Più presenze turistiche ma anche più passeggeri nei porti e negli aeroporti siciliani. A fotografare l’andamento positivo del settore è il report di Bankitalia per l’anno 2018, presentato a Palermo.

Le presenze di stranieri e connazionali sono aumentate del 7% e la spesa dei ‘vacanzieri’ supera di gran lunga la media nazionale.

L’aumento delle presenze è stato più intenso per gli esercizi extra-alberghieri, che rappresentano un quinto dei pernottamenti, ed è stato diffuso sul territorio regionale.

Il traffico passeggeri negli aeroporti siciliani è cresciuto del 9,5%, in linea col dato del 2016. Proseguendo la tendenza degli ultimi anni, l’aumento è stato più intenso per i voli internazionali. L’andamento è stato differenziato tra gli scali: all’incremento per Catania e Palermo si è contrapposta la riduzione dei passeggeri a Comiso e, per il quarto anno consecutivo, a Trapani.

Le dinamiche degli ultimi anni sono dipese anche dall’ampliamento dell’offerta di collegamenti aerei, soprattutto internazionali, con riflessi significativi anche sul settore turistico.

Complessivamente, nel 2017 il traffico aeroportuale da e verso l’Isola ha superato i 125 mila voli e i 16,8 milioni di passeggeri (circa un decimo del traffico passeggeri italiano), proseguendo la crescita iniziata nel 2013. Rispetto alla media degli aeroporti italiani, la Sicilia ha una minore quota di passeggeri su voli internazionali (28,6% contro una media nazionale del 64,4), anche per il ruolo svolto dagli hub di Roma e Milano nel transito di turisti stranieri verso il Mezzogiorno. Oltre la metà del traffico è concentrata a Catania, poco più di un terzo a Palermo e meno di un decimo a Trapani; lo scalo di Comiso – aperto nella seconda metà del 2013 – ha una quota del 3% circa, mentre i due aeroporti delle isole minori rappresentano complessivamente poco più del 2% del totale.

La principale compagnia per traffico passeggeri è stata Ryanair, con una quota di mercato nel 2017 di circa il 45%, più che doppia rispetto ad Alitalia e oltre quattro volte maggiore di easyjet. Dal 2013 la quota di mercato di Ryanair è cresciuta di quasi 20 punti percentuali, assorbendo soprattutto le quote perse sulle tratte nazionali da Air One, Meridiana e Blue Panorama, mentre quelle di Alitalia e Easyjet sono rimaste sostanzialmente stabili.

Nel 2017 erano attivi voli di linea dalla Sicilia verso 20 città italiane, un numero sostanzialmente stabile nell’ultimo quinquennio; la maggior parte dei voli era operativa nel corso dell’intero anno e su circa quattro quinti delle rotte erano attivi almeno due differenti vettori. Il traffico nazionale è molto concentrato su Roma e Milano.

L’offerta di collegamenti con l’estero si è accresciuta nel tempo: nel 2017 erano presenti collegamenti con 28 paesi e circa 70 città (rispettivamente 25 e poco meno di 60 nel 2013); i nuovi collegamenti sono stati attivati soprattutto con città dell’Unione europea e in prevalenza da compagnie che prima non operavano nel mercato siciliano.

Nel 2017 le prime tre destinazioni per numero di passeggeri sono state Londra (11,0 per cento del traffico internazionale), La Valletta (8,6) e Parigi (8,5) mentre il primo paese per traffico è stato la Germania (24,9).

Infine, è proseguita la crescita del traffico marittimo di passeggeri, +27%, in accelerazione rispetto al 2016 (tav. a2.8). L’aumento ha riguardato la componente dei trasporti locali e dei traghetti, concentrata nel porto di Messina, mentre il traffico crocieristico si è ridotto.

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