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Dettagli...

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di Daniele Billitteri

Se il vento leva i pensieri Meteo di venerdì 13 settembre
Cominciamo col dire che, se l’avevata fatta, dovete ritirare la stenning perché ta le 2 e le 3 di stanotte, nel Palermitno è prevista pioggia abbondnte e così su buona prt della Sicilia Occidentale. Ma a metà mattinata le piogge verranno confinate nella zona dello Stretto poi, per il resto della gornata, il tempo sarà asciuitto. Le temperature massime, al netto dei 32 gradi nel Catanese, si manterranno tra i 23 e i 25 gradi.

Ma il dato rilevante di domani è il vento perché dalla fine della mattinata comincerà a soffiare un robusto Ponente che che arriva bello fresco dall’Atlantico mentre nel Nord è Maestale freddo perché viene dalla Depressione Islandese. Meno possente ma più freddo.

Ogni volta che Meteobilli prevede vento forte, moltissimi meteobillini manifestano disagio e non vedono l’ora che la situazione torni alla normalità.
A me, devo confessare, il vento piace. Ovviamente entro certi limiti. Voglio dire che non sono certo un fan degli uragani e delle trombe d’aria.

Il vento è il respiro di un pianeta vivente, è una carezza ruvida o una pacca sulla spalla, spettina i capelli, ti invita a giocare alla resistenza. Col vento forte le scogliere offrono spettacoli stupendi e in campagna gli alberi più alti danzano tutti insieme come in una social dance. Il vento, come piace a me, spazza, anche se per pochi minuti, i pensieri più pesanti e lascia quelli leggeri come un bicchiere di acqua frizzante. Dura poco, perché il vento cala e i pensieri pesanti ritornano. Va bene. Ma è meglio che niente. Tante belle cose. Ventose.

L'intervento

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di Emanuele Carnevale

Un disastro annunciato .. peccato .. si sapeva da giorni cosa sarebbe successo e con due navi come la NEREA e la Laurana cosa ci lasciano a Lipari per domani mattina la Pietro Novelli per non dare la garanzia della sua partenza...

PERCHÉ MI DOMANDO E VI DOMANDO .. Abbiamo svuotato tutte le isole compresa Lipari creando un disservizio enorme con un danno economico enorme ma non solo anche di immagine...

PERCHÉ? Quando con un piano organizzato potevamo utilizzare la NEREA...

VIDEO

 

Molte piogge nell’interno Meteo di mercoledì 28 agosto
Domani in Sicilia ci saranno molte piogge tutte concentrate nelle zone interne tranne, al mattino, qualche fenomeno sulle Eolie.

Per il resto temporali in prevalenza nelle ore pomeridiane. E questo è lo scenario anche dei prossimi giorni anche se i fenomeni temporaleschi sono in via di attenuazione ed entro la fine della settimana dovrebbero esaurirsi.

Nel frattempo cielo poco nuvoloso, temperature massime non oltre i 30 gradi, venti quasi inesistenti e comunque orientali, mari calmi o al più poco mossi. Tante belle cose. Calanti.

La lezione dei Vittorietti Meteo di martedì 20 agosto
La previsione. Mettete in sicurezza balconi e terrazze perché stanotte sono previste precipitazioni molto abbondanti in quasi tutta la Sicilia Settentrionale. Le perturbazioni, spinte da un vento di Libeccio, arriveranno a partire dalle 2 del mattino e saranno presenti almeno fino alle sette. Poi una tregua ma nelle prime ore del pomeriggio, dovrebbe tornare a piovere anche se solo debolmente. I venti, dopo il Libeccio, saranno di Maestrale e i mari molto mossi. Le temperature massime domani non dovrebbero andare oltre i 29/30 gradi. Tante belle cose. Bagnate.

