Si è svolta la cerimonia di inaugurazione del Museo del Mare e del sale presso il Fanale di Punta Lingua. Alla presenza delle locali autorità civili e militari e di numerosissimi ospiti e partecipanti, nella fantastica location che è il laghetto di Lingua, è stato dapprima presentato a cura dell’Ammiraglio Giacomo Le Grottaglie, già Comandante di Mari Fari Messina, il volume “La luce ritrovata” della fotografa Rosanna Foti, che raccoglie testimonianze e fotografie del Faro di Lingua documentando anche tutti i lavori di salvataggio e di ristrutturazione del faro. Successivamente il Sindaco di Santa Marina Salina, Domenico Arabia unitamente all’Ammiraglio Le Grottaglie, all’Assessore alla Cultura Linda Sidoti e a Rosanna Foti, hanno proceduto al classico taglio del nastro inaugurale, permettendo così l’accesso a tutti gli intervenuti.
“Sono particolarmente contento ed orgoglioso di aver potuto concludere un percorso iniziato una decina di anni addietro, all’indomani della messa in sicurezza della torre del Fanale di Punta Lingua” commenta soddisfatto il Sindaco Arabia “e soprattutto di poter consegnare alla pubblica fruizione come Museo un bene che è rimasto in mano pubblica, che caratterizza non solo l’area del laghetto di Lingua ma che identifica l’isola stessa nell’immaginario collettivo”.
Alla fine del 2009, infatti, alcune terribili mareggiate avevano eroso completamente la spiaggia antistante il Fanale di Punta Lingua, compromettendo la torretta luminosa che assicura la navigazione notturna tra Lipari e Salina. A causa del maltempo i primi “soccorsi al Faro” furono apportati dalle ditte edili locali che con grande senso di impegno e abnegazione, lavorando notte e giorno, riuscirono a posizionare del pietrame per contenere il distacco della torretta. Dopo alcuni giorni, grazie all’intervento del Comando Zona Fari di Messina e dell’Ufficio Opere Marittime di Palermo in breve tempo fu realizzata e completata nel gennaio 2010 una scogliera a protezione del faro che ne ha salvato l’integrità fino ad oggi. Dal 2011 il Fanale di Punta Lingua è stato affidato in concessione per cinquant’anni al Comune di Santa Marina Salina allo scopo di creare al proprio interno il Museo del Mare e del Sale. Con due diversi finanziamenti pubblici, a valere sui fondi del G.A.C. Isole di Sicilia (Gruppo di Azione Costiera) è stato dapprima ristrutturato l’immobile (2015) riportandolo agli antichi splendori e successivamente (2018/2019) è stato completato l’allestimento interno.
All’interno del Museo si possono visitare tre sale: la prima dedicata al laghetto di Lingua e alla storia della salina esistente all’interno con riproduzioni di foto e stampe che permettono di apprendere l’evoluzione dell’intera area; la seconda sala è dedicata al Fanale di Punta Lingua in cui è raccontata la storia del Faro, con esposizione di documenti originali posseduti dai diversi fanalisti che abitarono nell’immobile fino al 1973 (collezione G. Imbruglia) nonché esposizione di diverse tipologie di segnalamento (in prestito dal Comando Zona Fari di Messina); la terza sala è dedicata alle mostre temporanee ed è attrezzata per attività multimediali grazie alla presenza di computer, video proiettore e schermo. In questa sala fino al 31 agosto è esposta la mostra fotografica di Rosanna Foti interamente dedicata al Fanale di Punta Lingua.
“Oggi il circuito museale comunale presente a Lingua” conclude il Sindaco “si arricchisce di un altro piccolo gioiello, allestito dall’assessore alla Cultura Linda Sidoti con la preziosa collaborazione di Alberto Cervellera e assume particolare significato averlo inaugurato proprio nel novantesimo anniversario dalla istituzione del segnalamento marittimo su questa lingua di terra”.
Il Museo del Mare e del Sale è visitabile dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00