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Lipari - Davanti a Porto delle Genti ha gettato le ancore lo yacht "Indian Empresse", di 95 metri. E' stato costruito dal cantiere olandese Oceanco, con interni e design esterno realizzato da The A Group. Può ospitare 32 turisti con 30 membri d'equipaggio. Ha una veocità di 14 nodi.

Il megayacht era stato realizzato per la famiglia reale Al Mirqab, del Qatar, prima di essere venduto ad un uomo d'affari indiano Vijay Mallya nel 2006. Mallya possiede anche la principessa indiana, di 55 metri costruita da Sterling Yacht & Shipbuilders nel 1986.

Il mega yacht di lusso è divenuto famoso per i suoi party stellari a bordo, costellato di tantisisme celebrità. Soprattutto con i piloti Formula . Il proprietario del team Mallya, li ha invitati per un drink e balli durante il Gran Premio di Turchia a Istanbul, e ha persino organizzato uno spettacolo pirotecnico.

Lo yacht dispone di un ascensore, eliporto, palestra, salone di bellezza, sala massaggi ed una suite completa medica. E ancora: una vasca idromassaggio, sauna, bagno turco e anche un pianoforte a mezza coda di Elton John.

Mallya ha un patrimonio stimato in un miliardo e mezzo di dollari. L'impero spazia dalla birra alle compagnie aeree, è un brillante oratore, attivo in diversi progetti culturali e imprenditoriali. Molte le iniziative filantropiche di cui è protagonista nel mondo.  Grande la sua passione per i motori, come conferma l'impegno in F1 e la sua collezione di oltre 260auto sportive e da corsa distribuite in diversi paesi. Alcune di esse sonoospitate in un museo sul lungomare di Sausalito (California), dove ci sono anche delle barche da gara, perché il miliardario indiano ama tutti i mezzi di trasporto, aerei, treni e yacht compresi.

FUGA DALL'INDIA.

È sfociata in una crisi politica la fugaall'estero di Vijay Mallya, il controverso politico e uomo d'affari che ha lasciato il paese precipitosamente alla vigilia del'emissione di un mandato di arresto nei suoi confronti per reati finanziari. Il governo indiano è stato infatti accusato di «associazione a delinquere» per aver consentito a Mallya, che peraltro è anche un membro della Camera Alta del Parlamento indiano, di lasciare il paese e rifugiarsi probabilmente in Inghilterra, secondo quanto dichiarato dal procuratore Mukul Rohatgi. Il fuggitivo patron della Force India è accusato di un crac da 90 miliardi di rupie, corrispondente a circa 1,3 miliardi di euro. Per la State Bank dell'India Mallya è «un inadempiente intenzionale». Sempre per inadempienze economiche, cioè il mancato pagamento degli stipendi per mesi a piloti e ingegneri, nel 2012 è stata revocata l'autorizzazione di volo agli aerei della compagnia di Mallya, la Kingfisher, poi fallita.  Mallya, dal canto suo, ha fatto sapere si non essere «scappato» dall'India e che intende rispettare le leggi a proposito delle sue vicende giudiziarie legate al fallimento della compagnia aerea Kingfisher. «Sono un uomo d'affari internazionale - ha scritto in un tweet - e vado e vengo dall'India frequentemente. Non sono scappato dall'India e neppure mi sto nascondendo». In un altro messaggio aggiunge che come «parlamentare rispetto pienamente la giustizia indiana. Il nostro sistema legale funziona ed è rispettato. Non accetto però alcun processo da parte dei media».

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