Il necrologio. Non posso raccontarvi molto di Pietro Vittorietti, 30 anni, morto in queste ore dopo due anni di lotta contro una rarissima e implacabile forma di tumore. Non posso perché quasi non lo conoscevo. Ma conosco molto bene il “clan Vittorietti” e sono sicurissimo che parlando di loro, parlerò anche di questo ragazzo che al clan apparteneva col sangue e con l’attività.
Chi non ha conosciuto i Vittorietti può avere solo un’idea approssimativa di cosa sia un’azienda familiare. Sotto questo aspetto, quella dei Vittorietti è una vera lezione.

Pietro (che per me era Pietro il Grande) fu il fondatore dell’azienda che operava nel campo della distribuzione di libri, specialmente nel settore scolastico rappresentando i maggiori editori del comparto. Non si trattava solo di distribuire libri ma pure di convincere gli insegnanti a fare le adozioni. E qui c’entra la cultura imbastita con l’abilità della gestione. E’ un lavoro in cui ci vuole sapienza, stile, capacità di relazioni in ambienti molto diversi. Vuoi mettere un professore di filosofia veterocomunista con un collegio di docenti con la tonaca?

Pietro il Grande teneva unito un clan sterminato. Tutti nell’azienda, un posto per ciascuno: i fratelli Ninni e Pippo, la moglie, la selva di cognati e cognate, l’esercito dei nipoti. E occhio di riguardo per nessuno. Ma a Natale l’immensa tavolata cui ho avuto l’onore e la gioia di partecipare in più d’una occasione, unico “estraneo”.

Fu la mia collega Maria Elena Vittorietti, critica di musica leggera del Giornale di Sicilia, che nel frattempo si occupava della neonata casa editrice, a spingermi nel 2001 a completare un lavoro che rischiava di perdere la battaglia contro la mia pigrizia. Nacque “Homo Panormitanus”.
Pietro mi trattava come un figlio e quando gli raccontai che pensavo a un personaggio da romanzo “di nera”, e all’agenzia FBAI (Franco Butera Amato Investigazioni”, lui si innamorò tanto del personaggio al punto che girando in città diceva “Qui c’è l’agenzia di Franco…”

Quando arrivavo dai Vittorietti ci voleva mezzora solo per salutare tutti. E questo clima continuò anche dopo che Pino prese il posto del padre alla sua morte. Mi davano sempre un senso di famiglia alla quale partecipavo facendo ricorso a tutte le mie innate doti nel campo del babbio trovando sponde favolose.
Quando se ne andò Pietro il Grande mi sentii orfano, e quando se ne andarono Ninni e Pippo capii quando fossero per me indimenticabili.

Adesso se n’è andato Pietro, figlio di Pino e nel Clan Vittorietti c’è un altro buco. Sono molto triste per Pino, per sua moglie e per Maria Elena oltre che per tutto il clan. E non è solo una tristezza dovuta, espressa con formali condoglianze. Ho voluto bene ai Vittorietti e gliene voglio. E ogni volta che metto un punto su una delle loro storie provo la sofferenza dello scrittore che, dopo quel punto, è triste ma riflette sul fatto che una cosa così piccola come un punto, vista con gli occhi della fisica e della geometria, possa diventare enorme. Così dopo un punto non c’è mai una fine perché è la Memoria che ci rende immortali. Un abbraccio fortissimo al Clan.

Domenica piccolo rinfresco Meteo del uichend
Il tempo dei prossimi due giorni potrebbe dare ragione ai teorici della “spezzatura di Ferragosto”. Vero è (come vi ho raccontato qualche giorno fa) che questa sppezzatura non ha alcuna base scientifica degna di questo nome. Ma è vero anche che a metà di agosto di solito ci sono i giorni più caldi dell’anno e che la forte insolazione favorisce i fenomeni termo convettivi con la formazione, specie nelle zone interne, di addensamenti capaci di diventare nuvoloe e dare luogo a qualche temporale.

