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(ANSA) - Al via i progetti per la realizzazione di due nuovi porti turistici nelle Eolie.

A Lipari, su iniziativa della "Lipari Porto" spa (ne fanno parte Condotte d'Acqua spa di Roma ed il Comune di Lipari rispettivamente con il 51% e 49%) entro gennaio sarà presentato il progetto di un nuovo approdo turistico nella baia tra Pignataro e Sottomonastero.

Prevista una diga foranea tecnologica a Marina Lunga e la realizzazione di nuove opere portuali a Pignataro: nuovo braccio a Bagnamare e prolungamento dell'attuale molo. Complessivamente si punta a realizzare 700 posti barca per una spesa di 40 milioni di euro. A Vulcano, invece l'approdo degli aliscafi, danneggiato da un traghetto finito contro la banchina a causa delle raffiche di vento, sarà trasformato in porto turistico.

La giunta Giorgianni ha ottenuto dalla Regione un finanziamento di 2 milioni di euro. Si punta a realizzare circa 100 posti barca oltre a due approdi per gli aliscafi. Per i mezzi veloci sarà realizzato anche uno scalo alternativo nel porticciolo di Ponente. La banchina di Levante sarà ulteriormente valorizzata dalla nuova struttura turistica che sarà realizzata da un noto imprenditore eoliano che ha acquistato i locali dell'ex storico "Bar Remigio".(ANSA).

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--- Lipari - Entro iol mese sarà presentato il nuovo progetto del porto turistico con diga foranea tecnologica a Marina Lunga e realizzazione di nuove opere portuali a Pignataro: nuovo braccio a Bagnamare e prolungamento dell'attuale molo. Forse si interverrà anche a Marina Corta. La spesa dovrebbe ammontare ad oltre 40 milioni di euro per circa 700 posti barca.

---Vulcano - Il pontile degli aliscafi ancora fuori uso diventerà un porto turistico. Il progetto lo sta portando avanti la giunta Giorgianni che dalla regione ha ottenuto un finanziamento di 2 milioni di euro. In testata saranno collocati due approdi per gli aliscafi. per i veloci mezzi che utilizzeranno sempre lo scalo di Levante, sarà realizzato anche uno scalo alternativo nel porticciolo di Ponente. La banchina di Levante sarà ulteriormente valorizzata dalla nuova struttura turistica che sarà realizzata da un noto imprenditore eoliano che ha acquistato i locali dell'ex storico "Bar Remigio".

IL PUNTO E VIRGOLA

Un trucco nel manico o un colpo audace mancato. Il nuovo “exmegaportoturisticommerciale&altro” inizia a smantellare i veli. Volti cambiati in corsa per raggiunti limiti di età dell’amministratore della "Lipari Porto S.p.A" e del socio di maggioranza "Condotte d'Acqua" di Roma  e la vecchia giunta comunale, ormai in disuso. Facile intuire che con meno della metà dei soldi previsti si riescono a raddoppiare i posti barca. Bisognerà vedere la dimensione assegnata. I famosi 500 posti di lavoro sbandierati in fase di comizi audaci oggi bisogna contarli per domani. In funzione di cosa sarà il progetto, elaborato da chi conosce Lipari essendo di Vulcano, ma con il procedente della protezione dell'abitato di San Gaetano ad Acquacalda che nonostante i circa 2 milioni di euro spesi, non è andato a buon fine (vedi recente mareggiata ultima in ordine di tempo!...). Ma anche il precedente progettista conosceva e conosce Lipari, essendoci nato. Adesso tutto sembra filare liscio, ma sarebbe più semplice in fase di presentazione del nuovo progetto spiegare il rispetto delle regole ambientali con questa colata di cemento travestita anche da diga foranea tecnologica che spesso ha il sapore della mascherata. Non é il nuovo che preoccupa è la conservazione del vecchio che crea i presupposti dell’allarme. Marina Lunga e Marina Corta sono due borghi (spesso e sovente maltrattati) fuoriusciti dal seminato naturale. Oggi, anche se mal ridotti, sono il punto di confine per vigilare o per alzare barricate. Il buon territorio é quello naturale, il resto è un’autostrada, con grande parcheggio di barche, che spesso e volentieri inquinano oltre misura per la facilità di come si scarica tutto a mare e nell’aria. Osservare per credere. E’ l’ultima chiamata all’ormeggio che non fa niente in omaggio.

RASSEGNA STAMPA. IL GIORNALE DELLA VELA.COM

Forse questa è la volta buona per dotare l’arcipelago delle Eolie di veri ormeggi al passo con i tempi e con le esigenze di una delle mete di crociere mediterranee più belle e ambite dai diportisti di tutto il mondo, ma anche più scomode e disagiate per chi cerca ormeggio in porto.

LIPARI E VULCANO
Dopo anni di lotte e di progetti bocciati entro gennaio sarà presentato un nuovo progetto per la razionalizzazione degli ormeggi a Lipari, nella baia tra Pignataro e Sottomonastero. Prevista una diga foranea tecnologica a Marina Lunga e la realizzazione di nuove opere portuali a Pignataro: nuovo braccio a Bagnamare e prolungamento dell’attuale molo. Posti barca previsti: 700, costo delle opere 40 milioni da parte della società mista comune e Condotte d’Acqua spa di Roma. Ma c’è un altro progetto al via che rivoluzionerebbe anche gli ormeggi a Vulcano. Si tratta semplicemente di un adattamento dell’attuale approdo degli aliscafi che continueranno ad attraccare nella banchina di Livante ed come scalo alternativo a Ponente. Il costo di due milioni di euro ha già ottenuto il finanziamento regionale.
LA SITUAZIONE ATTUALE
Oggi per chi vuole andare in banchina alle Eolie la situazione è difficile. A Lipari sono disponibili una serie di moli di vari concessionari e c’è il piccolo e sempre pieno in stagione estiva porto di Salina. Per il resto si ancora in rada con la difficoltà che tutte le isole (se si eccettua Vulcano) hanno fondali che a pochi metri dalla riva arrivano subito a 15/20 metri di profondità. Da anni si parla di progetti per dotare l’arcipelago eoliano di strutture migliori nel rispetto dell’ambiente e preservando le caratteristiche “selvagge” di queste isole. Ma sino ad ora le associazioni ambientaliste hanno osteggiato qualsiasi progetto.
 

Maisano milazzo

Lipari, da Maisano fiori e piante ogni 15 giorni di fronte al megaparcheggio

Maisano milazzo

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