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LottoMarzo: sciopero globale delle donne!

La Sinistra Eoliana sostiene lo sciopero generale delle donne dell'8 Marzo promosso dal movimento "Non una di meno" e indetto dai sindacati Flc Cgil, Usi, Slai Cobas, Cobas, Confederazione dei Comitati di Base, Usb, Sial Cobas, Usi-Ait, Usb e Sgb. Uno sciopero internazionale, indetto in 40 paesi del Mondo. Uno sciopero per non rassegnarsi ad una "festa" innocua. Per non fermarsi a mimosa e cioccolatini. Uno sciopero per ricordare e ricordarci che la "questione femminile" non è ancora chiusa. Per ricordarci che l'8 Marzo è innanzitutto una giornata di lotta.

SCIOPERIAMO PERCHÈ

Contro il femminicidio e la violenza di genere. Per quanto in arretramento, è ancora troppo radicata l'idea maschilista secondo cui, in certe circostanza, la violenza sulle donne sia giustificabile. La violenza va respinta in ogni caso, sia essa verbale, fisica o psicologica, e vanno rafforzati e difesi i centri anti-violenza.
Per l'aborto libero sicuro e gratuito, per l'abolizione dell'obiezione di coscienza e la liberalizzazione della Ru486. In Italia il 70% dei ginecologi è obiettore di coscienza, l'80% in Sicilia. Questo costituisce un limite oggettivo, in termini di costi e disagi, al perseguimento del diritto duramente conquistato e garantito dalla legge.
Contro le disparità di salario e di ruolo tra uomini e donne nei luoghi di lavoro. A parità di mansione e di titolo di studio lo stipendio di una donna è del 10% inferiore rispetto a quello di un uomo, e la maggior parte delle donne è ancora esclusa dai vertici della vita sociale, economica e politica. Mentre la cura dei figli e della casa poggia ancora prevalentemente sulle spalle del genere femminile, la carenza di asili nido pubblici rende difficile conciliare lavoro e famiglia, e spesso la maternità costituisce motivo di licenziamento o di ostacolo alla carriera.

TUTTE E TUTTI POSSONO SCIOPERARE

Lo sciopero ha copertura sindacale, quindi tutte le lavoratrici e i lavoratori, qualunque sia la propria categoria di appartenenza, in tutta Italia, possono scioperare, senza necessità di dare alcun preavviso.
Per maggiori informazioni è possibile leggere qui: https://nonunadimeno.wordpress.com/2017/03/02/attenzione-le-lavoratrici-di-tutte-le-categorie-l8-marzo-possono-scioperare/.

COME SCIOPERARE

Se sei lavoratrice dipendente puoi astenerti da lavoro senza alcuna comunicazione.
Se non lavori o sei casalinga, astieniti dalle attività domestiche, da consumo, dagli acquisti.
Se sei precaria e non ti è garantito il diritto di scioperare, puoi chiedere un permesso (per esempio per andare a donare il sangue) e astenerti dal lavorare.
Inoltre, per rendere visibile lo sciopero, durante tutta la giornata vestiti di nero e fucsia; sciopera dai lavori di cura, dal lavoro domestico, da tutte quelle attività che quotidianamente ti senti costretta a fare in quanto donna.

Se le nostre vite non valgono, noi scioperiamo!

#NonUnaDiMeno #LottoMarzo

nonunadimeno.wordpress.com facebook.com/nonunadimeno

I COMMENTI

di Felice D'Ambra

Nell’esprimere il mio più grande sentimento e, uno Speciale Augurio a tutte le Donne in questa Giornata a loro dedicata, voglio ricordare una “piccola” ma grande “Donna” Maria. Un’artista di grande umiltà morta alcuni anni fa. L’ho conosciuta nell’anno duemila quando accompagnai un’altra artista a casa sua, a Cardedu, un paesino sul mare d’Ogliastra. Maria viveva con la sorella in una casa fatta col soffitto di legno e fra continue terrazze. I soffitti della casa erano di legno, le pareti erano rivestite di fili, tele, intrecci, nastri, terracotta,quadri ovunque, e tutt’attorno nel cortile, attrezzi antichi di tradizione agricola. L’ho rivista ancora altre volte in speciale modo in occasione nella manifestazione del porcino d’oro, ad Arzana. Una gara gastronomica, dove io ero giudice di gara e Maria era l’ospite d’onore e presentava come esposizione molte sue opere. Maria ed io assieme alla Sua Manager, Cenammo insieme e parlammo appunto di antiche tradizioni che lei, da grande appassionata, la viveva giornalmente. Ero di fronte a Lei e nei suoi occhi scuri, notavo un velo di tristezza. Maria era una donna minutina, sembrava una bambina, ma era già una grande artista. E’ stata l’ultima scultrice, l’ultima, artista del Novecento. Si chiamava Maria Lai. Il 17 ottobre del 2013, sei mesi dopo la sua morte, fu ricordata dalla Presidente On. Boldrini alla Camera dei Deputati a Roma per onorarla, grazie all’intervento dell’On. Caterina Pes. L’onore che Maria Lai ha ricevuto e che la Presidente nel presentare Maria, ha voluto ricordare una delle sue “Opere” più espressive, “Le Orme di Leggi” vincitrice del premio Camera dei Deputati per il 150mo dell’Unità d’Italia. Il convegno “Maria Lai - L’arte del Gioco e Magia, si è tenuto nella sala Regina a Montecitorio, dove l’On Laura Boldrini l'ha più volte ricordata. La sua forza espressiva rispecchia una Sardegna mitica fatta di sassi di sassi e di vento, di acqua e di montagne. Lo sguardo penetrante della sua sensibilità artistica, la portò presto a maturare una profonda consapevolezza della precarietà, della solitudine, della fatica e della sofferenza della condizione umana. Nasce da questa consapevolezza che Maria col suo nastro celeste, per legare tutte le cose tra loro in segno di solidarietà e superamento delle barriere. All’immobilità di un monumento, Maria preferì, un’azione per i vivi e non solo per i morti, un’azione a cui, potessero partecipare tutti. E che cos’è la storia, nel senso più autentico, o che cos’è la democrazia , nei termini più concreti, se non una azione dove possano partecipare tutti ?. Fu un miracolo laico” come solo Maria Lai poteva fare, ha aggiunto la Presidente Boldrini che ha voluto manifestare un' affettuosa ammirazione verso un’artista che ha dato un grande contributo al panorama culturale sia Nazionale, sia Internazionale. “Legarsi alla montagna” riesce a stupire se stessa quando con un’azione incredibile nel 1981 Maria lega tutte le case del suo paese d’origine “Ullassai”, furono legate con un nastro azzurro lungo più di dieci chilometri. Grazie alla donazione di un centinaio di sue opere, nel suo paese è stato creato un Museo contemporaneo “Stazione dell’Arte” a lei dedicato.

di Maria Persiani

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