E’ quello che potrebbe accadere domani nel Centro Oriente con interessamento anche del Sud Est. Di pomeriggio potrebbe esserci qualche temporale che tuttavia potrebbe essere di breve durata. Domenica il rischio pioggia potrebbe interessare tutta la Sicilia Settentrionale escluso, forse, il Trapanese.
I venti saranno prevalentemente settentrionali e i mari mossi lungo i versanti esposti. Tutto questo, a fronte di una temperatura superficiale dell’acquea attorno ai 28 gradi, dovrebbe rinfrescare un po’ l’aria come farà molto più decisamente nel resto d’Italia, escluse Puglia, Basilicata e Calabria.

In Sicilia domani le temperature massime saranno più o meno come in questi giorni con i picchi ormai noti di 38 gradi nell’Agrigentino. A Palermo e Trapani dovremmo essere attorno a 32. Ma Domenica, col vento di Tramontana, l’aria dovrebbe diventare più respirabile e a Palermo potrebbero esserci massime inferiori ai 30 gradi, accompagnate, per giunta, da un calo della percentuale di umidità. Tante belle cose. Promettenti.

 
Sta arrivando il Maestrale Meteo di lunedì 22 luglio
Il Grecale si allontana, comincia a recedere lentamente l’anticiclone sub tropicale e lascia spazio a quello delle Azzose spinto dal Maestrale. Tutto questo si traduce in una graduale diminuzione della temperatura. Niente di eccezionale ma almeno si muove l’aria.
 
Domani le temperature massime nella Sicilia Occidentale saranno sotto i 33 gradi mentre a Oriente arriveranno anche a 39 nella zona del Siracusano. Ma la tendenza è a scendere. Ricordo che l’anno scorso in questi giorni c’erano quasi 45 gradi nel Palermitano e la notizia è che le stime dei meteorologi dicono che non dovremmo avere un agosto “assatanato”. Staremo a vedere. Tante belle cose. Fiduciose.

 

Pronti con l’ombrello? Meteo di martedì 7 maggio
Domani sarà ancora una giornata asciutta anche se non mancheranno le nuvole. Saranno velature ma col passare delle ore arriveranno anche le nuvole avanguardie del sistema perturbato che mercoledì porterà su tutta la Sicilia una giornata di pioggia diffusa che dovrebbe cominciare alle prime luci dell’alba e non smettere fino a sera. E’ il tipo di pioggia che serve ai nostri invasi ma, tranne una replica con minore impegno giovedì, non sono previste altre precipitazioni almeno per tutta la rimanente parte della settimana.
 
Domani quindi tempo asciutto ma mutriato. Le temperature massime dovrebbero arrivare a 23 gradi mentre mercoledì scenderanno sotto i 20 per effetto delle piogge. Il fronte perturbato, che da noi arriverà mercoledì già oggi e arrivato in Val d’Aosta e domani interesserà tutto il Nord Ovest del Paese e la Sardegna. Per questo motivo il mare tra le due isole maggiori sarà molto mosso mentre gli altri attorno alla Sicilia saranno solo mossi o anche meno. Tante belle cose. Vigili.

Sereno ma vento di Ponente Meteo di mercoledì 17 aprile
In questo momento piove nella estrema periferia orientale di Palermo e in tutta la fascia costiera che arriva fino a Cefalù. Ma si tratta di una situazione destinata a migliorare in giornata. La pioggia, almeno nel Palermitano, è prevista fino all’imbrunire. Poi il cielo comincerà a sgombrarsi e domani ci dovremmo svegliare con un cielo abbastanza pulito.

Il miglioramento del tempo sarà disturbato verso la fine della mattinata da un aumento del vento che comincerà a farsi sentire da Ponente e continuerà fino all’inizio della serata. L’aumento del vento influenzerà pure il moto ondoso e i mari passeranno da poco mossi a mossi.

