Lipari - Dopo l'immissione in possesso, al tribunale di Barcellona si è anche conclusa la vicenda giudiziaria dell'ex villetta di Silvano Saltalamacchia con l'assoluzione perchè il fatto non sussiste dell'ex dirigente del Comune Biagio De Vita, difeso dall'avvocato Saro Venuto.

LA VICENDA GIUDIZIARIA

In data 24.10.2016 il Comune di Lipari si è immesso nella proprietà a seguito del rigetto dell'appello al Cga di Palermo. proposto da Salvatore Scaffidi.

L'ex proprietario Saltalamacchia negli anni passati presentò numerose denunzie contro i dipendenti comunali rei di aver omesso atti e di aver agevolato l'ex vice questore Scaffidi che a suo tempo aveva acquistato all'asta la casa che era stata edificata in zona di inedificabilità assoluta (F2 vincolo cimiteriale). A seguito di queste numerose denunzie l'ex piemme del tribunale di Barcellona Francesco Massara decise di avviare indagini delegando i carabinieri di Lipari. I militari dell'arma accertarono che in data 22.11.2007 era stata adottata una ordinanza di sgombero, regolarmente notificata dal capo area Placido Sulfaro. la stessa ordinanza venne poi sospesa in quanto lo Scaffidi propose l'ennesimo ricorso, o meglio innestò motivi aggiunti ad un vecchio ricorso al tar di Catania che aveva proposto contro il rigetto del condono edilizio richiesto nell'anno 2004.

A seguito di queste indagini, nell'anno 2012, furono iscritti nel registro degli indagati con l'accusa di abuso d'ufficio in concorso l'ispettore Giacomo Marino (alla data del 2007 era comandante della polizia municipale) reo di aver omesso di eseguire l'ordinanza di sgombero, Domenico Russo e Stefano Blasco, che nella qualità di comandanti della PM, successivamente alla data del 2007 avrebbero omesso di dare esecuzione alla stessa ordinanza.

Veniva pure iscritto nel registro degli indagati il dIrigente del III° settore del Comune di Lipari Biagio De Vita per aver omesso diligenza nella vigilanza della pratica e per pluriennale omissione nell'eseguire l'immissione in possesso del Comune nella casa di Scaffidi.

All'udienza preliminare del 14.05.2014 Marino (difeso dall'avvocato Saro Venuto) e Russo (rappresentato dall'avvocato Soraci) furono prosciolti per insussistenza del fatto. Blasco (avvocato Ziino) e Scaffidi (avvocato Bilardo) richiesero il rito abbreviato e vennero, il primo assolto per non aver commesso il fatto ed il secondo perchè il fatto non sussiste. Il gip Adamo invece ritenne di dover rinviare a giudizio il solo De VIta.

Il processo davanti al Collegio di Barcellona P.G. ha visto l'audizione di numerosi testimoni e produzione documentale. Dopo la requisitoria del piemme De Micheli che ha richiesto anni 2 e mesi 6 di reclusione per il De VIta, dopo la discussione dell'avvocato Venuto che ha richiesto l'assoluzione perchè il fatto non sussiste ed in via subordinata per non aver commesso il fatto, il collegio (presidente Celi, FInocchiaro e Alligo) ha deciso dopo una camera di consiglio di qualche ora di pronunciare sentenza di assoluzione perchè il fatto non sussiste. Entro 90 giorni 90 le motivazioni della sentenza.

L'IMMISSIONE IN POSSESSO DELLA VILLETTA

Con l’intervento del geometra Claudio Beninati, capo area ufficio illeciti  del Comune di Lipari, l’ex villetta di Silvano Saltalamacchia è passata definitivamente al Comune. Sentenza del Cga 202/2016 dello scorso 11 luglio dopo oltre 30 anni di processi.

La lunga vicenda

 

Lipari, l'ex villetta di Silvano Saltalamacchia diventa di proprietà del Comune. Il cga respinge istanza

 

casadisilvano

---Lipari - Dopo 30 anni l'ex villetta di Silvano Saltalamacchia, realizzata abuisvamnete vicino al cimitero, diventerà di proprietà del Comune.

---Il 24 ottobre difatti scatterà l'immissione in possesso. Sarà fatta dal capo area dell'Ufficio illeciti comunale Claudio Beninati che sarà accompagnato dai carabinieri e dalla polizia municipale.

