PRIMA PAGINA: “SOVIETICANDO"

 

 

aaaaaaaLe guerre sono guerre e ogni occasione é buona per combattere. Adesso deve scomparire lo “champagne sovietico” sulle tavole ucraine”. Anzi scompare l’aggettivo sovietico, champagne resta. E’ la legge sul divieto dell’ideologia e dei simboli del nazismo e del comunismo, votata dalla Rada e firmata dal presidente Petro Poroshenko nell’aprile del 2015, applicata anche alle etichette. Lo “champagne” non si chiamerà più “sovietskoe”, ma in un neologismo incomprensibile  “sovietovskoe”, mentre i contenuti, resteranno quelli di sempre. La legge é finalizzata a ribadire che l’Ucraina si sente vittima di entrambi i totalitarismi europei del ’900, e decide di sloggiare dalle piazze delle città ucraine i numerosi Lenin e soci, in una “decomunizzazione” simbolica sulla via per l’Europa.  Si vuole abolire anche il Ded Moroz, il Babbo Natale russo-sovietico.  Lo “champagne sovietico” è nato in Urss nel 1937. E' prodotto secondo le stesse ricette dell’originale francese. Più di un’etichetta è il simbolo del benessere comunista, un sapore che suscita nostalgie proustiane fra bolle e bollicine.

 
 
 
 
 
 
 

ISOLA  VOLO

 

modSparsi i semi con la nostalgia

si aspetta il raccolto della malinconia.

L’isola non sfugge alle previsioni

lasciando al mondo solo incomprensioni.

Piloti solcano i mari sperando di volare

senza chiedere dove sono le ali.

L’aria é troppo pressata e forse anche affamata.

Questo l’ultimo volo prima di ammarare

per sapere quale terra amare.

 

 

 

 

 

CONTROCORRENTEOLIANA

 

aaaaaaaa

 “Il parto per il parto” alle Eolie é l’unico sistema per far nascere i propri figli. Terminologia che dimostra la vittoria della politica e la sconfitta delle 7 mamme di turno che devono mettere al mondo dei figli lontano da casa. Altro che tutti a casa, con l’alibi dell’eccellenza e della sicurezza di un momento magico di vita. Si rottamano anche il punti parto nel quasi silenzio-urlato dell’arcipelago che assorbe il lamento e lo rigetta, per fede giornalistica, nel silenzio poi totale dei 3 comuni di Salina che non hanno provato neanche a dire: “armiamoci e partite” o almeno “amiamoci e patite”. Di questi tempi é meglio non far nascere neanche i buoni stimoli. tanto comanda il pistacchio. Bronte docet.

 

 

 

 

 

VERO&FALSO

 

pitvf

-Politico eoliano rinuncia al voto.

-Trovato a Canneto Dentro residuato motore aspirante.

-A Stromboli vietata la lava mod. esportazione.

-20330 pendolari del turismo prenotano una domenica d’agosto a Panarea.

-Salina rinuncia ai 3 comuni in cambio di vitalizi per i politici.

-Alle terme di San Calogero bandiera a mezz’asta, visto il prezzo di vendita.

-Elettore di Alicudi prende i voti e prega.

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