Le temperature si manterranno abbastanza contenute ma pur sempre nella fascia delle medie stagionali. Domani avremo massime di 19 gradi in leggera diminuzione. Le condizioni di tempo buono dovrebbero tenere anche giovedì mentre per venerdì è previsto un peggioramento. Poi ne parliamo. Tante belle cose. Alternate

Calano venti e temperatura Meteo di martedì 2 aprile
Il vento cala e anche le temperature. Dopo i 30 di oggi e i 32 di ieri, ecco temperature massime non superiori a 20 con minime di 15 gradi

Il vento girerà da Libeccio a Ponente e poi Maestrale. Potrebbero esserci pure un paio di ore di Tramontana. Ma, in ogni caso, si tratterà di venti deboli che renderanno i mari poco mossi.
Il cielo sarà quasi del tutto provo di nuvole e dovremmo evitarci anche quel fastidioso effetto lattiginoso provocato dai venti meridionali.
Questa situazione sarà simile a quella di tutta la Sicilia dove non sono previste precipitazioni e neanche venti forti. Tante belle cose.

Nel pollaio degli ovetti Kinder Meteo del ponte pasquale
La previsione. Sarà un bel ponte pasquale perché il tempo sarà buono, il cielo quasi sereno, il mare quasi calmo, le temperature quasi (addirittura) estive. Domenica vi prometto 30 gradi, forse anche 31. Già so che tanti metteranno i piedi in acqua e forse non solo quelli. So che c’è chi caricherà la macchina di carbonella e mangiaebevi. Ma so pure che c’è chi stanotte se ne andrà in chiesa a pregare per la pace e alla pace penserà pure se non va in chiesa. Io ci penserò e vi pensiero. Vi auguro tre giorni di serenità e non dimenticatevi di canuzzi, gattini, criceti e cardellini. Buona pasqua pure a loro. Noi ci rileggiamo lunedì sera. Tranne imprevisti. Tante belle cose. Uovose.

Vera (forse) storia di un tentato imbroglio. Le mie figlie adoravano gli ovetti Kinder. Sia Liliana che Chiara avevano acquisito questa patente di normalità già nei primissimi anni di vita. Io, lo confesso, sono stato un padre babbione ma pure un poco imbroglione. Così, quando mi chiesero dove facevano gli ovetti Kinder, mi inventai che vicino al Polo Nord c’era un grande allevamento di galline specialissime che facevano uova della stessa forma di tutte le uova, ma di cioccolata. Le argute furbacchione non fecero tanto caso al fatto che ci fossero galline che facevano uova di cioccolata. Ma che le facessero con la sorpresa dentro.

Provai a convincerle che in quegli allevamenti le galline le nutrivano a sorpresine. Che un giorno davano loro un secchio di macchinine e l’indomani uno di orsacchiotti o di barchette o di bamboline. Liliana e Chiara hanno 7 anni di differenza ma non la bevvero. Alla loro età il nonno Peppino avrebbe potuto convincermi sulla certezza che lo scecco vola.
Insomma quando il mio babbio fallì miseramente pure con la seconda figlia, decisi che era venuto il momento di saperne di più sull’ovetto Kinder e non c’è migliore occasione della Pasqua per raccontarvelo.

Ora dovete sapere che l’ovetto Kinder lo fanno a Torino, alla Ferrero, la stessa industria della Nutella. A inventare quest’ultima era stato Pietro Ferrero, fondatore dell’industria di Alba. Una genialata assoluta. Ma se Pietro era un genio, suo figlio Michele non era da meno e durante le vacanze di Pasqua del 1974 fece una riflessione sulla passione che avevano i bambini non tanto per la cioccolata delle uova ma per la sorpresa che nascondevano. E pensò: hai visto mai che è possibile stimolare questa loro curiosità ogni giorno e non soltanto per Pasqua? Così nacque l’ovetto Kinder (che in tedesco vuol dire bambini).