Per altre due costruzioni abusive a Panarea ed Alicudi vi è stata la sospensione ed il differimento di 15 giorni del termine di immissione in possessoperchè all'atto del sopralluogo all'interno vi erano dei minori. I fabbricati sono di proprietà di P.L. di Panarea e di T.R. di Alicudi. La richiesta al Comune era stata fatta dall'avvocato Ferdinando Croce.

LA VICENDA DELL'EX VILLETTA DI SILVANO SALTALAMACCHIA

----Il consiglio di giustizia amministrativa di Palermo dopo otto mesi si è pronunciato ed ha respinto il ricorso presentato da Salvatore Scaffidi.  La giunta Giorgianni è stata rappresentata dall'avvocato Fulvio Cintioli, Scaffidi dagli avvocati Andrea Scuderi e Rosario Calanni Fraccano. Dopo quasi 30 anni di iter con ricorsi e contro ricorsi, uno dei casi giudiziari piu' spinosi trattati a livello di tar e cga, si è definitivamente concluso.

"Missione compiuta" ha scritto l'avvocato Cintioli nella nota inviata al vice sindaco Gaetano Orto che ha seguito la vicenda. "Sono lieto di comunicare - ha esordito il legale - che il Consiglio di Giustizia Amministrativa, con sentenza n. 202/2016 dell'11 luglio 2016, ha rigettato l'appello, proposto da Scaffidi.  Osservo brevemente che la sentenza, molto chiara e puntuale, fa propria, fra le altre, la tesi fondamentale propugnata dal Comune coi due atti difensivi depositati in causa. L'alto Consesso, infatti, riconosce che l'avvenuto inoltro al Comune, da parte di Scaffidi, di nuova istanza di condono edilizio ai sensi della legge di sanatoria del 2003 non vale a caducare il pregresso rigetto della iniziale domanda di condono ex legge n. 724/1994, e i consequenziali atti repressivi (demolizione e acquisizione gratuita al patrimonio comunale), i quali debbono ritenersi - a dire del Consiglio - consolidatisi.
La conseguenza del verdetto d'appello, confermativo della sentenza del T.a.r. che ne è oggetto, è il potere-dovere del Comune di dare esecuzione all'ordine di sgombero e di presa di possesso dell'immobile, i quali erano rimasti "sospesi" durante il giudizio di appello grazie ad Ordinanza cautelare del medesimo Consiglio".

IL DOCUMENTO INTEGRALE DELLA SENTENZA.

Lipari c. Scaffidi (Sentenza C.G.A.  n. 202 del luglio 2016).pdf

LA PROPOSTA.

Il tempo ha fatto la storia di una villa che oggi é diventata proprietà del Comune di Lipari. Mura nate nell’abuso e nascoste col tempo dagli alberelli che ormai sono enormi e “ammucciano” il cemento del bianco casolare. Cosi oggi ritorna liberamente a chiamarsi “Casa Silvano”, perché così iniziò la sua vita a puntate che non devono essere dimenticate. Puntate sempre riportate fedelmente dal Notiziario. Fine! Oggi si aprono porte e finestre, si ritorna alla Prima Pagina con Silvano Saltalamacchia che piange per tristezza e per giustizia, anche se é fuori da questa storia. Per modo di dire. Ora le chiavi passano al Comune di Lipari con l’etichetta del futuro. Quale? L’idea c’é! Realizzare la casa degli artisti per mostre permanenti, donando al suo costruttore abusivo qualche camera in comodato e trasformarlo in artista-custode. Non per ripagarlo dalla sofferenza di 20 anni, ma per spingere una scuola d’arte di strada che le Eolie meritano fuori di ogni pensiero politico. L’arte é arte e se qualche politico é artista, anche lui avrà trovato casa.

I PRECEDENTI.

---Per l'ex villetta di Silvano Saltalamacchia il consiglio di giustizia amministrativa di Palermo ha concesso la sospensiva su richiesta di Salvatore Scaffidi. E' stato rappresentato dagli avvocati Andrea Scuderi e Rosario Calanni Fraccano. Il Comune di Lipari dall'avvocato Fulvio Cintioli. Il cga ha fissato l'udienza di definizione del giudizio il 21 ottobre 2015. Nell'atto giudiziale è precisato che "l'accoglimento dell'istanza cautelare si spiega esclusivamente con l'irreversibilità del danno che subirebbe l'appellante nel caso in cui venisse effettuato lo sgombero e l'eventuale demolizione e poi risultassero le sue ragioni". Ha anche precisato che "resta impregiudicata la questione di diritto, ossia se sia fondato o meno l'appello".

