Cari amici lontani e vicini,

 

amici febbraiola bella gente, come diceva un un bellissimo barista eoliano, oggi anziano, non si vede. Si sente. Potrebbe raccontare tante storie ma si emoziona e piange. Lui, da indigeno, ricorda la cordialità vestita di sorrisi e con un colpo d’occhio capiva subito se il caffè servito era buono o acqua sporca. I signori delle Eolie e i signori creati dai signori che sono passati dalle Eolie portano a pensare al mondo artistico-intellettuale-pescoso-solare-libero che spesso queste isole dovrebbero imporre per il bene della collettività amante dei luoghi di un territorio come questo che non si produrrà più. Isole spesso senza domande, affacciate alla finestra senza il coraggio di gridare educatamente. Corpi senza fiato per un antico riflesso condizionato con il sospetto che si tace per l’eterno bisogno di “bondage” politico nell’attesa dell’amplesso che non arriverà mai. L’anziano barista abbandona il ricordo offre il primo caffé del giorno a tutti gli amici lontani e vicini del Notiziario delle Eolie sempre libero come il sole.

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