L’uovo è un oggetto straordinario e la sua pesenza nella storia è garantita e ricorrente. E’ un oggetto geometricamente sorprendente, pensate all’Uovo di Colombo come esempio di come si debba scegliere di pensare in modo semplice prima di complicarsi la vita. E pensate alle implicazione “evolutive” nel chiedersi: “E’ nato prima l’uovo o la gallina”? Dove sarebbe Darwin senza questa domanda?
Scherzi a parte, l’ovetto Kinder ebbe un successo incredibile e il dolcetto sorprendente della Ferrero divenne un oggetto, diremmo oggi, “cult” e c’è chi ha intere collezioni di sorpresine che valgono quello che valgono. E dire che il primo a pensare a un uovo di cioccolata fu Luigi XIV il “Re Sole” ma le sue erano uova “sode” nel senso che non erano cave dentro. Per quello bisognerà aspettare 150 anni e tornare in Piemonte dove furono create le prime uova vuote all’interno in modo che potessero contenere un regalo.

Anche quello che il cliente consegnava all’artigiano che lo metteva dentro l’uovo. E questa è una tradizione pasquale solo italiana perché il simbolo della resurrezione negli altri paesi europei e in quelli nordici è il coniglio, in origine una lepre, simbolo della rinascita della natura in Primavera così come la Pasqua è la resurrezione di Cristo dopo la sua morta in croce.
Fin qui il racconto che nella sua parte di informazione storica è garantito. Non del tutto, invece, il mio tentativo di imbrogliare le figlie. Mi sarebbe piaciuto me erano troppo oltre per provarci. Lo sapete com’è: ogni scarrafone….

Una giornata a tre ottavi Meteo di mercoledì 6 marzo
Oggi giorno incerto tipico marzolino ma da stanotte dovremmo avere una lunga pausa fatta di alcuni giorni di cieli sgombri o quasi, nessuna precipitazione prevista. La Protezione Civile Regionale è tornata al verde senza piogge su tutta l’Isola. Per il resto il cielo dovrebbe essere al massimo tre ottavi. Ricordate? Il valore della nuvolosità si misura come se il cielo fosse una grande torta divisa in otto spicchi. Ora si va da un ottavo che è quasi sereno a un otto ottavi che vuol dire cielo coperto.

I venti saranno quasi sempre occidentali il che vuol dire che ci sarò Libeccio, Ponente e Maestrale nel corso della giornata. Ma saranno comunque deboli. I mari, invece, risentiranno della maggiore forza del vento dei giorni scorsi quindi dovrebbero essere ancora molto mossi, ma con moto ondoso in diminuzione, lungo i litorali di tutta la Sicilia.

Le temperature saliranno di qualche decimo di grado perché il sole trova meno nuvole a contrastare la sua irradiazione. Così le massime dovrebbero sfiorare i 18 gradi. Anche più alte (20 gradi) nel Ragusano e nel Siracusano.

Questa situazione dovrebbe protrarsi sino a venerdì prossimo perché sabato dovrebbero arrivare in Sicilia gli effetti del ciclone che proprio in queste ore si appresta a sbarcare in Europa dopo aver visto la luce nell’Atlantico del Nord. Tante belle cose. Marziane

Una scala di pace per la Luna Meteo di mercoledì 21 febbraio
La previsione. Anche oggi cadrà qualche goccia. Ma più che altro stanotte. E sarà pioggia abbondante quindi entrate la stenning. Poi, per tutto il resto della giornata, nel Palermitano non pioverà più mentre nelle zone sub orientali, ci saranno ancora instabilità e un po’ di piogge deboli e isolate. Le temperature arriveranno a sfiorare i 17 gradi e i venti saranno molto deboli e di provenienza orientale. I mari, in assenza di vento, saranno poco mossi o quasi calmi. Tante belle cose. Instabili.

Il potere della fantasia. Quando avevo tre o quattro anni, il cielo era sereno e c’era la Luna piena, io mi incantavo a guardarla con quella faccia che pare sorridente. Pensate che all’epoca non c’era la televisione. Se è per questo non c’erano nemmeno la Nutella e la Coca Cola, almeno qui a Palermo. Quindi io non sapevo niente della Luna perché ancora non andavo nemmeno all’asilo.

