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di Francesco Macaluso

Tutto bello alle Eolie per la Salina Sailng Week 2017. Bella la location ( su questo non ci potevano essere dubbi), bella l'ospitalità dell'isola in generale e degli isolani in particolare, bello il vento che ha soffiato gagliardo per tutti i tre giorni.

Tutta questa bellezza ha lasciato un segno indelebile in tutti quelli che c'erano, quasi tristi alla premiazione che fosse tutto finito.

Forbidden Colors, Comet 51S dell'armatore catanese Angelo Mangione, sembrava fosse venuta a Salina ad ammazzare la regata. L'Olimpionico Giuseppe Angilella, il Coppa America Giuseppe "Paletta" Leonardi, il coach della Squadra Nazionale di Nacra Gabriele Bruni giungono a Salina a completare il forte equipaggio allestito dalla Veleria Millenium. Ma la cosa ha solo stimolato di più gli altri equipaggi che hanno preparato con la stessa meticolosità dei professionisti le loro imbarcazioni. Così si lavora alacremente in banchina per svuotare dal superfluo, secondo regolamento, le barche e non lasciare nulla al caso.

Nella prima giornata è previsto il Maestrale. Il canale tra Lipari è Salina e pieno di vento già dalle prime ore della mattinata. E' facile piazzare il campo a ridosso della costa per esaltarne la spettacolarità. I 15 nodi che soffiano permettono il massimo dello spettacolo. Su Forbidden Colours Angelo Mangione sbaglia poco e quello che sbaglia viene compensato dal resto dell'equipaggio. Chiude le due prove a bastone al primo posto ma appena dietro nessuno demorde. Le piazze d'onore vanno all'X 38 Emile Gallè, che l'armatore bergamasco Guido Battiston affida al messinese Davide Foti, ed al Comet 41 catanese di Mario Zappia. Nel raggrupamento delle barche sotto gli 11 metri sarà Standbyme di Antonio Pipitone a regolare Essenza, Quen 34 calabrese di Romano De Paola, alla sua prima esperienza in regate affollate. Paola, a vele bianche, bloccherà invece Donna Rosa 2.0 di Fabrizio Mineo e MomiBlu di Giuseppe di Lorenzo, nel raggruppamento a vele bianche.

Il vento continua a soffiare gagliardo. Il Comitato alllestisce la partenza per una prova costiera a circumnavigare l'isola. Con questo vento saranno dodici miglia da fare tutto di un fiato con l'attenzione da porre ovviamente al lato sottovento di Salina, dove gli alti coni vulcanici bloccheranno l'aria. La flotta si fionda compatta sulla linea di partenza come se fosse una prova a bastone. Nessuno è disposto a cedere un centimetro anche se c'è tanta strada da fare. E' lotta tra le barche più grandi della flotta. Skin di Nanni Pavia e Forbidden Colours viaggiano spedite, forti delle loro generose dimensioni. Ma il gruppo è compatto. Salvatore Maggiulli, esordiente all'evento con la sua Engi, e Uccio Giuffrè su Profilo 2.0 sfruttano al massimo le loro grandi vele per restare a ridosso sui battistrada. La flotta arriva al fatidico Faro di Lingua. L'aria rallenta e poi si ferma bloccata dalla montagna. I primi vengono raggiunti dal resto della flotta che si ferma . E' come se dopo tanto battagliare, si cominciasse una nuova regata con la boa di arrivo a vista ma irraggiungibile. Salvatore Maggiulli, però, si allarga al massimo e porta la sua Engi, piano piano, fino a Lipari. Troverà di nuovo il vento e piomberà per primo sul traguardo, guardando il resto della flotta che riprende lentamente velocità. Subito dietro Standbyme che sfrutta la sua agilità per recuperare su ogni refola, forte di un equipaggio allestito con specialisti catanesi di Beneteau 25, qui a Salina per tenersi "caldi" per la tappa del Circuito Nazionale di Trapani della settimana successiva.

Il vento non manca neanche nella seconda giornata di gara. Si allestisce il campo di regata a Capo Faro. La condizioni sono semplicemente fantastiche. Vento disteso, accelerazione sotto l'alta parete, mare blu cobalto. Saranno di nuovo Forbidden Colour e Standbyme a primeggiare ma scorrendo i tempi delle classifiche si nota che i distacchi vanno diminuendo prova dopo prova, segno che tutti stanno prendendo le misure ai leader della classifica.

Il Comitato allestisce un' altra costiera. Disimpegno verso Nord, quindi una lunghissima poppa a fil di ruota verso Lipari, infine rientro di bolina al Porto delle Eolie. Le costiere rimescolano le classifiche e tutti lo hanno ormai compreso. Occorre conoscere bene i luoghi e capire cosa accade quando ci si avvicina alle alte e lussureggianti pareti delle Eolie. E così saranno Davide Foti e Francesco Fulci sulla sua Kika a battere tutti, forti della loro perfetta conoscenza dei luoghi. Fabrizio Mineo regola il raggrupamento a vela bianche, non senza fatica anche perchè, come sua consuetudine, regata in equipaggio doppio, solo con Gabriele Amico.

La giornata si chiude all'insegna dell' equilibrio massimo. Tra le barche più grandi Bluette e Forbidden Colours sono a pari punti. Nel raggruppamento sotto gli 11 metri Standbyme ha fatto su piccolo break su un terzetto tutto a pari punti formato da Essenza, Mizar, First di Antonino Pollicino, e Kika. Nell'ultima giornata, praticamente, si ricomincerà tutto da capo.