---La "telenovela" non è finita. Per l'ex villetta di Silvano Saltalamacchia slitta l'immissione in possesso da parte del Comune. Il proprietario Salvatore Scaffidi ha presentato il ricorso al consiglio di Giustizia amministrativa di Palermo per opporsi alla sentenza del tar di Catania. E ora al Comune di Lipari prima di procedere si attende il responso.

LE MOTIVAZIONI DEL TAR DI CATANIA.

Il tar ha sancito che "già nel 2004 l'acquisizione del bene in capo al Comune, cosi' privando Scaffidi di ogni titolarità sull'immobile, la nuova domanda di condono edilizio (il cui rigetto da parte del Comune forma oggetto di giudizio tuttora pendente) non poteva essere inoltrata all'Ente perchè proveniente da chi non era ormai piu' proprietario; pertanto questo nuovo procedimento di condono mai potrebbe vanificare la procedura repressiva seguita al rigetto della originaria istanza di condono".

--Dopo trenta anni di contenziosi, inchieste, ricorsi al tar e al Cga, per l'ex villetta abusiva di Silvano Saltalamacchia il tribunale amministrativo regionale di Catania ha accolto il ricorso della giunta Giorgianni. Per la villetta realizzata vicino al cimitero, "dovrà scattare l'immissione in possesso da parte dell'ente". Il provvedimento è esecutivo. L'istanza era stata presentata dall'avvocato Fulvio Cintioli e seguita in modo particolare dal vice sindaco Gaetano Orto. Il ricorso era stato proposto dall'attuale proprietario Salvatore Scaffidi, rappresentato dall'avvocato Rosario Calanni. Il tar ha sancito che "già nel 2004 l'acquisizione del bene in capo al Comune, cosi' privando Scaffidi di ogni titolarità sull'immobile; la nuova domanda di condono edilizio (il cui rigetto da parte del Comune forma oggetto di giudizio tuttora pendente) non poteva essere inoltrata all'Ente perchè proveniente da chi non era ormai piu' proprietario; pertanto questo nuovo procedimento di condono mai potrebbe vanificare la procedura repressiva seguita al rigetto della originaria istanza di condono".  La vicenda. Costruita da Silvano Saltalamacchia in località Sopra Balestrieri, in area con vincolo cimiteriale e inedificabile era stata confiscata ed attribuita al Comune nel 1984. Nel 1994, venne venduta allʼasta dal curatore del fallimento Benito Andronico. Ad acquistare la villa di 175 metri quadri con una terreno che la circonda di 3mila e 750 metri quadri per 212 milioni di vecchie lire era stato Salvatore Scaffidi, ex questore di Milazzo. Per la vicenda dell'ex villetta Saltalamacchia vi fu anche una inchiesta della procura della Repubblica di Barcellona portata avanti dal piemme Francesco Massara. Sotto inchiesta, ma poi quasi tutti assolti con formula piena finirono il dirigente del maggior Comune delle Eolie Stefano Blasco e Salvatore Scafidi, nuovo proprietario della villetta. La sentenza fu emessa al tribunale di Barcellona dal giudice Maffa. Erano accusati di abuso d'ufficio. Furono difesi dagli avvocati Alfio Ziino e Maurizio Cicero. Il piemme Mirko Piloni aveva richiesto l'assoluzione per Blasco e 8 mesi di reclusione per Scafidi. Prosciolti per non aver commesso il fatto anche gli ex comandanti della polizia municipale Nico Russo e Giacomo Marino. Per l'ex dirigente comunale Biagio De Vita invece il processo è stato rinviato al 3 luglio 2015 per sentire il teste Salvatore Scafidi. Per l'architetto De Vita ormai il reato è prescritto, ma l'ex dirigente del Comune di Lipari, rappresentato dall'avvocato Saro Venuto, rinuncia alla prescrizione, perchè l'accusa nei suoi confronti non è sostenibile.

