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A poco più di 24 ore dalla partenza della 39a edizione della Rolex Middle Sea Race, Giovanni Soldini e Maserati Multi 70 navigano con un vantaggio di una ventina di miglia sul diretto rivale PowerPlay dopo aver superato l’isola di Stromboli intorno alle 10.30 locali (08.30 UTC). Sono circa 200 le miglia percorse dal trimarano italiano sulle 606 totali.

L’equipaggio italiano ha dovuto far fronte a una serie di avarie a bordo. Subito dopo il via è stato riscontrato un problema tecnico con il pistone idraulico della scotta della randa, che ha perso olio nella camera ad aria. L’inconveniente è stato risolto con la controindicazione che la randa si lasca ora più lentamente, rendendo la navigazione più impegnativa.

Nel pomeriggio di ieri (intorno alle 16.00 locali, 14.00 UTC), si è rotta la scassa del timone di destra. In seguito all’avaria il Team di Maserati Multi 70 ha sganciato il sistema di fusibile del timone e lo ha portato fuori dall’acqua: in questo modo, navigando mure a sinistra, viene utilizzato solo il timone centrale. Questa soluzione risulta efficace con poco vento, ma bisogna stare attenti che lo scafo centrale non si sollevi per non rimanere senza nessun timone.

“Le cause del guasto alla scassa del timone sono ancora incerte. Non ci sembra ci sia stato un urto con un oggetto in mare. Dovremo fare un’analisi accurata con il designer Guillaume Verdier” spiega Giovanni Soldini. “È difficile capire come mai la scassa del timone si sia rotta navigando di bolina, invece che in volo di poppa. È una sfortuna che sia successo in questo momento, quest’estate abbiamo fatto 2.000 miglia senza mai avere problemi. Ad ogni modo andiamo avanti!”

All’entrata dello stretto di Messina il Team del trimarano italiano ha deciso di tenere una rotta più a Est, per non fermarsi con i venti deboli vicino alle coste della Sicilia. Una strategia che ha pagato dato che alle 05.50 di questa mattina (03.50 UTC), Maserati Multi 70 ha superato Capo Peloro con un vantaggio di 5 miglia sul MOD 70 inglese PowerPlay. Il vantaggio è poi aumentato nella navigazione verso Stromboli.

“Il passaggio dello Stretto di Messina è andato molto bene, abbiamo fatto un’ottima scelta a navigare più a Est” commenta Soldini. “Con venti leggeri la mancanza del timone non ci ha penalizzato troppo, diventerà però più impegnativo navigare con mure a sinistra con vento forte: dovremo rallentare e stare molto attenti.”

A bordo di Maserati Multi 70, insieme allo skipper Giovanni Soldini, l’equipaggio è composto da 7 velisti professionisti: gli italiani Vittorio Bissaro (tattico), Guido Broggi (randista), Nico Malingri e Matteo Soldini (entrambi grinder e tailer); gli spagnoli Carlos Hernandez Robayna (tailer) e Oliver Herrera Perez (prodiere) e il francese François Robert (pitman).

Il percorso della regata maltese è un giro antiorario della Sicilia, che passa a nord di Stromboli, a ovest di Favignana e Pantelleria e a sud di Lampedusa, prima di ritornare al traguardo alla Valletta.

Il record di velocità appartiene a George David che nel 2007, a bordo di Rambler, maxi monoscafo di 27 metri, ha tagliato il traguardo in 47 ore, 55 minuti e 3 secondi.

Il record per la categoria dei multiscafi (MOCRA) appartiene invece a Maserati Multi 70 che nel 2016 ha concluso la regata al primo posto con un tempo di 49 ore, 25 minuti e 1 secondo.(pressmare.it)

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di Gian Luca Pasini

Previsioni di vento leggero e contrario nella prima parte della Rolex Middle Sea Race che parte questa mattina dal Gran Harbour di Malta per un percorso di 606 miglia che lascia a sinistra la Sicilia, Favignana, Lampedusa e Pantelleria e torna a Malta. “Fino allo Stretto di Messina e poi a Stromboli”, dice Giovanni Soldini, in gara con il trimarano Maserati Multi 70 dotato di ali, i foil “il vento sotto i 12 nodi favorirà il nostro avversario diretto, il trimarano PowerPlay, che non ha foil ma derive normali che per la loro forma fanno meno attrito in acqua. Ma dopo Stromboli il vento da Nord dovrebbe rinforzare e potremo cominciare a volare. Vedremo”. La 39a Rolex Middle Sea Race schiera una flotta di 136 barche con 22 italiane. Se nei multiscafi la lotta è tra Maserati Multi 70 e PowerPlay, nei monoscafi tra i favoriti lo statunitense Rambler 88, vincitore nel 2017 e il tedesco Momo con Francesco De Angelis, Romolo Ranieri e Matteo Auguadro. Record da battere: 47 ore, 55 minuti e 3 secondi stabilito da Rambler nel 2007.(gazzetta.it)

di Rosario Scelsi

l Maserati Multi 70 è pronto ad affrontare la Rolex Middle Sea Race 2018. L'avveniristico trimarano è già a Malta, dove prenderà parte alla 39ª edizione della storica regata, che vedrà al via 149 barche, pronte a contendersi la gloria con partenza alle 11 di sabato 20 ottobre.

Insieme allo skipper Giovanni Soldini ci saranno a bordo dell'imbarcazione del tridente altre sette persone: Guido Broggi (randista); François Robert (pitman); Carlos Hernandez (tailer); Matteo Soldini (grinder e tailer); Oliver Herrera Perez (prodiere); Nico Malingri (grinder e tailer); Vittorio Bissaro (tattico).

La Rolex Middle Sea Race, organizzata dal Royal Malta Yacht Club, festeggia quest'anno il 50° anniversario. Il percorso della regata prevede un giro antiorario della Sicilia, di circa 606 miglia, che passa a nord di Stromboli, a ovest di Favignana e Pantelleria e a sud di Lampedusa, prima di ritornare al traguardo alla Valletta.

Il record di velocità appartiene a George David che nel 2007, a bordo di Rambler, tagliò il traguardo in 47 ore, 55 minuti e 3 secondi.

Maserati Multi 70 è pronto a mettere alla prova in campo agonistico il nuovo sistema di timoni sviluppato negli ultimi mesi dal progettista Guillaume Verdier e dal team della barca per affrontare il problema degli impatti con oggetti galleggianti.

Il gioiello del tridente – lungo 21,2 metri e largo 16,8 metri – è pronto per la sfida. Progettato dallo studio VPLP (Van Peteghem Lauriot-Prévost), il Multi70 è una barca innovativa e sperimentale che rappresenta un prodotto di frontiera della vela.

La sua caratteristica principale è quella di potersi sollevare sull'acqua appoggiandosi esclusivamente sui foil e sui timoni, riducendo drasticamente la superficie bagnata e aumentando di conseguenza le performance, che si sono dimostrate eccellenti in varie circostanze.(deluxeblog.it)

 

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