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di Valeria Costantini

Per quasi due anni si accamparono in tenda sotto Montecitorio per denunciare l'abbandono dei malati da parte delle istituzioni. Il ritorno nella Capitale per i fratelli siciliani Sandro e Marco Biviano è stato nuovamente amaro. Derubati, insieme alle sorelle, dei respiratori e di altre attrezzature mediche, mentre si trovavano a Fiumicino. A denunciare il drammatico caso è la deputata Udc Paola Binetti, che da sempre conduce battaglie al fianco della famiglia. Il furto, riassume l'onorevole, è avvenuto sul lungomare della Salute della cittadina, mentre i quattro fratelli di Lipari - tutti affetti da distrofia muscolare - erano a pranzo, arrivati a Roma per alcuni accertamenti clinici.

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La lotta per un'assistenza dignitosa. La storia dei fratelli Biviano era iniziata nel 2013, con oltre venti mesi di occupazione davanti a Montecitorio, per far sentire «la propria voce di protesta contro una vistosa indifferenza delle istituzioni nei loro confronti e nei confronti di molti altri malati che versavano in analoghe condizioni», riassume la Binetti. Nelle ultime ore poi il trasferimento nella Capitale con un pulmino attrezzato, in cui c'erano i respiratori indispensabili per le due sorelle, Elena e Palmina, in condizioni più gravi. Al ritorno al bus, la triste scoperta. Sparito tutto, tutti i presidi medici necessari a garantire ai quattro fratelli un minimo di autonomia nei loro spostamenti: dalle macchine per la tosse a quelle per l'aspirazione insieme a tutte le medicine.

L'appello: restituite tutto. «Ladri che non si sa se definire più stupidi o crudeli, perché non si sono neppure resi conto che stavano derubando i ragazzi della loro stessa vita - afferma l'onorevole Binetti che lancia un appello -. Per favore restituite quanto prima ciò che per voi è un semplice furto di oggetti, mentre per questi ragazzi è vita. La cattiveria non può essere causa di morte diretta per tante persone». Macchinari vitali per i Biviano perché tarati su misura per loro e non facilmente adattabili ad altri pazienti.(corriere.it)

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L'INTERVENTO

di Sandro Biviano

Ieri tanta rabbia, tanto dolore e anche tanta paura.. Un giorno molto difficile, un giorno da dimenticare, vittime di un furto nei pressi di Fiumicino in via della Salute. Un furto che ha messo seriamente a rischio la salute e soprattutto la vita delle nostre sorelle. Ci stavamo riposando un po' in un locale dopo un viaggio stremante dalle Isole Eolie, un viaggio durato 15 ore. Mentre mangiavamo, stanchi ma non lontani dal mezzo su cui viaggiavamo, degli indegni di qualunque appellativo muniti di trapano hanno perforato lo sportello del furgone parcheggiato davanti al ristorante. Tutto avviene in pieno giorno davanti molte persone. Ovviamente nessuno ha visto e sentito nulla, ma a noi sono state rubate non solo valige e borse ma tutte le attrezzature che ci permettono di respirare durante la notte, che usiamo per gestire le nostre continue difficoltà. Purtroppo viviamo in una società in cui prospera l'omertà, la migliore complice di questi soggetti che non esitano a rubare qualunque cosa in pieno giorno, cose che non possono neanche ricettare, persino il respiro. Ma ringraziando Dio c'è anche una parte di società integerrima e generosa, altruista e di buoni principi che non resta indifferente e si rende immediatamente disponibile al fine di riparare ai danni di queste persone ignobili ...
Vogliamo ringraziare infinitamente Lucio Cecchinello che, senza perder la lucidità nonostante abbia subito anche lui grossi danni, si è immediatamente mobilitato per farci avere le macchine vitali. Ringraziare tutte le forze dell'ordine di Fiumicino per non averci lasciato neanche un secondo soli rendendosi disponibili anche a farci avere tutti i farmaci e avviare delle indagini anche nei campi rom, non estranei sembra a questo tipo di eventi. Ringraziamo il Policlinico Gemellini e il Prof. Ricci per la sua grande disponibilità, il Centro Neurolesi di Messina "Bonino Pulejo" e Prof. Dino Bramanti, ringraziamo Vivosol il responsabile di Catania e di Roma con i tecnici Francesco e Simone che fino a tarda notte si sono prodigati a farci avere le attrezzature indispensabili per Elena e Palmina, il Direttore Scientifico del Min. Sal. Dott. Giovanni Leonardi per averci seguito passo passo al fine di assicurarci l'indispensabile rubatoci, l'On. Paola Binetti per averci sostenuto e denunciato l'accaduto.
Speriamo che questi personaggi vengano arrestati presto e che si possa invertire la pessima tendenza che questa società ha preso. Nonostante tutto speriamo che ai ladri possano non servire mai tutte le apparechiature.

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