prossimità in linea d'aria del Monumento ai Caduti (unico belvedere del luogo), abitazioni private, pubblici esercizi.

Oltre all'inquinamento dell'ambiente dei luoghi adiacenti al mare che ciò comporta, i cattivi odori ed insetti vari infestanti la zona di Demanio Marittimo, vengono sospinti dai venti anche su in paese rappresentando una minaccia igienico- sanitaria per la frazione.
Come cittadino residente mi chiedo :
1) E' lecito tutto ciò?
2) Può un Sindaco di una comunità civile e massimo responsabile della Sanità Pubblica permettere ciò?
3) Chi è addetto al controllo del Demanio Marittimo può consentire che ciò periodicamente avvenga?

Pertanto rivolgo un' appello accorato all'Autorità Giudiziaria ed a chi è preposto al controllo del territorio d'intervenire a tutela dei diritti dei cittadini con accertamenti di merito e per gli opportuni provvedimenti di legge in caso del riscontrarsi eventuali responsabilità.

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