L'INTERVENTO.

di Aldo Natoli

La cartellonistica da tempo ha invaso le strade del centro storico, sotto gli occhi impassibili di coloro che dovrebbero autorizzare e  controllare. Ma credo che adesso si sia superato il limite della decenza!
Così facendo siamo arrivati alla guerra tra poveri! Leggo infatti che nel cartellone pubblicato sul Notiziario delle Isole Eolie si conclude con l'affermazione: " Benvenuti nel Paese dei morti di fame"! Si tratta di un'affermazione che non solo offende quanti lavorano nel settore (non conosco l'armatore che ha autorizzato la pubblicazione del cartello al quale dico che i panni sporchi" si lavano in famiglia") ma offende tutti noi cittadini dell'isola ed a quanti lavorano per portare a casa "la pagnotta"!

di Luca Chiofalo

Mi preme intervenire sulla "provocazione" dell'armatore Merenda, in merito alla concorrenza non qualificata e sleale che lamenta nel settore in cui opera.
Il cartello esposto dal suddetto sarà pure concluso da un'espressione forte e colorita, ma si avvicina alla verità sul "modus operandi" da accattoni con cui approcciamo e accogliamo i nostri turisti. Nessuno si offenda, semmai si sveglino quanti fanno finta di non vedere la deriva selvaggia e squalificante che hanno preso molte attività imprenditoriali Eoliane legate al turismo.
Occupazioni abusive e sconsiderate di suolo pubblico (ormai non si riesce più a passare a piedi in nessuna delle vie centrali dell'isola), cartelloni dappertutto, caccia al turista, negozi diventati bancarelle e corsa al ribasso della qualità generale dell'offerta e dei prezzi sono risvolti dello stesso problema.
Tacere ipocritamente su certi fenomeni equivale ad accettarli.
Questo è il vero disonore per il luogo in cui viviamo e per chi svolge la propria attività cercando di conservare dignità e professionalità.
Credo, considerata l'esperienza, sia meglio lavare tali "panni sporchi" in pubblico, altrimenti, si può avere la ragionevole certezza che non li laveremo mai davvero...

portinenti.jpg