PRIMA PAGINA: "PLASTICANDO”
Non è facile sostituire la plastica. Ma nel 20150 nel mare ci sarà più plastica che pesce e le micro e nano plastiche potrebbero entrare nel ciclo alimentare degli esseri umani proprio a causa del consumo degli animali marini. E’ allarme rosso. Bisogna sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi di un consumo incontrollato di plastica, ma ancor più per il suo mancato riciclo. Dagli anni 50 in poi, la plastica ha trasformato il modo di abitare e di vivere degli esseri umani che, improvvisamente, si sono trovati a disposizione un materiale dagli usi pressoché infiniti e apparentemente a buon prezzo e di facile utilizzo. La plastica ha soppiantato moltissimi materiali ed è entrata nell’uso quotidiano che ha toccato il massimo negli ultimi anni. Nel contempo, però, il problema del suo smaltimento è diventato anno dopo anno più impellente fino alla scoperta, negli oceani, di vere e proprie isole di plastica, con migliaia, milioni di oggetti realizzati con quel materiale, che ruotano spinte dalle correnti e aumentano di volume ogni anno. Effetto dello scarico indiscriminato della plastica direttamente nel mare ma soprattutto nei fiumi che al mare arrivano portando il loro carico di inquinamento. Non si tratta solo di un problema “ambientale”, con pesci e cetacei soffocati da sacchetti e da fili di plastica ma anche e soprattutto di un problema di “salute” poiché le plastiche tendono a scomporsi in pezzi sempre più piccoli sino ad entrare nel ciclo vitale di piccole creature. Bisogna pensare con maggiore energia a riciclare la maggior parte della plastica prodotta per evitare che finisca in mare.
ISOLA OMESSA
Il rumore che scaccia la fretta
scappa con la pace verso il silenzio.
Verità omessa e ascoltata
mentre l’isola sbatte contro gli umori
noiosi e vanitosi.
I progetti salvaguardano le professioni senza emettere decreti
carichi d’umiltà scaduti nel tempo.
I pareri nuotano e svengono perché la legge non c’é.
Procedimenti ammassati a svenimenti
sulle realtà lineari e critiche.
CONTROCORRENTEOLIANA: SERVIZI
Ogni isola delle Eolie dovrebbe avere almeno un lido totalmente inclusivo, attrezzato per le persone diversamente abili, gratuito e gestito dalle associazioni di volontariato attraverso servizi sinora sconosciuti nell’arcipelago. Il progetto dovrebbe essere approvato dalle giunte, portando le firme dell’assessore all’Arredo urbano, Verde e Spiagge. I posti turistici devono tenere conto delle esigenze e delle istanze delle fasce più fragili della popolazione locale e dei visitatori. Basta attrezzare con una pedana, con annesso gazebo destinato alla zona relax e di protezione dal sole, due scivoli attrezzati per condurre in acqua le sedie, due aree dislocate all’interno della struttura con pedane, ombrelloni e due sedie job (attrezzate per il trasporto di disabili e anziani con problemi di deambulazione dalla spiaggia al mare), due cabine e un servizio igienico adeguato alle richieste dei soggetti svantaggiati, oltre a parcheggi riservati ai disabili e ai loro accompagnatori. Fondamentale, ai fini della realizzazione del progetto, è la collaborazione tra i Comuni e le associazioni disabili e di volontariato.
VERO&FALSO
-Politico eoliano è diligente.
-Elettore eoliano è dirigente.
-Passione eoliana sarà un film virtuale.
-Vittorio feltri invitato al centro Studi di Lipari?
-Alle Eolie non esiste l’acidità politica.
-“La gemella silenziosa” è il libro più salutare per Salina.
-Alle Eolie non esistono i cibi taroccati.
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