Ma avevo una miniera di sapienza che era mio nonno Peppino. Sapeva mille cose e posso dire che nessuna delle mie mille domande restava mai senza risposta.

Così una sera d’estate che la Luna si era affacciata nel cielo poco dopo la scurata, io ero da mio nonno che era seduto nella sua poltrona come un imperatore sul trono, tra l’armadio e la piccola scrivania con la sua preziosa macchina da scrivere Olivetti22. L’armadio era uno dei luoghi dei miei desideri perché in un cassetto interno c’erano i “ferri” di casa: martello, tenaglie, chiodi, pinze, morse, raschielli, cacciaviti. Tutte cose irresistibili per un bambino. Mio nonno, però, lo aveva “sigillato” con due occhi a vite e un piccolo catenaccio dicendo che avrebbe tolto il blocco solo quando io fossi partito per il servizio militare.

Quella sera la Luna era bellissima e mi ricordai di quella volta che c’era stato un guasto nella luce pubblica e si erano spente tutte cose ma c’era la Luna e c’era tanta luce da bastare per potere circolare, per evitare che le poche macchine si scontrassero. Mio nonno manovrava la manopola della vecchia radio cercando il Bollettino del Mare anche se non gliene fregava un beneamato perché lui era stato ferroviere, mica navigante. Ma il Bollettino lo affascinava specialmente quando c’era la rubrica “avvisi ai naviganti” perché pensava a quelli che si trovavano a mare e c’era chi li avvisava che sarebbe arrivata una tempesta o che bisognava lasciare passare la migrazione dei tonni, o che c’era il Festival delle Sirene. Così mi diceva. E io mi ammuccavo la qualsiasi.

Quella sera, quando finì il Bollettino, io gli dissi: “Nonno voglio andare sulla Luna. Ma ce ne sono scale che uno ci sale e arriva fino a lassopra? Considerate che a Palermo avevano appena finito di costruire il Grattacielo INA che era il più alto della città e contava 18 piani. A quel tempo non c’erano le scale mobili e le carriate si facevano armando il paranco e portando la mobilia con gli strascini. Ma io allora tutte queste cose non le potevo capire e allora il nonno Peppino mi annegava nella sua fantasia.

“Picciriddu mio, vuoi salire sulla Luna con la scala? La prima cosa che devi sapere è che quando si usa una scala c’è bisogno di qualche cosa dove appoggiarla oppure deve essere una scala che si apre come un compasso. Ma più alta è, più larga deve essere l’apertura. Se no cade”.
“Un cugino mio mi scrisse da Bruccolino che è in America che la c’è una partita di scinziati che ha avuto una pensata: chiamare altri scinziati che si trovano nella Russia e mettersi d’accordo con loro. Che la Terra è rotonda tu già lo sai, è giusto? Ebbene, l’America e la Russia sono come per noi i Ciaculli e San Lorenzo: lontanissimi. Ma proprio questa lontananza tra America e Russia poteva consentire di costruire una scala a compasso che poteva arrivare sopra la Luna”.
“Nonno, e la stanno facendo?”

“Ma quando mai. Succede che chi comanda in America e chi comanda in Russia si sciarriarono e così i scinziati miricani e russi non si pottero mettere d’accordo, fare i calcoli, studiare e compagnia bella. Quindi niente scala”.

Io ero un bambino che guardava la Luna e ci voleva andare come se fosse il belvedere di Montepellegrino. Ma quando mio nonno Peppino mi annegghiava con la sua fantasia io lo adoravo perché mi catturava. Non ero credulone, e nemmeno stupido. Così quando nel 1957 arrivò la notizia che i russi avevano messo in orbita il primo satellite artificiale, lo “Sputnik 1”, io ho capito che sulla Luna con la scala proprio non si poteva arrivare perché pure la Luna è un satellite e si muove in continuazione.