Nella giornata conclusiva, si piazza di nuovo il campo a Capo Faro. La prova tra le boe va a Forbidden Colours, ad Essenza ed a Paola. Il comitato allestisce immediatamente un ultima prova costiera. Anacaona, First 40 di Simone Marziano, avrà un'altra chance. E' stata fermata da un'avaria nella prova a bastone, potrà rifarsi nella lunga. Si parte in direzione di Malfa, si passerà una boa a pochi metri dalle strade del paese e si tornerà a Santa Marina di Salina. La prova è fondamentale. Sono tutti in pochissimi punti. Capolavoro di Emile Gallè che indovina tutto e stoppa Skin ed Anacaona, sempre brillante nelle regate costiere. Tra i "piccoli" Standbyme si impone bloccando ogni velleità di Mizar e Kika. Donna Rosa 2.0 dà il massimo e sfrutta al meglio ogni raffica.

Occorre aspettare l'ultimo equipaggio in gara. Tutti aspettano il responso del computer che puntuale arriva immediatamente dopo la fine di ogni prova. La classifica generale va a Forbidden Colours per solo mezzo punto su Emile Gallè e due punti su Bluette. Standbyme si impone nella classifica generale del raggruppamento delle barche sotto gli 11 metri. Paola, costretta al ritiro nell'ultima prova, si impone su Donna Rosa e Momi Blu.

Si chiude l'edizione della Salina Sailing Week che ha avuto il più alto numero di prove corse della sua storia più che decennale. Basta questo per indicare il successo di questo evento eoliano. Se poi consideriamo le classifiche cortissime, segnale di un equilibrio nato dalla sapiente miscellanea di prove sulle boe sulle boe e regate costiere voluta dall'organizzazione a mare del VelaClub Palermo, la usuale efficienza del Porto delle Eolie che ha messo a riparo le imbarcazioni, l'accoglienza di una Isola da sogno, il sostegno puntuale dell'Amministrazione Comunale di Santa Marina Salina, l'apprezzata concomitanza di Slow Food, non si può che parlare della più bella edizione di sempre.

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La Salina Sailing Week rinnova puntuale il suo rito e ha radunerà i migliori velisti del Sud Italia da ieri al 28 Maggio. Si è tornati nel Paradiso delle Eolie a godere delle tante prove in acqua assicurate dall'organizzazione del Velaclub Palermo e della bellezza di questi luoghi incantati.

Si battaglierà in acqua tutta la giornata, poi riposte le vele sorseggiando una birra ghiacciata, ci si lascerà avvolgere dall'atmosfera dell'Isola di Salina, dalle acque blu cobalto, dai bagliori lontani di Stromboli, dal verde lussureggiante dei coni vulcanici.

Sarà una edizione con una leggera contrazione numerica dovuta alla immediatamente successiva tappa di Trapani dei Beneteau 25. Molti equipaggi, saranno contemporaneamente ad allenarsi all'estremità occidentale della Sicilia, ma questo non comporterà un abbassamento del livello tecnico.

In evidenza il Comet 51 Forbidden Colours di Catania che onorerà l'evento presentando un equipaggio di "Stelle" Olimpioniche, di Coppa America e di RC 44. Bruni, Angilella, Leonardi, Noto condurranno l'imbarcazione verso le zone alte della classifica ma sarà sicuramente il pari misura First 50 Skin, vincitore due settimane fa della Regata dei Tre Golfi a Napoli nella sua categoria, a cercare di sbarrare loro il passo. Comunque dovranno guardarsi dal Reggino Profilo 2.0 Azuree 46 da Mascalzone Siculo, First 45.7 di Milazzo.Le imbarcazioni sopra i 13.50 metri faranno classifica a parte. Penalizzate dal loro rating hanno sempre difficoltà a primeggiare. Così il Velaclub sta creando un vero e proprio circuito per le imbarcazioni "più grandi" e la Salina Sailing Week sarà il primo esperimento.

La barca da battere sarà comunque il Comet 41S del Catanese Mario Zappia, che, reduce da un'ottima prestazione a Napoli, dovrà contrastare comunque Emile Gallè del bergamasco Guido Battiston, la palermitana Scursunera e il First 40 di Simone Marziano.

Come nelle passate edizioni la bellezza coinvolgente dell'arcipelago eoliano non riuscirà mai ad abbattere la carica agonistica dei concorrenti. Si daranno autentica battaglia anche la messinese Albachiara che dovrà mostrare continuità e contezza del duro lavoro svolto in Autunno ed Inverno, e i rappresentanti della vela calabra, Baronesa First 30 di Francesco e Vittorio Focarelli, Milady di Gianfranco Pallaria e Bellablu di Carlo Sanseverino. Non verrà sicuramente in vacanza Antonio Pipitone, che ha allestito un ottimo equipaggio sul suo Dehler Standbyme.

Il programma tecnico ieri ha previsto la registrazione ed il controllo delle imbarcazioni, quindi tre giorni di regate sulle boe e regate costiere per l'arcipelago Eoliano. Domenica 28 Maggio chiusura con la premiazione alle ore 17.00.

Le imbarcazioni troveranno dimora presso l'efficiente Porto delle Eolie, mentre l'Amministrazione Comunale curerà in contemporanea il Salina Slow Food per corroborare i concorrenti ed i loro accompagnatori al termine delle regate.(sportdelgolfo.com)

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