L'INTERVENTO.

di Silvano Saltalamacchia

Carissimo Direttore, caro amico Bartolino, oggi finalmente aprendo il tuo giornale, "Il Notiziario delle Isole Eolie online", leggo con grandissima soddisfazione tutto quello che aspettavo da 30 anni, Il Tar di Catania finalmente ha riconosciuto la grandissima colpevolezza di alcuni personaggi senza scrupoli. Non faccio i nomi poichè sono abbastanza conosciuti, per tutto quello che mi hanno creato in tutti questi lunghi anni, riducendomi a uomo senza parola, non creduto, mal trattato, privandomi per 30 anni di tutte le mie attività, e principalmente della mia unica casa. Ma caro direttore ho sempre creduto in Dio e poi nella giustizia sapendo che prima o dopo ci sarebbe stato un Giudice giusto, che avrebbe capito tutto. Finalmente oggi e' una grandissima vittoria. Una grandissima giornata per me. Nel leggere la notizia ho pianto, ma ora so benissimo che nessuno mi potrà vietare di rivedere la mia vera casa anche dal di fuori. Aspetto con fiducia la relativa sentenza che verra depositata al Tar di Catania. Ti ringrazio di vero cuore. Grazie Bartolino per il tuo coerente impegno e nell'avermi sempre sostenuto. Finalmente dopo 30 anni è arrivata giustizia anche per me. Grazie di cuore.

Per la vicenda giudiziaria dell'ex villetta di Silvano Saltalamacchia il processo al tribunale di Barcellona è stato rinviato al 3 luglio 2015 per sentire il teste Salvatore Scafidi. Per l'architetto De Vita ormai il reato è prescritto, ma l'ex dirigente del Comune di Lipari, rappresentato dall'avvocato Saro Venuto, rinuncia alla prescrizione perchè l'accusa nei suoi confronti non è sostenibile.

---Assolti con furmula piena il dirigente del maggior Comune delle Eolie Stefano Blasco e Salvatore Scafidi, nuovo proprietario della villetta, ex di Silvano Saltalamacchia. La sentenza è stata emessa al tribunale di Barcellona dal giudice Maffa. Erano accusati di abuso d'ufficio. Sono stati difesi dagli avvocati Alfio Ziino e Maurizio Cicero. Il piemme Mirko Piloni aveva richiesto l'assoluzione per Blasco e 8 mesi di reclusione per Scafidi.

IL COMMENTO.

di Silvano Saltalamacchia

Caro Direttore, grazie per l'articolo che lei ha pubblicato, mi aspettavo tutto cio che e' successo era prevedibile ed era tutto immaginabile.. non ho' piu parole. Il fatto certo è che dopo 30 anni io sono fuori dalla mia casa costruita con sacrifici perchè abusiva e ancora oggi non sono stati capaci di farla acquisire al patrimonio comunale. Per tutto ciò mi rivolgo al sindaco Marco Giorgianni e al vice sindaco Gaetano Orto. Ricordo che mesi orsono hanno dato mandato all'avvocato Cintioli di Messina ma nulla di fatto e di concreto è accaduto, tanto è vero che il Cga di Palermo ha dato torto, dando l'ennesima ragione all'attuale proprietario... Ma se la mia ex abitazione non risulta eventualmente abusiva per l'attuale proprietario perchè per me è risultata abusiva fin dal 1984 con sentenze del giudice Ingrasci' dell'allora pretura di Lipari? E' questo che voglio sapere e chiedere ai giudici del tribunale Pozzo di Gotto.

---Difetto di notifica: rinviato alle ore 9 del 19 dicembre il processo per l'ex dirigente del Comune Biagio De Vita, difeso dall'avvocato Saro Venuto. Lo ha deciso il giudice Maria Celi. 

---Per la mancata acquisizione della villetta abusiva l'ex dirigente del maggior Comune delle Eolie Biagio De Vita è stato rinviato a giudizio dal gip del tribunale di Barcellona Anna Adamo. Il processo è stato fissato per il 24 settembre. Prosciolti per non aver commesso il fatto gli ex comandanti della polizia municipale Nico Russo e Giacomo Marino. L'attuale comandante Stefano Blasco e il proprietario della villetta Salvatore Scafidi hanno richiesto il giudizio abbreviato fissato per il 5 novembre. La vicenda riguarda l'ex villetta di Silvano Saltalamacchia costruita vicino il cimitero che dopo oltre 20 anni non è stata ancora acquisita dal Comune e si va avanti tra ricorsi e contro ricorsi al Tar e al Cga sempre accolti al nuovo proprietario Salvatore Scafidi. Il piemme Francesco Massara aveva inviato le informazioni di garanzia all'ex dirigente del Comune di Lipari Biagio De Vita, al comandante della polizia municipale Stefano Blasco, agli ex comandanti Nico Russo e Giacomo Marino perché non si sarebbero adoperati per l'acquisizione, all'attuale proprietario Scafidi e alla ditta Russo per lavori senza autorizzazione. Un'altra inchiesta della procura riguarda "l'acquisto" della casa abusiva. Gli avvocati difensori sono stati Saro Venuto e Nino Todaro.

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