E per molte sere, ogni volta che guardavo la Luna piena era come se lei mi schiacciasse l’occhio e m i dicesse: io sono vicina e lontana ma sono forte e provo a rubarvi il mare attirando le maree. Ma lo so che prima o poi riuscirete ad arrivare. E quella notte del 1969 mentre Tito Stagno al tg urlava “Ha toccato! Ha toccato!”, io pensai alla scala a compasso e telefonai a mio nonno. “Hai visto che non ci fu bisogno di scala, nonno?”. “Vero è, picciriddu mio. Ma i missili portano sciarre. Quella per la Luna sarebbe stata una scala di pace”. “Nonno, sempre ragione hai. Ti voglio bene”.

Arriva il maltempo da Ponente Meteo di martedì 20 febbraio
A quanto pare ci siamo. Il fronte perturbato che viene dalla Spagna arriva in Italia e passa anche dalla Sicilia. Domani sarà una giornata nel corso della quale le piogge non mancheranno. Ne sono previste alle cinque e alle sei del mattino, poi a ora di pranzo, qualcosa nel pomeriggio e poi la sera. Sarà così su tutta l’Isola ma le piogge più intense sono previste nelle zone del Ragusano e del Siracusano dove potrebbero diventare temporali. Previste anche nevicate a quote relativamente basse sull’Etna.

Con l’arrivo della perturbazione andranno un po’ giù le temperature, soprattutto le massime che si manterranno attorno ai 15 gradi a fronte delle minime previste tra 11 e 12 gradi.
I venti, ovviamente, soffieranno in prevalenza da Ponente ma non saranno particolarmente forti. I mari infatti saranno tra poco mossi e mossi.
Mercoledì le piogge continueranno ma con molte schiarite. Anche stavolta quelle più intense sono previste nel Sud-Est dell’Isola. Tante belle cose. Bagnate.

Ancora sole e freddo Meteo di lunedì 22 gennaio
Domani una giornata di cielo quasi del tutto sereno e di temperature ancora fredde ma in leggera salita. Il tempo, dunque, si mantiene ballerino visto che martedì sera, a fronte di un rialzo delle temperature più avvertibile, avremo un maggiore rischio di piogge.

Da mercoledì il rialzo delle temperature sarà più deciso e giovedì il termometro potrebbe arrivare a superare i 19 gradi.
Domani i venti di Grecale e di Tramontana perderanno un po’ di intensità e le temperature massime passeranno dai 12 gradi di oggi ai 14 di domani. Ma nella punta di Sud Est dell’Isola, tra le province di Siracusa e Ragusa le massime saranno di 9 gradi e le minime di 5. Non andrà meglio nel Nisseno e nell’Agrigentino dove di prima mattina si potrebbero registrare temperature comprese tra 2 e 4 gradi.

I venti continueranno a soffiare da Nord. Avremo un po’ di Grecale, un po’ di Tramontana e anche un po’ di Maestrale. I mari saranno da poco mossi a mossi. Sul versante meridionale avremo venti da Sud - Sud Ovest che dovrebbero arrivare con una certa consistenza.
I mari saranno da poco mossi a mossi tranne domani nella zona del Mazarese dove potrebbero essere da molto mossi ad agitati. Tante belle cose. Variabili.

Attenuazione confermata Meteo di giovedì 7 dicembre
Era previsto un ciclone che avrebbe investito in pieno la Sicilia proprio nel uichend dell’Immacolata ma, carte alla mano, sembra che ce la scapoliamo, almeno in parte. Domani infatti sono previste solo piogge deboli lungo la fascia costiera settentrionale.

Nei prossimi giorni piogge isolate e deboli nel Trapanese e qualcosa nella punta di Sud Est. I mari saranno da mossi a molto mossi lungo le coste esposte al Maestrale che sarà il vento prevalente per tutto il uichend. Non sarà forte ma, come si dice in gergo, bello “fresco”.

