Lipari - Davanti alla rada dell'isola stamane ha "sfilato" il mega yacht "Lady Britt", di 63 metri. Costruito nel 2011 da Feadship, gli interni luminosi e freschi presentano una combinazione sorprendente di design classico e contemporaneo con chiare influenze scandinave, con lo stile di un appartamento di classe. Può comodamente ospitare fino a 12 persone in cinque cabine doppie, due cabine matrimoniali e una straordinaria suite armatoriale a tutto baglio con una saletta privata e bagni per lui e per lei. I colori dimessi evidenziati da dettagli più brillanti, le opere d'arte uniche, le luci d'atmosfera e la luce naturale che si riflette sui diversi tipi di legno creano un ambiente accogliente e rinfrescante adatto a tutti i gusti. Le spaziose aree coperte di "Lady Britt" non smentiscono il lusso degli interni, con il solario di poppa che si trasforma in un cinema all'aperto per guardare film sotto le stelle nella brezza serale. nella Spa sul ponte di coperta VI è anche la funzione di salone di bellezza. L'equipaggio è formato da 16 persone. Si può noleggiare a 445 mila euro  la settimana.

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- Intorno alle 8 è transitato davanti al castello  "Wedge Too", di 65 metri. Appartiene al "Wedge Group".  Registrato a George Town, Cayman Islands, ha unghezza di 65 metri ed una velocità massima di 16 nodi. E' stato
costruito nel 2002. Il celebre designer francese Philippe Starck è stato coinvolto nella progettazione di questo splendido yacht. Dietro alla proprietà, c'è il Gruppo Wedge – controllato dall'ex vice Primo Ministro libanese Issam F. Fares.

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Nella rada di Lipari ammirato anche "Flying Fox".  Costruito da Nobiskrug in Germania nel cantiere Rendsburg. Reymond Langton Design è il responsabile del bel design esterno ed interno. Può ospitare fino a 12 ospiti pernottamento in 6 cabine, comprendente una master suite e cinque cabine doppie. E anche 21 d'equipaggio. Ha una velocità massima di 14 nodi, e comodamente di crociera di 12 nodi.Può trasportare circa 180.000 litri di gasolio a bordo nei suoi serbatoi e circa 43.000 litri di acqua dolce.

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Come barca d'appoggio ha  "Sea Axe 6711", nave di supporto ai grandi yacht. Ha una velocità di oltre 22 nodi. Un ampio centro immersioni, compresa la propria camera di decompressione. La piattaforma, con eliporto completamente certificato, con elicotetro al seguito - è di ben 275 metri quadrati. Rob Luijendijk da Amels, ha commentato: "Stiamo assistendo ad un crescente numero di armatori di superyacht apprezzare i vantaggi di una nave appoggio ben attrezzata su misura per le loro esigenze particolari. Questo è il motivo per cui stiamo sviluppando opzioni ancora più grandi fino a 90 metri di lunghezza. Damen ha già consegnato tre navi di supporto yacht e ha altri quattro in costruzione ". Il progetto di costruzione 6711 è stato gestito da in collaborazione con l'Imperial, la società di gestione yacht che ha agito come mediatore, il rappresentante e la costruzione project manager del proprietario. Team tecnico di Imperial anche fatto un contributo sostanziale allo sviluppo di una specifica state-of-the-art e l'allestimento supplementare. Evgeniy Kochman CEO di Imperial ha commentato: "Questo progetto continua a lungo termine la cooperazione tra imperiale e Amels. Il 6711 è stato un progetto molto interessante, un particolare tipo di mezzo di appoggio con un layout altamente personalizzati e molto pratico, mentre il processo di costruzione a Damen le piste come un orologio". Amels gestisce le vendite e marketing per la gamma di Damen-built di navi di appoggio di grandi dimensioni. Amels è l'esclusivo membro-yacht costruzione degli olandesi Damen Shipyards Group a conduzione familiare, fondata nel 1927 e oggi il più grande cantiere in Olanda. Damen si compone di 40 cantieri in tutto il mondo e impiega oltre 8.000 persone in 35 paesi. Nel 2012 il Gruppo consegnato oltre 150 navi, e ha generato un fatturato di € 1,5 miliardi.

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IL COMMENTO.

di Salvatore Leone

"Curriti, curriti, viniti, viniti c'è nu yacht cu l'elicottero, biddissimu é". La voce fa il giro delle Eolie come una canzone antica. "Fin che la barca va" di Orietta Berti, c'entra e non c'entra. Bellissima barca, bellissima illuminazione. Roba da super ricchi che forse non pagano tasse in Italia oppure sono stranieri che pagano le super tasse in Italia, fra le più care del mondo. Tasse definite il lusso del made in Italy. Così questi amatori-armatori vengono ad ammirare le "bellezzeoliane", mentre gli eoliani fanno a gara per fotografare queste barche che sembrano alberghi da mille e una notte, che i comuni visitati dovrebbero pagare perché portano il bello a domicilio come segnale di come costruirlo. Magari si potrebbe consigliare a mio fratello Bartolino di assegnare il "Simbolo di Lipari" alla barca più bella dell'estate ed il "Totanò d'Oro" alla più brutta, ammesso che esista da queste parti. "U vuzzu" tirato a secco nell'area ex Esso, naturalmente, resta fuori competizione

Baciamo le mani

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