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Immersi nella storia grazie ai tesori recuperati dai mari siciliani con la mostra "Mirabilia Maris" ospitata nelle sale del Palazzo Reale di Palermo e visitabile fino al 6 marzo

Dopo Amsterdam e Oxford, sbarca a Palermo per tornare poi in Nord Europa una mostra interamente prodotta in Sicilia: è "Mirabilia Maris" che raccoglie i tesori dai mari dell'isola, visitabile fino a lunedì 6 marzo nelle Sale Duca di Montalto di Palazzo Reale, a Palermo in piazza Indipendenza 1.

La mostra, nata da un progetto del professore di archeologia e Soprintendente del mare Sebastiano Tusa, arriva così a Palermo grazie alla sinergia tra assessorato ai Beni Culturali, Soprintendenza del Mare e la Fondazione Federico II ed è visitabile dal lunedì al sabato dalle ore 8.15 alle ore 17.40, domenica e festivi dalle ore 8.15 alle ore 13.00.

I mari che circondano la Sicilia, da Panarea a Mazara, da Lipari alle Egadi, da Marzamemi a Sciacca e Avola, hanno restituito una quantità di oggetti di grande prestigio, oggetti che sono testimonianze reali sul ruolo dell'Isola nel Mediterraneo.

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La mostra racconta duemilacinquecento anni di storia della Sicilia fino al sedicesimo secolo, ed è divisa in sette sezioni tra reperti subacquei e pannelli che illustrano le ultime scoperte della Soprintendenza del Mare, anche quelle più antiche dei primordi dell'archeologia subacquea siciliana. Nota importante che rende la mostra unica nel suo genere è il fatto che la maggior parte dei reperti non sia mai stato esposto in Sicilia.

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Tra filmati storici, video-installazioni, ricostruzioni virtuali dei siti e relitti, "Mirabilia Maris" nasce dalla collaborazione tra i direttori dei musei che l'hanno precedentemente ospitata e che la ospiteranno in futuro e con i quali si è dato vita al Consorzio Cobbra.

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