Eventi e Comunicazioni

Con le mani tese,

l’isola ha perso l’eolian-cingalese

che aveva solo semplici pretese:

nascere nel mese.

Per quattro conti in rosso

un ragioniere ha detto non posso.

Coscienza svelata col dubbio

quando il respiro non conosce pace.

Bandiera di avidità che indica

solo precarietà nella comunità.

Scoglio millenario senza culle

abbandona speranze per i bilanci

di chi per una vita ha sperato

di trovare civiltà infinita fra isole

distanti che potevano dare

cingalese in liparese,

Ma fu distacco.

Dalla vecchia politica dei soldi facili si é giunti alla politica che ha i soldi facili per i propri conti ma sulla pelle anche degli isolani. L’ospedale di Lipari rischia di essere una battaglia politica locale e non deve esserlo. Oggi onestamente si può dire, indipendentemente dei risultati, che in tanti hanno svolto e svolgono il proprio lavoro in difesa di un diritto alla sanità pagato anticipatamente allo Stato. Venne il giorno del lutto. E’ l’ultimo segnale per un punto di confine dove bisogna pacificare le parti ed aggiungere anche le unità comunali eoliane mancanti alla lotta per l’ospedale delle Eolie, chiamato soltanto ospedale di Lipari. Il messaggio del silenzio dei tre comuni di Salina é chiaro e pesante da parte di moltissimi eoliani.