PRIMA PAGINA: “SMUTUANDO"

aaaaaaa      
L’Italia della mutua resta muta. Ci sono farmaci salvavita che non vengono rimborsati. Come il Tolvaptan o scarseggiano in farmacia come il Naloxone. Sono quelli di fascia C che agli italiani costano di tasca propria circa 3 miliardi all’anno. Ci sono terapie che si possono fare solo se si può pagare di tasca propria che alcune volte ha un costo di 20 mila euro all’anno. Il 10% dei pazienti in dialisi sono colpite da una particolare patologia che richiede l’uso del Tolvaptan, il farmaco giapponese non rimborsabile. In Italia sono 25 mila gli utilizzatori. I medicinali utili per il trattamento di patologie o sintomi rilevanti dovrebbero essere sempre rimborsati dal Servizio sanitario nazionale e invece accade che quando la Asl è sprovvista del farmaco il paziente, pur ricoverato, è costretto a pagarselo di tasca propria. L’ Italia ha 18.200 farmacie con 70 mila addetti. I farmaci di fascia C, sia quelli con obbligo di ricetta sia quelli senza, sono interamente pagati dai cittadini. Nei malati cresce il sospetto di interessi delle aziende farmaceutiche nel favorire le remunerative dialisi a scapito della cura farmacologica sperimentale. Il costo del kit per ciascun dializzato è di 400 euro, una fonte continua di guadagno per le case produttrici. Per lo Stato il costo medio per un malato di rene policistico in dialisi è di 32 mila euro all’anno. Le case farmaceutiche finanziano la ricerca, impongono i brevetti, stabiliscono i prezzi. Il convenzionamento dei farmaci genera corruzione.
 
 
 
                                                    

ISOLA PREZZO

 

adelaide martello 481x640Sparpagliati come vetri rotti

arrivano per merito dei cazzotti

che l’uomo infligge per danno

quasi tutto l’anno.

Gente che pesca e che pesa

per dare il giusto prezzo

ad ogni pezzo ripreso e spacciato

come raro concetto di vita.

L’isola incartata assomiglia

ad una melenzana fritta e mangiata

per poi aspettare la bevuta alla salute

di chi tranquillamente aiuta.

 

(Foto di Adelaide Martello)

 

 

 

 

 

 

CONTROCORRENTEOLIANA

 
 
aaaaaaaaPer la prima volta in un consiglio comunale eoliano é comparsa la parola Posidonia. E’ uscita dalla bocca del consigliere comunale Lo Cascio che ha dato pure le dimissioni. Alle Eolie l’ambiente é un accessorio. Nessuno ne parla salvo durante la raccolta della plastica organizzata da volontari liberi e politici di turno. Tornando alla Posidonia sappiamo che é una risorsa importantissima dei nostri mari, per la salute dell’ambiente marino costiero, con una conseguente ricaduta sulle attività dell’uomo legate al mare, quale la pesca. Proprio come  gli alberi sulla terra, ha colonizzato il mare più di 30 milioni di anni fa. Gli ecosistemi a Posidonia svolgono una funzione fondamentale nei processi ecologici e sedimentologici. La protezione e la gestione delle praterie sono considerate di primaria importanza. Rappresenta la chiave dell’intero ecosistema costiero per la sua ampia distribuzione lungo le coste, per l’importanza della sua produzione primaria, per la ricchezza della flora e fauna associata, nonché per il ruolo che ha nel determinare l’equilibrio geomorfologico del litorale. Ogni ancora gettata é un pugno al mare.
 
 
 
 
 
VERO&FALSO
 

          

  pitvf

-Politico eoliano cerca presentatori.
-Riccardo Sorrentino convocato per conoscere i vincitori delle elezioni eoliane.
-“Acqua viva “ é il libro letto a Canneto Dentro.
-Red Canzian é diventato vegano a Stromboli per una batteria di pentole.
-Le donne di Vulcano hanno le labbra turgide e fresche.
-I barconi in viaggio per le Eolie saranno dotati di “barcomat”.
-Obama scriverà ad Alicudi i due libri che valgono 61 milioni.
sabato
 
 

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