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Dichiarate Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco, le isole Eolie (o Lipari), sono uno dei gioielli del Mediterraneo e si preannunciano fra le mete più trendy dell’estate 2023. Vulcano, Lipari, Lipari, Stromboli, Salina, Filicudi, Alicudi e Panarea sono 7 le isole che formano questo incantevole arcipelago nel Tirreno, al largo della costa settentrionale della Sicilia.

Le Eolie rappresentano un distillato del Mediterraneo: magnifiche spiagge, mare di cristallo, storia, enogastronomia gustosissima. Tutte di origine vulcanica, hanno ognuna una propria forte identità. Con loro, a completare l’arcipelago eoliano, ci sono anche i 5 isolotti di Basiluzzo, Dattilo, Lisca Nera, Bottaro e Lisca Bianca, in prossimità di Panarea.

Ogni isola, un mondo a sé - Ogni isola, un mondo a sé, in cui ciascuno può trovare il suo luogo di vacanza ideale: anima, paesaggi, architetture, tradizioni unici, accomunati dall’abbagliante luce mediterranea e dal colore intenso, dalle mille sfumature, del loro mare. Qui ci si ritrova in un mondo perduto nel tempo, in un colloquio intimo con la natura, la terra vulcanica e la sua antica storia. Si scoprono spiagge, calette, grotte, insenature, faraglioni di struggente bellezza e un’incomparabile varietà e ricchezza di fondali marini.Tutte le isole sono di origine vulcanica, e Stromboli e Vulcano sono ancora attivi. Anche il vulcano di Monte Pilato, a Lipari, è ritenuto tale, anche se le ultime eruzioni risalgono al quarto e quinto secolo: nel suo insieme, l’arcipelago costituisce la parte emersa di un vasto complesso vulcanico, che si estende sott’acqua per centinaia di chilometri quadrati.

Le 10 cose da non perdere - Ulisse, bello di fama e di sventura, fu il primo grande viaggiatore che secondo l’Odissea, approdò sulle isole Eolie. Omero ci racconta che fu proprio l’eroe a ricevere lì da Eolo l’otre che conteneva i venti che lo avrebbero riportato a Itaca. La letteratura settecentesca e ottocentesca di viaggio è ricca di racconti sui paesaggi selvaggi e il profondo mare di queste incantevoli isole: da Dumas a Maupassant, moltissimi sono gli scrittori e i viaggiatori rimasti stregati da una sorta d’incantesimo fra i flutti di Sicilia. Cosa stregherà voi, viaggiatori contemporanei? Ecco 10 cose da non perdere.

Ammirare tutte le Eolie dalla cima più alta di Vulcano - Salire sul cratere di Vulcano, dove la vista che è veramente incredibile. Lo sguardo spazia dal panorama sull’isola a quello sulle altre sei sorelle. Quando il cielo è limpido si scorge molto bene anche la costa tirrenica messinese.

Immergersi nelle acque sulfuree - Le Eolie offrono numerosi siti dove è possibile rilassare il corpo e la mente in vere e proprie spa naturali a cielo aperto. Vulcano è famosa per i suoi fanghi e anche per le sue acque calde. In pieno mare aperto, ci sono delle zone sulfuree da poter sfruttare per i benefici termali. Sotto la superficie dell’acqua, decine di fumarole sottomarine rilasciano vapore, come in una vasca idromassaggio.

Salire di notte sullo Stromboli - Lo Stromboli (Iddu dal dialetto siciliano Lui) regala l’esperienza di una notte straordinaria. Da vivere in tutta sicurezza con l’accompagnamento delle guide, che conducono i turisti lungo le pendici del vulcano. Lo spettacolo è assicurato, pieno di emozioni da ricordare per tutta la vita.

Fare snorkeling tra le fumarole - A Panarea esiste un’intensa attività di fumarole sottomarine, una vera curiosità per chi ama fare immersioni. Il fenomeno è dovuto alla fuoriuscita di gas vulcanici che premono sotto la crosta terrestre ed è frequente nelle aree vulcaniche. Nelle isole Eolie ve ne sono un po’ ovunque ed è facile osservarle da vicino.

Gustare la Malvasia - La Malvasia delle Lipari è un vino passito dolce naturale, prodotto esclusivamente sulle isole Eolie. Il suo gusto di uva passita maturata al sole è vera poesia, da centellinare magari davanti a un rosseggiante tramonto. Si tratta di uno dei più particolari ed apprezzati vini Doc siciliani.

Andare a dorso del somaro - Ad Alicudi non ci sono strade e le scalinate, spesso ripide, sono percorse da muli e somari che incuranti della fatica portano su e giù i bagagli dei turisti. Il fascino dell’isola consiste proprio nel vivere dell’essenziale, nella sua magica atmosfera senza tempo, battendo antiche mulattiere che portano in cima al vulcano spento, godendo di indimenticabili tramonti, a dorso degli asinelli che costituiscono l’unico mezzo di trasporto dell’isola.

Ammirare il panorama al tramonto a Lipari - Lo sforzo impiegato per raggiungere la piccola Chiesa vecchia di Quattropani a Lipari sarà certamente ripagato da una vista straordinaria su Salina, Filicudi e Alicudi. Il consiglio è di programmare l’escursione nel tardo pomeriggio per godersi il tramonto.

Assaporare le granite ai gelsi con panna - La granita è un dolce freddo al cucchiaio, tipico della Sicilia. La si prepara con acqua, zucchero e frutta. Alle Eolie si usano anche i frutti dei gelsi, profumati e delicati, e si aggiunge volendo della panna spumosa. In estate, nei cortili di molte case di campagna eoliane è facile vedere grandi alberi di gelsi circondati da reti, dove far cadere i frutti per raccoglierli con più facilità.

Fare il giro degli isolotti di Panarea - Ci sono 5 isolotti in prossimità di Panarea: Basiluzzo, Dattilo, Lisca Nera, Bottaro e Lisca Bianca. Per conoscerli più da vicino, fate una bella escursione in barca che li tocca tutti e cinque. Una curiosità per i cinefili: nelle acque che lambiscono Lisca Bianca ha inizio “L’avventura” di Michelangelo Antonioni: in suo omaggio è stato tracciato un itinerario dedicato al grande regista.

Mangiare u pani cunzatu a Salina - Nella piazza che si affaccia sul laghetto di Lingua, piccolo borgo di pescatori a sud di Santa Marina, ci sono vari posti dove si può gustare ‘u pani cunzatu con pesto di capperi, mandorle, melanzane grigliate, cucunci (i frutti del cappero), pomodoro, menta e sopra una montagna di ricotta al forno grattugiata. Un’apoteosi del gusto!

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