PRIMA PAGINA "COLONNELLANDO"
Quando si atterrava a Tripoli si diceva che sembrava Reggio di Calabria. Una città che non si capiva se era in costruzione o in distruzione. Però il sole non si nascondeva dietro le nubi nere e oleose di oggi per il petrolio in fiamme. Il caos anarchico causato dalla guerra civile tra milizie uccide la Libia. Le battaglie tra milizie ribelli sostenute dalla Nato e lealisti pro Gheddafi stampano violenza senza risparmiare gli impianti petroliferi, gli oleodotti e i depositi di greggio. La situazione è ormai fuori controllo. E’ il dramma libico, i combattimenti infuriano sempre più violenti. Tra le cause principali degli scontri la recente frustrazione delle milizie islamiche che, pur se ben armate e finanziate dai Paesi del Golfo, hanno subito una pesante sconfitta alle recenti elezioni. La discesa in campo della potente milizia islamica di Misurata, al loro fianco, ha poi contribuito alla ripresa delle battaglie. Tripoli è al centro delle contese. Gli scontri sono cominciati a inizio giugno, quando i miliziani di Misurata hanno attaccato l’aeroporto internazionale nelle mani della milizia di Zintan. Tante tribù che il colonnello sapeva governare come il flusso degli emigranti verso l’Italia. Ma il colonnello non c’é più. Forse per questo?
ISOLA RICETTA
CONTROCORRENTEOLIANA
La processione dei Gigli di Nola é patrimonio Unesco. Quella di San Bartolomeo a Lipari non può ricevere questo riconoscimento perché il riconoscimento alle Eolie é arrivato per altre motivazioni. Quindi il Santo protettore delle Eolie resta sempre di serie B anche se per gli eoliani é l’unica cosa di serie A titolare di queste isole spruzzate dai miracoli continui. Al limite si può sempre sperare che se le Eolie venissero cancellate dall’Unesco, avrebbero sempre la soluzione B per riprendersi il riconoscimento. Sarebbe l’unico meritato.
VERO&FALSO