E, a proposito di freschezza, le temperature saranno abbastanza “stagionali”. In cinque province su nove le minime si manterranno sotto i 10 gradi. Ce ne saranno 3 nell’Ennese. Le massime, soprattutto nella Sicilia Occidentale, non supereranno i 16 gradi. Domani, per esempio, sarà così.
Vi ricordo, se mai ce ne fosse bisogno, che domani è la vigilia dell’Immacolata il che comporta delle regole ineludibili.

Intanto vi attocca lo spincione che è un’antica tradizione dettata forse dal fatto che bisogna sbrigarsi a liberare la tavola che, altra regola, deve essere pronta per ospitare i giochi, dalla tombola ai mazzonelli, dal sette e mezzo al piattino. Poi ci sono quelli che se la tirano che mettono mano a Chemin De Fer. Va bene, ma ricordatevi che le giocate della vigilia si fanno per fare addivertere i picciriddi che poi vi sbacantano le sacchette. Tanti auguri e tante belle cose. Giocose.

La girandola dei venti insolenti Meteo di venerdì 24 novembre. 
Il maltempo si allontana ma non del tutto. Lascia ancora pressione bassa e, come sempre in questi casi, attorno ai minimi depressionari si crea un movimento di rotazione dei venti che assumono una direzione anti oraria. Domani non sono previste certo tempeste. Anzi i venti soffieranno a velocità attorno ai 10 chilometri l’ora ma il loro andamento in qualche modo insolente come quando qualche scafazzato ci dice “Chi è? Hai pobblemi?”.

Cominceranno con il Libeccio (Sud Ovest) poi sarà Mezzogiorno (Sud), quindi Scirocco (Sud Est) poi Levante (Est), poi Grecale (Nord Est) rapido passaggio al Nord della Tramontana, poi Maestrale (Nord Ovest, Ponente (Ovest) e di nuovo Libeccio. Ma di tutta questa giostra non ci accorgeremo noi e neanche i mari che al momento sono agitati e che, sotto costa, diventeranno mossi, cioè più calmi. Le temperature saranno autunnali quindi senza problemi: minime di 15, massime di 20 gradi.

Vi anticipo che il uichend sarà ventoso, con qualche pioggia sabato e cielo sereno domenica quando tuttavia ci sarà freddino. Ma domani ne parliamo. Tante belle cose. Vorticose.

Allerta arancione in Sicilia Meteo di giovedì 23 novembre
Tanto tuonò che piovve. Il maltempo atteso è arrivato e già da stanotte, verso le due, potremo avere un forte temporale. Vuol dire che dovete entrare la stenning, dovete controllare le terrazze coi tombini e, poiché ci sarà pure vento, mettere le piante in sicurezza.
Pioverà per tutta la notte poi smetterà ma si alzerà un forte vento di Levante (Est) e il cielo rimarrà nuvoloso. Il vento sarà un po’ ballerino perché è in rotazione per via del fatto che ci troviamo dentro un vortice depressionario.

Poi potrebbe piovere anche nel primo pomeriggio ma debolmente. Venerdì dovrebbe liberarsi il cielo ma potrebbe esserci un vento forte di direzione variabile. Ovviamente i mari saranno da molto mossi ad agitati. Le temperature per domani prevedono minime di 15 gradi e massime di 19. Venerdì solo un ritocco alle massime: 20 gradi.

La Protezione Civile Regionale ha messo l’arancione (solo un livello sotto il rosso che è il massimo) sulle zone climatiche del Trapanese, del Palermitano, dell’Ennese, del Messinese, del Catanese del Siracusano e del Ragusano. Giallo invece nell’Agrigentino e nel Nisseno. Questo per quanto riguarda il rischio idrogeologico che è quello legato al dissesto del territorio.

Per quanto riguarda invece il rischio idraulico, cioè quello delle esondazioni, l’arancione diventa giallo e il giallo diventa verde. Vuol dire che tra stanotte e domani bisogna temere di più le frane che le inondazioni. Ma speriamo che non ci siano né le une né le altre. Tante belle cose. Temporalesche.

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