Cari amici lontani e vicini, un maestro di giornalismo ricorda sempre che “il giornalismo porta a tutto. A condizione di uscirne”.

felicità
Ma chi entra professionalmente in questo mestiere sa bene che si diventa pasticcieri della notizia. Per dare sempre il prodotto fresco. Anzi più fresco.
 
Privo di conservanti e coloranti. Il buon giornale è quello che cammina libero nelle strade della rete intasata ma con i propri concetti, le proprie forze, senza le frecce obbligatorie e i divieti d’accesso.
A questa artigianalità tecnologica appartiene la gente del “Notiziario delle Eolie”, continuazione di una scuola vissuta sulla carta stampata, sulla radio, sulla televisione e su internet.
 
Da 44 anni. Una vita di parole e testimonianze che non invecchiano più. Ma soprattutto un popolo eoliano al seguito del voler sapere da dove vengono e dove vanno le isole Eolie. Con chi non ha importanza. Perché un buon giornale non é una carta che vince o perde.
 
E' un sistema di raccolta di una cultura che deve continuare non per colpire o servire la politica ma per registrare come un sismografo. In caso di necessità deve anche essere “guastafeste” quando di mezzo ci sono i soldi pubblici o quelli privati a disposizione del pubblico per carpirne i favori.
 
Un "vecchio leone" con un “vecchio giornale”, penna moderna con la carta moderna che si possono chiamare come si vuole.

Dal sole libero delle Eolie, tanta felicità col Notiziario.

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