La "Festa dell'Europa", che si è tenuta a Ventotene è stata per i Sindaci delle isole minori italiane un vero evento di Comunità Europea.
Sono stati riaffermati i principi del "Manifesto di Ventotene" come ribaditi nella "Dichiarazione di Roma" del 25 marzo 2017.
Il recente richiamo, che di essi è stato fatto, evidenzia che ancora sono obiettivi da conseguire e che costituiscono una priorità per la costituzione di una vera Unione Europea dei Popoli.
Il Manifesto auspicava un:
• Profondo rinnovamento sociale inquadrato in una Unità Federale europea;
• Provvidenze per i giovani, in particolare, la scuola pubblica dovrebbe dare la possibilità di perseguire gli studi, fino ai gradi superiori, ai più idonei oltre che ai più ricchi e preparare all'avviamento ai diversi mestieri ed alle diverse attività liberali e scientifiche;
• Prospettava il metodo della collaborazione fra tutti gli europei, la formazione di una coscienza unitaria per una libera unione di Popoli ed una forte solidarietà sociale.
La nuova "Dichiarazione di Roma" ribadisce il bisogno di:
• Un'Unione Europea più forte e più resiliente ed una solidarietà ancora maggiore attraverso un agire con ritmi e intensità diversi;
• Un'Europa prospera e sostenibile che generi crescita ed occupazione;.
• Un'Unione che favorisca il progresso economico e sociale, nonché la coesione e la convergenza;
• Un'Unione che promuova la parità tra donne ed uomini, diritti e pari opportunità per tutti;
• Un'Unione in cui i giovani ricevano l'istruzione e la formazione migliori e possano studiare e trovare un lavoro in tutto il Continente;
• Un'Unione che preservi il patrimonio culturale e promuova la diversità culturale;
L'evento di Ventotene si è aperto con la deposizione di fiori sulla tomba di Altiero Spinelli fatta dal Sindaco di Cefalonia che ha voluto ricordare, con il suo gesto, i valori espressi nel lontano 1941 e che Spinelli ha tramandato non solo all'Italia, ma all'Europa tutta.
Il Sindaco era in rappresentanza di altre isole del Mediterraneo proprio nello spirito di nuova coesione e cooperazione da costruire ed implementare.
Nel suo discorso ha poi evidenziato come il fattore della cultura sia stato e sia, ancora oggi, il collante
dei Popoli -in particolare –nell'area del Mediterraneo.
L'altro fattore di unicità è stato rappresentato dalla presenza di una Scuola dell'isola d'Ischia che ha affidato ad alcune piccole bottiglie i messaggi sulla nuova Europa che chiedono ai Governanti europei ed italiani.
Hanno voluto evidenziare che, come è consuetudine marina affidare i messaggi ad una bottiglia, così anche loro hanno voluto adottare lo stesso mezzo per diffondere, nel grande mare del Mediterraneo, il loro contributo di idee e di proposte per una nuova Europa dei Popoli che faccia della solidarietà e della coesione i principi per una nuova Unione.
Questi messaggi sarà cura dei Sindaci delle isole minori e delle isole del Mediterraneo fare pervenire fino a Bruxelles e farli rappresentare dalle Scuole delle piccole isole come singolari "Ambasciatori" di una nuova Europa.
E' volontà dei Sindaci dell'ANCIM di costituire un piccolo gruppo di "Ambasciatori" europei che, partendo dai piccoli cittadini delle Scuole, scrivano il Manifesto sull'Europa che auspicano.
I Sindaci dell'ANCIM hanno voluto, con questo evento, dare l'avvio ad un percorso che non finisce con la Conferenza, ma da essa parte per consolidare un fare nuovo e contribuisce a scrivere quei provvedimenti più corrispondenti ai bisogni delle isole che vengono sempre evidenziati in pareri e dichiarazioni di principio, ma che stentano a tradursi in atti concreti.
Cosa chiedono all'Europa le isole del Mediterraneo:
- Il riconoscimento che le isole del Mediterraneo costituiscono già una realtà coesa e omogenea di sviluppo e come tale vada considerata sia nella riforma delle politiche di coesione e sia negli altri Regolamenti comunitari.
E' arrivato il momento di considerare il valore di questa area vasta di sviluppo e coesione che le Istituzioni locali hanno e stanno contribuendo a consolidare.
Una unione di Popoli, in questa area, è già stata realizzata ed è arrivato il momento che l'Unione Europea
la riconosca.L'On. Silvia Costa, come primo e significativo passo, propone che venga istituita "L'Isola d'Europa" proprio per evidenziare il processo in atto posto in essere dalle piccole isole del Mediterraneo.
Questa iniziativa avrà il pregio di mettere, anno per anno, sotto i riflettori un'isola con i suoi problemi, ma anche con le sue buone pratiche.
Spesso le isole hanno dimostrato grandi capacità di agire nuovo e fuori dagli schemi consueti di amministrazione, sperimentando procedimenti di snellimento di procedure e di un fare più intelligente e moderno come richiede la stessa UE.
Questo afferma con forza il Presidente dell'ANCIM, Mario Corongiu, nell'illustrare il percorso e gli obiettivi conseguiti fin dal 1986, quando i piccoli Comuni italiani si sono associati consapevoli che un agire separato sia il primo fattore di debolezza per territori che per loro costituzione sono fragili, ma di questa fragilità hanno fatto un punto di forza.
Nella Conferenza i Medici delle piccole isole italiane, rappresentati dal Presidente della loro Associazione ANSPI – Associazione Sanitaria delle Piccole Isole – dott. GIANNI DONIGAGLIA, proveniente dall'Isola d'Elba, e dal Presidente Onorario dott. ANTONINO SCIRE', di Lipari, hanno illustrato i problemi della sanità in queste aree e come, con la coesione tra loro e con le Istituzioni Comunali, facciano sentire la loro voce a livello regionale e nazionale per avere provvedimenti più mirati ed idonei a risolverli.
Anche questa Associazione ha elaborato una "Carta" dei Medici insulari che sarà parte integrante della "Carta" più generale delle isole del Mediterraneo.
La scelta fatta dai Sindaci non è quella di fare una ulteriore declarazione di principi, ma di elaborare un documento più globale di proposta su tutti i temi più importanti che contraddistinguono le isole del Mediterraneo.
Come affermato in premessa, anche le Scuole -a partire dai piccoli allievi della Scuola ischitana- stanno elaborando la loro "Carta" che tratterà in modo più specifico i loro problemi.
I trasporti sarà la terza "Carta" in elaborazione perché si realizzi un'autentica
continuità territoriale da e per le isole.
Non saranno neanche tralasciati i temi legati all'ambiente ed agli obiettivi di risparmio energetico e di fonti rinnovabili.
Su questo tema, già nel 2016, tutte le Istituzioni locali e nazionali si sono già pronunciate nella "Carta" di La Maddalena alla quale hanno fatto seguire l'istituzione della Scuola Formazione a Procida.
Il primo modulo di formazione avrà due obiettivi:
- Elaborare, d'intesa con tutte le Amministrazioni coinvolte, una procedura autorizzatoria più snella ed uniforme in tutti i 36 Comuni insulari.
Questo obiettivo è in linea con il recente Accordo Stato-Regioni- Autonomie locali voluto dal Ministro Madia e che con questo Corso si contribuisce ad attuare.